Indice
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Inizio
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1 Geografia fisica
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2 Storia
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3 Monumenti e luoghi d'interesse
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4 Società
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5 Cultura
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6 Geografia antropica
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7 Economia
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8 Rifiuti tossici
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9 Infrastrutture e trasporti
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10 Amministrazione
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11 Sport
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12 Galleria fotografica
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13 Note
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14 Bibliografia
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15 Voci correlate
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16 Altri progetti
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17 Collegamenti esterni
Utente:Beppeveltri/Crotone
Crotone comune | |
---|---|
Localizzazione | |
Stato | Italia |
Regione | Calabria |
Provincia | Crotone |
Amministrazione | |
Sindaco | Peppino Vallone (PD) dal 30/05/2011 |
Territorio | |
Coordinate | 39°05′00″N 17°07′00″E |
Altitudine | 8 m s.l.m. |
Superficie | 179,83 km² |
Abitanti | 61 882[1] (31-05-2011) |
Densità | 344,11 ab./km² |
Frazioni | Vedi elenco |
Comuni confinanti | Cutro, Isola di Capo Rizzuto, Rocca di Neto, Scandale, Strongoli |
Altre informazioni | |
Cod. postale | 88900 |
Prefisso | 0962 |
Fuso orario | UTC+1 |
Codice ISTAT | 101010 |
Cod. catastale | D122 |
Targa | KR |
Cl. sismica | zona 2 (sismicità media)[2] |
Nome abitanti | crotonesi |
Patrono | San Dionigi l'Areopagita Madonna di Capocolonna |
Giorno festivo | 9 ottobre |
Cartografia | |
Posizione del comune di Crotone all'interno dell'omonima provincia | |
Sito istituzionale | |
«Urbs antiqua Kroto, totum celebrata per orbem»
«In tutto il mondo viene celebrata l'antica città di Crotone»
Crotone latino, Κρότων in greco antico, Κρότωνας in greco moderno, Cutrone in dialetto crotonese (IPA: [kro'toːne]) è un comune italiano di 61.882 abitanti[3], capoluogo dell'omonima provincia in Calabria.
, Croto inÈ il quinto comune della regione per popolazione[4] e per superficie[5].
La città di Crotone fu fondata da greci, provenienti dalla regione dell'Acaia (quindi Achei) nel terzo quarto dell'VIII secolo a.C., nel luogo di un preesistente insediamento indigeno e rappresentò uno dei centri più importanti della Magna Graecia. La città vecchia si sviluppa in un dedalo di stretti vicoli e piazzette fino al duomo e alla centrale piazza Pitagora, punto di contatto tra città vecchia e nuova.
Geografia fisica
[modifica | modifica wikitesto]Territorio
[modifica | modifica wikitesto]La città è situata sul versante est della Calabria, si affaccia sul mar Ionio presso la foce del fiume Esaro, e il territorio comunale fa parte dell'Autorità del bacino interregionale del fiume Esaro. Il comune ha una superficie di 179,83 km² e si trova a 8 m s.l.m..
Il territorio meridionale è immerso interamente nell'Area Marina Protetta 'Capo Rizzuto' e inoltre, a fare un ulteriore supplemento a questo magnifico scenario, è presente il promontorio di Capo Colonna dove è rimasta l'unica colonna del Tempio di Hera Lacinia, anticamente detto Lakinion Akron, che chiude la città in una grande conca che la divide dal golfo di Squillace.
Clima
[modifica | modifica wikitesto]Il clima si presenta temperato. L'inverno è generalmente mite, anche se sono possibili temporanee ma repentine diminuzioni di temperatura con occasionali nevicate (1956, 1965, 1991, 1998, 2001, 2006, 2008), in caso di afflusso di aria polare. L'estate è calda ma discretamente ventilata dalla brezza di mare; solo in presenza di ondate di calore con venti di scirocco o libeccio, le temperature massime possono attestarsi attorno ai 40 °C ma con bassi tassi di umidità relativa (punta max 48 °C, 1998).
Le precipitazioni si concentrano principalmente in autunno, con massimo secondario invernale; tra la primavera e l'estate può accentuarsi notevolmente la siccità.
Storia
[modifica | modifica wikitesto]Antichità
[modifica | modifica wikitesto]«Attraversate il vasto mare e accanto all'Esaro fonderete Kroton»
Il promontorio di Kroton era abitato da popolazioni indigene, forse enotri e japigi, già nell'età del bronzo e nella prima età del ferro. La fondazione greca di Crotone risale al 718 a.C., come citato da Eusebio di Cesarea nel suo Chronicon, sebbene altre fonti la rimandino al 710 a.C., o al tempo del re Polidoro, nel 743 a.C. La città venne fondata dagli Achei.
La leggenda narra che il nome Crotone derivi da "Kroton", figlio di Eaco, che morì ucciso per errore dal suo amico Eracle. Questi, per rimediare all'errore compiuto e per onorare l'amico che lo aveva ospitato, lo fece seppellire con solenne cerimonia sulle sponde del torrente Esaro e poi vicino alla tomba fece sorgere la città a cui diede il suo nome.
