Gennaro Gattuso

Da Teknopedia, l'enciclopedia libera.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca
Disambiguazione – "Gattuso" rimanda qui. Se stai cercando altri significati, vedi Gattuso (disambigua).
Gennaro Gattuso
Gattuso con il Milan nel 2008
NazionalitàItalia (bandiera) Italia
Altezza177 cm
Peso77 kg
Calcio
RuoloAllenatore (ex centrocampista)
SquadraHajduk Spalato
Termine carriera1º luglio 2013 - giocatore
Carriera
Giovanili
1990-1997Perugia
Squadre di club1
1995-1997Perugia10 (0)
1997-1998Rangers34 (3)
1998-1999Salernitana25 (0)
1999-2012Milan335 (9)
2012-2013Sion27 (1)
Nazionale
1995-1996Italia (bandiera) Italia U-1814 (3)
1998-2000Italia (bandiera) Italia U-2121 (1)
2000Italia (bandiera) Italia olimpica3 (0)
2000-2010Italia (bandiera) Italia73 (1)
Carriera da allenatore
2013Sion[1]
2013Palermo
2014OFI Creta
2015-2017Pisa
2017MilanPrimavera
2017-2019Milan
2019-2021Napoli
2022-2023Valencia
2023-2024Olympique Marsiglia
2024-Hajduk Spalato
Palmarès
 Mondiali di calcio
OroGermania 2006
 Europei di calcio Under-21
OroSlovacchia 2000
 Europei di calcio Under-18
ArgentoGrecia 1995
1 I due numeri indicano le presenze e le reti segnate, per le sole partite di campionato.
Il simbolo → indica un trasferimento in prestito.
Statistiche aggiornate al 1º luglio 2024

Gennaro Ivan Gattuso, detto Rino (Corigliano Calabro, 9 gennaio 1978), è un allenatore di calcio ed ex calciatore italiano, di ruolo centrocampista, tecnico dell'Hajduk Spalato. Con la nazionale italiana è diventato campione del mondo nel 2006.

Soprannominato Ringhio[2] per la grinta e l'aggressività che mostrava in campo, crebbe calcisticamente nel Perugia, con i cui colori esordì in Serie B nella stagione 1995-1996 e in Serie A l'anno successivo. Dopo una stagione in Scozia, ai Rangers, e una con la maglia della Salernitana, dal 1999 al 2012 ha militato nel Milan, squadra alla quale ha legato la maggior parte della sua carriera agonistica e con la quale ha vinto una Coppa Italia (2002-2003), due campionati (2003-2004, 2010-2011), due Supercoppe italiane (2004, 2011), due UEFA Champions League (2002-2003, 2006-2007), due Supercoppe UEFA (2003, 2007) e una Coppa del mondo per club FIFA (2007). Chiuse la carriera tra gli elvetici del Sion.

Con la nazionale italiana, dal 2000 al 2010, ha partecipato a tre campionati del mondo (Corea del Sud-Giappone 2002, il vittorioso Germania 2006 e Sudafrica 2010), a due campionati d'Europa (Portogallo 2004 e Austria-Svizzera 2008) e a una Confederations Cup (2009).

Da allenatore si è aggiudicato una Coppa Italia (2019-2020) alla guida del Napoli.[3]

Gattuso è sposato con Monica Romano, sorella della giornalista Carla, che conobbe a Glasgow quando vestiva la maglia dei Rangers.[4] La famiglia di lei gestiva un ristorante a Glasgow.[5] Insieme hanno avuto una figlia, Gabriela, nata il 20 giugno 2004,[6] e un figlio, Francesco, nato l'8 novembre 2007,[7] che ha intrapreso a sua volta una carriera da calciatore.[8][9]

La sorella Francesca muore a 37 anni il 2 giugno 2020 a Busto Arsizio, dove viveva e dove era ricoverata da alcuni mesi in seguito ad un malore dovuto ad una rara malattia.[10]

Gattuso ha creato nel 2003 una fondazione ONLUS, «Forza Ragazzi»,[11] per dare un aiuto agli adolescenti meno fortunati della Calabria.[5][12] A Corigliano Calabro, suo paese natale, nel dicembre 2006 ha aperto un'attività chiamata «Gattuso & Catapano» destinata alla depurazione e all'allevamento dei molluschi.[5][13]

In suo onore la comunità calabrese di Oshawa, in Canada, ha istituito il «Gattuso Day», che si celebra il 25 giugno.[14] Nel 2008 ha vinto il Telegatto come miglior sportivo dell'anno.[15] Nel 2016 è opinionista per il quotidiano francese L'Équipe.[16]

Dal 2010 circa è affetto da miastenia.[17]

Caratteristiche tecniche

[modifica | modifica wikitesto]

«Il mio Pallone d'oro è rubare più palloni possibile»

Centrocampista incontrista, si caratterizzava per carica agonistica,[19] personalità,[20] carisma,[21] forza fisica[22] e resistenza atletica,[23] tanto da essere stato soprannominato «Ringhio»[23][24][25] e da aver acquistato un'indiscussa leadership all'interno dello spogliatoio e tra i tifosi.[20]

Poteva ricoprire sia il ruolo di interno destro sia quello di mediano ed era assai abile nel contrastare gli avversari[26] e recuperare la palla.[27] Non in possesso di grandissima tecnica, migliorata comunque nel tempo,[18][28] per le sue doti di leader ha spesso indossato la fascia di capitano.

Predilige il modulo tattico 4-3-3,[29] sebbene abbia spesso usato anche il 3-4-3 e il 4-2-3-1.[30][31] Le sue squadre tendono a costruire il gioco dal basso, prediligendo quindi un calcio fatto di possesso palla e palleggio con calciatori di qualità, senza però rinunciare all'intensità e allo spirito di squadra in fase di non possesso.[32]

Gli inizi, Perugia
[modifica | modifica wikitesto]
Un giovane Gattuso al Perugia nel 1996.

