Indice
Lemon Drop Martini
Lemon Drop Martini | |
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Nazione | Stati Uniti |
Periodo | Anni 1970 |
Ideatore | Norman Jay Hobday |
Locale | Henry Africa's |
Bicchiere | Coppetta da cocktail |
Base primaria | Vodka |
Decorazione | Fetta di limone, crusta di zucchero |
Tecnica di miscelazione | Mixing & straining |
Capacità | Short drink |
Momento del consumo | Anytime |
Stile | Martini |
Cocktail ufficiale IBA | |
Inclusione | 2011 |
Il Lemon Drop Martini, anche noto semplicemente come Lemon Drop, è un cocktail a base di vodka preparato con succo di limone, triple sec e sciroppo di zucchero.[1][2] È stato descritto come una variante del Vodka Martini.[3] È un cocktail ufficiale IBA dal 2011.[4]
Storia
[modifica | modifica wikitesto]Il cocktail è stato inventato negli anni 1970 da Norman Jay Hobday, fondatore e proprietario dell'Henry Africa's, un bar nel quartiere di Russian Hill a San Francisco, in California, aperto nel 1969.[5][6][7][8][9] Veniva originariamente servito in una coppetta da cocktail.[7][10][11] Il nome del cocktail deriva probabilmente dall'omonima caramella inglese, chiamata appunto lemon drop.[12][10] Dopo la sua invenzione, il cocktail si è diffuso rapidamente in vari locali di San Francisco.[7] Nei primi anni 1990, il cocktail era spesso preparato come chupito o servito in un cicchetto.[2][12][13]
Composizione
[modifica | modifica wikitesto]Ingredienti
[modifica | modifica wikitesto]La ricetta ufficiale IBA del 2011 prevede i seguenti ingredienti:[4]
- 2,5 cl di vodka al limone
- 2 cl di triple sec
- 1,5 cl di succo di limone fresco
Preparazione
[modifica | modifica wikitesto]Raffreddare una coppetta da cocktail riempiendola con del ghiaccio, dopodiché rimuovere il ghiaccio e applicare una crusta di zucchero sul bordo del bicchiere. Shakerare gli ingredienti in un mixing-glass e versare il cocktail nel bicchiere. Decorare con una fetta di limone.[4]
Varianti
[modifica | modifica wikitesto]Alcune varianti del Lemon Drop prevedono l'utilizzo di mirtilli o lamponi e di qualità di vodka ai rispettivi gusti.[2] Il cocktail viene decorato con tali bacche o con il limone.[2][14] Un Lemon Drop al mirtillo può essere preparato pestando i mirtilli,[15] mentre un Lemon Drop al lampone può essere preparato passando o tritando i lamponi.[16]
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Un Lemon Drop al mirtillo servito con una crusta di zucchero
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Un Lemon Drop al mirtillo (di fronte) e un Appletini (dietro)
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Un Lemon Drop Martini preparato con liquore al lampone
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Un Lemon Drop al lampone decorato con un lampone, un twist di limone e un cristallo di zucchero
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ (EN) Saria Lauren, How to Make the Perfect Lemon Drop Cocktail, su phoenixnewtimes.com, Phoenix New Times, 6 settembre 2013. URL consultato il 12 dicembre 2015.
- ^ a b c d (EN) Cheryl Charming, Knack Bartending Basics: More than 400 Classic and Contemporary Cocktails for Any Occasion, Rowman & Littlefield, giugno 2009, pp. 72-73, ISBN 978-1-59921-772-7.
- ^ (EN) Keith I. Marszalek, New Orleans' best cocktails: The Lemon Drop cocktail, su blog.nola.com, The Times-Picayune, 24 marzo 2008. URL consultato il 21 dicembre 2015 (archiviato dall'url originale il 22 dicembre 2015).
- ^ a b c (EN) Lemon Drop Martini, su iba-world.com, International Bartenders Association. URL consultato il 21 settembre 2018 (archiviato dall'url originale il 20 aprile 2017).
- ^ Judy Walker, Tales of the Cocktail of 'Fern Bars' seminar is a trip down memory lane, su The Times-Picayune, 26 luglio 2010. URL consultato il December 12, 2015.
- ^ (EN) Karola Saekel, Culinary Pioneers / From Acme bread to Zuni Cafe, the Bay Area has shaped how America eats, su San Francisco Chronicle, 7 settembre 2005. URL consultato il 12 dicembre 2015.
- ^ a b c (EN) D. McDonnell e L. Abiol, Drinking the Devil's Acre: A Love Letter from San Francisco and her Cocktails, Chronicle Books, 2015, pp. 185–186, ISBN 978-1-4521-4062-9. URL consultato il 12 dicembre 2015.
- ^ (EN) Sam Whiting, Henry Africa – dies, su sfgate.com, San Francisco Chronicle, 2 marzo 2011. URL consultato il 12 dicembre 2015.
- ^ (EN) Jenny Telfer, Eddie Rickenbacker's, an eccentric saloon in the Financial District of San Francisco (SoMa), epitomizes the spirit a city known for its quirky characters and strident individualism (TXT), su archive.org, San Francisco Chronicle. URL consultato il 12 dicembre 2015.
- ^ a b (EN) Tony Abou-Ganim, Mary Elizabeth Faulkner e Dale DeGroff, Vodka Distilled: The Modern Mixologist on Vodka and Vodka Cocktails, Agate Publishing, gennaio 2013, pp. 99-100, ISBN 978-1-57284-712-5.
- ^ (EN) Three Modern Takes on the Yuppie, Seventies-Era Cocktail Spot, su bloomberg.com, Bloomberg Businessweek, 16 luglio 2015. URL consultato il 12 dicembre 2015.
- ^ a b (EN) Rob Chirico, Field Guide to Cocktails: How to Identify and Prepare Virtually Every Mixed Drink at the Bar, Quirk Books, marzo 2015, p. 154, ISBN 978-1-59474-841-7.
- ^ (EN) Karen Solomon, Jam It, Pickle It, Cure It: And Other Cooking Projects, Potter/Ten Speed/Harmony/Rodale, giugno 2014, p. 385, ISBN 978-1-60774-769-7.
- ^ (EN) Kim Haasarud, 101 Shots, Houghton Mifflin Harcourt, aprile 2014, p. 12, ISBN 978-1-118-45673-6.
- ^ (EN) Susan Ellis, Out of the Bleu Week, su memphisflyer.com, Memphis Flyer, 13 aprile 2013.
- ^ (EN) Kim Pierce, A collection of recipes for skinny cocktails, su dallasnews.com, The Dallas Morning News, 21 settembre 2011.
Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Lemon Drop Martini
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- (EN) Lemon Drop Martini, su iba-world.com, International Bartenders Association. URL consultato il 21 settembre 2018 (archiviato dall'url originale il 20 aprile 2017).