Secondo una leggenda, l'oracolo di Apollo a Delfi ordinò a Miscello di Ripe di fondare una nuova città nel territorio compreso fra Capo Lacinio e Punta Alice. Dopo aver attraversato il mare ed esplorato quelle terre, Myskellos pensò che sarebbe stato meglio fermarsi a Sybaris, già florida e accogliente anziché affrontare i pericoli e le difficoltà nella fondazione di una nuova città. Il dio adirato gli ordinò di rispettare il responso dell'oracolo. Secondo Ovidio sarebbe stato invece Eracle ad ordinare a Myskellos di recarsi sulle rive del fiume Esaro.
Un'altra tradizione fa risalire il nome della città all'eroe Kroton, fratello di Alcinoo re dei Feaci. Infine, una possibile spiegazione del nome, lo lega al verso (crocidio) emesso dalle gru e dagli aironi che popolavano le paludi costiere. In effetti una gru o airone compare accanto al tripode su alcune tra le più antiche monete argentee incuse di Kroton.
Dopo una coesistenza iniziale relativamente pacifica, tra le città magnogreche, verso la metà del VI secolo a.C. iniziarono le discordie, che riproducevano a distanza lo scontro tra Atene e Sparta. Nel 560 a.C. Kroton e Locri iniziarono una guerra decennale, che si concluse con la battaglia della Sagra, vinta dai Locresi, sostenuti da Sparta.
La città era famosa per il suo clima salubre, per la bellezza delle sue donne, per le fertili campagne e per la forza fisica dei suoi uomini, tra cui ricordiamo il pluri-olimpionico Milone, tanto che superò ogni altra città greca nel numero di vincitori nei Giochi olimpici: un proverbio diceva "ultimo dei Crotoniati, primo dei Greci". Una leggenda narra che Milone partì dalla polis ionica portando un vitello e giunse ad Olimpia con un toro sulle spalle, destando meraviglia e clamore, e vincendo quindi numerose gare. La costa presentava un profilo molto diverso da quello attuale, al largo del tratto di mare tra l'antica Krimisa (l'odierna Cirò, patria del nettare degli Dei, il vino che veniva dato in premio ai vincitori dei giochi olimpici ateniesi), e l'attuale Le Castella. A poche miglia dalla riva, imponenti per la loro bellezza, spuntavano dalle acque dello Ionio delle isole, ora inghiottite dal mare, le isole erano visibili dalla costa: Meloessa, Tyris, Eranusa, situate davanti l'attuale Le Castella, dove si trovano resti archeologici sommersi.
Kroton fu anche celebre per i suoi medici tra cui ricordiamo Democède (amico di Pitagora) ed Alcmeone, il quale introdusse la sperimentazione trasformando la medicina, che fino ad allora era contaminata da magia e superstizione, in una scienza.
Pitagora, nato a Samo nel 572 a.C. si trasferì a Kroton presso l'amico Democède, creando una scuola di sapere di scienza, matematica, musica.
Dopo l'arrivo di Pitagora, Kroton mosse contro Sibari, fino ad allora sua alleata. Nel 512 a.C., tre nobili crotoniati, vennero sgozzati e i loro corpi furono dati in pasto ai lupi che affollavano le paludi intorno Sibaris, perché uno di loro si era innamorato di una bellissima vestale dagli occhi azzurri, che aveva tentato di rapire. Questo fatto, aggiunto alla rivalità centenaria fra le due città dovuta a motivi commerciali, politici e di diversa appartenenza religiosa, convinsero i crotoniati a scendere in guerra contro Sibaris. Nel 510 a.C. si svolse una battaglia nei pressi del fiume Nika (Cariati), da dove i crotoniati inseguirono e annientarono le forze sibarite in una battaglia finale al guado del fiume Trionto (nei pressi di Mirto Crosia). Secondo la leggendaria tradizione, si erano fronteggiati ben 100.000 crotoniati, guidati dall'atleta olimpico Milone, contro i sibariti che li superavano per tre volte. La vittoria arrise a Kroton nonostante l'inferiorità numerica poiché i sibariti usarono, per la battaglia, cavalli ammaestrati a eseguire passi di danza negli spettacoli al suono dei flauti. I crotoniati, nella battaglia di Nika, iniziarono a suonare i flauti, eseguendo la stessa melodia con la quale i cavalli erano stati ammaestrati per danzare, col risultato che le avanguardie delle truppe sibarite furono disarcionate immediatamente. E dopo settanta giorni di saccheggi venne deviato, sembra su idea di Pitagora, il corso del fiume Crati i cui flutti fecero sparire Sibari per sempre.
Pitagora con i suoi discepoli conquistò il potere politico della città: in pochi anni si consolidarono governi pitagorici in molte poleis della Magna Grecia costituendo una sorta di confederazione fra città-stato con capitale Kroton, come risulta da numerose monete coniate fra il 480 e il 460 a.C.
Giunta al massimo della sua egemonia politica e culturale, Kroton fu travolta da una serie di conflitti sociali che sfociarono nella sanguinosa rivolta guidata dall'oligarca Cilone durante la quale molti pitagorici furono trucidati e lo stesso Pitagora dovette fuggire da Kroton e riparò a Metaponto. Parallelamente caddero anche gli altri governi consimili e vi furono stragi e persecuzioni di pitagorici in tutte le poleis italiote.
