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Concerto per pianoforte (Britten) - Teknopedia Vai al contenuto
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Indice

  • Inizio
  • 1 Storia
  • 2 Strumentazione
  • 3 Struttura
  • 4 Incisioni selezionate
  • 5 Note
  • 6 Collegamenti esterni

Concerto per pianoforte (Britten)

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Concerto per pianoforte
CompositoreBenjamin Britten
Tipo di composizioneConcerto
Numero d'opera13
Epoca di composizione7 febbraio – 26 luglio 1938 (rev. agosto 1945)
Prima esecuzione18 agosto 1938, Londra, Queen's Hall
Pubblicazione1939, Londra, Boosey & Hawkes
DedicaLennox Berkeley
Durata media33 minuti
Organicopianoforte, orchestra
  • 2 flauti (entrambi anche ottavino), 2 oboi (secondo anche corno inglese), 2 clarinetti, 2 fagotti
  • 4 corni, 2 trombe, 3 tromboni, 1 tuba
  • timpani, glockenspiel, cembali, frusta, grancassa, rullante, tamburello, tamburo tenore
  • arpa, strumenti ad arco
Movimenti
4 movimenti
  1. Toccata: Allegro molto e con brio 4⁄4
  2. Valzer: Allegretto 3⁄4
  3. Impromptu: Andante lento 2⁄4
  4. Marcia: Allegro moderato 4⁄4
Manuale

Il Concerto per pianoforte, Op. 13 di Benjamin Britten, scritto nel 1938 e rivisto nel 1945, è l'unico concerto per pianoforte del compositore inglese.

Storia

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Il pezzo fu scritto nel 1938 e poi revisionato nel 1945, compresa la sostituzione del terzo movimento. Questo è stato il primo lavoro di Britten per pianoforte e orchestra, in cui egli debuttò come solista in un concerto Promenade nel 1938. Dedicato al compositore Lennox Berkeley, il concerto è un'opera di bravura che ha guadagnato più attenzione internazionale negli ultimi anni.[1] Britten ha descritto il pezzo come "semplice e in forma diretta".[2]

La versione rivista fu presentata in anteprima al Festival di Cheltenham il 2 luglio 1946. La prima londinese fu eseguita subito dopo al Proms nella Royal Albert Hall con Noel Mewton-Wood che si esibì come solista con la London Symphony Orchestra diretta da Basil Cameron.[3] Con l'approvazione di Britten, un tema della versione rivista fu utilizzato dal suo collega William Walton come base per un'opera orchestrale del 1969, Improvisations on an Impromptu of Benjamin Britten.[4]

La registrazione più nota del concerto è della English Chamber Orchestra con Sviatoslav Richter come solista e Britten direttore, da un'esibizione del 1970 allo Snape Maltings, Aldeburgh, vicino alla casa di Britten.[2]

Boosey & Hawkes nel 1939 hanno pubblicato la partitura del concerto, stimando un tempo di esecuzione di 33 minuti.

Strumentazione

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Il lavoro è scritto per i seguenti strumenti:

  • 2 flauti (entrambi anche ottavino), 2 oboi (secondo anche corno inglese), 2 clarinetti, 2 fagotti
  • 4 corni, 2 trombe, 3 tromboni, 1 tuba
  • timpani, glockenspiel, cembali, frusta, grancassa, rullante, tamburello, tamburo tenore
  • arpa, strumenti ad arco[1]

Struttura

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The concerto is in four movements:

  1. Toccata: Allegro molto e con brio – 4⁄4. Il primo è il movimento di "bravura" più tipico del concerto. Gran parte della melodia deriva da una sequenza introdotta nelle battute di apertura. Come nel resto del brano l'orchestra gioca un ruolo decisivo. C'è una cadenza importante, scritta senza una chiara indicazione del tempo e solo stanghette approssimative, dove i glissando sono una caratteristica fondamentale. Si apre una melodia lirica, prima di raggiungere rapidamente una conclusione drammatica.[5]
  2. Valzer: Allegretto3⁄4
  3. Impromptu: Andante lento – 2⁄4. In origine il terzo movimento era un "Recitativo e Aria". C'è un'altra sezione contrassegnata "quasi cadenza", ancora una volta scritta con barrette ambigue.
  4. Marcia: Allegro moderato sempre a la marcia – 4⁄4. Ritmi puntati e le note schiacciate sono una caratteristica importante di questo movimento e dappertutto si sente uno schiocco di frusta, così come la citazione musicale del primo movimento. La musica è molto più densa degli altri movimenti.[5]

Incisioni selezionate

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Il pianista Sviatoslav Richter, un amico di Britten, ha registrato il lavoro con Britten alla direzione della English Chamber Orchestra.[6] Stephan Osbourne ha registrato il lavoro con Illan Volkov e la Orchestra Sinfonica Scozzese della BBC e il concerto è stato eseguito più volte ai BBC Proms dal pianista Leif Ove Andsnes.[7]

Note

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  1. ^ a b Boosey and Hawkes website, cc 2012 Boosey and Hawkes, an Imagem company.
  2. ^ a b Music Web International, Michael Cookson.
  3. ^ Donald Mitchell, Letters from a life: the selected letters and diaries of Benjamin Britten, University of California Press, 2004, p. 161, ISBN 0-520-24259-9.
  4. ^ Anthony Burton, Notes to Chandos CD CHSA 5153, 2015, OCLC 914132812.
  5. ^ a b Benjamin Britten - Piano Concerto (revised version), su boosey.com. URL consultato il 4 novembre 2020.
  6. ^ Sviatoslav Richter - Britten - Piano Concerto No 1 - Svetlanov - YouTube, su youtube.com. URL consultato il 4 novembre 2020.
  7. ^ (EN) Prom 18: Mahler & Britten, su BBC Music Events. URL consultato il 4 novembre 2020.

