Indice
Aerosmith
Aerosmith | |
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Gli Aerosmith nel 2007 in concerto in Brasile | |
Paese d'origine | Stati Uniti |
Genere | Hard rock[1] Pop rock[1][2][3] Pop metal[1][4][5][6] Glam rock[7][8][9] |
Periodo di attività musicale | 1970 – 2024 |
Etichetta | Columbia Records Geffen Records |
Album pubblicati | 32 |
Studio | 15 |
Live | 6 |
Raccolte | 11 |
Sito ufficiale | |
Gli Aerosmith sono stati un gruppo musicale hard rock[10][11] statunitense, formatosi a Boston nel 1970.
Oltre ad essere tra gli artisti di maggior successo nella storia del rock, hanno influenzato una parte della musica negli anni settanta e ottanta, e hanno contribuito allo sviluppo di vari generi come l'hard rock e il glam metal[12]. A loro volta gli Aerosmith si rifacevano, per attitudine e sound, a The Yardbirds, The Beatles, Chuck Berry[13] (quest'ultimo ha influenzato Steven Tyler soprattutto per la presenza scenica) e ai The Beach Boys. Inoltre, hanno venduto più di 150 milioni di dischi,[14] di cui oltre 66 milioni nei soli Stati Uniti d'America,[15] e sono anche il gruppo musicale statunitense con il maggior numero di album premiati dalla RIAA.[15]
Gli Aerosmith hanno piazzato ben 27 singoli ai primi 40 posti di numerose classifiche mondiali, nove al numero uno della Mainstream Rock Tracks. Hanno vinto numerosi premi, tra cui quattro Grammy Awards e dieci MTV Video Music Awards; nel 2001 sono stati inseriti nella Rock and Roll Hall of Fame. Ancora oggi continuano a suonare dal vivo in tour, guadagnando in media un milione di dollari a esibizione[16]. I loro contributi nei mass media li hanno resi tra le principali figure nella cultura pop.[17], e la rivista Rolling Stone li ha inseriti al 59º posto nella sua lista dei 100 migliori artisti di sempre.[18] Nel 2011 il sito Gibson.com li ha classificati al 2º posto tra le 50 migliori band rock statunitensi[19].
Il gruppo ha una consolidata base di sostenitori, chiamata Blue Army.[17]
Storia
[modifica | modifica wikitesto]Nel 1969 Steven Tyler (all'epoca anche soprannominato Tallarico o Tally) suona occasionalmente la batteria nei Chain Reaction. Sono stati la band di apertura per artisti di fama mondiale come The Byrds (al County Center in White Plains,) The Beach Boys (Iona College,) e the Yardbirds (al Staples High School in Connecticut).
Nell'estate del 1969 durante la sua solita vacanza nella località turistica di Sunapee, Steven, oramai senza band, incontra un giovane chitarrista dal nome Joe Perry, il quale lavora in un ristorante locale che Steven frequenta molto spesso, l’Anchorage. Joe invita Steven a vedere il suo gruppo, la Jam band (di cui fa parte anche Tom), esibirsi al club The Barn. Nel memorabile incontro al The Barn, che Steven Tyler ricorda in un'intervista con Haute Living, si innamora del sound della band e decide di formare una band che possa trasmettere la stessa "magia" dei Beatles, dei Rolling Stones, dei Kinks e degli Who.
Il 6 novembre 1970 gli Aerosmith suonano il loro primo concerto nel Nipmuc Regional High School (ora Miscoe Hill Middle School) della cittadina di Mendon, nel Massachusetts[20][21][22] con la prima formazione composta da Steven Tyler (voce), il suo storico amico d'infanzia Ray Tabano (chitarra), Joe Perry (chitarra solista), Tom Hamilton (basso) e Joey Kramer (batteria).
Solo nel 1971 avviene il primo cambio interno, quando Brad Whitford sostituisce Ray Tabano[23]; quest'ultimo resterà comunque vicino alla band, disegnandone anche il logo. Il 24 agosto dello stesso anno Brad suona il suo primo concerto insieme agli Aerosmith al the Savage Beast in Cavendish, Vermont.