Caduto il governo pitagorico, Kroton visse un periodo di decadenza. Costituì, con Metaponto e Caulonia, la Lega Italiota per difendersi dagli attacchi delle popolazioni lucane. Nel 383 a.C. la federazione fu sconfitta da Dionigi I di Siracusa in una sanguinosa battaglia.
I Romani conquistarono Kroton nel 277 a.C., guidati dal console Cornelio Rufino. Durante la seconda guerra punica, Annibale vi tenne i suoi accampamenti invernali per tre anni e di qui si imbarcò per l'Africa nel 203 a.C. Nel 194 a.C. vi fu dedotta una colonia romana.
Resti di edifici monumentali di età greca sono stati individuati nel 1996-97 in Piazza Castello, corrispondente al punto più alto dell'acropoli dell'antica pòlis
Gli scavi del 2009-2010 della Soprintendenza per i Beni Archeologici della Calabria - Ufficio territoriale di Crotone hanno individuato un grande edificio del I-II secolo d.C. con impianto termale, collocato sul versante nord-orientale dell'attuale centro storico (discesa Fosso-Largo Palazzo Giunti).
Medioevo
[modifica | modifica wikitesto]Seppur decaduta durante l'impero romano, la città risorse nuovamente in epoca bizantina, quando fu sede di un presidio.
Le ricerche archeologiche (2009-2010) a piazza Villaroja, nel settore sud-occidentale del centro storico, a cura della Soprintendenza per i Beni Archeologici della Calabria hanno messo in luce una chiesa paleocristiana (intitolata forse a San Giorgio) fondata direttamente sui resti della città d'età romana imperiale.
Nel 1284 fu concessa dagli Aragonesi ai Ruffo di Catanzaro. Alla morte nel 1434 di don Niccolò, figlio di Antonello e ultimo marchese di Crotone, gli successe la figlia Giovannella, assassinata nella sua dimora un anno dopo. Indi le successe la sorella Enrichetta, che sposò in seconde nozze il nobile spagnolo Don Antonio Centelles, conte di Collesano e principe di Santa Severina, senza eredi.
Indagini condotte dalla Soprintendenza per i Beni Archeologici della Calabria (2010-2011) nel cosiddetto Orto Candela, ai piedi della "cortina de lo critazzo" posta tra i Bastioni di San Giacomo e Santa Caterina, hanno riscoperto i resti della Torre di Santa Maria, pertinente al più antico castello medievale.
Età moderna
[modifica | modifica wikitesto]Il re di Spagna Carlo V le concesse ampi privilegi, e ne fece potenziare il porto. Nel 1541, il viceré Don Pedro di Toledo fece restaurare e fortificare il castello preesistente, oggi noto come "Castello di Carlo V", con intervento ad opera di Gian Giacomo dell'Acaya.
Nel XVI secolo la città venne chiamata "Cotrone".
Le ricerche sviluppate dalla Soprintendenza per i Beni Archeologici della Calabria (2010-2011), sotto la direzione dell'archeologo Domenico Marino, stanno mettendo in luce notevoli resti di edifici pertinenti ad età borbonica nel cosiddetto Orto Candela, ai piedi del castello.
Storia contemporanea
[modifica | modifica wikitesto]Nel 1928 la città cambiò nome da Cotrone a "Crotone".
Il suo porto, che strategicamente colma le distanze fra i vicini porti di Taranto e Messina, favorisce ogni attività di scambio e si propone come traino per l'economia agricola e le attività industriali.
L'insediamento industriale ha visto la città protagonista nel periodo a cavallo fra le due guerre mondiali, anche grazie alla vicinanza con la centrale idroelettrica di Calusia, presso Cotronei. La popolazione crotonese raddoppia durante gli anni trenta, fino a superare i 60.000 abitanti odierni. Alla fine degli anni ottanta le industrie principali, Pertusola Sud e Montedison, soffrono una profonda crisi, della quale risente l'intera città. Al 6 settembre 1993 risale la cosiddetta "notte dei fuochi": durante una rabbiosa protesta gli operai appiccarono alcuni fuochi sull'asfalto delle strade usando il fosforo prodotto nello stabilimento chimico già Montedison.
Migliaia di crotonesi persero il posto di lavoro, e questo accentuerà l'inevitabile emigrazione di massa verso lidi più prosperi. Tante promesse, tanti progetti, tanti nuovi enti e consorzi per lo sviluppo ma pochi, pochissimi risultati e, in attesa del rilancio turistico, Crotone divenne provincia nel 1992.
Un'altra battuta di arresto per la città è data dall'alluvione del 1996, che danneggia gran parte delle abitazioni a ridosso del fiume Esaro e stronca sei vite umane ed il morale della città.
Simboli
[modifica | modifica wikitesto]Lo stemma è stato approvato con decreto del 30 aprile 1903. La blasonatura ufficiale è la seguente:
«D'azzurro al tripode d'argento con due serpi uscenti dalla coppa ed addossati, linguati di rosso, colla campagna di rosso carica della sigla "Q D O" (KRO in caratteri arcaici greci); con fascia d'oro, attraversante sulla spartizione. Ornamenti esteriori da Comune.»
