Indice
Down and Out
Down and Out | |
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Artista | Ringo Starr |
Autore/i | Richard Starkey |
Genere | Rock and roll |
Edito da | Starling Music |
Pubblicazione originale | |
Incisione | Ringo |
Data | 1973[N 1] |
Data seconda pubblicazione | 1991[N 2] |
Etichetta | EMI/Apple Records |
Durata | 3:04 |
Down and Out è una canzone di Ringo Starr pubblicata come lato B del singolo Photograph[1], un successo internazionale per il batterista[2].
La canzone
[modifica | modifica wikitesto]Storia, composizione e registrazione
[modifica | modifica wikitesto]Down and Out è una composizione del solo Ringo Starr, accreditato con il suo vero nome, Richard Starkey[3]; la composizione è un blues di dodici battute[4]. Il batterista registrò la canzone nel Regno Unito[5], sotto la produzione di George Harrison, nel 1972, lo stesso periodo dei primi tentativi di incidere Photograph[6]; nella registrazione, il drummer è accompagnato da George Harrison, dal pianista Gary Wright e dal bassista Klaus Voormann[5]. Il primo era un altro membro dei The Beatles[7], ed, a seguire, suonano un suo futuro collaboratore ed infine Voorman era un amico dei Fab Four dai tempi di Amburgo[8], musicista[9] ed artista[8]; infatti, la copertina dell'album Revolver (1966) dei Beatles è ad opera sua[10], così come dei disegni, molto curati, presenti nell'LP Ringo (1973)[11]. Harrison, alla slide guitar, e Wright si esibirono ambedue in degli assoli[4]. In seguito, Richard Perry[5], produttore dell'album Ringo[11], fece sovraincidere una sezione di corni; ciò fece accreditare, erroneamente, come unico produttore, Perry[1].
Pubblicazione ed accoglienza
[modifica | modifica wikitesto]Il singolo Photograph, co-scritto con George Harrison, venne pubblicato a fine 1973 dalla Apple Records, con Down and Out sul lato B. Il 45 giri ebbe un enorme successo, entrando nella Top 10 britannica[12] e raggiungendo la prima posizione negli USA[2]. Photograph precedette l'album Ringo[12], un grande successo critico e commerciale, del quale è un masterpiece[13]. Questa b-side continua una tradizione nella discografia del batterista: infatti, tutti i lati B furono quasi sempre sue composizioni, al massimo co-scritte con qualcun altro, come Vini Poncia; fino a quel momento, gli SP pubblicati da Ringo Starr erano Beaucoups of Blues, It Don't Come Easy e Back Off Boogaloo, e le b-sides, rispettivamente, Coochy Coochy, Early 1970 e Blindman, tutti brani accreditati ufficialmente a lui[14][15]. Il primo lato B non scritto da lui fu, negli USA, Snookeroo, seconda facciata di No No Song (1975); nel Regno Unito il primo lato B non scritto da Starr fu invece No No Song[16], lì pubblicata come seconda facciata di Oh My My l'anno seguente[11].
La ristampa su CD dell'album Ringo contiene, come bonus track, Down and Out, assieme ad It Don't Come Easy ed Early 1970; nella versione pubblicata negli Stati Uniti e poi esportata, questa canzone è l'ultima delle tre tracce aggiuntive[17], venendo preceduta da Early 1970, mentre in quella del Regno Unito è la prima dei brani bonus, ed è posta tra You and Me (Babe) e It Don't Come Easy[11]. Con un testo giudicato dal biografo Alan Clayson come trascurato[4], Roy Carr e Tony Tyler hanno considerato Down and Out come un riempitivo salvato da un arrangiamento professionale e dall'assolo distintivo di George Harrison alla slide guitar[18].
Formazione
[modifica | modifica wikitesto]- Ringo Starr: voce, batteria
- George Harrison: slide guitar
- Klaus Voormann: batteria
- Gary Wright: tastiere[19]
Note
[modifica | modifica wikitesto]Annotazioni
[modifica | modifica wikitesto]- ^ Originale pubblicazione come b-side di Photograph, pubblicato il 24 settembre 1973 negli States ed il 18 del mese seguente nel Regno Unito.
- ^ Pubblicazione, come bonus-track, sulla ristampa su CD dell'album Ringo (in origine 1973), dove è incluso il suo lato A
Bibliografiche
[modifica | modifica wikitesto]- ^ a b Harry, pag. 643.
- ^ a b Harry, pag. 872 - 874.
- ^ (EN) Graham Calkin, Ringo Starr - Oh My My, su jpgr.co.uk, JPGR. URL consultato il 1º settembre 2014.
- ^ a b c Clayson, pag. 244.
- ^ a b c Spizer, pag. 303.
- ^ Madinger & Easter, pag. 507.
- ^ Bourhis, pag. 16.
- ^ a b Bourhis, pag. 22.
- ^ Bourhis, pag. 137.
- ^ Bourhis, pag. 61 - 62.
- ^ a b c d (EN) Graham Calkin, Ringo, su jpgr.co.uk, JPGR. URL consultato il 31 agosto 2014.
- ^ a b (EN) Graham Calkin, Ringo Starr - Photograph, su jpgr.co.uk, JPGR. URL consultato il 2014.
- ^ (EN) William Ruhlmann, Ringo - Ringo Starr, su allmusic.com, AllMusic. URL consultato il 1º settembre 2014.
- ^ (EN) Graham Calkin, Ringo Starr - It Don't Come Easy, su jpgr.co.uk, JPGR. URL consultato il 1º settembre 2014.
- ^ (EN) Graham Calkin, Ringo Starr - Back Off Boogaloo, su jpgr.co.uk, JPGR. URL consultato il 1º settembre 2014.
- ^ (EN) Graham Calkin, Goodnight Vienna, su jpgr.co.uk, JPGR. URL consultato il 1º settembre 2014.
- ^ Dal retro-copertina del CD statunitense dell'album Ringo (1991)
- ^ Roy Carr & Tony Tyler, pag. 107.
- ^ Dalle informazioni riportate nella sezione "Composizione e registrazione"
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- Hervé Bourhis, Il Piccolo Libro dei Beatles, Blackvelvet, 2012.
- Roy Carr & Tony Tyler, The Beatles: An Illustrated Record, Trewin Copplestone Publishing, 1978.
- Alan Clayson, Ringo Starr, Sanctuary, 2003.
- Bill Harry, The Ringo Starr Encyclopedia, Virgin Books, 2003., edizione iTunes
- Chip Madinger & Mark Easter, Eight Arms to Hold You: The Solo Beatles Compendium, 44.1 Productions, 2000.
- Bruce Spizer, The Beatles Solo on Apple Records, 498, 2005.