Coordinate: 43°02′N 16°06′E

Comisa

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Comisa
comune
Komiža
Comisa – Veduta
Comisa – Veduta
Localizzazione
StatoCroazia (bandiera) Croazia
Regione Spalatino-dalmata
Amministrazione
SindacoTonka Ivčević
Territorio
Coordinate43°02′N 16°06′E
Altitudinem s.l.m.
Superficie48,00 km²
Abitanti1 395[1] (2021)
Densità29,06 ab./km²
Altre informazioni
Cod. postale21485
Prefisso(+385) 021
Fuso orarioUTC+1
TargaST
Patronosan Nicola
Giorno festivo6 dicembre
Cartografia
Mappa di localizzazione: Croazia
Comisa
Comisa
Sito istituzionale

Comisa[2][3] (in croato Komiža) è un comune della Croazia sull'Isola di Lissa appartenente alla regione spalatino-dalmata. Il Comune, che comprende anche l'arcipelago di Pelagosa, conta 1 395 abitanti. Il villaggio di Comisa sorge ai piedi del monte Colmo o San Giorgio (Hum, 585 m.).

Come tutta l'isola di Lissa, Comisa fece parte per lungo tempo della Repubblica di Venezia e quindi, dopo un breve intermezzo napoleonico, dell'Impero austriaco e, dopo la prima guerra mondiale, della Jugoslavia. Durante la seconda guerra mondiale fu un comune della Provincia di Spalato, suddivisione amministrativa del Governatorato della Dalmazia, dipendente dal Regno d'Italia dal 1941 al 1943, per poi ritornare alla Jugoslavia alla fine della guerra, fino alla sua dissoluzione.

Le isole di Pelagosa invece, già parte del Regno delle Due Sicilie, appartennero all'Italia dal 1861 al 1873 sotto la provincia di Foggia, quindi furono soggette all'Impero austro-ungarico fino alla fine della prima guerra mondiale. Passate all'Italia, fecero parte dal 1920 al 1941 della provincia di Zara e dal 1941 al 1943 della provincia di Spalato. Alla fine della seconda guerra mondiale, anch'esse passarono alla Jugoslavia.

Evoluzione demografica

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Abitanti censiti[4]

La presenza autoctona di italiani

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Lo stesso argomento in dettaglio: Esodo giuliano dalmata, Italiani di Croazia e Dalmati italiani.

Vi fu in passato una presenza storica di italiani autoctoni che abitarono per secoli, la penisola dell'Istria e le coste e le isole del Quarnaro e della Dalmazia, territori che furono della Repubblica di Venezia. La presenza degli italiani a Comisa scomparve quasi del tutto in seguito agli esodi che hanno seguito la prima e la seconda guerra mondiale.

Secondo il censimento del 1880 erano presenti 1197 italiani[5] che risultarono drasticamente diminuiti nei censimenti successivi.

Geografia antropica

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Suddivisioni amministrative

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Il comune di Comisa è suddiviso in 10 frazioni (naselja)[6] ed isole, di seguito elencate. Tra parentesi il nome in lingua italiana, spesso desueto.

L'economia comunale si basa essenziale sul turismo, sulle attività del piccolo porto e su alcune fabbriche per la lavorazione del pesce, oltre che sulla pesca.

Monumenti e luoghi d'interesse

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Il Monastero di San Niccolò.

Il villaggio di Comisa conserva un castello veneziano del 1585 che domina il porto, oltre ad alcune residenze nobiliari e varie chiesette di epoca rinascimentale. Sulla collina accanto all'abitato si trova un antico monastero benedettino, fondato nel XIII secolo, ma rifatto nel XVII secolo. Il complesso è circondato da mura ed una torre di difesa del 1645. Al suo interno l'antica chiesa di San Nicola, patrono del villaggio.

La festa di San Nicola

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Ogni anno, il 6 dicembre, si festeggia a Comisa San Nicola (Sveti Mikula in croato), il patrono di viandanti, marinai e pescatori, e davanti alla chiesa parrocchiale dedicata al santo si brucia una nave offerta in sacrificio.

  1. ^ (EN) Census of population, households and dwellings in 2021 - First results (XLSX), su popis2021.hr, 16 gennaio 2022. URL consultato il 28 marzo 2023 (archiviato dall'url originale il 30 gennaio 2022).
  2. ^ a b c d indicazione bilingue Comisa, Komiža e in nota 1 (Ortsbestandteile ad Gerichtsbezirk Lissa) Pelagosa, Palagruža e S. Andrea, Sv. Andrija nel comune di Lissa, Vis in: Gemeindelexikon, der im Reichsrate Vertretenen Königreiche und Länder. Bearbeit auf Grund der Ergebnisse der Volkszählung vom 31. Dezember 1900. Herausgegeben von der K.K. Statistischen Zentralkommission. XIV. Dalmatien. Wien 1908 [collegamento interrotto], su contentdm.lib.byu.edu.
  3. ^ Touring Club Italiano, 2004.
  4. ^ (HR) Popolazione nei comuni croati nel periodo 1857-2011, su dzs.hr.
    (EN) Census of population, households and dwellings in 2021 - First results (XLSX), su popis2021.hr, 16 gennaio 2022. URL consultato il 28 marzo 2023 (archiviato dall'url originale il 30 gennaio 2022).
  5. ^ Emeroteca - Biblioteca Nazionale Centrale di Roma, su digitale.bnc.roma.sbn.it. URL consultato il 5 ottobre 2022.
  6. ^ Frazioni della Regione spalatino-dalmata
  7. ^ a b Borrovich e Sfilicich/Sena Glava in “Borgo Comisa, in Dalmazia Circolo di Spalato, 1834” (JPG), su Catasto austriaco franceschino. URL consultato il 14 giugno 2021 (archiviato dall'url originale il 12 aprile 2013).
  8. ^ a b Dubocca/Marincovich in “Borgo Comisa, in Dalmazia Circolo di Spalato, 1834” (JPG), su Catasto austriaco franceschino. URL consultato il 14 giugno 2021 (archiviato dall'url originale il 12 aprile 2013).
  9. ^ Mappa di Còmisa in “Borgo Comisa, in Dalmazia Circolo di Spalato, 1834” (JPG), su Catasto austriaco franceschino. URL consultato il 14 giugno 2021 (archiviato dall'url originale l'8 luglio 2012).
  10. ^ a b Porto Chiave e Zenaglava nella mappa zoomabile di : "I. Lissa (Vis)" (1904) - K.u.K. Militärgeographisches Institut - 1:75 000 - ZONE 33 - KOL XIV"
  11. ^ a b Dario Alberi – Dalmazia – Storia, Arte, Cultura, LINT, dicembre 2008

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Collegamenti esterni

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