Gattuso è giunto al calcio presto, seguendo le orme del padre Franco, che aveva giocato in Serie D.[33] All'età di dodici anni ha effettuato il suo primo provino. Scartato dal Bologna, è stato scelto dal Perugia, dove ha avuto inizio la sua carriera.[34]

Con la Primavera degli umbri ha vinto due scudetti consecutivi:[35] il primo nel 1995-1996, segnando la prima rete della squadra umbra nella finale contro il Parma,[36] e il secondo nel 1996-1997, torneo del quale è stato nominato anche miglior giocatore.[34]

Con la prima squadra guidata da Giovanni Galeone ha esordito tra i professionsti e in Serie B il 10 marzo 1996, a 18 anni, entrando al posto di Marco Negri nei minuti finali della partita persa 1-0 in trasferta contro il Palermo alla 26ª giornata di campionato. In questa stagione il Perugia si classifica al terzo posto e ottiene la promozione nella massima serie.

La stagione successiva Gattuso esordisce in Serie A il 22 dicembre 1996, subentrando al posto di Marcello Castellini nella partita contro il Bologna (0-0) disputata allo Stadio Dall'Ara. Gattuso ottiene 8 presenze in campionato, in una stagione che termina con la retrocessione del Perugia.

Nella primavera del 1997 Gattuso si trasferì a parametro zero in Scozia ai Rangers. Il trasferimento non fu però semplice, date le resistenze dei dirigenti del club umbro, tant'è che il calciatore scappò via dal centro sportivo del Perugia senza alcun preavviso.[37][38] Giunto in Scozia nell'aprile del 1997, non poté giocare per due mesi, date le resistenze della FIGC nel concedere il transfer per il tesseramento del giocatore, che già aveva firmato un contratto quadriennale per 2 miliardi di lire per 4 stagioni.[39]

Nei Rangers Gattuso si segnalò come grande lottatore in un campionato "duro",[40] adatto alle sue caratteristiche.[41] Con gli scozzesi esordì a 19 anni, il 4 agosto 1997, subentrando dalla panchina nella partita di campionato contro gli Hearts (3-1)[42] e nelle coppe europee il 15 settembre 1997 nella partita di Coppa UEFA Strasburgo-Rangers (2-1). Nella gara di ritorno del 30 settembre Gattuso segnò il suo primo gol in Europa, ma i Rangers vennero nuovamente sconfitti per 2-1 ed eliminati dalla competizione. In breve divenne uno degli idoli dei tifosi scozzesi,[41] che lo ribattezzarono Braveheart.[43] La stagione si chiuse con un secondo posto in campionato (a due punti dal Celtic) e con una sconfitta in finale di Scottish Cup.

Nella stagione seguente, al posto di Walter Smith, allenatore che volle subito promuovere Gattuso titolare[33] e considerato dal calciatore un "secondo padre",[26][44] i Rangers ingaggiarono Dick Advocaat. L'allenatore olandese decise di utilizzare Gattuso nel ruolo di difensore, posizione a lui poco consona, e i successivi dissidi sull'utilizzo in campo sancirono la fine dell'esperienza scozzese.[34][41]

Gattuso (a destra) in azione alla Salernitana nel 1998, alle prese con il barese De Rosa.

Nell'ottobre del 1998 Gattuso è tornato in Italia, alla Salernitana, militante nella Serie A 1998-1999, per 9 miliardi di lire, diventando il giocatore, fino ad allora, più pagato dai campani.[34]

In maglia granata è riuscito ad affermarsi come giocatore chiave del centrocampo, divenendo uno dei calciatori più ambiti da tutte le grandi squadre e affermandosi come un atleta di grande grinta.[25] Il suo apporto (25 partite), tuttavia, non è stato sufficiente per salvare la squadra dalla retrocessione, subita per un solo punto di margine. In quella stagione Gattuso è diventato beniamino di Salerno.[41]

Nell'estate del 1999, consigliato al Milan dal team manager della squadra di Salerno ed ex rossonero Ruben Buriani,[41] si è trasferito nella formazione meneghina.[33] A Milano gli è stata assegnata la maglia numero 8, con la quale non ha faticato a ottenere un posto da titolare e a diventare beniamino dei tifosi.[45] Ha esordito in maglia rossonera il 15 settembre 1999 nella partita di Champions League Chelsea-Milan (0-0).[46] Ha totalizzato 22 presenze e un gol nel primo anno al Milan, durante il quale si è fatto notare anche per il carattere con cui, nel suo primo derby milanese del 24 ottobre 1999, ha affrontato a muso duro l'allora interista Ronaldo.[47][48]

Gattuso (a sinistra) al Milan nel 2003, alle prese con il bianconero Davids e sotto lo sguardo dell'altro bianconero Tacchinardi, durante la finale di Champions League a Manchester.

Nella stagione 2002-2003 ha vinto la Champions League, la prima durante la sua militanza nella squadra rossonera, giocando da titolare la finale di Manchester contro la Juventus. Ha anche vinto la Coppa Italia contro la Roma, giocando nella finale di ritorno. Nel 2003-2004 ha vinto il diciassettesimo scudetto della storia del Milan, giocando 33 delle 34 partite in campionato, e la Supercoppa Europea contro il Porto. Nella stagione successiva ha disputato 45 partite tra impegni di campionato e di coppa, compresa la finale di Champions League persa contro il Liverpool.

Nella stagione 2005-2006 ha totalizzato 35 presenze (con 3 gol) in Serie A, ha giocato 11 delle 12 partite in Champions League e ha marcato una presenza in Coppa Italia. In dicembre è giunto 14º nella classifica del Pallone d'oro 2006.[49] Il 23 maggio 2007 ha vinto la sua seconda Champions League contro il Liverpool, due anni dopo la sconfitta patita in finale sempre contro gli inglesi. Successivamente si è aggiudicato la Supercoppa Europea e la Coppa del mondo per club.