Il 13 gennaio 1973 pubblicano il primo album di debutto omonimo, Aerosmith. Sebbene non abbia ottenuto enorme successo commerciale ai tempi della propria pubblicazione, il disco è stato rivalutato molto negli anni a seguire, fino a considerarsi un ottimo esordio per la band, nonché uno tra i primi esempi di hard rock nel territorio degli USA. Da segnalare il singolo di lancio, la ballata Dream On. L'esordio è seguito, nel 1974, da Get Your Wings, il cui successo non supera quello del disco precedente. Anche in quest'album, però, troviamo episodi interessanti come la cover Train Kept A-Rollin' degli Yardbirds. In questo periodo, i membri del gruppo vivono tutti insieme nell'appartamento al 1325 Commonwealth Avenue nella periferia di Boston e provano nei seminterrati di un'università[24].
Il successo
[modifica | modifica wikitesto]Nel 1975 gli Aerosmith "esplodono", anche sotto il profilo commerciale. Infatti, l'uscita di Toys in the Attic (11º posto negli USA), che ad oggi ha venduto circa 8 milioni di copie, porta la band al vero successo. Questo disco, contenente brani diventati poi classici come Sweet Emotion e Walk This Way, è stato il primo che li ha portati a raggiungere la top 20 negli USA. Nel 1976 gli Aerosmith scrivono un'altra pagina della storia della musica Hard Rock, pubblicando Rocks, che arriva al 3º posto della classifica stilata da Billboard. Quest'ultimo album viene considerato, da celebri artisti quali Slash dei Guns N' Roses, uno dei più grandi album di tutti i tempi, nonché grande fonte di ispirazione. Il successo dei due capolavori porta gli Aerosmith al contratto con la Columbia Records, attestandoli tra gli artisti più importanti del tempo. Dopo una tournée in stadi e arene degli States, nel 1977 esce Draw the Line, che sa riproporre brani di buona qualità (tra cui in particolare la title track), ma non è ai livelli dei due precedenti. Nonostante ciò, le vendite raggiungono i 3 milioni di copie negli USA.
Gli Aerosmith tornano in tour, ma iniziano ad apparire sempre più sotto i riflettori della cronaca a causa della droga della quale fanno uso. In particolare, i due front-men del gruppo, Steven Tyler e Joe Perry, si guadagnano una certa "fama" per questo, tanto che vengono denominati "The Toxic Twins" ("i gemelli tossici"). Al termine di un estenuante tour, nell'ottobre 1978 esce il primo live della band: Live! Bootleg. Nel 1979 viene pubblicato Night in the Ruts, sesto album in studio della band, nella cui formazione è ancora presente Joe Perry: in realtà il chitarrista è, a causa di un litigio, lontano dalla band. Ne consegue che buona parte delle registrazioni vengono fatte dal suo sostituto, Jimmy Crespo, e dall'amico compositore della band, Richie Supa. L'album raggiunge il 14º posto negli Stati Uniti.
Gli anni della crisi
[modifica | modifica wikitesto]Nuovo tour ma anche tanti problemi di droga per i membri. Joe Perry nel frattempo esce con un album solista, Let the music do the talking (marzo 1980) che riscuote un discreto successo. Da solista Joe Perry con il suo Project (The Joe Perry Project è il nome della sua band), sfornerà altri due album nel 1981 e 1983, entrambi meno fortunati dell'esordio. Nell'ottobre del 1980, gli Aerosmith tornano a cavalcare le classifiche: esce il Greatest Hits, che solo negli USA ha venduto più di 11 milioni di copie. Nel 1981 anche Brad Whitford lascia la band per un progetto solista e viene rimpiazzato da Rick Dufay. Dopo varie peripezie nel 1982 esce il settimo album in studio della band, il primo con i due nuovi chitarristi, Rock in a Hard Place, album duro con degli ottimi episodi, ma che comunque non riporta la band ai fasti della metà degli anni settanta sia sotto il profilo di vendite sia sotto il profilo compositivo. Il tour dell'album viene soprattutto ricordato per un collasso sul palco del cantante Steven Tyler.