Monumenti e luoghi d'interesse
[modifica | modifica wikitesto]Architetture religiose
[modifica | modifica wikitesto]- Basilica Cattedrale di Santa Maria Assunta
- Chiesa di Santa Chiara
- Chiesa dell'Immacolata
- Chiesa del Santissimo Rosario
- Chiesa dei SS. Cosma e Damiano
- Chiesa di San Pietro
- Chiesa di San Paolo
- Chiesa di San Domenico
- Chiesa del SS. Salvatore
- Chiesa del Sacro Cuore
- Chiesa della Beata Vergine del Carmine
- Chiesa di Santa Maria Madre della Chiesa
- Chiesa di Santa Maria Prothospataris
- Chiesa di Santa Rita
- Chiesa della Beata Vergine Maria del Monte Carmelo
- Chiesa di San Giuseppe
- Chiesa di Santa Veneranda
- Santuario della Madonna di Capocolonna
- Chiesa Cristiana Evangelica "Assemblee di Dio"
- Sala del Regno dei Testimoni di Geova
Architetture civili
[modifica | modifica wikitesto]Altro
[modifica | modifica wikitesto]Siti archeologici
[modifica | modifica wikitesto]- Parco archeologico statale del quartiere settentrionale dell'antica Kroton
- Castello di Crotone (proprietà dello Stato)
- Area archeologica statale di Capo Colonna
- Area archeologica statale di Vigna Nova
- Area archeologica delle mura greche (loc. San Francesco - sponde fiume Esaro)
- Area archeologica di Via XXV Aprile
- Area archeologica Banca Popolare del Mezzogiorno di via Napoli
- Area archeologica Sede I.N.P.S.
- Area archeologica di Gravina-Pignera
- Area archeologica di Acquabona
- Area archeologica statale di Parco Pignera
- Area archeologica Padiglione Microcitemia Ospedale Civile
- Area archeologica di Via B. Telesio
- Area archeologica statale delle mura greche (loc. Santa Lucia
- Area archeologica delle mura bizantine (Via Risorgimento - Piazza dell'Immacolata)
- Area di interesse paleontologico ed archeologico di Vrica e Stuni
Aree naturali
[modifica | modifica wikitesto]Società
[modifica | modifica wikitesto]Evoluzione demografica
[modifica | modifica wikitesto]Abitanti censiti[7]
Nella seguente tabella sono riportati i dati riferiti al 31 dicembre della popolazione[8] di Crotone dal 2001 al 2010:
Anno | Residenti | Variazione |
---|---|---|
2001 | 60.011 | |
2002 | 60.007 | 0,0% |
2003 | 60.457 | 0,7% |
2004 | 60.517 | 0,1% |
2005 | 60.586 | 0,1% |
2006 | 60.673 | 0,1% |
2007 | 60.936 | 0,4% |
2008 | 61.140 | 0,3% |
2009 | 61.392 | 0,4% |
2010 | 61.798 | 0,7% |
Etnie e minoranze straniere
[modifica | modifica wikitesto]I cittadini stranieri residenti a Crotone sono 1.953[9], così suddivisi per nazionalità (sono indicati solo i dati superiori alle 50 unità)::
Nazionalità | Residenti |
---|---|
Romania | 430 |
Cina | 260 |
Ucraina | 237 |
Polonia | 129 |
Serbia | 97 |
Russia | 92 |
Marocco | 83 |
Bulgaria | 73 |
Bangladesh | 66 |
Bielorussia | 57 |
Tradizioni e folclore
[modifica | modifica wikitesto]- Feste in onore dei Santi
- Festa patronale di San Dionigi;
- Festa della Madonna di Capocolonna;
- Festa della Madonna del Carmine;
- Festa di Santa Rita.
Cultura
[modifica | modifica wikitesto]- Appassionati di Astronomia : Gruppo Astrofili Crotonesi
Istruzione
[modifica | modifica wikitesto]- Liceo Ginnasio Pitagora
Biblioteche
[modifica | modifica wikitesto]- Biblioteca comunale "Armando Lucifero"
Musei
[modifica | modifica wikitesto]- Museo archeologico nazionale di Crotone
- Museo archeologico di Capocolonna
- Museo civico di Crotone
- Museo d'arte contemporanea di Crotone
- Galleria d'arte presso Crotone vecchia "Bastione Toledo"
- Libreria Cerrelli, fondata alla fine dell'800. È tra le più antiche della regione.
