Amedeo IX di Savoia

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Amedeo IX di Savoia
Amedeo IX di Savoia in un ritratto del XVIII secolo (Castello Reale di Racconigi)
Duca di Savoia
Stemma
Stemma
In carica29 gennaio 1465 –
30 marzo 1472
PredecessoreLudovico
SuccessoreFiliberto I
Altri titoliPrincipe di Piemonte
Conte d'Aosta
Conte di Moriana
Conte di Nizza
Custode della Sacra Sindone
NascitaThonon-les-Bains, 1º febbraio 1435
MorteVercelli, 30 marzo 1472 (37 anni)
Luogo di sepolturaDuomo di Vercelli
Casa realeCasa Savoia
PadreLudovico di Savoia
MadreAnna di Cipro
ConsorteIolanda di Valois
FigliLuigi
Anna
Carlo
Maria
Ludovica
Filiberto
Bernardo
Carlo
Giacomo Luigi
Gian Claudio
ReligioneCattolicesimo
Beato Amedeo IX di Savoia
Amedeo IX di Savoia in un ritratto del 1650 circa
 

Duca

 
NascitaThonon-les-Bains, 1º febbraio 1435
MorteVercelli, 30 marzo 1472 (37 anni)
Venerato daChiesa cattolica
Beatificazione3 marzo 1678 da papa Innocenzo XI
Ricorrenza30 marzo
Attributicorona

Amedeo IX di Savoia detto il Beato (Thonon-les-Bains, 1º febbraio 1435Vercelli, 30 marzo 1472) è stato duca di Savoia, principe di Piemonte e conte d'Aosta, Moriana e Nizza dal 1465 al 1472.

Il futuro Amedeo IX di Savoia nacque nel forte di Thonon, figlio di Ludovico di Savoia e di Anna di Lusignano.

Ascesa e ingerenze della Francia

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Disinteressato al governo dello Stato, fu politicamente insignificante, tanto più quando sposò Violante di Valois (conosciuta anche come Iolanda di Francia), sorella di re Luigi XI, con la quale era fidanzato fin dai primissimi anni della sua vita[1]: il monarca francese s'intromise pesantemente nelle faccende piemontesi, addirittura concedendo in moglie a Galeazzo Maria Sforza la sorella di lui, Bona di Savoia (matrimonio, inoltre, stipulato tramite la Pace di Ghemme), senza nemmeno considerare le obiezioni del giovane duca.

Tale dipendenza dalla Francia si può notare anche nelle alleanze tenute da Amedeo nella guerra tra Luigi XI e Carlo il Temerario, duca di Borgogna: la Savoia appoggiò il re Luigi, che in cambio sostenne l'attacco, ideato dal fratello Filippo di Savoia (detto il Senza terra), al marchese Guglielmo VIII del Monferrato.

La grave malattia di cui soffriva il duca (crisi di epilessia), favorì oltretutto lo strapotere dei suoi fratelli e cugini, che, consci dello stato delle cose, facevano il bello ed il cattivo tempo nei domini del duca. Compresa la gravità della situazione, Amedeo IX convocò gli Stati Generali Piemontesi nel 1469, rendendo pubblica la sua volontà di ritirarsi a vita privata e di lasciare un Consiglio di Reggenza capeggiato dalla moglie Violante.

Amedeo IX

Il fratello Filippo, che nutriva seri rancori verso Amedeo, scatenò la furia della famiglia verso il Duca, usando come pretesto la decisione di consegnare la reggenza alla moglie Violante: assieme ai fratelli Giacomo e Luigi, capeggiò una vera rivolta contro Amedeo IX, che venne incarcerato e rilasciato solo dopo ordine del re di Francia. La duchessa Violante, sostenuta dai piemontesi e dai francesi, riuscì ad avere infine la meglio, mantenendo la reggenza sugli Stati sabaudi.