Il 7 dicembre 2008, nel corso della partita contro il Catania, si è infortunato ma è rimasto comunque in campo per tutti i 90' di gioco:[19] l'esito della risonanza magnetica fatta due giorni dopo ha evidenziato una lesione al legamento crociato anteriore del ginocchio destro.[50] Il 15 dicembre 2008 è stato operato ad Anversa per la ricostruzione del legamento crociato, con tempi di recupero stimati intorno ai sei mesi,[51] periodo che gli avrebbe dovuto far chiudere anticipatamente la stagione 2008-2009[22][52] dove, fino a quel momento, era stato determinante per i risultati positivi dei rossoneri;[27] torna invece a disposizione per la classica contro la Juventus del 10 maggio 2009, a poco più di cinque mesi dall'infortunio,[53] nella quale è rimasto in panchina, mentre torna a giocare in amichevole due giorni più tardi a Tirana contro la Nazionale albanese.[54] Ha disputato la prima partita ufficiale dopo il ritorno dall'infortunio il 31 maggio 2009, a distanza di cinque mesi e mezzo dall'operazione, nell'ultima giornata di Serie A 2008-2009 contro la Fiorentina, subentrando all'81' a Beckham.[55]

Il 22 agosto 2009, in occasione della gara valida per la prima giornata della Serie A 2009-2010 contro il Siena, ha disputato la 400ª partita in maglia rossonera,[46] giocata indossando anche la fascia di capitano.[56] Nel corso della stagione 2009-2010 non è stato impiegato con continuità dall'allenatore Leonardo,[57][58] riuscendo a totalizzare solo 24 presenze totali (22 in campionato e una in Coppa Italia e Champions League).

Gattuso in maglia rossonera nel 2007.

Nella stagione 2010-2011, con l'arrivo di Massimiliano Allegri sulla panchina del Milan, Gattuso è tornato a essere uno dei titolari della squadra rossonera.[58] Il 21 febbraio 2011 è stato squalificato dalla UEFA per quattro giornate[59] a seguito di quanto accaduto al termine della gara di andata degli ottavi della Champions League 2010-2011 contro il Tottenham del precedente 15 febbraio, quando il mediano ha aggredito Joe Jordan, allenatore in seconda della squadra inglese,[60] colpendolo con una testata.[61][62][63] Il 5 marzo 2011 ha segnato il primo gol stagionale (decimo in totale e penultimo con la maglia del Milan) allo Stadio Olimpico di Torino nella vittoria per 1-0 contro la Juventus[64] a distanza di tre anni dalla precedente rete realizzata in rossonero.[65][66] Il 7 maggio 2011 ha vinto il suo secondo scudetto con i rossoneri a due giornate dal termine del campionato grazie allo 0-0 contro la Roma.[67]

Il 6 agosto 2011 ha vinto la Supercoppa italiana con il Milan battendo l'Inter a Pechino per 2-1.[68] Il 9 settembre 2011, nel corso della seconda giornata[69] di campionato contro la Lazio, Gattuso è stato costretto ad abbandonare il campo nel corso del primo tempo per via di problemi alla vista.[70] Successivamente gli è stata riscontrata una paralisi del sesto nervo cranico, a causa della quale ha dovuto sospendere l'attività agonistica, pur continuando ad allenarsi, in attesa della guarigione.[71][72] Nel gennaio 2012, dopo ulteriori esami eseguiti a seguito dell'influenza contratta durante il ritiro invernale a Dubai, gli è stata diagnosticata una miastenia oculare, che in precedenza era invece stata esclusa, la quale lo ha costretto a un ulteriore periodo di inattività.[73][74] Il 17 marzo seguente, a circa sei mesi dall'ultima presenza, è ritornato in campo nella partita vinta per 2-0 in casa del Parma.[75][76]

L'11 maggio 2012, dopo un incontro con Galliani, Gattuso ha deciso di lasciare il Milan[77] non rinnovando il contratto in scadenza il 30 giugno seguente e ha così concluso dopo tredici anni la carriera rossonera.[78][79]

Gattuso al Sion nel 2013

Il 15 giugno 2012 ha firmato un contratto biennale con gli svizzeri del Sion.[80][81] Ha esordito con la maglia della squadra di Sion un mese più tardi, il 15 luglio, nella partita valida per la prima giornata della Super League 2012-2013 e vinta per 2-0 contro il Grasshoppers; inoltre, in questa gara, Gattuso ha indossato la fascia da capitano della squadra svizzera[82] e ha anche subito un infortunio[83] muscolare alla coscia destra.[84] Ha segnato la sua prima rete con la maglia della squadra svizzera il 26 settembre seguente, in occasione del match esterno perso per 4-1 contro il Basilea.[85]

In seguito alla sconfitta per 4-0 a Thun, il 25 febbraio 2013 il presidente Christian Constantin, con il Sion quarto in classifica a 9 punti dal Grasshoppers, ha nominato Gattuso anche allenatore del Sion.[86][87] Ha esordito sulla panchina della squadra svizzera due giorni più tardi nella partita di Coppa Svizzera vinta per 2-0 in casa del Losanna.[88] Il 22 marzo seguente è tornato a San Siro in occasione dell'amichevole contro la sua ex squadra, il Milan, persa per 6-0; a inizio partita il pubblico gli ha dedicato uno striscione mentre al termine gli è stato riservato un lungo applauso come ringraziamento per gli anni passati in rossonero.[89]

Gattuso è rimasto in carica come primo allenatore del Sion per un mese (una vittoria, un pareggio e due sconfitte), quando è stato affiancato da Arno Rossini[90] (in possesso – a differenza di Gattuso – della licenza UEFA Pro).[91] Il 13 maggio 2013, dopo la sconfitta per 5-0 contro il San Gallo, Rossini e Gattuso sono stati sollevati dalla guida tecnica della squadra e il giocatore italiano è tornato a ricoprire solo il ruolo di calciatore.[92][93] In totale il Sion con Gattuso primo allenatore e poi vice ha conseguito 2 vittorie, 4 pareggi e 4 sconfitte[94] in campionato e una vittoria e una sconfitta in Coppa Svizzera; ha chiuso invece la stagione da calciatore con 27 presenze in campionato e 5 nella coppa nazionale.