Il momento negativo della band e i non ottimi risultati dei progetti solisti di Joe Perry e Brad Whitford fanno riavvicinare il nucleo storico della band nel 1984. Il 14 febbraio del 1984 Perry e Whitford, a sorpresa, visitano il resto della band dopo un concerto a Boston[25], portando a uno storico e magico ricongiungimento.
«Avreste dovuto provare quella sensazione nel momento in cui tutti e cinque ci trovammo insieme nella stessa stanza nuovamente per la prima volta. Iniziammo tutti a ridere, era come se quei cinque anni non fossero mai passati. Sapevamo che era la scelta giusta.»
Presto la band parte in tour con il Back in the Saddle Tour. Nello stesso anno la band lascia la sua etichetta storica, la Columbia, e passa alla Geffen. L'esordio in Geffen non è stato dei migliori, Done with Mirrors non è stato un brutto album, anzi la critica lo elogia, ma il riscontro commerciale non è stato quello previsto. Successivamente la Columbia lancia sul mercato due live della band: Classics Live! I e Classics Live! II (Columbia 1986 e 1987).
Rilancio e svolta sonora (1986-2009)
[modifica | modifica wikitesto]Nel 1986, avviene il definitivo rilancio per la carriera della band: il gruppo rap Run DMC ripropone un classico degli Aerosmith, Walk This Way, riconosciuto come uno dei primi pezzi crossover/rap rock nella storia della musica; alla nuova versione del brano, e al relativo videoclip prodotto (ritenuto, ancora oggi, tra i più importanti mai girati), partecipano anche Tyler e Perry. Tutto questo non fa altro che ridare linfa creativa e nuova visibilità agli Aerosmith, la cui carriera torna nuovamente in ascesa.
La definitiva conferma del nuovo successo del gruppo è data dal loro album successivo, Permanent Vacation del 1987, che vende 5 milioni di copie solo negli USA. Il disco ha il merito di reinventare le sonorita' del gruppo secondo le sonorità pop metal in voga in quel periodo. A Permanent Vacation segue Pump nel 1989, che viene ancora più acclamato, vendendo circa 10 milioni di copie nel mondo e, a detta di diversi fan, risultando ancora oggi l'album migliore prodotto dagli Aerosmith dopo il ritorno di Joe Perry. Durante il tour promozionale dell'album, gli Aerosmith suonano per la prima volta in Italia.
Il successo non si ferma e, nel 1993, esce Get a Grip, che diventa il maggior successo commerciale nella carriera del gruppo con oltre 20 milioni di copie vendute nel mondo. Tale successo è dovuto in particolar modo ad alcuni videoclip di promozione, in cui vengono lanciate le giovanissime ed emergenti Alicia Silverstone e Liv Tyler (figlia di Steven). Nel 1994, a conclusione del contratto tra la band e la Geffen, viene pubblicata la raccolta Big Ones che contiene, appunto, le migliori hits pubblicate dal gruppo sotto tale etichetta più alcuni inediti. Successivamente, infatti, gli Aerosmith ritornano alla Columbia, con la quale pubblicano Nine Lives nel 1997. L'album vede variare il tipico sound del gruppo, riconducendosi a sonorità più moderne e allo stesso tempo orientali, rafforzando la presenza di elementi pop rock, distinguendosi sempre più dai precedenti. Nonostante ciò, anche questo disco riscuote un ottimo successo, tanto che raggiunge la prima posizione della Billboard 200.
Nel 1998, gli Aerosmith partecipano alla colonna sonora del film Armageddon nel quale recita Liv Tyler. La ballata I Don't Want to Miss a Thing, brano principale di tutta la pellicola, sta al primo posto negli USA per 4 settimane, ed è il primo singolo in assoluto della band a raggiungere la vetta della Billboard Hot 100. Nella colonna sonora del film, ci sono altre 3 tracce degli Aerosmith: Sweet Emotion, Come Together, cover dei Beatles, e l'inedita What Kind of Love Are You on.
Nel 1999, gli Aerosmith sono stati scelti per essere presenti nelle montagne russe Rock 'n' Roller Coaster Starring Aerosmith, fornendo la colonna sonora e il tema musicale dell'attrazione sia ai Disney's Hollywood Studios del Walt Disney World Resort che, in precedenza, a Disneyland Paris nel Walt Disney Studios Park, che è stato aperto nel 2002 e chiuso nel 2019, per essere sostituito da un'attrazione a tema Iron Man nel prossimo Avengers Campus.
