Hellraiser (film)
Hellraiser è un film del 1987 diretto da Clive Barker.
Il film è tratto dal breve romanzo dell'orrore Schiavi dell'inferno dello stesso Barker che ha scritto anche la sceneggiatura. È il primo film della saga di Hellraiser, composta da dieci sequel e un remake.
Il film tratta di una misteriosa scatola che evoca i Cenobiti, un gruppo di esseri sadomasochisti da un'altra dimensione che non fanno differenza tra estremo dolore ed estremo piacere.
Per l'home video il film è stato distribuito col titolo Hellraiser - Non ci sono limiti.
Trama
[modifica | modifica wikitesto]In un caffè in Marocco, Frank Cotton, un edonista che conduce una vita sregolata tra sesso e droghe, acquista da un venditore una piccola scatola rompicapo cubica che si dice dia accesso a dei piaceri ai confini dell'esperienza. Tornato nella villetta di famiglia dove vive da solo, Frank, nella soffitta, apre la scatola rompicapo ma facendolo evoca degli spiriti che servendosi di alcune catene uncinate strappano via la carne dal suo corpo riducendolo a brandelli.
Tempo dopo, il fratello di Frank, Larry, e la sua seconda moglie Julia decidono di trasferirsi nella stessa villetta ignari di quello che proprio lì è accaduto a Frank. Inoltre, ad insaputa di Larry, Julia ha una relazione con Frank, che però non vede da tempo, ma a cui aveva giurato eterna fedeltà. Durante il trasloco Larry si ferisce a una mano e il sangue caduto sul pavimento della soffitta fa sì che Frank, in realtà imprigionato in una mostruosa condizione di disfacimento fisico e i cui resti sono ancora sul posto, torni in vita. Julia, sentendo degli strani rumori provenienti dalla soffitta, va a controllare e scopre che il suo ex amante è ancora vivo seppur in condizioni fisiche disastrose. Per tornare alla sua condizione normale ha bisogno di sangue e Julia decide di aiutarlo fornendogli delle vittime. Nei giorni seguenti Julia seduce due uomini convincendoli a seguirla nella sua villetta dove, una volta nella soffitta, li ferisce mortalmente in modo tale che Frank possa nutrirsi del loro sangue e rivitalizzarsi.
Larry si accorge che c'è qualcosa di strano nel comportamento della moglie e ne parla con la figlia, Kirsty, alla quale chiede di fare compagnia a sua moglie mentre lui è al lavoro. La ragazza il giorno seguente si reca nella villetta e vede Julia entrare nell'abitazione con uno sconosciuto, in realtà la terza vittima da dare "in pasto" a Frank. Insospettita entra in casa e una volta raggiunta la soffitta scopre il terribile segreto. Frank non può permettere che si venga a sapere della sua condizione e tenta invano di uccidere la ragazza che scappando entra in possesso della pericolosa scatola.
Kirsty, in stato di shock, viene ricoverata in ospedale, dove apre la scatola evocando anche lei gli spiriti già evocati dallo zio Frank e scoprendo quindi l'esistenza di un'altra angosciante dimensione. Gli spiriti, detti Cenobiti (nel doppiaggio italiano del film chiamati Supplizianti), per parola del loro leader (chiamato dai fan "Pinhead") si dichiarano come degli "esploratori" da un'altra dimensione in cerca di esperienze carnali e dicono di voler portare Kirsty con loro. Per sfuggire alle loro torture la giovane fa un patto con i Cenobiti, portandoli da Frank in cambio di essere risparmiata. I Cenobiti, contrariati dal fatto che Frank sia l'unico che sia riuscito a scappargli, accettano. Arrivata a casa la ragazza scopre la relazione tra lo zio (che ha preso possesso della pelle di Larry) e Julia. Frank tenta di uccidere la nipote con un coltello, colpendo però Julia per errore. Decide poi di assorbirla, dimostrando una totale assenza di compassione per la ormai ex amante.