Nazionali giovanili
[modifica | modifica wikitesto]

Gattuso ha disputato l'Europeo Under-19 nel 1995, arrivando al secondo posto dietro la Spagna.

Con la Nazionale Under-21, guidata da Marco Tardelli, ha vinto l'Europeo Under-21 nel 2000, battendo la Repubblica Ceca in finale. Sempre nel 2000, con la Nazionale olimpica, ha preso parte ai Giochi di Sydney, dove l'Italia è stata eliminata nei quarti di finale dalla Spagna.

Nazionale maggiore
[modifica | modifica wikitesto]
Gattuso durante la finale del campionato mondiale di calcio 2006 contro la Francia.

Ha esordito in nazionale maggiore il 23 febbraio 2000, a 22 anni, convocato dal CT Dino Zoff per la partita amichevole Italia-Svezia (1-0) disputata a Palermo. Il 15 novembre 2000, alla sua prima partita da titolare,[95] ha realizzato la sua unica rete con la maglia della nazionale, con un potente tiro da fuori area, nell'amichevole contro l'Inghilterra disputata allo Stadio delle Alpi di Torino.[96]

Con il CT Giovanni Trapattoni ha preso parte al Mondiale 2002, dove ha collezionato 2 presenze, subentrando dalla panchina nella prima gara del girone contro l'Ecuador, e nella gara degli ottavi di finale nella quale l'Italia fu eliminata contro la Corea del Sud, partita segnata da grandi polemiche relative alle decisioni dell'arbitro, l'ecuadoriano Byron Moreno.

Nella spedizione azzurra all'Europeo 2004 in Portogallo scende in campo, partendo dalla panchina, nella partita di apertura contro la Danimarca e viene schierato titolare nella seconda sfida contro la Svezia (1-1). Ammonito in entrambe le gare, ha saltato per squalifica la terza gara del girone contro la Bulgaria.

Gattuso è diventato titolare in azzurro all'inizio della gestione del CT Marcello Lippi, e ha disputato da protagonista il Mondiale 2006, vinto battendo la Francia per 5-3 ai rigori nella finale del 9 luglio 2006 all'Olympiastadion di Berlino.

Ha preso parte all'Europeo 2008, sotto la guida del CT Roberto Donadoni, in Austria e Svizzera, dove ha saltato per squalifica il quarto di finale perso ai rigori contro la Spagna. Il 19 novembre 2008 ha indossato per la prima volta la fascia di capitano, dopo l'uscita dal campo di Fabio Cannavaro al 61' dell'amichevole contro la Grecia.[97] Il 6 giugno 2009 scende per la prima volta in campo dal 1º minuto come capitano della nazionale, nella gara amichevole vinta per 3-0 contro l'Irlanda del Nord a Pisa.[98]

Gattuso durante il riscaldamento prima della partita Cipro-Italia del 6 settembre 2008.

È stato convocato da Marcello Lippi, nel frattempo tornato ad allenare la nazionale, per la Confederations Cup 2009 in Sudafrica, nonostante fosse al rientro da un grave infortunio al ginocchio.[99]

Dopo una stagione 2009-2010 vissuta non da titolare nel Milan,[100] è stato comunque convocato sempre da Lippi per il Mondiale 2010, dove l'Italia è eliminata al primo turno. Gattuso viene impiegato unicamente nella terza gara del girone, persa per 3-2 contro la Slovacchia il 24 giugno 2010; questa è l'ultima presenza in nazionale di Gattuso che, dopo dieci anni, conclude la sua carriera in maglia azzurra con 73 presenze e 1 gol.[101]

Conclusasi definitivamente l'esperienza in Svizzera, il 19 giugno 2013 il Palermo, neoretrocesso in Serie B, ufficializza l'ingaggio di Gattuso con un contratto annuale con opzione di rinnovo biennale;[102] quindici giorni prima era stato ufficiosamente annunciato come il nuovo allenatore della squadra rosanero, dal presidente Maurizio Zamparini,[103] in quanto bisognava ancora disbrigare alcune questioni burocratiche con il Sion.[104][105] Il suo staff era composto da Luigi Riccio come vice allenatore, da Paolo Beruatto come collaboratore tecnico, da Andrea Corrain e Marcello Iaia come preparatori atletici, da Alberto Andorlini col compito di recuperare gli infortunati[106] e da Franco Paleari in qualità di preparatore dei portieri.[102]

Ha esordito sulla panchina rosanero l'11 agosto 2013, in occasione della partita valida per il secondo turno di Coppa Italia e vinta per 2-1 sulla Cremonese;[107] nel turno successivo i rosanero saranno eliminati dalla competizione dall'Hellas Verona.[108] L'esordio nel campionato cadetto è avvenuto il 24 agosto seguente, in cui il Palermo pareggiò per 1-1 contro il Modena in trasferta. È stato esonerato dopo la sesta giornata del torneo, in seguito alla sconfitta esterna per mano del Bari (2-1):[109] fino a quel momento aveva ottenuto un pareggio, due vittorie e tre sconfitte in Serie B; a fine stagione la squadra rosanero, guidata da Giuseppe Iachini, allenatore subentratogli il 25 settembre, ha vinto il campionato.