Sempre nel 1999 gli Aerosmith vengono nominati per la Rock and Roll Hall of Fame del 2000, ma perdono assieme a Black Sabbath, Solomon Burke, The O'Jays, Queen, Lou Reed e Steely Dan in favore di Eric Clapton, Earth, Wind and Fire, Lovin' Spoonful, The Moonglows, Bonnie Raitt e James Taylor. Nel 2001 vengono introdotti nella Rock and Roll Hall of Fame assieme a Solomon Burke, The Flamingos, Michael Jackson, Queen, Paul Simon, Steely Dan e Richie Valens.
Segue l'album Just Push Play nel 2001, anch'esso sulla scia del precedente Nine Lives, forse con un ulteriore presenza pop rock maggiormente orientata sul commerciale, lasciando perplessi i vecchi sostenitori del gruppo. Neanche la critica accoglie favorevolmente l'album: dove, infatti, Nine Lives presenta comunque diverse incursioni anche sul versante hard rock, in Just Push Play episodi di matrice più "dura" risultano quasi nulli, facendo in un certo senso perdere agli Aerosmith stessi quella vena musicale che li aveva caratterizzati sin dagli esordi. Nonostante ciò, anche Just Push Play si rivela un buon successo commerciale, seppur inferiore ai precedenti. La band attira nuovamente i favori di critica e pubblico nel 2004, con l'uscita di Honkin' on Bobo, un album composto da cover di artisti Blues/Blues rock degli anni settanta, contrapponendosi quindi al sound pop del precedente lavoro. Proprio questo ritorno alle sonorità classica del gruppo ha riscosso un grande successo tra i fan.
Il 10 novembre 2009 si è appreso, tramite una dichiarazione di Joe Perry su Twitter, che Steven Tyler avrebbe chiuso definitivamente la sua carriera con gli Aerosmith, incutendo dunque timore nei loro fan. A detta di Perry stesso[26], Tyler avrebbe avuto intenzione di fondare un proprio nome, legato alla sua figura. Questa notizia è stata subito smentita da Tyler stesso durante un'apparizione in uno show televisivo, rasserenando i fan. Risolte le divergenze tra i due, nell'estate del 2010, la band è ripartita con un nuovo tour mondiale che li ha visti protagonisti in America Latina, dove hanno registrato il tutto esaurito in molte date riempiendo interi stadi, e in Europa. Infine, hanno concluso il tour con una serie di concerti negli Stati Uniti in agosto e in Canada in settembre.[27].
Nuovo album
[modifica | modifica wikitesto]Dopo diversi anni, la band è tornata al lavoro per la pubblicazione di un nuovo album in studio che sarà, come definito dal batterista Joey Kramer, in pieno stile old-school. Al riguardo, si è espresso anche il bassista Tom Hamilton, che ha detto:
«Sì, la grande novità è che abbiamo fatto una reunion, con decisioni strategiche, con il nostro produttore Brendan O'Brien. Era da un po' di tempo che volevamo lavorare con lui. Le cose stanno evolvendosi e adesso abbiamo imboccato la corsia di sorpasso. Abbiamo trascorso un giorno dove tutti si sono messi ad ascoltare le canzoni e le idee degli altri. Nelle prossime settimane inizieremo a essere più selettivi con le cose che abbiamo. Già si iniziano a vedere delle cose che prendono forma. Joe è sopravvissuto all'operazione al ginocchio e si sente che, mentre era fermo, ha suonato un sacco[28].»
Dalla primavera del 2011 Steven Tyler affianca Jennifer Lopez e Randy Jackson nella giuria di American Idol, il famoso talent show americano. Il 3 maggio il cantante ha inoltre pubblicato la sua autobiografia, Does the Noise in my Head Bother You?, una raccolta di memorie e racconti dei molteplici aspetti della sua vita. Pochi giorni dopo, è uscito in download digitale il suo primo singolo da solista, (It) Feels So Good, che ha raggiunto la posizione numero 9 nella Top Ten di iTunes[29]. Attualmente, stando a quanto annunciato da Joe Perry, la band sta lavorando sul loro quindicesimo album in studio affiancati dal produttore Jack Douglas[30].
