Nella stagione 1975-1976 la Sampdoria ha disputato il campionato di Serie A, con 24 punti si è piazzata in 14ª posizione, lo scudetto tricolore è stato vinto dal Torino di Gigi Radice con 45 punti, seconda la Juventus con 43 punti. Scendono in Serie B l'Ascoli, il Como ed il Cagliari.
L'annata vede l'approdo sulla panchina della Sampdoria di Eugenio Bersellini. Il tecnico emiliano, protagonista l'anno precedente di un'ottima stagione sulla panchina del Cesena, porta con sé il centrocampista Maurizio Orlandi ed è fautore di un calcio moderno ed aggressivo. I risultati inizialmente sono positivi. La squadra si rende protagonista di una vittoriosa cavalcata nel girone estivo di Coppa Italia, vincendo tutti e quattro gli incontri e mettendo in mostra un gioco offensivo e divertente che esalta la prolificità dei due attaccanti: il centravanti Sergio Magistrelli (scuola Inter) e il neo acquisto Nello Saltutti (proveniente dalla Fiorentina).
L'inizio del campionato, però spegne gli entusiasmi. La squadra rimane in una posizione di classifica tranquilla fino alla partita casalinga con l'Inter, quando un gol annullato a Rossinelli dall'arbitro Ciacci (per fuorigioco di posizione di Arnuzzo) scatena la reazione del pubblico blucerchiato. L'invasione di campo di un tifoso e la sua successiva aggressione fisica all'arbitro costeranno alla Samp tre giornate di squalifica allo stadio di Marassi. Le tre partite in campo neutro si concluderanno con tre sconfitte e ciò farà precipitare la già non ottimale posizione in classifica. Solo la "solita" rimonta di primavera (che si concluderà con il decisivo successo interno contro il Napoli) consentirà ai blucerchiati di ottenere l'agognata permanenza in massima serie.