Ultimi anni e morte

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Amedeo IX, uscito dalla guerra civile esausto, si trasferì a Vercelli, città che molto amava e alla quale aveva fatto molti lasciti. Qui si concentrò soltanto al sostegno della povera gente fino alla morte, avvenuta nel 1472. Le sue spoglie furono tumulate nel Duomo di Vercelli.

Beatificazione

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Uomo di scarso valore politico, Amedeo si indirizzò, nella sua malattia, verso una profonda fede. Amatissimo dal popolo, verso il quale nutriva un grande attaccamento, aiutò i poveri del suo ducato tramite ingenti lasciti economici. Ai piaceri mondani preferiva il soccorso dei bisognosi: il suo modo di vivere, estremamente parco ed austero, doveva forse sorprendere i contemporanei. Divenne terziario francescano. Fu tra i più accesi sostenitori della crociata che avrebbe dovuto esser bandita da papa Pio II per liberare Costantinopoli, da poco caduta in mano turca.

Francesco di Sales, Roberto Bellarmino e Maurizio di Savoia si prodigarono molto per la sua causa di beatificazione. Fu papa Innocenzo XI che ne concesse il culto, nel 1678. La cappella del Beato nella cattedrale di Vercelli fu progettata dall'ingegnere ducale Michelangelo Garove nel 1690, e realizzata da Francesco Aprile di Carona.

Dal suo matrimonio nel 1452 con Iolanda di Valois nacquero:

Contea e Ducato di Savoia
Branca Ducale

Casa Savoia
Amedeo V il Conte Grande
Edoardo il Liberale
Figli
Aimone il Pacifico
Amedeo VI il Conte Verde
Amedeo VII il Conte Rosso
Amedeo VIII il Pacifico (antipapa Felice V)
Figli
Ludovico il Generoso
Figli
Amedeo IX il Beato
Carlo I il Guerriero
Figli
Carlo II
Pennone di Amedeo IX, con sopra le sue iniziali
Genitori Nonni Bisnonni Trisnonni
Amedeo VII di Savoia Amedeo VI di Savoia  
 
Bona di Borbone  
Amedeo VIII di Savoia  
Bona di Berry Giovanni I di Berry  
 
Giovanna d'Armagnac  
Ludovico di Savoia  
Filippo II di Borgogna Giovanni II di Francia  
 
Bona di Lussemburgo  
Maria di Borgogna  
Margherita III delle Fiandre Luigi II di Fiandra  
 
Margherita di Brabante  
Amedeo IX di Savoia  
Giacomo I di Cipro Ugo IV di Cipro  
 
Alice d'Ibelin  
Giano di Cipro  
Helvis di Brunswick-Grubenhagen Filippo di Brunswick-Grubenhagen  
 
Helvis de Dampierre  
Anna di Cipro  
Giovanni I di Borbone-La Marche Giacomo I di Borbone-La Marche  
 
Giovanna di Châtillon-Saint Paul  
Carlotta di Borbone  
Caterina di Vendôme Giovanni VI di Vendôme  
 
Giovanna di Ponthieu  
 
  1. ^ Amedeo e Violante (chiamata anche Iolanda), si sposarono nel 1452. Stabilitasi a Bourg en Bresse, la coppia fu vivacemente attaccata dal fratello di Amedeo, Filippo, che iniziò a nutrire un profondo astio nei confronti del futuro duca.

Voci correlate

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Altri progetti

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Collegamenti esterni

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Predecessore Duca di Savoia Successore
Ludovico 1465 - 1472 Filiberto I

Predecessore Principe di Piemonte Successore
Ludovico 1465 - 1472 Filiberto I

Predecessore Custode della Sacra Sindone Successore
Ludovico di Savoia 1465 - 1472 Filiberto I di Savoia
Controllo di autoritàVIAF (EN268645292 · ISNI (EN0000 0000 6122 1393 · SBN UTOV515973 · BAV 495/6663 · CERL cnp01166134 · LCCN (ENno93037750 · GND (DE137330014 · BNF (FRcb119496266 (data)