L'uomo viene poi fatto vittima dei Cenobiti che poi cercano di attaccare Kirsty, infrangendo il patto tra loro e la giovane. Kirsty riesce a salvarsi con l'aiuto del fidanzato, la casa crolla travolgendo uno dei Cenobiti, mentre gli altri vengono "risucchiati" nella loro dimensione. Infine, Kirsty e l'amico che l'ha aiutata tentano di eliminare il Cubo bruciandolo, ma un misterioso barbone, che già aveva importunato precedentemente la ragazza, recupera la scatola e, trasformandosi in un demone a forma di un drago scheletrico, vola via.
Il film si chiude nello stesso caffè in Marocco visto in apertura mostrando la scatola di nuovo in possesso del venditore che l'aveva venduta a Frank, che la vende ora ad un nuovo acquirente.
Produzione
[modifica | modifica wikitesto]Scontento del film basato su Rawhead Rex e altri ispirati ai suoi racconti, Clive Barker decise di adattare il suo romanzo più recente The Hellbound Heart per il grande schermo. Assemblando, citando testualmente l'autore, una collezione "primitiva" di appunti e disegni che indicavano come il film avrebbe dovuto essere, Barker entrò in contatto con il produttore britannico Christopher Figg che gli assicurò un contratto con la New World Pictures. Il film fu filmato in una casa vera e con un budget piuttosto limitato, che costrinse Barker a essere il più creativo possibile. In casa c'era spesso lo spazio per una sola telecamera, il che spiega perché molte delle inquadrature sono fatte da un solo angolo. In particolare, i movimenti verticali della telecamera erano gli unici possibili per gli operatori, costringendoli a ripetuti zoom. Soltanto una stanza nella casa, l'attico, è stata ricostruita su un set, benché il suo utilizzo fu limitato alle scene con effetti speciali.
La New Line contribuì fornendo altri fondi per rigirare la scena della rinascita di Frank. La prima scena girata prevedeva un cadavere essiccato emergere dalla parete, ma Barker e il direttore degli effetti speciali Bob Keen, trovarono il risultato piuttosto insoddisfacente. Tuttavia anche la nuova scena girata, molto più complessa e "ricca" fu ritenuta di scarsa qualità da molti spettatori del film. Clive Barker spiegò che, considerando il budget molto ridotto, i mezzi a disposizione e la quantità di alcol consumata durante le riprese, l'effetto speciale era riuscito abbastanza bene.
Colonna sonora
[modifica | modifica wikitesto]Originariamente venne autorizzata una colonna sonora per Hellraiser dalla band Coil. La musica che loro avevano fornito venne rifiutata, e Christopher Young provvide a una composizione orchestrale più tradizionale per il film completato. Lo score dei Coil, descritto positivamente da Barker stesso come "da far torcere le budella"[1], venne pubblicato in un album isolato chiamato The Unreleased Themes for Hellraiser e come parte della compilation Unnatural History II.
Album
[modifica | modifica wikitesto]Hellraiser colonna sonora | |
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Artista | Christopher Young |
Pubblicazione | 18 settembre 1987 |
Durata | 42:40 |
Dischi | 1 |
Tracce | 14 |
Genere | Stage & Screen[2] Musica classica[2] |
Etichetta | Silva Screen Records |
Formati | CD |
Hellraiser è una colonna sonora di Christopher Young, pubblicata il 18 settembre 1987.[3]
Tracce
[modifica | modifica wikitesto]- Hellraiser – 1:43
- Resurrection – 2:32
- Hellbound Heart – 5:05
- The Lament Configuration – 3:31
- Reunion – 3:11
- A Quick Death – 1:16
- Seduction And Pursuit – 3:01
- In Love's Name – 2:56
- The Cenobites – 4:13
- The Rat Race Slice Quartet – 3:15
- Re-Resurrection – 2:34
- Uncle Frank – 2:59
- Brought On By Night – 2:18
- Another Puzzle – 4:06
Durata totale: 42:40
Distribuzione
[modifica | modifica wikitesto]«He'll tear your soul apart»
Il titolo indicato sulla locandina italiana del film era Hellraiser - Non ci sono limiti.[4]
Divieti