Il 5 giugno 2014 ha siglato un accordo annuale con l'OFI Creta,[110] formazione greca militante nella massima divisione nazionale[111]; qui il suo staff è composto ancora da Luigi Riccio come vice allenatore e da Paolo Beruatto come collaboratore tecnico, con l'aggiunta di Gaetano Petrelli in qualità di preparatore dei portieri.[112] Il 26 ottobre, a seguito della sconfitta casalinga 2-3 contro l'Asteras, rassegna le dimissioni dopo sole sette giornate di campionato.[113] Il giorno dopo, sotto le pressioni dei tifosi, si riaccorda con la dirigenza decidendo di restare alla guida dall'OFI Creta.[114] Il 30 dicembre arrivano le dimissioni ufficiali dall'OFI Creta.[115]

Dopo quasi un anno di inattività da tecnico, il 22 agosto 2015 torna in Italia, questa volta in Lega Pro, accordandosi per un contratto biennale con il Pisa. Come suo vice sceglie Luigi Riccio, che lo ha seguito per tutta la sua carriera d’allenatore.[116] Il 12 giugno 2016 ottiene la promozione in Serie B battendo in finale dei play-off il Foggia (4-2 a Pisa,[117] 1-1 a Foggia).[118][119]

Il 31 luglio 2016 Gattuso si dimette dalla carica di allenatore del Pisa,[120] ma il 1º settembre, risoltasi la crisi societaria, annuncia ufficialmente il ritorno sulla panchina nerazzurra. Il 20 settembre, dopo il pareggio in trasferta contro il Frosinone (0-0), denuncia le gravi inadempienze della società pisana verso giocatori e dipendenti con un lungo sfogo nel post partita.[121]

Il 20 maggio 2017, a seguito del 22º posto e della conseguente retrocessione nella nuova Serie C, annuncia l'addio alla panchina dei toscani.[122]

Subito dopo la separazione dal club toscano, il Milan lo ingaggia per allenare la formazione Primavera.[123] A fine novembre, in seguito all'esonero di Vincenzo Montella, viene promosso sulla panchina della prima squadra.[124] L'esordio in Serie A avviene il 3 dicembre, nella partita pareggiata (2-2) sul campo del Benevento.[125] Quattro giorni più tardi, debutta anche nelle coppe continentali: i rossoneri, già qualificati per i sedicesimi di Europa League, vengono sconfitti per 2-0 dal Rijeka.[126] Consegue la prima vittoria contro il Bologna, battuto per 2-1 in casa.[127] L'ex centrocampista risolleva le sorti della squadra dopo un periodo negativo[128], ma in Europa viene eliminato dall'Arsenal negli ottavi di finale.[129] Raggiunge inoltre l'atto conclusivo della Coppa Italia, perdendo 4-0 con la Juventus.[130] In campionato, i rossoneri ottengono il sesto posto totalizzando ben 39 punti nel girone di ritorno: soltanto i bianconeri (poi campioni d'Italia) e il Napoli hanno fatto meglio.[131]

Nella stagione 2018-2019 il Milan è ammesso all'Europa League dopo un'iniziale esclusione.[132] Malgrado due vittorie consecutive all'inizio del girone,[133] i rossoneri non superano il primo turno.[134] In Coppa Italia escono in semifinale contro i futuri vincitori della Lazio (0-1)[135] e perdono la finale di Supercoppa italiana contro la Juventus.[136] Il Milan chiude la stagione al 5º posto con 68 punti (miglior piazzamento dal 2012-2013),[137] mancando per un solo punto la qualificazione alla UEFA Champions League.[138] Il 28 maggio, due giorni dopo la fine dell'annata di Serie A, la società comunica la rescissione consensuale del contratto con il tecnico.[139]

L'11 dicembre 2019 diviene ufficialmente il nuovo tecnico del Napoli, in sostituzione del suo ex allenatore Carlo Ancelotti,[140] con la squadra settima in classifica. Dopo la sconfitta casalinga al debutto in Serie A con il Parma, per 1-2,[141] il 22 dicembre arriva la sua prima vittoria, esterna, contro il Sassuolo, con il medesimo risultato.[142] Il 25 febbraio 2020, con la società partenopea già qualificata alla fase finale, debutta inoltre, per la prima volta da tecnico, in Champions League, pareggiando 1-1 la gara di andata degli ottavi, in casa al San Paolo, con il Barcellona. Il successivo 13 giugno, dopo lo stop a causa del COVID-19, raggiunge la finale di Coppa Italia.[143] Quattro giorni dopo vince il primo trofeo da allenatore,[3][144] battendo ai rigori la Juventus per 4-2 dopo che i tempi regolamentari di gioco si erano conclusi con un pareggio a reti bianche, dedicando la Coppa Italia vinta a sua sorella Francesca, morta di recente.[145] In UEFA Champions League viene estromesso agli ottavi di finale mentre in campionato raggiunge il settimo posto, ossia al di fuori dei piazzamenti europei, ma qualificandosi comunque in Europa League poiché vincitore della Coppa Italia.