Gli impegni di Tyler, dovuti alla sua partecipazione ad American Idol, hanno fatto slittare la data di uscita dell'album. Nell'estate 2011 sono cominciate le registrazioni in studio. Secondo quanto affermava il produttore, Jack Douglas, il nuovo album di inediti sarebbe dovuto uscire a maggio 2012[31], ma la partecipazione di Tyler ad America Idol ha fatto slittare di nuovo la data, portandola, stavolta ufficialmente, al 6 novembre 2012[32].
Il 23 maggio 2012, in occasione della puntata finale di American Idol, gli Aerosmith si sono esibiti con il primo singolo estratto dall'album, Legendary Child, il cui video è stato pubblicato all'inizio di luglio[33]
Il 6 novembre 2012 esce il nuovo album, dal titolo Music from Another Dimension!. Nel mese di giugno 2013 è prevista l'uscita del nuovo live album intitolato Rock for the Rising Sun e che raccoglierà l'esibizione della band a Tokyo.[34]
Nel decennio successivo, il gruppo ha progettato due grandi tour per concludere la loro più che cinquantennale carriera, ma complici problemi di rehab di Steven Tyler, la seconda tournée ha subito molti spostamenti di date[35]. Nel settembre 2023, il cantante ha inoltre accusato un infortunio alla laringe, e per il recupero migliore e più veloce possibile si è affidato ad ingenti cure mediche. Nonostante ciò, Tyler continuava a ritrovarsi in grande difficoltà nel seguire il ritmo abituale della band e nel mantenere una sufficiente prestanza vocale. Il 2 agosto 2024, a fronte dei problemi di Tyler, il gruppo ha annunciato sui suoi social, seppur a malincuore, l'annullamento definitivo del tour, nonché il ritiro dall'attività live, ringraziando i fan per il supporto che hanno reso la band americana una delle più importanti realtà della storia del rock. [36]
Global Warming Tour
[modifica | modifica wikitesto]Durante il Global Warming Tour, gli Aerosmith hanno supportato l'organizzazione per la protezione della vita marina Sea Shepherd. Joe Perry e Steven Tyler hanno visitato la flotta di Sea Shepherd a Melbourne, in Australia. Hanno invitato l'intero equipaggio, come VIP, al successivo concerto nell'Arena Rod Laver. Steven Tyler ha detto che visitare la flotta è stata una delle esperienze più fantastiche della sua vita e ha chiesto ai fan di ricordare il nome di Sea Shepherd.[37][38] Il Global Warming Tour è stato accompagnato dagli info point di Sea Shepherd.[39]
Formazione
[modifica | modifica wikitesto]Formazione attuale
[modifica | modifica wikitesto]- Steven Tyler – voce, chitarra, tastiera, armonica a bocca, percussioni (1970-presente)
- Joe Perry – chitarra solista, cori (1970-1979, 1984-presente)
- Brad Whitford – chitarra ritmica (1971-1981, 1984-presente)
- Tom Hamilton – basso, cori (1970-presente)
- Joey Kramer – batteria (1970-presente)
Ex componenti
[modifica | modifica wikitesto]- Ray Tabano – chitarra (1970-1971)
- Jimmy Crespo – chitarra (1979-1984)
- Rick Dufay – chitarra (1981-1984, sessione: 2012)
Membri live
[modifica | modifica wikitesto]- Jesse Sky Kramer – batteria (2002, 2005, 2012-presente) percussioni (2012-2013)
- Buck Johnson – tastiere (2014-presente)
Ex membri live
[modifica | modifica wikitesto]- Richard Supa – chitarra (1979) tastiere (1980)
- Danny Johnson – chitarra (1979)
- Michael Schenker – chitarra (1979)
- David Minehan – chitarra (1994)
- Bobby Schneck – chitarra (2009, 2013)
- David Hull – basso (2006, 2009, 2013)
- Bobby Rondinelli – batteria (1983, 1983)
- Steve Ferrone – batteria (1996)
- Brian Tichy – batteria (2013)
- Scott Cushnie – tastiere (1975)
- Mark Radice – tastiere (1978)
- Bobby Mayo – tastiere (1982-1983)
- Thom Gimbel – tastiere (1989-1995)
- Russ Irwin – tastiere (1997-2014)
- David Woodford – sassofono (1973)
- Mindi Abair – sassofono (2012-2013)
- C. Bruce Ost – corno (1987-1988)
- Melanie Taylor – cori (2012-2013)
Cronologia
[modifica | modifica wikitesto]Discografia
[modifica | modifica wikitesto]Album in studio
[modifica | modifica wikitesto]- 1973 – Aerosmith
- 1974 – Get Your Wings
- 1975 – Toys in the Attic
- 1976 – Rocks
- 1977 – Draw the Line
- 1979 – Night in the Ruts
- 1982 – Rock in a Hard Place
- 1985 – Done with Mirrors
- 1987 – Permanent Vacation
- 1989 – Pump
- 1993 – Get a Grip
- 1997 – Nine Lives
- 2001 – Just Push Play
- 2012 – Music from Another Dimension!
