Pianezza
Pianezza comune | |
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Villa Leumann, sede del municipio | |
Localizzazione | |
Stato | Italia |
Regione | Piemonte |
Città metropolitana | Torino |
Amministrazione | |
Sindaco | Antonio Castello dal 30-05-2023 |
Territorio | |
Coordinate | 45°06′21.05″N 7°32′36.3″E |
Altitudine | 325 m s.l.m. |
Superficie | 16,5 km² |
Abitanti | 15 523[1] (30-6-2023) |
Densità | 940,79 ab./km² |
Frazioni | Grange, Parucco
Cascine: Avenat, Bianchina, Bonavera, Candellone, Cascina dei Platani, Cassagnetta, Chiapussera, Dileta, Ghiona, Giuseppina Nuova, Grangia Nuova, Grangiassa, Medica, Merli, Muradora, Peirolera, Penture, Perga, Perona, Perruquet, Regis, Rusca |
Comuni confinanti | Alpignano, Collegno, Druento, Rivoli, San Gillio, Venaria |
Altre informazioni | |
Cod. postale | 10044 |
Prefisso | 011 |
Fuso orario | UTC+1 |
Codice ISTAT | 001189 |
Cod. catastale | G559 |
Targa | TO |
Cl. sismica | zona 3 (sismicità bassa)[2] |
Cl. climatica | zona E, 2 735 GG[3] |
Nome abitanti | pianezzesi |
Patrono | Madonna della Stella |
Giorno festivo | 12 settembre |
Cartografia | |
Localizzazione del comune di Pianezza nella città metropolitana di Torino. | |
Sito istituzionale | |
Pianezza (Pianëssa in piemontese) è un comune italiano di 15 523 abitanti[1] della città metropolitana di Torino in Piemonte, conurbato nell'area metropolitana di Torino.
Geografia fisica
[modifica | modifica wikitesto]Territorio
[modifica | modifica wikitesto]Sorge alle porte occidentali di Torino, alla sinistra della Dora Riparia e il Rio Fellone, e all'imbocco della bassa Val di Susa (antica "Strada di Francia", ovvero l'attuale SP 24 del Monginevro) da dove si può ammirare la parete orientale del Monte Musinè.
Il comune abbraccia un vasto territorio, confinando a nord con San Gillio (rioni San Pancrazio, Lago Fontanej, cascine Muradora e Merli), a est-sud-est con Collegno (tangenziale ovest di Torino e frazione Bruere), a sud-ovest con Alpignano e Rivoli (zone Bonafus e Stresa). Come si evince dal nome, la zona presenta numerosi terreni pianeggianti, tuttavia intervallati da alcune piccole alture, che non superano mai i 325 metri sul livello del mare.
Clima
[modifica | modifica wikitesto]Il clima temperato sub-continentale è caratterizzato da inverni freddi, prevalentemente soleggiati, con nevicate abbastanza abbondanti, e rara presenza di nebbia. Estati calde, con brezze provenienti dalla Valle di Susa, poco distante.
- Classificazione climatica: zona E
- Classificazione secondo la classificazione dei climi di Köppen: clima Cfa.
Storia
[modifica | modifica wikitesto]L'epoca pre-romana e romana
[modifica | modifica wikitesto]Non sono stati mai rinvenuti reperti che attestino la presenza di insediamenti celto-liguri anteriori al passaggio delle legioni Romane dirette verso la Gallia.
Durante gli scavi della nuova variante della S.S.24 sono riemersi, invece, proprio reperti d'origine romana.[4].
La posizione strategica lungo la strada di Francia, fece sì che la zona fosse costantemente attraversata da eserciti e da pellegrini. È ai piedi del Monte Musinè che, molto probabilmente, si combatté la battaglia del 312, fra l'imperatore Costantino ed il pagano Massenzio, pochi mesi prima della più nota Battaglia di Ponte Milvio a Roma.
Negli anni successivi, Pianezza fu occupata dai longobardi, che, a difesa delle vie verso le Alpi, posero, nella vicina Chiusa di San Michele, un 'blocco' all'accesso dei Franchi verso Torino, che resistette almeno fino intorno al 775.
Toponimo
[modifica | modifica wikitesto]Pianezza, e l'intera Val di Susa, furono quindi occupati dapprima dai Franchi, e, durante il X secolo, dagli Ungari. Nel 985, sarebbe attestata la donazione all'Abbazia di Novalesa di un territorio detto Loco Planicio, da parte di un certo Sismondo.