Collegamenti esterni

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  • (EN) Concerto per pianoforte (Britten), su AllMusic, All Media Network. Modifica su Wikidata
  • (EN) Concerto per pianoforte (Britten) / Concerto per pianoforte (Britten) (altra versione), su MusicBrainz, MetaBrainz Foundation. Modifica su Wikidata
  • Sandro Cappelletto, Benjamin Britten - Concerto in re per pianoforte e orchestra, op. 13, su flaminioonline.it, 9 aprile 2014. URL consultato il 4 novembre 2020.
Controllo di autoritàVIAF (EN) 293520177 · LCCN (EN) no96055355 · GND (DE) 300780850 · BNF (FR) cb139239133 (data)
V · D · M
Benjamin Britten
Opera e operettaPaul Bunyan (1941) · Peter Grimes (1945) · The Rape of Lucretia (1946) · Albert Herring (1947) · L'opera del mendicante, (arr. Britten 1948) · Il piccolo spazzacamino (1949) · Billy Budd (1951) · Gloriana (1953) · Il giro di vite (1954) · Noye's Fludde (1958) · Sogno di una notte di mezza estate (1960) · Owen Wingrave (1971) · Morte a Venezia (1973)
Parabole di chiesaCurlew River (1964) · The Burning Fiery Furnace (1966) · The Prodigal Son (1968)
Film/BallettoNight Mail (1936) · Il principe delle pagode (1956)
OrchestraleSinfonietta (1932) · Simple Symphony (1934) · Variazioni su un tema di Frank Bridge (1937) · Mont Juic (1937) · Sinfonia da Requiem (1940) · Matinées musicales (1941) · The Young Person's Guide to the Orchestra (1946)
ConcertanteConcerto per pianoforte (1938, rev. 1945) · Concerto per violino (1939, rev. 1958) · Young Apollo (1939) · Diversioni per pianoforte per mano sinistra e orchestra (1940 rev. 1954) · Sinfonia per violoncello (1963)
Vocale/Corale OrchestraleOur Hunting Fathers (1936) · The Company of Heaven (1937) · Les Illuminations (1939) · Serenata per tenore, corno e archi (1943) · Saint Nicolas (1948) · Spring Symphony (1949) · Nocturne (1958) · Cantata academica (1959) · War Requiem (1961) · Cantata misericordium (1963) · God Save the Queen (arr. 1962) · Phaedra (1975)
VocaleSette sonetti di Michelangelo (1940) · I sonetti sacri di John Donne (1945) · Britten's Purcell Realizations (1945) · A Charm of Lullabies (1947) · 5 Canticles (1947–74, incluso Canticle III: Still falls the rain (1954) · Winter Words (1954) · Songs from the Chinese (1957) · Sechs Hölderlin-Fragmente (1958) · Songs and Proverbs of William Blake (1965) · The Poet's Echo (1965) · Who Are These Children? (1969) · A Birthday Hansel (1975)
CoraleFriday Afternoons (1932–1935) · A Boy was Born (1933) · Te Deum in Do (1934) · Advance Democracy (1938) · A Ceremony of Carols (1942) · Hymn to St Cecilia (1942) · Festival Te Deum (1944) · Rejoice in the Lamb (1943) · Missa Brevis (1959) · A Hymn of St Columba (1962) · The Golden Vanity (1966) · La crociata dei bambini (1968) · Sacred and Profane (8 liriche medievali) (1974)
Camera/StrumentaleQuartetto per archi in re maggiore (1931) · Phantasy Quartet (quartetto per oboe, 1932) · Quartetto per archi n. 1 (1941) · Quartetto per archi n. 2 (1945) · Preludio e fuga su un tema di Vittoria (organ, 1946) · Sei metamorfosi da Ovidio (oboe, 1951) · Fanfare for St Edmundsbury (three trumpets, 1959) · Sonata per violoncello (1961) · Nocturnal After John Dowland (chitarra, 1963) · Tre suite per violoncello (1964, 1967, 1972) · Quartetto per archi n. 3 (1975)
CollaborazioniOmaggio a Paderewski (1941) · Variazioni su un tema elisabettiano (1953)
Adattamenti in filmWar Requiem (1989 film)
Dal nome di BrittenTreno Benjamin Britten · Benjamin Britten Academy · Britten Sinfonia · Insenatura di Britten
Voci correlateBenjamin Britten: A Life in the Twentieth Century · Cantus in Memoriam Benjamin Britten · English Opera Group · Festival di Aldeburgh
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