Nella stagione successiva il suo Napoli ha un andamento ondivago,[146] alternando prestazioni brillanti ad altre più opache, andando incontro a un'annata difficile, complici anche i molti infortuni dei suoi giocatori durante la prima parte di stagione e soprattutto tra gennaio e febbraio,[147] con diverse indisponibilità anche per COVID-19, come il neoacquisto Victor Osimhen.[148] Nonostante ciò, il Napoli arriva primo nel proprio girone di Europa League, qualificandosi alla fase a eliminazione diretta. La sua squadra prende parte alla Supercoppa italiana, ma il 20 gennaio 2021 perde il match per 2-0 contro la Juventus; nelle settimane seguenti viene anche eliminata in semifinale di Coppa Italia dall'Atalanta e poi ai sedicesimi di Europa League dal Granada. Alla fine della stagione il Napoli chiude il campionato al quinto posto, mancando la zona Champions per un solo punto, complice il passo falso casalingo dell'ultimo turno contro il Verona (1-1);[149] al termine di quest'ultima gara, il presidente azzurro Aurelio De Laurentiis ufficializza la fine dell'esperienza di Gattuso sulla panchina partenopea.[150]

Parentesi Fiorentina e Valencia

[modifica | modifica wikitesto]

Il 25 maggio 2021, Gattuso viene annunciato come nuovo allenatore dalla Fiorentina per la stagione seguente.[151][152] Tuttavia il successivo 17 giugno Gattuso e il club decidono di sciogliere l'accordo prima dell’entrata in vigore del contratto,[153] per divergenze legate alle strategie di rafforzamento tecnico della squadra.[154]

Dopo un anno sabbatico, il 9 giugno 2022 Gattuso viene annunciato come nuovo tecnico del Valencia, nella Liga.[155] Il 30 gennaio 2023, rescinde il proprio contratto con il club spagnolo: lascia così la squadra al 14º posto in classifica, a una sola lunghezza dalla zona retrocessione, avendo raccolto 20 punti in 18 gare di campionato, con una sola partita vinta nelle ultime dieci.[156]

Olympique Marsiglia

[modifica | modifica wikitesto]

Il 27 settembre 2023, Gattuso viene nominato nuovo tecnico dell'Olympique Marsiglia, in quel momento 7º in Ligue 1 con 9 punti dopo 6 turni,[157][158] sostituendo il dimissionario Marcelino.[158] Dopo la sconfitta al debutto contro il Monaco (3-2) e il pareggio in Europa League con il Brighton di Roberto De Zerbi (2-2), l’8 ottobre arriva la prima vittoria, in Ligue 1, contro il Le Havre (3-0); terminerà il girone di Europa League al 2º posto sfidando poi lo Shaktar agli spareggi. Il 20 febbraio 2024 viene esonerato in seguito alla sconfitta subita contro il Brest (1-0), con la squadra al 9º posto in campionato e con le coppe europee sempre più lontane avendo raccolto 21 punti in 16 gare.[159]

Hajduk Spalato

[modifica | modifica wikitesto]

Il 12 giugno 2024, viene ufficializzato il suo ingaggio da parte dell'Hajduk Spalato, con cui firma un contratto valido fino al giugno del 2026, valido a partire dal 1º luglio seguente.[160] Debutta ufficialmente sulla panchina dell'Hajduk il 25 luglio seguente, guidando i Majstori s mora nel successo casalingo di Conference League sul HB Tórshavn (2-0).[161] Dieci giorni dopo debutta quindi in HNL, ottenendo una vittoria casalinga sul Slaven Belupo (2-1).[162] Il 17 settembre fa il suo esordio anche in Coppa di Croazia, ottenendo il passaggio del turno con la vittoria sul Bilogora 91 (0-4).[163]

Presenze e reti nei club

[modifica | modifica wikitesto]
Stagione Squadra Campionato Coppe nazionali Coppe continentali Altre coppe Totale
Comp Pres Reti Comp Pres Reti Comp Pres Reti Comp Pres Reti Pres Reti
1995-1996 Italia (bandiera) Perugia B 2 0 CI 0 0 - - - - - - 2 0
1996-1997 A 8 0 CI 0 0 - - - - - - 8 0
Totale Perugia 10 0 0 0 - - - - 10 0
1997-1998 Scozia (bandiera) Rangers PL 29 3 SC+SLC 6+3 0 CU 2 1 - - - 40 4
lug.-ott. 1998 PL 5 0 SLC 1 0 CU 5 1 - - - 11 1
Totale Rangers 34 3 10 0 7 2 - - 51 5
1998-1999 Italia (bandiera) Salernitana A 25 0 CI 0 0 - - - - - - 25 0
1999-2000 Italia (bandiera) Milan A 22 1 CI 1 0 UCL 5 0 - - - 28 1
2000-2001 A 24 0 CI 2 0 UCL 10 0 - - - 36 0
2001-2002 A 32 0 CI 5 0 CU 10 0 - - - 47 0
2002-2003 A 25 0 CI 3 0 UCL 14 0 - - - 42 0
2003-2004 A 33 1 CI 2 0 UCL 7 1 SI+SU+CInt 1+1+1 0 45 2
2004-2005 A 32 0 CI 2 0 UCL 11 0 SI 1 0 46 0
2005-2006 A 35 3 CI 3 0 UCL 11 0 - - - 49 3
2006-2007 A 30 1 CI 4 0 UCL 13 0 - - - 47 1
2007-2008 A 31 1 CI 1 0 UCL 8 0 SU+Cmc 1+2 0 43 1
2008-2009 A 12 0 CI 0 0 CU 4 1 - - - 16 1
2009-2010 A 22 0 CI 1 0 UCL 1 0 - - - 24 0
2010-2011 A 31 2 CI 2 0 UCL 5 0 - - - 38 2
2011-2012 A 6 0 CI 0 0 UCL 0 0 SI 1 0 7 0
Totale Milan 335 9 26 0 99 2 8 0 468 11
2012-2013 Svizzera (bandiera) Sion SL 27 1 CS 5 0 - - - - - - 32 1
Totale carriera 431 13 41 0 106 4 8 0 586 17