Pianezza passò sotto la Marca torinese agli inizi dell'XI secolo. I vescovi di Torino la fecero fortificare, grazie anche a Federico Barbarossa che, nel 1159, fece erigere anche un Castello a pochi passi dalla Dora Riparia.
Nel XII secolo, Pianezza divenne punto di forza del potere vescovile, con la popolazione raccolta attorno alla vicina Pieve di San Pietro, al Castello e al borgo fortificato. In seguito, non mancarono incendi e saccheggi, per via del passaggio di lanzichenecchi e mercenari diretti verso Milano, fino agli inizi del XV secolo, quando si afferma la supremazia del Ducato sabaudo.
Occupata dai Savoia, il suo Castello fu abitato dalla contessa Beatrice Langosco, favorita di Emanuele Filiberto di Savoia. Poi, Vittorio Amedeo I infeudò tutto il borgo ai Conti Provana di Collegno. Questi trasformarono il castello in residenza nobiliare, e fecero conoscere a Pianezza un periodo di rinascita, privilegiando lo stile barocco.
Verso la fine del XVII secolo, venne fondata la prima manifattura, una filanda per la seta, che sfruttava le acque della Dora. In questo periodo furono costruite nuove case, ingrandendo l'antico borgo rurale, e dotandolo di pavimentazione in acciottolato. L'espansione territoriale di Pianezza continuò anche nel XIX° secolo, soprattutto grazie all'operato di Agostino Lascaris di Ventimiglia. Nel secondo dopoguerra, sorsero numerose industrie, e attività terziarie, con un consistente aumento della popolazione, che portò all'espansione dell'area centrale con nuove zone residenziali, e con l'asfaltatura delle maggiori strade della città.
L'industrializzazione interessò soprattutto il settore siderurgico, seguito da un incremento delle attività commerciali, in maniera più marcata a ridosso della tangenziale ovest di Torino. La popolazione aumentò soprattutto per lo spostamento di nuclei familiari torinesi dalla città verso la prima cintura, tanto che, negli anni sessanta, i residenti di fatto raddoppiarono.
Simboli
[modifica | modifica wikitesto]Lo stemma è stato riconosciuto con D.P.C.M. dell'8 novembre 1949.[5] Nello stemma d'azzurro sono raffigurati: un albero di pino al naturale, posto su un verde terrazzo, sormontato da un giglio d'argento e accostato da due torri d'oro, merlate alla ghibellina e sormontata ciascuna da due gigli d'argento, ordinati in palo.
Il gonfalone, concesso con D.P.R. del 22 dicembre 1949[5], è un drappo partito di giallo e di rosso.
Monumenti e luoghi d'interesse
[modifica | modifica wikitesto]- Santuario di San Pancrazio, in frazione omonima, del 1640, su precedente pilone votivo dedicato ad un miracolo ivi avvenuto il 12 maggio 1450; è un complesso religioso con Pronao e convento, riimaneggiato nel 1937, e di nuovo nel 1956.
- Pieve di San Pietro (Pianezza): eretta nel XII secolo, conserva all'interno dipinti di Giacomo Jaquerio (inizio del XV secolo) e della sua scuola.
- Chiesa della Madonna della Stella, patrona di Pianezza.
- Chiesa della Confraternita del Santissimo Nome di Gesù: fu eretta dalla Confraternita omonima, già presente a Pianezza presso la Pieve di San Pietro. L'edificio fu costruito in barocco piemontese a mattoni, nel periodo 1680-1682
- Villa Leumann, del 1902, oggi sede del Municipio, disegnata di Pietro Fenoglio, in stile liberty torinese, su di un edificio preesistente del 1788; fu fatta costruire da Napoleone Leumann, imprenditore tessile, e fondatore dell'omonimo villaggio tra Rivoli e Collegno.
- Villa Lascaris, eretta nel 1811-1815, sui ruderi dell'antico Castello, per il marchese Agostino Lascaris di Ventimiglia; fu poi residenza vescovile; attualmente è sede di eventi.
- Masso Gastaldi: Masso erratico, alto circa 14 metri, residuo della Glaciazione Mindel, avvenuta circa 400.000 anni fa, che portò materiale morenico nella zona. Fu anticamente chiamato la pèra mora (pietra scura), ma anche ël roch (la roccia). Vi fu costruita in cima una piccola cappella, dedicata a San Michele. Nel 1884, fu deciso di chiamarlo Gastaldi, in onore del noto geologo torinese, che lo studiò a fondo[6]. Durante la seconda guerra mondiale, poi, venne scavato un passaggio all'interno del Masso, utilizzato come rifugio antiaereo. Il monolite divenne instabile, nel dopoguerra, pare per la costruzione troppo ravvicinata di un palazzo, tanto che più volte, nel corso degli anni, è stato oggetto di interventi conservativi; è, nei fatti, considerato un vero 'monumento' della geologia piemontese: l'ultimo restauro è avvenuto dopo l'alluvione dell'agosto 1988.
