Edizioni Dehoniane Bologna
Edizioni Dehoniane Bologna | |
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Stato | Italia |
Fondazione | 1962 a Bologna |
Sede principale | Bologna |
Gruppo | Il Portico S.p.A.[1] |
Persone chiave | p. Marco Bernardoni |
Settore | Editoria |
Sito web | www.dehoniane.it/ |
Edizioni Dehoniane Bologna, abbreviata in EDB, nasce come casa editrice della Congregazione dei sacerdoti del Sacro Cuore di Gesù, noti come dehoniani dal nome del fondatore, padre Leone Dehon (1843-1925). Ha sede a Bologna.
È il secondo gruppo di editoria cattolica attivo in Italia. Ha un catalogo di tremila titoli e pubblica undici riviste
[2].
Nel 2022 è stata acquisita dal gruppo Il Portico S.p.A.[3]
Storia
[modifica | modifica wikitesto]Venne fondata nei primi anni 1960 come costola della rivista Il Regno[4][5]. La sua gestione fu affidata dapprima alla comunità di via Nosadella e, in seguito, alla provincia italiana settentrionale della congregazione dehoniana. Il primo libro uscì nell'autunno 1962: Il nostro sacerdozio nel sacerdozio di Cristo di Clément Dillenschneider[2].
Nelle sue pubblicazioni di monografie e riviste periodiche ha tenuto fissi alcuni criteri di riferimento:
- centralità della Bibbia;
- attenzione alla vita e ai problemi della Chiesa;
- confronto con l'attualità della storia e della cultura.
Hanno pubblicato per le Edizioni Dehoniane autori come David Maria Turoldo, Primo Mazzolari, Carlo Maria Martini e Gianfranco Ravasi[2].
Tra le molte opere pubblicate spiccano l'Enchiridion Symbolorum in edizione bilingue, così come gli altri Enchiridia: Enchiridion Vaticanum (raccolta di tutti i documenti della Santa Sede dal 1962 a oggi), Enchiridion delle Encicliche dei papi, della Conferenza Episcopale Italiana, dei documenti sulla Sacra Scrittura, della Pace, della Famiglia, della Vita Consacrata...) e la Bibbia di Gerusalemme, molto utilizzata in ambito parrocchiale[6].
Nel novembre 2017 il Centro editoriale dehoniano, proprietario della casa editrice, ha acquisito il marchio e il catalogo Marietti 1820, una tra le più antiche case editrici italiane.[7]
Nel 2020-21 la casa editrice attraversa un periodo di crisi, tanto che il 12 ottobre 2021 il Tribunale fallimentare di Bologna dichiara fallite le dehoniane.[8] Le pubblicazioni proseguono per esercizio provvisorio[9], durante il quale avviene il trasferimento della storica azienda a una nuova proprietà. Dal 15 giugno 2022 la casa editrice ha un nuovo proprietario: un gruppo di imprenditori bolognesi guidati dal professor Alberto Melloni riuniti nella S.p.A. «Il Portico»[1]. Nel 2023 viene eseguito un restyling grafico dei marchi EDB e Marietti 1820.
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ a b Edizioni Dehoniane Bologna e Marietti 1820 trovano l'acquirente, su avvenire.it. URL consultato il 18 giugno 2022.
- ^ a b c Edb, sessant'anni "fedeli al pensiero", su avvenire.it. URL consultato l'8 giugno 2022.
- ^ Il Portico rilancia Edizioni Dehoniane e Marietti 1820, su ansa.it. URL consultato il 24 giugno 2023.
- ^ Sito ufficiale Il Regno
- ^ Andrea Tessarolo, Le edizioni Dehoniane di Bologna - Un difficile dialogo tra fede e cultura, in Editoria e Università a Bologna tra Ottocento e Novecento: atti del 50 convegno, Bologna, 26-27 gennaio 1990, Comune di Bologna, 1991, p. 277. URL consultato il 30 novembre 2020.
- ^ Eric Denimal, Le traduzioni della Bibbia in lingua italiana, in La Bibbia per tutti espresso For Dummies, HOEPLI, 2015 [2004]. URL consultato il 30 novembre 2020.
- ^ Edizioni Dehoniane acquistano la Marietti, su bresciaoggi.it. URL consultato il 29 novembre 2017 (archiviato dall'url originale il 1º dicembre 2017).
- ^ Editoria religiosa. Chiude dopo 60 anni il Centro editoriale dehoniano di Bologna, su avvenire.it, 11 ottobre 2021. URL consultato l'11 gennaio 2022.
- ^ Dehoniane, su dehoniane.it. URL consultato l'11 gennaio 2022.
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- Sito ufficiale delle EDB, su dehoniane.it. URL consultato il 1º dicembre 2014 (archiviato dall'url originale il 4 dicembre 2014).
Controllo di autorità | VIAF (EN) 152461827 · LCCN (EN) n82022547 |
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