Indice
Corylus avellana
Nocciòlo | |
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Corylus avellana | |
Stato di conservazione | |
Rischio minimo[1] | |
Classificazione APG IV | |
Dominio | Eukaryota |
Regno | Plantae |
(clade) | Angiosperme |
(clade) | Mesangiosperme |
(clade) | Eudicotiledoni |
(clade) | Eudicotiledoni centrali |
(clade) | Superrosidi |
(clade) | Rosidi |
(clade) | Eurosidi |
(clade) | Eurosidi I |
Ordine | Fagales |
Famiglia | Betulaceae |
Genere | Corylus |
Specie | C. avellana |
Classificazione Cronquist | |
Dominio | Eukaryota |
Regno | Plantae |
Sottoregno | Tracheobionta |
Superdivisione | Spermatophyta |
Divisione | Magnoliophyta |
Classe | Magnoliopsida |
Sottoclasse | Hamamelidae |
Ordine | Fagales |
Famiglia | Betulaceae |
Sottofamiglia | Coryloideae |
Genere | Corylus |
Specie | C. avellana |
Nomenclatura binomiale | |
Corylus avellana L., 1753 | |
Sinonimi | |
Corylus sylvestris | |
Nomi comuni | |
nocciolo | |
Areale | |
Il nocciòlo (Corylus avellana L., 1753) è un albero da frutto appartenente alla famiglia Betulaceae.[2][3]
Etimologia
[modifica | modifica wikitesto]Il nome del genere deriva dal greco κόρυς = elmo, oppure da kurl, il nome celtico della pianta, mentre l'epiteto specifico deriva da Avella, comune in provincia di Avellino, zona nota fin dall'antichità per la coltivazione di noccioli[4].
Descrizione
[modifica | modifica wikitesto]La pianta ha portamento a cespuglio o ad albero, se coltivata è alta in genere dai 2 ai 4 m ma se lasciata in forma libera può raggiungere anche l'altezza di 7–8 m.[5][6] Ha foglie semplici, cuoriforme a margine dentato. È una specie monoica diclina, caducifoglia e latifoglia, con crescita rapida.
Le infiorescenze sono unisessuali. Le maschili in amenti penduli che si formano in autunno, le femminili somigliano ad una gemma di piccole dimensioni. Ogni cultivar di nocciolo è autosterile ed ha bisogno di essere impollinata da un'altra cultivar.
Il frutto (chiamato nocciola) è avvolto da brattee da cui si libera a maturazione e cade. Esso è commestibile e viene usato crudo, cotto o macinato in pasta, inoltre è ricco di un olio usato sia nell'alimentazione che dall'industria cosmetica.
Il legno del nocciolo è molto flessibile, elastico e leggero, fin dall'antichità veniva usato per costruire ceste e recinti[3][7]. Non è adatto come materiale da costruzione o per mobili in quanto troppo elastico e poco durevole.
Distribuzione e habitat
[modifica | modifica wikitesto]Il suo areale geografico naturale è europeo-caucasico, va dalla Penisola iberica e Inghilterra fino al Volga, e dalla Svezia alla Sicilia. La distribuzione altitudinale è da collinare a medio-montana. Rifugge le aree mediterranee più calde e aride. Preferisce terreni calcarei, ben drenati, fertili e profondi e luoghi semi-ombreggiati. L'habitat naturale è costituito da boschi di latifoglie, soprattutto querceti misti mesofili, radure e margini. Può formare boschetti pionieri su terreni freschi pietrosi, in consociazione con aceri o pioppo tremulo.
Produzione
[modifica | modifica wikitesto]I 10 maggiori produttori di nocciole nel 2018[8] | |
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Paese | Produzione (tonnellate) |
Turchia | 515.000 |
Italia | 132.699 |
Azerbaigian | 52.067 |
Stati Uniti | 46.270 |
Cina | 24.790 |
Georgia | 17.000 |
Iran | 15.839 |
Francia | 14.988 |
Cile | 9.019 |
Spagna | 8.033 |
Mondo | 863.888 |
Coltivazione
[modifica | modifica wikitesto]Vengono coltivate numerose varietà da frutto e ornamentali: tra queste ultime sono notevoli la varietà pendula, la varietà contorta, a portamento tortuoso, e la varietà fusco-rubra a foglie porporine.
È una pianta colonizzatrice che, avendo esigenze modeste in fatto di terreno e di clima, si adatta a svariate condizioni ambientali. In Italia, secondo produttore mondiale dopo la Turchia, il nocciolo è coltivato in modo intensivo principalmente in poche zone (in parentesi sono indicate le cultivar):
- Piemonte, nelle Langhe (Tonda Gentile delle Langhe);
- Lazio, in provincia di Viterbo (Tonda Gentile Romana);
- Campania, nelle province di Caserta (Tonda di Giffoni, Camponica, Mortarella, San Giovanni), Napoli, Avellino (Mortarella, San Giovanni, Camponica), Benevento (Mortarella), e Salerno (Tonda di Giffoni);
- Calabria, tra i comuni di Cardinale, Simbario, Torre di Ruggiero la Tonda Calabrese, la Tonda di Giffoni e la Tonda Romana[9].