- Statua dedicata ai caduti pianezzesi della Grande Guerra
- Cappella di San Sebastiano
- Cappella SS Bernardo e Grato
- Torre del Ricetto
- Villa Casalegno
- Villa Rapelli, attuale Biblioteca Civica
- Chiesa Parrocchiale dei SS.Pietro e Paolo
- Chiesa di San Rocco, edificata tra gli anni 1730-1764 dall'omonima Confraternita, con facciata curvilinea in mattoni.
Società
[modifica | modifica wikitesto]Evoluzione demografica
[modifica | modifica wikitesto]Negli ultimi cinquanta anni, a partire dall'anno 1971, la popolazione residente è raddoppiata.
Abitanti censiti[7]
Istituti scolastici
[modifica | modifica wikitesto]Sul territorio pianezzese sono presenti due scuole elementari Manzoni e Nino Costa, una scuola media intitolata a Papa Giovanni XXIII e un istituto tecnico agrario Dalmasso[8][9].
A Pianezza ha sede l'Istituto dei sordi di Torino, storica istituzione erede della Scuola normale per i sordomuti, che aveva sede nel centro di Torino
Cultura
[modifica | modifica wikitesto]Biblioteca
[modifica | modifica wikitesto]La biblioteca civica "Teresa Fiore Rapelli" è stata inaugurata il 15 dicembre 2001. Il Cavaliere Orazio Rapelli, geometra ex podestà ed ex sindaco di Pianezza, lasciò nel suo testamento fin dagli anni settanta la villa, acquistata nel 1926 nonché ristrutturata secondo lo stile liberty, alla città, con la disposizione che diventasse la biblioteca cittadina e che fosse intitolata a sua moglie: tuttavia, i processi di ristrutturazione ne hanno ritardato l'apertura. Nel primo '900 l'edificio era invece usato dalle monache di Visitazione e dalle educande loro affidate[10].
Manifestazioni
[modifica | modifica wikitesto]- Palio dij Semna-Sal (palio dei semina-sale), terza domenica di settembre, originato da una leggenda popolare[11]
Infrastrutture e trasporti
[modifica | modifica wikitesto]- Dal 1884 al 1951 Pianezza fu capolinea di una tranvia proveniente da Torino.
- Il territorio del comune è attraversato dalla Strada statale 24 del Monginevro
- All'interno del comune passano il CP1 (Direzione Metro Fermi) e il 32 (Direzione Torino e Alpignano)
Amministrazione
[modifica | modifica wikitesto]Di seguito è presentata una tabella relativa alle amministrazioni che si sono succedute in questo comune.
Periodo | Primo cittadino | Partito | Carica | Note | |
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25 luglio 1988 | 5 giugno 1993 | Giovanni Soffietti | Democrazia Cristiana | Sindaco | [12] |
25 giugno 1993 | 28 aprile 1997 | Giovanni Soffietti | Democrazia Cristiana | Sindaco | [12] |
28 aprile 1997 | 14 maggio 2001 | Clementina Giacometto | centro | Sindaco | [12] |
14 maggio 2001 | 30 maggio 2006 | Claudio Gagliardi | centro-sinistra | Sindaco | [12] |
30 maggio 2006 | 16 maggio 2011 | Claudio Gagliardi | centro-sinistra | Sindaco | [12] |
16 maggio 2011 | 5 giugno 2016 | Antonio Castello | centro-destra | Sindaco | [12] |
5 giugno 2016 | 4 ottobre 2021 | Antonio Castello | centro-destra | Sindaco | [12] |
4 ottobre 2021 | 27 aprile 2022 | Roberto Signoriello | centro-destra | Sindaco | [12] |
27 aprile 2022 | in carica | Brunella Favia | commissario prefettizio | Sindaco | [12] |
Gemellaggi
[modifica | modifica wikitesto]Sport
[modifica | modifica wikitesto]La principale squadra di calcio è il Lascaris, militante nel campionato di Eccellenza girone A. In Promozione invece milita il Pianezza, seconda squadra cittadina. Per quanto riguarda la pallavolo femminile, nel territorio è presente la Carpe Diem Volley Pianezza, militante in Serie C
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ a b Dato Istat - Popolazione residente al 30 giugno 2023.
- ^ Classificazione sismica (XLS), su rischi.protezionecivile.gov.it.