Cronologia presenze e reti in nazionale

[modifica | modifica wikitesto]
Cronologia completa delle presenze e delle reti in nazionale ― Italia
Data Città In casa Risultato Ospiti Competizione Reti Note
23-2-2000 Palermo Italia Italia (bandiera) 1 – 0 Svezia (bandiera) Svezia Amichevole - Ingresso al 46’ 46’
29-3-2000 Barcellona Spagna Spagna (bandiera) 2 – 0 Italia (bandiera) Italia Amichevole - Ingresso al 60’ 60’
3-9-2000 Budapest Ungheria Ungheria (bandiera) 2 – 2 Italia (bandiera) Italia Qual. Mondiali 2002 - Ingresso al 80’ 80’
7-10-2000 Milano Italia Italia (bandiera) 3 – 0 Romania (bandiera) Romania Qual. Mondiali 2002 - Ingresso al 71’ 71’
11-10-2000 Ancona Italia Italia (bandiera) 2 – 0 Georgia (bandiera) Georgia Qual. Mondiali 2002 - Ingresso al 50’ 50’
15-11-2000 Torino Italia Italia (bandiera) 1 – 0 Inghilterra (bandiera) Inghilterra Amichevole 1
5-9-2001 Piacenza Italia Italia (bandiera) 1 – 0 Marocco (bandiera) Marocco Amichevole -
6-10-2001 Parma Italia Italia (bandiera) 1 – 0 Ungheria (bandiera) Ungheria Qual. Mondiali 2002 - Ingresso al 58’ 58’
7-11-2001 Saitama Giappone Giappone (bandiera) 1 – 1 Italia (bandiera) Italia Amichevole - Ammonizione al 18’ 18’
13-2-2002 Catania Italia Italia (bandiera) 1 – 0 Stati Uniti (bandiera) Stati Uniti Amichevole - Ingresso al 75’ 75’ Ammonizione al 90’ 90’
27-3-2002 Leeds Inghilterra Inghilterra (bandiera) 1 – 2 Italia (bandiera) Italia Amichevole - Ingresso al 57’ 57’
17-4-2002 Milano Italia Italia (bandiera) 1 – 1 Uruguay (bandiera) Uruguay Amichevole - Ingresso al 46’ 46’
18-5-2002 Praga Rep. Ceca Rep. Ceca (bandiera) 1 – 0 Italia (bandiera) Italia Amichevole -
3-6-2002 Sapporo Italia Italia (bandiera) 2 – 0 Ecuador (bandiera) Ecuador Mondiali 2002 - 1º turno - Ingresso al 69’ 69’
18-6-2002 Daejeon Italia Italia (bandiera) 1 – 2 gg Corea del Sud (bandiera) Corea del Sud Mondiali 2002 - Ottavi di finale - Ingresso al 61’ 61’
21-8-2002 Trieste Italia Italia (bandiera) 0 – 1 Slovenia (bandiera) Slovenia Amichevole - Ingresso al 46’ 46’
7-9-2002 Baku Azerbaigian Azerbaigian (bandiera) 0 – 2 Italia (bandiera) Italia Qual. Euro 2004 -
12-10-2002 Napoli Italia Italia (bandiera) 1 – 1 Serbia e Montenegro (bandiera) Serbia e Montenegro Qual. Euro 2004 -
16-10-2002 Cardiff Galles Galles (bandiera) 2 – 1 Italia (bandiera) Italia Qual. Euro 2004 - Ingresso al 63’ 63’ Uscita al 84’ 84’
6-9-2003 Milano Italia Italia (bandiera) 4 – 0 Galles (bandiera) Galles Qual. Euro 2004 - Ingresso al 75’ 75’
10-9-2003 Belgrado Serbia e Montenegro Serbia e Montenegro (bandiera) 1 – 1 Italia (bandiera) Italia Qual. Euro 2004 - Ingresso al 51’ 51’
11-10-2003 Reggio Calabria Italia Italia (bandiera) 4 – 0 Azerbaigian (bandiera) Azerbaigian Qual. Euro 2004 - Ingresso al 86’ 86’
12-11-2003 Varsavia Polonia Polonia (bandiera) 3 – 1 Italia (bandiera) Italia Amichevole - Ingresso al 55’ 55’
31-3-2004 Braga Portogallo Portogallo (bandiera) 1 – 2 Italia (bandiera) Italia Amichevole - Uscita al 46’ 46’
30-5-2004 Tunisi Tunisia Tunisia (bandiera) 0 – 4 Italia (bandiera) Italia Amichevole - Ingresso al 46’ 46’
14-6-2004 Guimarães Danimarca Danimarca (bandiera) 0 – 0 Italia (bandiera) Italia Euro 2004 - 1º turno - Ingresso al 57’ 57’ Ammonizione al 81’ 81’
18-6-2004 Porto Italia Italia (bandiera) 1 – 1 Svezia (bandiera) Svezia Euro 2004 - 1º turno - Ammonizione al 39’ 39’ Uscita al 76’ 76’
18-8-2004 Reykjavík Islanda Islanda (bandiera) 2 – 0 Italia (bandiera) Italia Amichevole -
4-9-2004 Palermo Italia Italia (bandiera) 2 – 1 Norvegia (bandiera) Norvegia Qual. Mondiali 2006 -
8-9-2004 Chișinău Moldavia Moldavia (bandiera) 0 – 1 Italia (bandiera) Italia Qual. Mondiali 2006 - Ammonizione al 40’ 40’
9-10-2004 Celje Slovenia Slovenia (bandiera) 1 – 0 Italia (bandiera) Italia Qual. Mondiali 2006 -
13-10-2004 Parma Italia Italia (bandiera) 4 – 3 Bielorussia (bandiera) Bielorussia Qual. Mondiali 2006 -
9-2-2005 Cagliari Italia Italia (bandiera) 2 – 0 Russia (bandiera) Russia Amichevole -