[modifica | modifica wikitesto]Negli Stati Uniti d'America la MPAA ha classificato il film come vietato ai minori di 17 anni non accompagnati da un adulto (R).[5]
Accoglienza
[modifica | modifica wikitesto]Incassi
[modifica | modifica wikitesto]Nella sua prima settimana di proiezioni il film ha incassato un totale di 4.453.232 dollari, diventando il terzo più visto del weekend, dietro Attrazione fatale ed Ehi... ci stai?. In totale il film ha incassato 14.564.027 dollari nei soli Stati Uniti, a fronte di un costo stimato intorno a un milione di dollari.[6]
Critica
[modifica | modifica wikitesto]Sull'aggregatore di recensioni Rotten Tomatoes la serie riceve il 70% delle recensioni professionali positive,[7] mentre su Metacritic ha un punteggio di 56 su 100 basato su 17 recensioni professionali.[8]
Riconoscimenti
[modifica | modifica wikitesto]- 1987 – Festival del Cinema di Sitges
- Candidatura per il miglior film
- 1988 – Festival internazionale del film fantastico di Avoriaz
- Fear Section Award
- 1988 – Saturn Award
- Candidatura per il miglior film horror
- Candidatura per la miglior colonna sonora a Christopher Young
- Candidatura per il miglior trucco a Bob Keen
- 2010 – Saturn Award
- Candidatura per la miglior edizione DVD/Blu-ray per il cofanetto Hellraiser Boxed Set contenente i primi tre film
- 1988 – Festival internazionale del cinema di Porto
- Critic's Award
- Candidatura per il miglior film
Differenze rispetto al racconto
[modifica | modifica wikitesto]- Nel racconto di Barker il padrone di casa, fratello di Frank e marito di Julia, si chiama Rory, nel film si chiama Larry; inoltre Kirsty nel film è la figlia di Larry, e quindi nipote di Frank, nel racconto una semplice amica di Rory, peraltro innamorata di lui.
- Nel racconto Frank non si rigenera dai suoi resti mortali, ma da resti di sperma da lui emesso un attimo prima di essere trasportato nella dimensione del cubo.
- Il barbone che importuna Kirsty e nel finale si trasforma in demone non è presente nel racconto; è presente però nel finale un personaggio simile, un uomo ingobbito che restituisce a Kirsty il cubo dopo il crollo della casa, che l'autore indica come L'Ingegnere.
- L'aspetto della Configurazione Del Lamento differisce dal libro al film: nel libro è descritta come di colore nero, senza decorazioni e con una soluzione del rompicapo differente, mentre nel film ha rifiniture dorate.
- Il personaggio dell'Ingegnere appare diverso dal libro al film: nel libro, quando appare nella sua forma reale si manifesta come una testa umana circondata da un alone chiaro, ed è colui che comanda i Cenobiti. Nel film è un mostro dall'aspetto orrendamente deforme, incapace di parlare e che insegue Kirsty tentando di divorarla, ed è apparentemente al servizio dei Cenobiti.
- Nel racconto non è presente nemmeno il personaggio di Steve.
- Nel racconto non vi è una sostanziale differenza di ruoli tra i Cenobiti, mentre nel film la figura di Pinhead spicca tra le altre (anche nei titoli di coda, il personaggio viene identificato come "leader dei Cenobiti", non avendo ancora il soprannome ufficiale di Puntaspilli). Il personaggio di Pinhead prende tuttavia ispirazione da uno dei Cenobiti, nonostante alcune differenze (il cenobita in questione possiede il volto trafitto da spilli, ma è descritto con un aspetto molto effeminato e un tono di voce lieve che ricorda quello di una ragazza, in contrasto con la voce baritonale e profonda del Pinhead dei film).
- Nel racconto, alcune delle iconiche frasi di Pinhead (come "No, niente lacrime, per favore! Non si deve sprecare così la sofferenza!") sono attribuite a un Cenobita con il corpo dilaniato da delle catene e che sembra avere un ruolo un po' più di rilievo rispetto ai suoi compagni (è difatti indicato dai fan del romanzo come Lead Cenobite), essendo il Cenobita che quantomeno interagisce più spesso con coloro che entrano in possesso della scatola.
