Boualem Sansal (in arabo بوعلام صنصال?) (Theniet El Had, 15 ottobre 1949) è uno scrittore algerino, attivo nella condanna del Fondamentalismo islamico dal 1992, anno della morte del politico Mohamed Boudiaf (uno dei fondatori del Fronte di Liberazione Nazionale), e dal crescere delle persecuzioni[1].
Censurato in Algeria a causa della sua posizione molto critica nei confronti del potere in carica, ha pubblicato le sue opere in altri paesi. È vincitore di numerosi premi letterari, tra cui nel 2015 il Grand Prix du roman de l'Académie française per il suo romanzo 2084: La fine del mondo.
Biografia
[modifica | modifica wikitesto]Sansal è nato nel 1949 a Theniet El Had, un piccolo villaggio sui monti Ouarsenis.
Sebbene sia stato vittima lui stesso di persecuzioni, soprattutto dopo la pubblicazione dei suoi libri, è tuttavia deciso a continuare a vivere in Algeria[2]. Scrive in francese[1] e in Francia ha trovato il successo letterario e la consacrazione internazionale.[3]. Nel 2012 gli stava per essere conferito il Prix du Roman Arabe che gli è stato revocato dopo la sua partecipazione al Festival degli scrittori di Gerusalemme[4]; Avigdor Lieberman, Ministro degli Esteri israeliano, chiese che la comunità internazionale si esprimesse contro tale boicottaggio,[5] mentre un portavoce del Prix dichiarò che la loro decisione non era stata influenzata da Hamas.
Dal suo primo romanzo, Le serment des barbares (pubblicato nel 1999 da Gallimard), è stato tratto un film[2].
Arresto nel 2024
[modifica | modifica wikitesto]Ha ottenuto la cittadinanza francese nel 2024. Secondo il suo amico Xavier Driencourt, cercò poi di "stabilirsi in Francia"[6] dove è ricoverata la moglie.[7]
Il 21 novembre 2024, la rivista Marianne ha rivelato che, arrivato ad Algeri il 16 novembre,[8] Sansal è stato arrestato dalla polizia algerina e preso in custodia. Contro di lui è stato aperto un procedimento penale, con il rischio di una condanna per “attentato all’unità nazionale".[9] L'arresto sarebbe collegato alle recenti dichiarazioni fatte ai media Frontières: «Quando la Francia colonizzò l'Algeria, tutta la parte occidentale dell'Algeria faceva parte del Marocco: Tlemcen, Orano e persino il Mascara. Tutta questa regione faceva parte del regno».[10][11]
Vita privata
[modifica | modifica wikitesto]È sposato con Naziha,[12] un'insegnante di matematica a Boumerdès, costretta a dimettersi.[13] Gravemente malata, nel 2024 è curata in Francia.[7]
Posizioni politiche
[modifica | modifica wikitesto]Dal 6 all'8 ottobre 2012, Boualem Sansal e lo scrittore israeliano David Grossman si sono incontrati a Strasburgo, con il sostegno del Centro Nord-Sud del Consiglio d'Europa, e hanno lanciato l'"Appello di Strasburgo per la pace" nel quadro del 1° Forum mondiale per la democrazia organizzato dal Consiglio d'Europa. Da allora quasi 200 scrittori provenienti dai cinque continenti hanno firmato l'appello e si sono impegnati a promuovere la pace e la democrazia in tutto il mondo.
Sansal è noto per le sue critiche a tutte le forme di religione, e all'Islam in particolare:
«La religione mi sembra molto pericolosa a causa del suo lato brutale e totalitario. L'Islam è diventato una legge terrificante, che non fa altro che promulgare divieti, bandisce il dubbio e i cui fanatici sono sempre più violenti. Avrebbe dovuto ritrovare la sua spiritualità, la sua forza primaria. L'Islam deve essere liberato, decolonizzato, socializzato»
Mette regolarmente in guardia contro la diffusione dell'islamismo, in particolare in Francia. Alla Fondazione Varenne, il 13 dicembre 2016, ha dichiarato:
«[Gli algerini sono] preoccupati perché vedono giorno dopo giorno, mese dopo mese, anno dopo anno, che la Francia non sa ancora come determinarsi in relazione all'islamismo: è pancetta, è montone, è religione, è eresia? Dare un nome a queste cose, lei non lo sa, è un problema. Nel frattempo, il boa constrictor islamista ha avuto tutto il tempo di torcersi bene, presto lo soffocherà per sempre»
Ha anche scritto: «È meglio mantenere la verità in silenzio»; così come: «Dio appartiene a coloro che si appropriano del suo messaggio». E, in 2084: la fine del mondo: «La religione può farci amare Dio, ma niente è più forte di essa per far sì che le persone odino l'uomo e odino l'umanità».
Sansal è molto critico nei confronti dei poteri:
«Bouteflika è un autocrate della peggior specie [...] Eppure è lui che le grandi democrazie occidentali sostengono e la Francia di Sarkozy alla loro testa». E aggiunge: «Penso spesso all'esilio, ma dove, con Bush, con Sarkozy? Sostituire una disgrazia con un'altra non è quella che chiamereste una buona decisione».