Album di cover
[modifica | modifica wikitesto]- 2004 - Honkin' on Bobo
Videografia
[modifica | modifica wikitesto]- 1987 – Aerosmith's Video Scrapbook
- 1987 – Live Texxas Jam '78
- 1988 – 3 X 5
- 1989 – Things That Go Pump in the Night
- 1989 – The Making of Pump
- 1994 – Big Ones You Can Look At
- 2004 – You Gotta Move
- 2013 – Rock for the Rising Sun
Filmografia
[modifica | modifica wikitesto]- 1993 – Fusi di testa 2 - Waynestock
Colonne sonore
[modifica | modifica wikitesto]- 1990 – Air America: Love Me Two Times
- 1993 – Mrs. Doubtfire: Dude Look Like a Lady
- 1994 – Ace Ventura: l'acchiappanimali: Line up
- 1995 – Cuore cattivo: Season of Whither
- 1998 – Armageddon - Giudizio finale: I Don't Want to Miss A Thing, What Kind of Love Are You On, Sweet Emotion, Come Together
- 2002 – La cosa più dolce: I Don't Want to Miss A Thing
- 2004 – Starsky & Hutch: Sweet Emotion (utilizzata nei titoli di coda)
- 2010 – Red: Back in the Saddle
- 2010 – The Fighter: Back in the Saddle
Videogiochi
[modifica | modifica wikitesto]- 1994 – Revolution X
- 2008 – Guitar Hero: Aerosmith
Tournée
[modifica | modifica wikitesto]Anno | Titolo |
---|---|
1970-1972 | Early Days |
1973 | Aerosmith Tour |
1974 | Get Your Wings Tour |
1975 | Toys in the Attic Tour |
1976-77 | Rocks Tour |
1977-78 | Draw the Line Tour |
1978 | Live! Bootleg Tour |
1979-80 | Night in the Ruts Tour |
1982 | Rock in a Hard Place Tour |
1984 | "Back in the Saddle" Tour |
1985-86 | Done with Mirrors Tour |
1987-88 | Permanent Vacation Tour |
1989-90 | Pump Tour |
1993-94 | Get a Grip Tour |
1997-99 | Nine Lives Tour |
1999-2000 | Roar of the Dragon Tour |
2001-02 | Just Push Play Tour |
2002 | Girls of Summer Tour |
2003 | Rocksimus Maximus Tour |
2004 | Honkin' on Bobo Tour |
2005-06 | Rockin' the Joint Tour |
2006 | Route of All Evil Tour |
2007 | 2007 World Tour |
2009 | Guitar Hero: Aerosmith Tour |
2010 | Cocked, Locked, Ready to Rock Tour |
2011 | Back On the Road Tour |
2012-14 | Global Warming Tour |
2017 | Aero-Vederci Baby Farewell Tour |
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ a b c (EN) Aerosmith, su AllMusic, All Media Network.
- ^ scaruffi.com "The History of Rock Music" - Aerosmith, su scaruffi.com. URL consultato il 3 gennaio 2008 (archiviato il 1º febbraio 2008).