- ^ Tabella dei gradi/giorno dei Comuni italiani raggruppati per Regione e Provincia (PDF), in Legge 26 agosto 1993, n. 412, allegato A, Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l'energia e lo sviluppo economico sostenibile, 1º marzo 2011, p. 151. URL consultato il 25 aprile 2012 (archiviato dall'url originale il 1º gennaio 2017).
- ^ AA.VV., Relazione archeologica, Terna Rete Italia, 31 maggio 2015, pp. 20.
- ^ a b Pianezza, su Archivio Centrale dello Stato. URL consultato il 24 giugno 2023.
- ^ Copia archiviata, su loscarpone.cai.it. URL consultato il 5 gennaio 2016 (archiviato dall'url originale il 16 febbraio 2016).
- ^ Statistiche I.Stat - ISTAT; URL consultato in data 28-12-2012.
- ^ Istituto Istruzione Superiore G. Dalmasso Pianezza, su iisdalmasso.edu.it. URL consultato il 30 dicembre 2019.
- ^ Scuole - Comune di Pianezza, su comune.pianezza.to.it. URL consultato il 30 dicembre 2019.
- ^ ePublic Srl- www.epublic.it, Palazzo Villa Rapelli, su Comune di Pianezza. URL consultato il 4 febbraio 2022.
- ^ Copia archiviata, su comune.pianezza.to.it. URL consultato il 9 febbraio 2016 (archiviato dall'url originale il 19 settembre 2015).
- ^ a b c d e f g h i http://amministratori.interno.it/
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- AA.VV., Capitali del nord-ovest. La politica economica delle città italiane, Franco Angeli, 2007.
- 270 anni della parrocchiale ss. Pietro e Paolo : storia e arte della chiesa pianezzese., 1999.
- A spass për ij senté dla fede : a l'arserca 'd pilon, nice e caplëtte an companìa 'd: Piero Ferrarotti, Maria Angela Pronello, Angela Canalis, Ivo Mussino, Silvio Tallia, Grafiche Borra (Alpignano), 2002.
- Vittorio Mesturino, L'antica chiesetta votiva di San Sebastiano in Pianezza : notizie storiche sulla costruzione, sull'avvenuta traslazione e sul concetto contenuto nei dipinti medioevali.
- Eugenio Olivero, L'antica pieve di San Pietro in Pianezza : ricerche storico artistiche pubblicate sotto il patronato della società piemontese di Archeologia e Belle Arti.
- Gli Amici dell'Arte, L'arte nella scultura di Giovanni Calvetti, Pianezzese dell'Ottocento / [Ricerca storica e testi di Pier Luigi Castagno ; fotografia di Claudio Orlandi ; grafica e videoimpaginazione di Maurizio Ciccotelli ; coordinamento del progetto e stampa di Bruno Giordana ; critica e descrizione artistica di Angelo Pusterla], 2009.
- Gli Amici dell'Arte, L'auterdì : immagini di un paese: Pianezza / [cura del progetto di Guglielmo Meltzeid; coordinamento tecnico e stampa di Bruno Giordana; grafica e videoimpaginazione di Maurizio Ciccotelli; ricerca e riproduzione fotografica di Francesco Gollini]. - [Pianezza], 2003.
- Rosanna Moroni, Una bella storia: trent'anni di Gorisa, 2014.
- Piero Ferrarotti, Il borgo di Pianezza e ... le sue realtà storiche, artistiche, ambientali e produttive, Edizioni del Graffio (Borgone), 2018.
- Arabella Cifani, La cappella di Madonna della stella: scoprire Pianezza, Edizioni del Graffio (Borgone di Susa), 2015.
- Gian Paolo Spaliviero, Il corvo di Pianezza: le origini della cucina di Pianezza e Druento.
- Da San Salut a Sant'Abaco : passand an sel pont vej e an sel pont neuv, spasgiada d'ancheuj e dla memoria, studià, provà e comentà / da Piero Ferrarotti, Ivo Mussino, Silvio Tallia ; con l'agiut ed Paolo Vota, Unitre (Pianezza), 2000.
- Rinaldo Roccati; relatrice prof.ssa Emma Mana, La Grande Guerra a Pianezza: il paese, le iniziative, i caduti, la memoria : tesi di laurea, Università degli studi di Torino, 2017.
- Veronica Mecchia; relatrice: Luisa Giordano, L'iconografia di San Sebastiano nella pittura italiana dal tardo Medioevo al tardo rinascimento: tesi di laurea, Università degli studi di Torino, A.S.2001-2002.