Media
[modifica | modifica wikitesto]Radio
[modifica | modifica wikitesto]Stampa
[modifica | modifica wikitesto]- Testate provinciali
- Il Crotonese
- La Provincia KR
- Crotone24news
- Crotonews
- Redazioni provinciali
Cinema
[modifica | modifica wikitesto]Film girati a Crotone:
- Il brigante Musolino, regia di Mario Camerini (1950)
- Il brigante, regia di Renato Castellani (1961)
- Il Vangelo secondo Matteo, regia di Pier Paolo Pasolini (1964)
- L'armata Brancaleone, regia di Mario Monicelli (1966)
- Nessuno deve sapere, regia di Mario Landi - Miniserie TV (1971)
- Teresa la ladra, regia di Carlo Di Palma (1973)
- Padre Speranza, regia di Ruggero Deodato (2001)
Televisione
[modifica | modifica wikitesto]- 8 Video Calabria (copertura regionale)
- CalabriaUno (web tv)
- CN24 (web tv)
- RTI (copertura provinciale)
- Reteazzurra (copertura provinciale)
- Tele Diogene (copertura provinciale)
- VideoCrotone (web tv)
Personalità legate a Crotone
[modifica | modifica wikitesto]Eventi
[modifica | modifica wikitesto]- Festival dell'Aurora
- Kroton Jazz Festival (saltuario)
- Sedie Blues Festival (ogni 4 anni)
Geografia antropica
[modifica | modifica wikitesto]Urbanistica
[modifica | modifica wikitesto]La città vecchia si snoda dalla piazza del Castello di Carlo V, di proprietà dello Stato, su cui si affacciano imponenti palazzi nobiliari come Palazzo Morelli, sede dell'Ufficio territoriale di Crotone e della Sila della Soprintendenza per i Beni Archeologici della Calabria, e il settecentesco Palazzo Barracco. Da qui un dedalo di vie molto strette (i vineddri o vichi) e numerose piazze sulle quali affacciano massicci palazzi nobiliari. Su via Risorgimento è posto il Museo archeologico nazionale di Crotone. Si arriva così al Duomo e nella centralissima piazza Pitagora, giuntura tra la città vecchia e la città nuova. La pescheria è un caratteristico quartiere del centro storico. Qui si incontrano vari esempi di arte: il Duomo edificato nel XI secolo, poi ristrutturato nel Cinquecento e nel Settecento. All'interno troviamo una fonte battesimale con base zoomorfa ed il quadro della Madonna di Capocolonna o Madonna Nera, oggetto di devozione.
La chiesa di S. Chiara è sorta su un monastero del Quattrocento. All'interno troviamo degli affreschi del Settecento e un pavimento in maiolica napoletana. La chiesa barocca di San Giuseppe, o "chiesa dei nobili", dove oltre all'imponente portone di ingresso in legno troviamo due sculture lignee risalenti alla fine del Seicento.
Tra la fine dell'Ottocento ed i primi decenni del Novecento si sviluppano interessanti architetture lungo le vie Vittorio Veneto, Cutro, Mario Nicoletta, Regina Margherita, Reggio e Poggio Reale dove, in particolare, sono conservati esempi di edifici in stile Liberty realizzati fino al 1930-1935.
La città nuova si snoda sull'asse viario di via Cutro che parte dalla centralissima piazza Pitagora fino ad arrivare a Vescovatello e poi sulla SS 106 Jonica. La più recente espansione della città ha inizio alla fine degli anni ottanta con la creazione del quartiere Tufolo. Dalla fine degli anni novanta, con una serie di alti e bassi, Crotone continua ad espandersi. A sud della città si sono sviluppati i quartieri di Fondo Farina e Poggio Pudano. Molti di questi nuovi quartieri però risultano isolati dal centro città e l'insieme dei servizi erogati (strade ampie, trasporti pubblici, allacciamento alla rete fognaria, centri di aggregazione e ritrovo) sono spesso carenti. Il tessuto imprenditoriale è quasi assente in questa zona, che assume una tipologia prevalentemente residenziale. A causa della conformazione territoriale (colline argillose che "dividono" letteralmente in due la città) si è soliti definire la nuova zona che si estende a partire dal vasto quartiere Tufolo fino a Fondo Farina e Poggio Pudano Crotone 2; strutture importanti presenti il PalaKrò (palazzetto sportivo polivalente), la nuova caserma dei Vigili del Fuoco e da poco (2008) la struttura di rilevanza regionale della Croce Rossa Italiana.
Il tratto di viale Cristoforo Colombo è stato ultimato nel 2002 ed è subito divenuto il centro della vita notturna del crotonese, soprattutto nella stagione estiva (dopo le 20 è isola pedonale chiusa al traffico). Da qui si accede facilmente al "porticciolo" turistico.
Di più recente riqualificazione è il tratto di costa che prende il nome di Lungomare Gramsci.
Frazioni
[modifica | modifica wikitesto]Economia
[modifica | modifica wikitesto]Crotone deve la sua espansione demografica agli investimenti che portarono qui gli insediamenti dei colossi della chimica come Montedison, poi Enichem, tanto da diventare il polo industriale calabrese. Tuttavia alla fine degli anni ottanta la crisi del settore portò alla chiusura degli stabilimenti, e anche se l'area industriale venne riconvertita, tuttora non si raggiungono i livelli dell'epoca. In seguito all'alluvione del 1996 venne creata la Datel su iniziativa del governo Prodi e dell'imprenditore Paolo Abramo che adesso, a distanza di alcuni anni, conta circa 2.000 impiegati. Molti crotonesi sono tuttavia disoccupati.
Agricoltura
[modifica | modifica wikitesto]Il settore agrario nonostante sia in declino rappresenta ancora una buona parte del l'economia crotonese. L'allevamento e la produzione di formaggi continuano a dare occupazione. La produzione casearia, in particolare, è piuttosto avanzata. A Crotone molte sono le piccole e medie aziende del settore che realizzano prodotti tipici quali la provola, il burrino e soprattutto il pecorino crotonese.
