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Alice Sara Ott
Alice Sara Ott (Monaco di Baviera, 1º agosto 1988) è una pianista tedesca.
Biografia
[modifica | modifica wikitesto]Sua madre, giapponese, aveva studiato pianoforte a Tokyo; suo padre era un ingegnere civile tedesco[1]. Ott, che disse di aver capito da piccola che "la musica era il linguaggio che va molto al di là di ogni parola" e che voleva comunicare ed esprimersi attraverso la musica[2], iniziò le lezioni di pianoforte all'età di quattro anni, e all'età di cinque raggiunse la fase finale del concorso giovanile a Monaco, suonando al tutto esaurito nella Hercules Hall.[2] All'età di sette anni ha vinto il concorso Jugend musiziert in Germania.[3] Nel 2002, Ott è stata la più giovane finalista all'Hamamatsu International Piano Academy Competition in Giappone, dove ha vinto il premio Most Promising Artist.[4][3] Dall'età di dodici anni, ha studiato al Mozarteum di Salisburgo con Karl-Heinz Kämmerling[2] mentre continuava la scuola a Monaco.
Anche sua sorella minore Mona Asuka Ott è una pianista classica.[5]
Nel febbraio 2019, Ott ha annunciato su Instagram che il 15 gennaio dello stesso anno le era stata diagnosticata la sclerosi multipla, riportando la notizia anche sul suo sito ufficiale.[6]
Carriera
[modifica | modifica wikitesto]Ott ha effettuato incisioni per la Deutsche Grammophon e si esibisce regolarmente in tournée in Europa, Giappone e Stati Uniti. Ha vinto il primo premio al concorso Bach 2003 a Köthen, il concorso Pianello Val Tidone 2004 in Italia[3], e il quarto concorso internazionale EPTA (European Piano Teachers Association) nel 2005.
Discografia
[modifica | modifica wikitesto]Ott è sotto contratto discografico con la Deutsche Grammophon e le sue registrazioni includono:
- 2009 - Liszt : Études d'exécution transcendante
- 2010 - Chopin : Complete Waltzes
- 2010 - Liszt: Concerto per pianoforte n. 1 e Tchaikovsky : Concerto per pianoforte n. 1
- 2011 - Beethoven : Sonate per pianoforte No.3 in C, Op.2 No.3 e No.21 in C, Op.53 ( Waldstein )
- 2013 - Mussorgsky : Pictures at an Exhibition e Schubert : Piano Sonata in D major, D850
- 2014 - Scandale (con Francesco Tristano) - Tristano: A Soft Shell Groove; Stravinsky : The Rite of Spring ; Rimsky-Korsakoff : Scheherazade - La storia del principe Kalendar ; Ravel : La Valse
- 2015 - The Chopin Project (con Ólafur Arnalds)
- 2016 - Wonderland. Edvard Grieg :
- Concerto per pianoforte in la minore, op.16;
- Lyric Pieces Book I, Op.12, Album Leaf; Danza degli Elfi; Libro III, op.43, Butterfly; Saltare; Libro V, Op.54, March Of The Trolls; Notturno; Libro VII, Op.62, Brooklet; Libro VIII, Op.65, Ballata; Giorno delle nozze a Troldhaugen; Libro X, Op.71, C'era una volta;
- Peer Gynt Suite No.1, Op.46, Nella Sala del Re della Montagna; Peer Gynt Suite No.2, Op.55, Solveig's Song
- 2018 - Nightfall
- Claude Debussy
- Rêverie, L. 68;
- Suite bergamasca, L. 75
- Erik Satie
- Gnossiennes : n. 1 (Lent), n. 3 (Lent);
- Gymnopédies : No.1 (Lent et douloureux)
- Maurice Ravel
- Gaspard de la Nuit, M. 55;
- Pavane pour une infante défunte, M. 19
- Claude Debussy
- 2021 - Echoes of Life
- Frédéric Chopin: Preludi, Op. 28
- Francesco Tristano: In The Beginning Was
- György Ligeti: Musica ricercata I. Sostenuto. Misurato. Prestissimo.
- Nino Rota: Valzer
- Jason Beck: Prelude in C Sharp Major
- Toru Takemitsu: Litany (In Memory of Michael Vyner)
- Arvo Pärt: Für Alina
- Alice Sara Ott: Lullaby to Eternity (su frammenti del Lacrimosa dal Requiem di Mozart)
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ (EN) Power & Grace, in Glass Magazine, vol. 7, 2010, pp. 154–156. URL consultato il 25 dicembre 2020.
- ^ a b c (DE) Alice Sara Ott | Biografie, su deutschegrammophon.com. URL consultato il 25 dicembre 2020.
- ^ a b c アカデミーコンクール入賞者|これまでの歩み|浜松国際ピアノアカデミー2021, su actcity.jp. URL consultato il 25 dicembre 2020 (archiviato dall'url originale il 12 agosto 2019).
- ^ (DE) Volker Blech, Alice Sara Ott ist der neue junge Star unter den Pianisten, su morgenpost.de, 4 febbraio 2013. URL consultato il 25 dicembre 2020.
- ^ (DE) Volker Blech, Alice Sara Ott ist der neue junge Star unter den Pianisten, in Berliner Morgenpost, 4 February 2013. URL consultato il 3 March 2020.
- ^ A personal message from Alice, su alicesaraott.com. URL consultato il 25 dicembre 2020 (archiviato dall'url originale il 2 gennaio 2021).
Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikiquote contiene citazioni di o su Alice Sara Ott
- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Alice Sara Ott
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- (EN) Sito ufficiale, su alicesaraott.com.
- Alice Sara Ott (canale), su YouTube.
- Alice Sara Ott, su Last.fm, CBS Interactive.
- (EN) Alice Sara Ott, su AllMusic, All Media Network.
- (EN) Alice Sara Ott, su Discogs, Zink Media.
- (EN) Alice Sara Ott (pianist), su MusicBrainz, MetaBrainz Foundation.
- (EN) Alice Sara Ott, su WhoSampled.
- (EN) Alice Sara Ott, su Billboard.
- (EN) Alice Sara Ott, su IMDb, IMDb.com.
- Biografia su Deutsche Grammophon
Controllo di autorità | VIAF (EN) 60294981 · ISNI (EN) 0000 0000 7853 7159 · Europeana agent/base/33832 · LCCN (EN) no2010029261 · GND (DE) 134292170 · BNF (FR) cb162051104 (data) · J9U (EN, HE) 987007342391905171 · CONOR.SI (SL) 135947107 |
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