Władysław Bartoszewski
Władysław Bartoszewski | |
---|---|
Władysław Bartoszewski nel 2013 | |
Ministro degli affari esteri della Polonia | |
Durata mandato | 30 giugno 2000 – 19 ottobre 2001 |
Capo del governo | Jerzy Buzek |
Predecessore | Bronisław Geremek |
Successore | Włodzimierz Cimoszewicz |
Durata mandato | 7 marzo 1995 – 22 dicembre 1995 |
Capo del governo | Jozef Oleksy |
Predecessore | Andrzej Olechowski |
Successore | Dariusz Rosati |
Ambasciatore della Polonia in Austria | |
Durata mandato | 20 settembre 1990 – 1º settembre 1995 |
Predecessore | Stanisław Bejger |
Successore | Jan Barcz |
Dati generali | |
Partito politico | Partito Popolare Polacco |
Firma |
Władysław Bartoszewski (Varsavia, 19 febbraio 1922 – Varsavia, 24 aprile 2015[1]) è stato uno storico, giornalista e politico polacco.
Biografia
[modifica | modifica wikitesto]Nacque nella città di Varsavia, in Polonia, e studiò all'Università di Varsavia. Fu soldato dell'Armia Krajowa (l'esercito nazionale polacco). Nel 1940 venne internato nel Campo di concentramento di Auschwitz, da cui venne rilasciato per problemi di salute l'8 aprile 1941 grazie all'intervento della Croce Rossa polacca.
Divenne il membro più famoso del Consiglio di assistenza agli ebrei, in seguito divenuto noto come Żegota, l'unica organizzazione clandestina europea dedicata esclusivamente al salvataggio degli ebrei; inoltre fu attivista dello Stato segreto polacco, partecipò alla Rivolta di Varsavia, tenne per due volte il Ministero degli Affari Esteri, fu ambasciatore polacco in Austria, senatore del IV mandato e Segretario di Stato nella cancelleria del Presidente del Consiglio Donald Tusk.
Nel 1983 vinse il Premio Herder. È autore di alcuni dei libri più importanti sulla resistenza polacca, scomparve nel 2015.
Onorificenze
[modifica | modifica wikitesto]Onorificenze polacche
[modifica | modifica wikitesto]Onorificenze straniere
[modifica | modifica wikitesto]— 2001
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ (PL) Władysław Bartoszewski nie żyje. "Życie nie musi być łatwe. Gorzej, jeśli jest nudne", su wiadomosci.gazeta.pl, gazeta.pl, 24 aprile 2015.
Voci correlate
[modifica | modifica wikitesto]- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Władysław Bartoszewski
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- (EN) Bartoszewski Władysław (1922 - 2015 ), su db.yadvashem.org, Yad Vashem.
- (EN) Władysław Bartoszewski, su Goodreads.
- (EN) Władysław Bartoszewski, su IMDb, IMDb.com.
Controllo di autorità | VIAF (EN) 100171950 · ISNI (EN) 0000 0001 2145 0789 · BAV 495/122713 · LCCN (EN) n50018652 · GND (DE) 118652907 · BNE (ES) XX1199601 (data) · BNF (FR) cb120376890 (data) · J9U (EN, HE) 987007258358505171 · NSK (HR) 000690668 |
---|
- Storici polacchi
- Giornalisti polacchi
- Politici polacchi del XX secolo
- Storici del XX secolo
- Giornalisti del XX secolo
- Nati nel 1922
- Morti nel 2015
- Nati il 19 febbraio
- Morti il 24 aprile
- Nati a Varsavia
- Morti a Varsavia
- Insorti alla rivolta di Varsavia
- Anticomunisti polacchi
- Giusti tra le nazioni polacchi
- Superstiti dei campi di concentramento nazisti
- Ministri degli Affari Esteri della III Repubblica di Polonia
- Persone legate ad Auschwitz
- Vincitori del Premio Herder
- Soccorso agli ebrei durante l'Olocausto