Il settore agricolo ha avuto il suo massimo sviluppo con l'introduzione della legger sull'Opera di Valorizzazione della Sila istituita nel 1947. Il territorio crotonese fu infatti coinvolto nella realizzazione di infrastrutture dedite all'agricoltura e alla pastorizia, espropriando i latifondi del crotonese affidando la lavorazione delle terre ai contadini di Crotone. Purtroppo lo sviluppo agricolo del territorio durò solo qualche decennio e dagli anni '80 in poi si ricominciò ad abbandonare le terre. Ad oggi restano evidenti i segni lasciati dall'azione dell'Opera Sila nel crotonese, con aziende agricole ancora operanti. Da non dimenticare anche l'opera di bonifica effettuata durante il periodo fascista, nella Valle del Neto e l'avvio di produzione di molte colture agricole tra le quali arance, clementine e mandarini.
Industria
[modifica | modifica wikitesto]IL settore industriale vive oggi una fase di profonda rescissione. Crotone è il polo industriale dell'intera regione e nonostante la chiusura di alcune industrie, tra le quali Cellulosa 2000 e la Pertusola su tutti, la città continua ad avere tra le proprie fila attività di trasformazione e produzione piuttosto significative. Negli ultimi anni la città pitagorica sta conoscendo nuove frontiere dell'industrializzazione legate in particolar modo all'energia. Sono nate infatti, alcune grandi centrali a biomassa, spinte dagli incentivi su questo campo energetico, che sfruttano i boschi della vicina Sila per produrre 22 MW [10][11].
Servizi e Commercio
[modifica | modifica wikitesto]Come molte città capoluogo di Provincia anche Crotone
Turismo
[modifica | modifica wikitesto]Rifiuti tossici
[modifica | modifica wikitesto]Un grave problema di Crotone sono le scorie tossiche utilizzate per la costruzioni di asfalti, case e scuole. Si parla di circa 350.000 tonnellate di materiale contenente arsenico, zinco, piombo, indio, germanio e mercurio che invece di essere smaltite sono servite nell'edilizia. Rifiuti tossici ricollegati alla fabbrica "Pertusola Sud". Il problema non è ancora stato risolto. Le indagini che hanno portato alla scoperta dei numerosi rifiuti pericolosi sono state svolte dalla sezione di P.G. del NISA di Crotone e dal Nucleo P.T. della Guardia di Finanza di Crotone con l'indagine denominata "Black Mountains". Anche se gli ultimi risultati dello screaning effettuato su un campione di abitanti (principalmente bambini delle presunte scuole 'avvelenate'), hanno evidenziato la totale assenza di queste sostanze nocive, non presenti in nessuna forma e composizione.[12]
Infrastrutture e trasporti
[modifica | modifica wikitesto]Crotone è servita dall'Aeroporto "S. Anna", un piccolo aeroporto servito dal 7 dicembre 2009 dalla Cai Alitalia con voli giornalieri per Roma Fiumicino e Milano Linate, oltre che dalla compagnia Danube Wings con 3 voli settimanali per Bologna, che almeno nelle intenzioni dovrebbe sopperire alle gravi carenze infrastrutturali. Pur facendo registrare anno dopo anno un notevole incremento di utenti, specie nel periodo estivo, stenta a decollare. È stata anche inaugurata la nuova stazione aeroportuale e la nuova torre di controllo, sono stati moltiplicati i collegamenti con il resto della penisola e stabilizzate le tariffe.
La rete ferroviaria è obsoleta e i collegamenti interregionali scarsi; la via di comunicazione più importante è la strada statale 106, spesso teatro di gravi incidenti stradali. La 106 fa parte delle categorie di superstrade a scorrimento lento e presenta una sola corsia per senso di marcia; da decenni ormai si discute circa la realizzazione di un'arteria a scorrimento veloce o addirittura di un'autostrada.
Infine, il porto commerciale di Crotone è, dopo quello di Gioia Tauro (nell'autorità portuale del quale rientra), il più grande della Calabria. Una serie di interventi previsti nel triennio 2009-2011 dovrebbero rivitalizzare l'attività dello scalo.
Amministrazione
[modifica | modifica wikitesto]Template:ComuniAmministrazione
Lista | Voti | % | Consiglieri |
---|---|---|---|
Partito Democratico | 5.865 | 16,69 | 9 |
I DemoKRatici | 3.661 | 10,42 | 2 |
Scopelliti Presidente | 2.470 | 7,03 | 2 |
Italia dei Valori | 2.399 | 6,83 | 3 |
Il Popolo della Libertà | 2.304 | 6,55 | 2 |
SIamo Crotone | 2.233 | 6,35 | 3 |
Unione di Centro | 1.968 | 5,60 | 1 |
Manifesto per Crotone | 1.504 | 4,28 | 1 |
Sinistra Ecologia Libertà | 1.476 | 4,20 | 2 |
Alleanza per l'Italia | 1.342 | 3,82 | 1 |
Senatore - Parola del vostro Sindaco | 1.236 | 3,51 | 1 |