- Sicilia, principalmente nella provincia di Messina, ma anche sull'Etna, sulle Madonie e nei dintorni di Piazza Armerina.
Le cultivar di riferimento in Italia per uso e caratteristiche sono:
- Tonda Gentile delle Langhe, piemontese, molto richiesta dall'industria dolciaria, si ambienta con difficoltà fuori dalla sua area tipica di coltivazione e di origine;
- Tonda di Giffoni, originaria della provincia di Salerno, è coltivata in varie zone della Campania e del Lazio essendo una cultivar che presenta un buonissimo ambientamento anche in zone diverse dall'area tipica di coltivazione, molto richiesta dall'industria dolciaria;
- Tonda Gentile Romana, della provincia di Viterbo;
- Mortarella e S. Giovanni, campane a frutto allungato;
- Camponica, campana a frutto grosso, ottima per il consumo da tavola;
- Nostrale o Siciliana, è la varietà più diffusa in Sicilia ed è ottima per la tostatura perché esalta il suo aroma intenso.
Avversità
[modifica | modifica wikitesto]Funghi
[modifica | modifica wikitesto]Le più importanti malattie da funghi che colpiscono il nocciolo sono il mal dello stacco (causato da Cytospora corylicola), il cimiciato dei semi (causato da Nematospora coryli) e l'oidio o mal bianco (causato da Phyllactinia guttata).
Insetti
[modifica | modifica wikitesto]Gli insetti parassiti più importanti sono la cimice angolosa (Gonocerus acuteangulatus), la cimice verde (Palomena prasina), le farfalle tortrice del nocciolo (Gypsonoma dealbana) e gemmaiola del nocciolo (Epinotia tenerana), i coleotteri aplidia del nocciolo (Haplidia etrusca), agrilo del nocciolo (Agrilus viridis) e balanino delle nocciole (Curculio nucum).
Usi terapeutici
[modifica | modifica wikitesto]Le sue foglie contengono i fenoli e i flavonoidi che agiscono sia sul gonfiore sia come tonici delle vene e anche come antinfiammatori[10].
L'olio del frutto di nocciole ha un alto contenuto di lipidi insaturi, quindi penetra facilmente la cute senza ungere, per questo motivo può essere usato come cosmetico in creme o olii per la pelle.
Aspetti medici
[modifica | modifica wikitesto]La presenza del frutto di nocciole, anche in tracce, per obbligo di legge va indicata nelle etichette degli alimenti, ciò al fine di evitare possibili allergie alimentari.
Galleria d'immagini
[modifica | modifica wikitesto]-
Foglie e frutti in brattee
-
Infiorescenze
-
Frutto con guscio e senza guscio
-
Polline al microscopio
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ (EN) Participants of the FFI/IUCN SSC Central Asian regional tree Red Listing workshop, Bishkek, Kyrgyzstan, 2007, Corylus avellana, su IUCN Red List of Threatened Species, Versione 2020.2, IUCN, 2020.
- ^ (EN) Corylus avellana L., su Plants of the World Online, Royal Botanic Gardens, Kew. URL consultato il 16 gennaio 2021.
- ^ a b (EN) Alan Watson Featherstone, Hazel (Corylus avellana), su Trees for Life. URL consultato il 5 giugno 2017.
- ^ Linnaeus, C. (1753). Species Plantarum p. 998.
- ^ Nocciolo - Corylus avellana L., su agraria.org. URL consultato il 30 luglio 2020.
- ^ Come coltivare l'albero di nocciolo e come averne cura, su codiferro.it. URL consultato il 30 luglio 2020.
- ^ (EN) Our Materials - Hazel, su Natural Fencing. URL consultato il 5 giugno 2017 (archiviato dall'url originale il 1º luglio 2017).
- ^ (EN) Food and Agriculture Organization of The United Nations, FAOSTAT, su fao.org. URL consultato il 7 agosto 2020.
- ^ La Nocciola Calabrese, su arsacweb.it. URL consultato il 4 gennaio 2021.
- ^ Roberto Michele Suozzi, Le piante medicinali, Roma, Newton&Compton, 1994, p. 37.
Voci correlate
[modifica | modifica wikitesto]Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikiquote contiene citazioni sul Corylus avellana
- Wikizionario contiene il lemma di dizionario «Corylus avellana»
- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file sul Corylus avellana
- Wikispecies contiene informazioni sul Corylus avellana
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- nocciolo, su Treccani.it – Enciclopedie on line, Istituto dell'Enciclopedia Italiana.
- (EN) European filbert, su Enciclopedia Britannica, Encyclopædia Britannica, Inc.
Controllo di autorità | Thesaurus BNCF 24684 · LCCN (EN) sh96002271 · GND (DE) 4159196-3 · BNF (FR) cb122448730 (data) · J9U (EN, HE) 987007544457705171 |
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