E, in Dis-moi le paradis, attacca anche la "stupidità sovrana":
«Poi sono arrivate le guerre, tutte le guerre, i movimenti di popolazione, gli olocausti, le carestie, le dichiarazioni solenni, il giubilo che porta alla menzogna, le lunghe attese in allerta, poi sono riprese le guerre, le spaccature di ferro, gli odi antichi risuscitati, gli esili, gli esodi, e ancora le parole che fanno male, le parole che uccidono, le parole che negano. Ma sempre, immutata nella guerra o nella pace dell'intermezzo, marciando in testa, discutendo a perdita d'occhio, pontificando e grossolanamente: la stupidità sovrana».
Nel dicembre 2023 ha firmato il controverso editoriale Don't erase Gérard Depardieu volto in particolare a difendere la presunzione di innocenza di Gérard Depardieu, allora accusato di stupro, aggressione sessuale e molestie sessuali.
Opere principali
[modifica | modifica wikitesto]- Le serment des barbares, 1999.
- L'Enfant fou de l'arbre creux, 2000.
- La Voix, 2001.
- Dis-moi le paradis, 2003.
- La Femme sans nom, 2004.
- Harraga, 2005.
- Poste restante, 2006.
- Petit éloge de la mémoire. Quatre mille et une années de nostalgie, 2007.
- C'était quoi, la France, 2007.
- Le Village de l'Allemand ou le Journal des frères Schiller, 2008; trad. it. Margherita Botto, Il villaggio del tedesco, ovvero Il diario dei fratelli Schiller, Torino, Einaudi, 2009. ISBN 978-88-06-19565-6.
- Rue Darwin, 2011.
- Gouverner au nom d'Allah, 2013.
- 2084: la fin du monde, 2015; trad. it. Margherita Botto, 2084. La fine del mondo, Vicenza, Neri Pozza, 2016. ISBN 978-88-545-1223-8.
- Romans 1999-2011, prefazione di Jean-Marie Laclavetine, Quarto, Gallimard, 2015.
- Lettre d’amitié, de respect et de mise en garde aux peuples et aux nations de la terre, 2021.
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ a b Bay Area Francophile List
- ^ a b Sansal su culturebase.net, su culturebase.net, 21 febbraio 2008 (archiviato dall'url originale il 21 febbraio 2008).
- ^ (DE) Assegnazione del Premio internazionale per la pace degli editori tedeschi, in Zeit.
- ^ (FR) Boualem Sansal privé du Prix du Roman-Arabe, in Le Monde, 15 giugno 2012.
- ^ (EN) Avigdor Lieberman, in The New York Times.
- ^ (FR) Ce que l'on sait de l'arrestation en Algérie de l'écrivain franco-algérien Boualem Sansal, in France TV Info, 22 novembre 2024.
- ^ a b (FR) L’écrivain Boualem Sansal arrêté en Algérie, in Paris Match, 21 novembre 2024.
- ^ (FR) L'écrivain Boualem Sansal emprisonné en Algérie, su Marianne, 21 novembre 2024. URL consultato il 21 novembre 2024.
- ^ (FR) Arrestation à Alger de l’écrivain franco-algérien Boualem Sansal!, su rfi.fr.
- ^ (FR) Afrique. Arrestation à Alger de l’écrivain franco-algérien Boualem Sansal, su rfi.fr, 21 novembre 2024. URL consultato il 21 novembre 2024.
- ^ (FR) Boualem Sansal: le silence injustifiable d’Alger, in Le Monde, 23 novembre 2024. URL consultato il 23 novembre 2024.
- ^ (FR) Franz-Olivier Giesbert, Islamisme, la charge de Boualem Sansal, in Revue des Deux Mondes, 7 marzo 2023.
- ^ (FR) David Caviglioli, Boualem Sansal: le kamikaze, in Le Nouvel Obs, 14 settembre 2015.
Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikiquote contiene citazioni di o su Boualem Sansal
- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Boualem Sansal
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- (EN) Boualem Sansal, su The Encyclopedia of Science Fiction.
- (EN) Opere di Boualem Sansal, su Open Library, Internet Archive.
- (EN) Bibliografia di Boualem Sansal, su Internet Speculative Fiction Database, Al von Ruff.
- (EN) Boualem Sansal, su Goodreads.
- (EN) Boualem Sansal, su IMDb, IMDb.com.
- Boualem sansal. difensore della cultura mediterranea - Enciclopedia, su Treccani. URL consultato il 22 novembre 2024.
- Haaretz weekend magazine interview with Sansal publish on October 5, 2012 [1]
- Interview with the Algerian Novelist Boualem Sansal: "There Are Parallels between Islamism and National Socialism", su en.qantara.de. URL consultato il 30 aprile 2019 (archiviato dall'url originale il 26 novembre 2009).
- German Peace Prize for Boualem Sansal: A Good, Cowardly Choice, su en.qantara.de.
Controllo di autorità | VIAF (EN) 76376472 · ISNI (EN) 0000 0001 2018 3340 · SBN TO0V391562 · Europeana agent/base/104807 · LCCN (EN) no2001010879 · GND (DE) 124351794 · BNE (ES) XX4774291 (data) · BNF (FR) cb12272580k (data) · J9U (EN, HE) 987007304713705171 |
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