Crotone al Centro | 1.098 | 3,12 | 1 |
Noi Sud - Libertà e Autonomia - Popolari UDEUR - Altri | 1.013 | 2,88 | 1 |
Alleanza per Senatore Sindaco | 961 | 2,73 | 0 |
Polo di Centro per Crotone | 744 | 2,11 | 0 |
Autonomia e Diritti | 634 | 1,80 | 1 |
I Krotonesi | 623 | 1,77 | 0 |
Rifondazione Comunista - Comunisti Italiani - Altri | 593 | 1,68 | 0 |
Per la Legalità | 588 | 1,67 | 0 |
Rinascimento - Per un buon Governo | 576 | 1,63 | 0 |
Stanchi dei Soliti | 421 | 1,19 | 0 |
I Socialisti | 418 | 1,19 | 0 |
Classe Differente | 412 | 1,17 | 0 |
La Destra | 272 | 0,77 | 0 |
PSDI | 132 | 0,37 | 0 |
Democrazia Cristiana | 98 | 0,27 | 0 |
Piazza Villaroja | 82 | 0,23 | 0 |
Lista | Voti | % | Consiglieri |
---|---|---|---|
La Margherita | 7.273 | 19,9 | 9 |
Democratici di Sinistra | 7.217 | 19,8 | 9 |
Popolari UDEUR | 2.576 | 7,1 | 3 |
Partito Democratico Meridionale | 2.372 | 6,5 | 3 |
Alleanza Nazionale | 1.788 | 4,9 | 2 |
UDC | 1.762 | 4,8 | 2 |
Forza Italia | 1.708 | 4,7 | 1 |
Rosa nel Pugno | 1.625 | 4,5 | 2 |
Progetto Crotone | 1.464 | 4,0 | 2 |
Comunisti Italiani | 1.286 | 3,4 | 1 |
Rifondazione Comunista | 1.243 | 3,4 | 1 |
PSDI-Per il Sud | 1.155 | 3,2 | 1 |
Italia dei Valori | 996 | 2,7 | 1 |
L'Aranceto | 900 | 2,5 | 1 |
I Socialisti | 891 | 2,4 | 1 |
Essere Crotone | 786 | 2,2 | 0 |
Movimento Democratico di Liberazione | 582 | 1,6 | 0 |
Verdi | 425 | 1,2 | 0 |
Alleanza Provinciale | 293 | 0,8 | 0 |
Kroton - Moneta al popolo | 106 | 0,3 | 0 |
Sport
[modifica | modifica wikitesto]Società sportive
[modifica | modifica wikitesto]- Il Football Club Crotone ha militato diverse stagioni in Serie B, dove gareggia tuttora;
- L'A.S. Basket New Team 2000 Crotone è una società di basket fondata nel 1993. Dopo la partecipazione nei campionati di Serie D e Serie C2 calabresi nel 2006/07, è stata promossa nel campionato di Serie C regionale;
- L'A.S. Pallamano Crotone ha militato per diverse stagioni in Serie A2. Attualmente è in Serie B;
- L'A.S.D. Achei Crotone American Football Team è una squadra di football americano fondata nel 1989;
- L'Accademia Karate Crotone è stata negli anni tra le prime società d'Italia di karate. Nel 1995 è Campione d'Italia nella categoria kumite; nel 2006 ha ottenuto la medaglia d'oro nei Campionati internazionali di Las Vegas nella categoria kata e master, e la medaglia di bronzo nella categoria kumite;
- La Rari Nantes "L. Auditore" Crotone è una società di pallanuoto dell'omonima città. Nel 2010/2011 ha partecipato al campionato di Serie C.
Strutture sportive pubbliche
[modifica | modifica wikitesto]- Stadio Ezio Scida;
- PalaMilone;
- PalaKrò;
- Pista di atletica leggera e Centro Polisportivo;
- Piscina Rari Nantes "L. Auditore" presso l'istituto "Sandro Pertini".
Eventi sportivi
[modifica | modifica wikitesto]Per due volte Crotone è stata sede di arrivo di una tappa del Giro d'Italia, la prima nel 1985, l'ultima nel 1996.
- Tappe del Giro d'Italia con arrivo a Crotone
Anno | Tappa | Partenza | km | Vincitore di tappa | Maglia rosa |
---|---|---|---|---|---|
1985 | 9ª | Matera | 237 | Paolo Rosola | Roberto Visentini |
1996 | 5ª | Metaponto | 193 | Ángel Edo | Silvio Martinello |
- Nel 1997 il culturista Antonio Mirante ha vinto il titolo mondiale nella categoria W.A.B.B.A. (World Amateur Body Building Association).[13]
- Nel 2004 la campionessa di judo Giuseppina Macrì ha partecipato ai Giochi olimpici di Atene 2004.
- Il 18 ottobre 2009 il culturista Stefano Scordino ha vinto il titolo Mr. World IBFA nella categoria H/P -173cm + 0 kg.[14]
Galleria fotografica
[modifica | modifica wikitesto]-
Panoramica della città.
-
Crotone in una foto d'epoca del 1835.
-
La barca romana di via Cutro.
-
Vista notturna della città.
-
Il Gladio, l'obelisco posto sulla collina che domina l'intera città.
-
Lungomare di Crotone.
-
Panoramica della spiaggia.
-
Il Duomo.
-
Via Vittorio Veneto vista da piazza Pitagora.
-
Via Vittorio Veneto vista da via Roma.
-
Il castello aragonese di Le Castella.
-
Lungomare di Crotone.
-
Il "Monumento ai Caduti del Mare".
-
Colonna superstite del Tempio di Hera Lacinia.
-
Il porto.
-
La stazione.
-
Veduta panoramica interna del PalaMilone.
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ Dato Istat al 31/05/2011
- ^ Classificazione sismica (XLS), su rischi.protezionecivile.gov.it.
- ^ Dato Istat al 31/05/2011
- ^ Comuni calabresi per popolazione
- ^ Comuni calabresi per superficie
- ^ Storia della città di Crotone
- ^ Statistiche I.Stat - ISTAT; URL consultato in data 02-04-2023.