- ^ Robert Walser, Running with the Devil: power, gender, and madness in heavy metal music, su books.google.it, Wesleyan, 1993, p. 10, ISBN 0-8195-6260-2 (archiviato dall'url originale il 12 gennaio 2012).
- ^ Jonathon S. Epstein, Youth culture: identity in a postmodern world, su books.google.it, Wiley-Blackwell, 1998, p. 299, ISBN 1-55786-851-4 (archiviato dall'url originale il 6 marzo 2016).
- ^ Greatest hair/pop metal bands - Aerosmith, su digitaldreamdoor.com. URL consultato il 29 ottobre 2007 (archiviato il 21 luglio 2011).
- ^ Steve Hall, Ron Manus, TAB Licks: Heavy Metal, Alfred Publishing, 2006, p. 6, ISBN 978-0-7390-2646-5.
- ^ Jon Pareles, HEAVY METAL, WEIGHTY WORDS - NYTimes.com, The New York Times, 10 luglio 1988. URL consultato il 16 maggio 2010 (archiviato l'11 luglio 2010).
- ^ Dan Cairns, Down time: Aerosmith, London, The Sunday Times, 29 giugno 2008. URL consultato il 30 maggio 2010 (archiviato dall'url originale il 15 giugno 2011).
- ^ Harrington, Joe S., Sonic Cool: the Life & Death of Rock 'n' Roll, Hal Leonard Corporation, 2002, p. 392, ISBN 978-0-634-02861-8. URL consultato il 3 maggio 2014 (archiviato il 20 aprile 2014).
- ^ Enciclopedia della musica rock (archiviato dall'url originale il 5 luglio 2014). - "Toys in The Attic (Aprile, n.11 USA) è accolto tiepdiamente dalla critica ma sarà rivalutato a posteriori come il capolavoro degli Aerosmith e fra i dischi più influenti dell'hard rock..."
- ^ Aerosmith tra cobra e gatti, sarabanda rock, su archiviostorico.corriere.it, Corriere della sera, 26 maggio 1997. URL consultato il 31 maggio 2016 (archiviato dall'url originale il 29 maggio 2009).
- ^ (EN) Jon Pareles, HEAVY METAL, WEIGHTY WORDS, in The New York Times, 10 luglio 1988. URL consultato il 13 aprile 2021 (archiviato il 17 dicembre 2008).
- ^ Aerosmith : Influences and Who Have Followed, su prezi.com. URL consultato il 13 aprile 2021 (archiviato il 13 aprile 2021).
- ^ (EN) James Montgomery, Has Steven Tyler Left Aerosmith?, su mtv.com, 11 settembre 2009. URL consultato il 28 marzo 2017 (archiviato il 28 marzo 2017).
- ^ a b (EN) Gold & Platinum, su riaa.com. URL consultato il 28 marzo 2017 (archiviato il 3 gennaio 2016).
- ^ Billboard Boxscore. URL consultato il 4 settembre 2017 (archiviato dall'url originale il 20 settembre 2008).
- ^ a b MTV.com. URL consultato il 13 maggio 2007 (archiviato l'11 marzo 2008).
- ^ rollingstone.com. URL consultato il 25 aprile 2019 (archiviato il 13 agosto 2012).
- ^ Full Top 50 American Rock Bands List, Readers Poll Revealed (archiviato dall'url originale il 9 luglio 2011).
- ^ MTV Onair - Icon, su web.archive.org, 17 marzo 2008. URL consultato il 13 aprile 2021 (archiviato dall'url originale il 17 marzo 2008).
- ^ (EN) Dave LiftonPublished: November 6, 2015, When Aerosmith Played Their First Concert, su Ultimate Classic Rock. URL consultato il 13 aprile 2021 (archiviato il 13 aprile 2021).
- ^ (EN) Dave LiftonPublished: November 6, 2013, The Story of Aerosmith's First Concert, su KOOL 101.7. URL consultato il 13 aprile 2021 (archiviato il 13 aprile 2021).
- ^ Brad Whitford Interview. URL consultato il 13 aprile 2021 (archiviato il 13 aprile 2021).
- ^ Logan 1977, p 10.
- ^ RockThisWay, su rockthisway.de. URL consultato il 15 novembre 2007 (archiviato il 2 novembre 2007).
