Museo Paparella Treccia Devlet
Museo Paparella Treccia - Villa Urania | |
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Ubicazione | |
Stato | Italia |
Località | Pescara |
Indirizzo | via Piave, 139 |
Coordinate | 42°28′21.15″N 14°12′29.93″E |
Caratteristiche | |
Tipo | Maioliche di Castelli |
Collezioni | Arte decorativa, ceramica, dipinti, incisioni dal XVI al XIX secolo |
Fondatori | Raffaele Paparella Treccia e Margherita Devlet |
Apertura | 1997 |
Visitatori | 7 000 (2022) |
Sito web | |
Il Museo Paparella Treccia Devlet è ubicato a Pescara all'interno dell'ottocentesca Villa Urania.
La villa
[modifica | modifica wikitesto]Villa Urania, sede della Fondazione Raffaele Paparella Treccia e Margherita Devlet[1], è una piccola costruzione in stile eclettico risalente alla fine dell'Ottocento. La palazzina quadrangolare ha un unico livello, ma al centro emerge un attico concluso a timpano. L'attico si apre su un terrazzo, sostenuto da quattro colonne doriche che formano tre aperture ad arco a pieno centro[2]. La villa fu eretta dal barone Giandomenico Treccia[3], il quale dedicò all'amata consorte, Urania Valentini, questa aristocratica residenza estiva costruita secondo il gusto dell'epoca e ubicata nel pieno centro della città di Pescara, all'epoca Castellammare Adriatico, a pochi passi dal mare.
Le maioliche
[modifica | modifica wikitesto]La prestigiosa collezione permanente è composta da 151 antiche maioliche di Castelli realizzate tra il XVI e il XIX secolo. Sono presenti opere dei grandi Maestri attivi nel luogo: Francesco Grue, Carlo Antonio Grue, Francesco Antonio Grue, Gesualdo Fuina, Carmine Gentili, Candeloro Cappelletti e Silvio De Martinis[4]. Le opere documentano l'evoluzione dello stile della maiolica castellana, dallo stile compendiario, che definisce i cosiddetti “bianchi”, caratterizzato da estrema essenzialità degli elementi (XVI e XVII secolo), a quello istoriato e Barocco, in cui ricorrono scene storiche, religiose e mitologiche (XVII e XVIII secolo), fino al Rococò e al Neoclassico (XVIII e XIX secolo)[5].
Il Museo conserva anche dipinti, tra cui una natività quattrocentesca, un autoritratto del XVIII secolo del toscano Pietro Santi Bambocci e interni di cattedrali del XVII secolo, attribuiti a Monsù Desiderio, nome che definisce una terna di artisti di origini francesi, attivi a Napoli, il più importante dei quali è stato François Didier Nomé. La collezione è stata realizzata a partire dal 1950 ad opera di Raffaele Paparella Treccia, chirurgo ortopedico, che nel 1997 ha donato la collezione e la villa[6] alla Fondazione intitolata a lui e a sua moglie Margherita Devlet e cogestita con il Comune di Pescara.
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ Fondazione, su museopaparelladevlet.com.
- ^ Villa Urania, su museopaparelladevlet.com.
- ^ Sito De Filippis-Delfico, su defilippis-delfico.it, luglio 2018.
- ^ Museo Paparella Treccia Devlet - Villa Urania, su portalecultura.egov.regione.abruzzo.it.
- ^ La collezione permanente, su museopaparelladevlet.com.
- ^ Raffaele Paparella Treccia, su museopaparelladevlet.com.
Voci correlate
[modifica | modifica wikitesto]- Raffaele Paparella Treccia
- Fieramosca (famiglia)
- Museo d'Arte Costantino Barbella
- Villa Urania
- Maiolica
- Castelli (comune italiano)
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- Sito ufficiale, su museopaparelladevlet.com.
- Museo Paparella Treccia Devlet, su CulturaItalia, Istituto centrale per il catalogo unico.
Controllo di autorità | VIAF (EN) 129399749 · ISNI (EN) 0000 0001 0789 202X · LCCN (EN) no2008063624 · GND (DE) 10191736-3 |
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