- Nel finale del film, i Cenobiti cercano comunque di uccidere Kirsty e ciò appare un po' strano, visto che Pinhead aveva accettato di risparmiarla in cambio del ritrovamento di Frank. Nel racconto, in effetti, i Cenobiti sono di parola e anzi invitano Kirsty ad allontanarsi perché quanto stava per accadere a Frank non la riguardava. Il finale diverso fu, con tutta probabilità, richiesto dalla produzione, quindi Barker decise di incattivire i Cenobiti e di optare per il finale che si vede nella pellicola. Per altro, non è chiaro come il suppliziante Butterball, che sembra restare ucciso dal parziale crollo della casa, poi appaia nuovamente sulla scena nel sequel, dal momento che gli altri Cenobiti vengono esplicitamente "catturati" dalla scatola e la stessa viene portata poi via dal misterioso figuro che si trasforma in demone alla fine del film. Probabilmente questa incongruenza è legata al fatto che Barker non si attendeva di dover fare un sequel di Hellraiser e, quando lo ha realizzato, ha deciso comunque di richiamare in scena tutti e quattro i Cenobiti del primo film.
Libri
[modifica | modifica wikitesto]- Nel 1996 la sceneggiatura completa del film fu raccolta in volume con l'aggiunta di alcuni schizzi e disegni di Clive Baker e venduta in allegato al laserdisc del film con il titolo Hellraiser: a film by Clive Barker.
- I romanzi Vangeli di sangue (2015, scritto da Barker) e Hellraiser: il tributo (2018, scritto da Mark Alan Miller sotto la supervisione di Barker), benché pubblicizzati come sequel di Schiavi dell'Inferno sono in realtà seguiti diretti del primo film (ignorando quindi tutti i sequel), poiché fanno riferimenti a eventi e particolari esclusivi del film (Pinhead è, per aspetto, ruolo e caratterizzazione identico a come appare nel film, Kirsty è la figlia di Larry Cotton e la Configurazione Dei Lamenti è descritta in maniera simile a come appare nei film, dorata e con decorazioni).
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ Industrial::Music::Library: Coil: An Interview
- ^ a b (EN) Christopher Young, Hellraiser [Original Soundtrack], su AllMusic, All Media Network. URL consultato il 10 luglio 2024.
- ^ (EN) Hellraiser, su Soundtrack.Net. URL consultato il 10 luglio 2024.
- ^ Hellraiser, su Cinematografo, Fondazione Ente dello Spettacolo. URL consultato il 13 novembre 2010.
- ^ (EN) Hellraiser (1987), su Filmratings.com, MPAA. URL consultato il 10 luglio 2024.
- ^ Hellraiser (1987)
- ^ (EN) Hellraiser, su Rotten Tomatoes, Fandango Media, LLC. URL consultato il 10 luglio 2024.
- ^ (EN) Hellraiser, su Metacritic, Fandom, Inc. URL consultato il 10 luglio 2024.
Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikiquote contiene citazioni di o su Hellraiser
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- (EN) Hellraiser, su MusicBrainz, MetaBrainz Foundation.
- Hellraiser - Non ci sono limiti, su CineDataBase, Rivista del cinematografo.
- Hellraiser, su MYmovies.it, Mo-Net Srl.
- Hellraiser, su Il mondo dei doppiatori, AntonioGenna.net.
- (EN) Hellraiser, su IMDb, IMDb.com.
- (EN) Hellraiser, su AllMovie, All Media Network.
- (EN) Hellraiser, su Rotten Tomatoes, Fandango Media, LLC.
- (EN, ES) Hellraiser, su FilmAffinity.
- (EN) Hellraiser, su Metacritic, Red Ventures.
- (EN) Hellraiser, su Box Office Mojo, IMDb.com.
- (EN) Hellraiser, su TV.com, Red Ventures (archiviato dall'url originale il 1º gennaio 2012).
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