- ^ Twitter / JoePerry: Read on line st left band to, su twitter.com. URL consultato il 25 aprile 2019 (archiviato il 10 novembre 2009).
- ^ AeroForceOne | 2012 Aerosmith tour dates and tickets, su aeroforceone.com. URL consultato il 4 luglio 2010 (archiviato il 21 giugno 2010).
- ^ Aerosmith: parla il bassista del nuovo album, su therockblog.net. URL consultato il 29 dicembre 2010 (archiviato il 30 maggio 2021).
- ^ Steven Tyler pubblica "(It) Feels So Good" | MelodicaMente, su melodicamente.com. URL consultato il 21 luglio 2011 (archiviato il 15 ottobre 2013).
- ^ Aerosmith: video dallo studio di registrazione | MelodicRock.it, su melodicrock.it. URL consultato il 21 luglio 2011 (archiviato il 24 maggio 2015).
- ^ √ Aerosmith, parla il produttore: 'Il nuovo disco nei negozi a maggio' - Rockol, su rockol.it. URL consultato il 14 settembre 2011 (archiviato il 30 maggio 2021).
- ^ Copia archiviata, su blabbermouth.net. URL consultato il 26 agosto 2012 (archiviato il 3 luglio 2012).
- ^ Aerosmith - Legendary Child - YouTube, su youtube.com. URL consultato il 25 aprile 2019 (archiviato il 2 ottobre 2016).
- ^ Aerosmith Il nuovo live album {{sic|Rock For The Rising Sun}} a giugno 2013, su outune.net. URL consultato il 6 maggio 2013 (archiviato dall'url originale il 7 maggio 2013).
- ^ Aerosmith tour d'addio. Cancellate le date, la band: «dovremo smettere di fare concerti», su SENTIREASCOLTARE. URL consultato il 4 agosto 2024.
- ^ di F. Q, “Decisione straziante e difficile, non faremo più tour. Steven Tyler non può recuperare l'infortunio vocale”: l'annuncio a sorpresa degli Aerosmith - Il Fatto Quotidiano, su ilfattoquotidiano.it, 3 agosto 2024. URL consultato il 4 agosto 2024.
- ^ (EN) Aerosmith – Artists for Sea Shepherd, su artistsforseashepherd.com. URL consultato il 21 giugno 2020 (archiviato il 23 giugno 2020).
- ^ Vegetarian StarAerosmith “Global Warming” Tour Featuring Sea Shepherd, su vegetarianstar.com. URL consultato il 21 giugno 2020 (archiviato il 23 giugno 2020).
- ^ (EN) Raising Awareness About Our Oceans on Aerosmith’s “Global Warming Tour”, su Sea Shepherd UK, 31 luglio 2012. URL consultato il 21 giugno 2020 (archiviato il 22 giugno 2020).
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- Nick Logan e Bob Woffinden, Aerosmith, in Enciclopedia del rock, Milano, Fratelli Fabbri Editore, 1977.
Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikiquote contiene citazioni di o su Aerosmith
- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Aerosmith
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- (EN) Sito ufficiale, su aerosmith.com.
- Aerosmith (canale), su YouTube.
- (EN) Aerosmith, su Enciclopedia Britannica, Encyclopædia Britannica, Inc.
- (EN) Aerosmith (musica per videogiochi e anime), su VGMdb.net.
- Aerosmith, su Last.fm, CBS Interactive.
- (EN) Aerosmith, su AllMusic, All Media Network.
- (EN) Aerosmith, su Discogs, Zink Media.
- (EN) Aerosmith, su MusicBrainz, MetaBrainz Foundation.
- (EN) Aerosmith, su SecondHandSongs.
- (EN) aerosmith, su SoundCloud.
- (EN) Aerosmith, su Genius.com.
- (EN) Aerosmith, su Billboard.
- (EN) Aerosmith, su IMDb, IMDb.com.
Controllo di autorità | VIAF (EN) 131272613 · ISNI (EN) 0000 0001 1540 4460 · SBN CFIV143481 · LCCN (EN) n91112130 · GND (DE) 1217821-4 · BNF (FR) cb13901505g (data) · J9U (EN, HE) 987011426752405171 |
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