- ^ Trend ultimi anni del numero abitanti, dati (al 31 dicembre) derivanti dalle indagini effettuate presso gli Uffici di Anagrafe. Elaborazione su dati Istat
- ^ Dato Istat al 31/12/2010
- ^ http://www.biomasseitalia.it/azienda/
- ^ http://www.ilpetilino.it/display.asp?id=930
- ^ Crotone, scuole e abitazioni costruite con i rifiuti tossici: 7 persone indagate
- ^ Biografia di Antonio Mirante sul suo sito ufficiale
- ^ (EN) Campionati del Mondo IBFA 2009 a Roma, 18 ottobre 2009
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- François Lenormant, La Grande Grèce, Frama Sud.
- George Gissing, By the Ionian sea: notes of a ramble in Southern Italy, London, Chapman and Hall, 1901.
- George Gissing, Sulla riva dello Jonio: appunti di un viaggio nell'Italia meridionale, Bologna, L. Cappelli, 1957
- Norman Douglas, Vecchia Calabria, Giunti Editore.
- Antonio Pagano, Dalla fondazione di Crotone alla distruzione di Sibari, Edizioni Leo R.C., 1956
- Angelo Vaccaro, Kroton, MIT.
- Franco Domestico, Civiltà Magno Greca in Calabria, La Tipomeccanica.
- AA.VV., Crotone. Storia, cultura, economia, Rubbettino Editore.
- Rosario Angotti, Sulle orme di Pitagora, Centro Studi "A" sull'Unità della Scienza e della Natura.
- Crotone, Atti XXIII convegno studi Magna Grecia Taranto 7/10 ottobre 1983.
- Giuseppe Galasso, Economia e società nella Calabria del '500, Feltrinelli.
- Gustavo Valente, La Calabria nella legislatura borbonica, Effemme.
- Claudio Donzelli, Magna Grecia di Calabria. Guida ai siti archeologici e ai musei calabresi"', Meridiana Libri.
- Francesco Grillo, Pitagora di Samo nella storia e nel mito.
- Giuseppe Covelli, Immacolata. Chiesa e confraternita nell'Immacolata. Chiesa e confraternita nella Crotone del Settecento, Città del Sole Edizioni.
- Pietro Giovanni Guzzo, Le città scomparse della Magna Grecia, Roma 1982.
- Edoardo Greco, Magna Grecia, Bari 1980.
- Domenico Marino, Cave d'età greca nella chora meridionale della pòlis di Kroton: note topografiche e tipologiche, Gerni Editori, 1996, San Severo
- Domenico Marino, Kroton prima dei Greci. La prima età del Ferro nella Calabria centrale ionica, R.S.P. LV, Firenze 2005.
- Domenico Marino, Geraldine Pizzitutti, Un ripostiglio di bronzi dal territorio a sud di Crotone (Calabria centro-orientale), R.S.P. LVIII, Firenze 2008.
- Domenico Marino, Prima di Kroton. Dalle comunità protostoriche alla nascita della città, Crotone 2008.
- Domenico Marino, Margherita Corrado (a cura di), O Dei di Kroton! Luoghi e testimonianze del sacro dentro le mura, Crotone 2009.
- Lorenz Baumer, Domenico Marino (éds.), Ô Dieux de Crotone! Lieux et témoignages du sacré à l'intérieur d'une ville antique de Calabre, Paris 2010.
Antonio Russo, Antichi granai e nuove ciminiere nella città del latifondo: Urbanizzazione arcaismo agricolo e modernizzazione industriale, Crotone 1900-1987, Edizioni Brueghel.
- Andrea Pesavento, La costruzione delle fortificazioni di Crotone, Basso Grafiche, Bassano del Grappa.
- Andrea Pesavento, La città immaginaria: Crotone nel Viceregno, Basso Grafiche, Bassano del Grappa.
- Andrea Pesavento, Crotone marittima e mercantile. La città nel Viceregno, Basso Grafiche, Bassano del Grappa.
- Andrea Pesavento, Imperiali a Crotone, Basso Grafiche, Bassano del Grappa.
- Andrea Pesavento, Ricerche, studi, statistiche, Basso Grafiche, Bassano del Grappa.
- Emilio Raffaele Calendini, Storia e momenti della vita sociale a Crotone in relazione ad architettura e urbanistica negli anni 1920-40, Edizioni C.S.A.
- Giuseppe Rende, Il Castello di Crotone (La ProvinciaKR, n°. 22/2003)
- Giuseppe Rende, La Chiesa Dell'Immacolata (La ProvinciaKR, n°. 16-20/1996).
- Andrea Pesavento, La Chiesa di San Giuseppe e la Conregazione dei nobili (La ProvinciaKR n°. 20-22/1997).
- Carmelo Severino, Le città nella storia d'Italia: Crotone, Laterza, Roma-Bari 1988.
Voci correlate
[modifica | modifica wikitesto]- Battaglia di Crotone
- Distretto di Cotrone
- F.C. Crotone
- PalaMilone
- Progetto Pitagora
- Provincia di Crotone
Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Beppeveltri/Crotone
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]Categoria:Comuni della provincia di Crotone Categoria:Città della Magna Grecia