- Francesco De Caria e Donatella Taverna, Luci d'arte a Pianezza: la pieve di San Pietro, 1994.
- Francesco De Caria e Donatella Taverna, Luci d'arte a Pianezza: immagini dell'anima di una città, 1985.
- Maria Bricca : conferenza detta in Pianezza il 1º ottobre 1905 dall'on. Paolo Boselli, Tipografia subalpina, 1906.
- Efisio Giglio-Tos, Maria Bricco e la fazione di Pianezza, 5-6 settembre 1706: monografia illustrata, Renzo Streglio, 1905.
- Pierluigi Castagno, Giovanni Gili e Aldo Giordana, Il Masso Gastaldi nella storia e nella tradizione di Pianezza, 1990.
- Giovanni Tonello, Memorie storiche sul marchese di Pianezza ed alcuni suoi congiunti, Casa della Missione, 1922.
- Amministrazione Comunale, Numero speciale del millenario, 1985.
- Palio dij Sëmna-Sal, Palio dij Sëmna-Sal: lo spirito di un paese: 1982-2011 trent'anni di storia, 2011.
- Pier Luigi Castagno e Gian Paolo Spaliviero, Pianezza: dalle origini al 1300, 1977.
- Pier Luigi Castagno e Gian Paolo Spaliviero, Pianezza, l'assedio di Torino e Maria Bricca, Edizioni del Graffio (Borgone di Susa), 2016.
- Pier Luigi Castagno e Gian Paolo Spaliviero, Pianezza e il suo territorio: testimonianze e fonti storiche dalle origini al primo catasto urbano, Edizioni del Graffio (Borgone di Susa), 2006.
- C. F. Capello, Pianezza e le sue vicende, La tipografica torinese, 1965.
- Carlo Cebrario, Pianezza e suoi dintorni: guida storico-artistica illustrata e commentata, stabilimento cromo-tipografico C. Cebrario, 1925.
- Gian Paolo Spaliviero, Romano Vignolini e Pier Luigi Castagno, Pianezza ieri: storie, ambienti e personaggi, Edizioni del Graffio (Borgone di Susa), 2007.
- Gli Amici dell'Arte, Pianezza oggi: immagini, emozioni da scoprire / [cura del progetto di Guglielmo Meltzeid ; coordinamento tecnico e stampa Bruno Giordana; grafica e videoimpaginazione Maurizio Ciccotelli ; ricerca e riproduzione fotografica Francesco Gollini], 2007.
- Alunni dalla classe 4.B.-Scuola Manzoni, Pianezza vista dai bambini, 2001.
- G. Adorno, La pieve di San Pietro: scoprire Pianezza, Tipografia FB (Alpignano), 2003.
- Lorenza Monti; relatrice: G. Wataghin Cantino, La Pieve di San Pietro di Pianezza: tesi di laurea in Archeologia cristiana, A.S.1980-1981.
- Planitia, Tipografia Drocco (Pianezza), 1983.
- Gilberto Sperone; relatrice: Maria Ada Benedetto, Ricerche storico-giuridiche sul feudo e la comunità di Pianezza: tesi di laurea in storia del diritto italiano, A.S.1980-1981.
- Sandra Carnevale; relatore: Rolando Bellini, Santi e santini: interpretazioni artistiche ed iconografia popolare attraverso la figura di San Sebastiano: tesi di diploma [in] scultura, A.S.2000-2001.
- Le voci dell'anima : prima edizione del premio letterario, Mariogros (Torino), 2004.
- Le voci dell'anima : seconda edizione del premio letterario, Mariogros (Torino), 2005.
- Le voci dell'anima : terza edizione del premio letterario, Mariogros (Torino), 2006.
- Domenica Mazzola, La storia del Castello di Pianezza, Tipografia FB (Alpignano), 2001.
- Marco Ramello; relatore: Vittorio Defabiani, Struttura agraria e sistema irriguo tra cinquecento e ottocento tra Stura e Sangone: il caso della bealera di Orbassano: tesi di laurea, A.S.1999-2000.
- Pier Luigi Castagno, Gian Paolo Spaliviero e Carlo Marocco, Tra Dora Riparia e Ceronda: ricerche sul popolamento di un territorio, Ad Quintum (Collegno), 1998.
- Università delle tre età, Alpignano, Pianezza e sezione di Caselette, Vagnesse 'l pan: un vagi ant el mond del travaj, perché ant l'avnì as na conserva memoria, Tipografia Callegarini (Caselette), 2005.
Voci correlate
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Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- Pianezza, in Treccani.it – Enciclopedie on line, Roma, Istituto dell'Enciclopedia Italiana.
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