26-3-2005 Milano Italia Italia (bandiera) 2 – 0 Scozia (bandiera) Scozia Qual. Mondiali 2006 - Ammonizione al 51’ 51’
17-8-2005 Dublino Irlanda Irlanda (bandiera) 1 – 2 Italia (bandiera) Italia Amichevole - Ammonizione al 35’ 35’
3-9-2005 Glasgow Scozia Scozia (bandiera) 1 – 1 Italia (bandiera) Italia Qual. Mondiali 2006 -
7-9-2005 Minsk Bielorussia Bielorussia (bandiera) 1 – 4 Italia (bandiera) Italia Qual. Mondiali 2006 - Ammonizione al 57’ 57’
8-10-2005 Palermo Italia Italia (bandiera) 1 – 0 Slovenia (bandiera) Slovenia Qual. Mondiali 2006 - Ammonizione al 41’ 41’
12-11-2005 Amsterdam Paesi Bassi Paesi Bassi (bandiera) 1 – 3 Italia (bandiera) Italia Amichevole -
16-11-2005 Ginevra Italia Italia (bandiera) 1 – 1 Costa d'Avorio (bandiera) Costa d'Avorio Amichevole - Ingresso al 46’ 46’
31-5-2006 Ginevra Svizzera Svizzera (bandiera) 1 – 1 Italia (bandiera) Italia Amichevole - Ammonizione al 74’ 74’
17-6-2006 Kaiserslautern Italia Italia (bandiera) 1 – 1 Stati Uniti (bandiera) Stati Uniti Mondiali 2006 - 1º turno - Ingresso al 35’ 35’
22-6-2006 Amburgo Rep. Ceca Rep. Ceca (bandiera) 0 – 2 Italia (bandiera) Italia Mondiali 2006 - 1º turno - Ammonizione al 31’ 31’
26-6-2006 Kaiserslautern Italia Italia (bandiera) 1 – 0 Australia (bandiera) Australia Mondiali 2006 - Ottavi di finale - Ammonizione al 89’ 89’
30-6-2006 Amburgo Italia Italia (bandiera) 3 – 0 Ucraina (bandiera) Ucraina Mondiali 2006 - Quarti di finale - Uscita al 77’ 77’
4-7-2006 Dortmund Germania Germania (bandiera) 0 – 2 Italia (bandiera) Italia Mondiali 2006 - Semifinale -
9-7-2006 Berlino Italia Italia (bandiera) 1 – 1 dts
(5 – 3 dtr)
Francia (bandiera) Francia Mondiali 2006 - Finale - [164]
2-9-2006 Napoli Italia Italia (bandiera) 1 – 1 Lituania (bandiera) Lituania Qual. Euro 2008 - Ammonizione al 90’ 90’
6-9-2006 Parigi Francia Francia (bandiera) 3 – 1 Italia (bandiera) Italia Qual. Euro 2008 -
7-10-2006 Roma Italia Italia (bandiera) 2 – 0 Ucraina (bandiera) Ucraina Qual. Euro 2008 - Ammonizione al 44’ 44’
28-3-2007 Bari Italia Italia (bandiera) 2 – 0 Scozia (bandiera) Scozia Qual. Euro 2008 -
2-6-2007 Tórshavn Fær Øer Fær Øer (bandiera) 1 – 2 Italia (bandiera) Italia Qual. Euro 2008 - Ammonizione al 51’ 51’
6-6-2007 Kaunas Lituania Lituania (bandiera) 0 – 2 Italia (bandiera) Italia Qual. Euro 2008 - Ingresso al 65’ 65’
8-9-2007 Milano Italia Italia (bandiera) 0 – 0 Francia (bandiera) Francia Qual. Euro 2008 - Ammonizione al 31’ 31’
13-10-2007 Genova Italia Italia (bandiera) 2 – 0 Georgia (bandiera) Georgia Qual. Euro 2008 -
17-11-2007 Glasgow Scozia Scozia (bandiera) 1 – 2 Italia (bandiera) Italia Qual. Euro 2008 - Uscita al 87’ 87’
26-3-2008 Elche Spagna Spagna (bandiera) 1 – 0 Italia (bandiera) Italia Amichevole - Ingresso al 46’ 46’
30-5-2008 Firenze Italia Italia (bandiera) 3 – 1 Belgio (bandiera) Belgio Amichevole -
9-6-2008 Berna Paesi Bassi Paesi Bassi (bandiera) 3 – 0 Italia (bandiera) Italia Euro 2008 - 1º turno - Ammonizione al 51’ 51’
17-6-2008 Zurigo Francia Francia (bandiera) 0 – 2 Italia (bandiera) Italia Euro 2008 - 1º turno - Ammonizione al 54’ 54’ Uscita al 82’ 82’
20-8-2008 Nizza Italia Italia (bandiera) 2 – 2 Austria (bandiera) Austria Amichevole - Uscita al 45’ 45’
6-9-2008 Larnaca Cipro Cipro (bandiera) 1 – 2 Italia (bandiera) Italia Qual. Mondiali 2010 - Ingresso al 46’ 46’
11-10-2008 Sofia Bulgaria Bulgaria (bandiera) 0 – 0 Italia (bandiera) Italia Qual. Mondiali 2010 -
15-10-2008 Lecce Italia Italia (bandiera) 2 – 1 Montenegro (bandiera) Montenegro Qual. Mondiali 2010 - Ammonizione al 43’ 43’
19-11-2008 Atene Grecia Grecia (bandiera) 1 – 1 Italia (bandiera) Italia Amichevole -
6-6-2009 Pisa Italia Italia (bandiera) 3 – 0 Irlanda del Nord (bandiera) Irlanda del Nord Amichevole - Cap. Uscita al 46’ 46’
10-6-2009 Pretoria Italia Italia (bandiera) 4 – 3 Nuova Zelanda (bandiera) Nuova Zelanda Amichevole - Cap. Uscita al 61’ 61’
15-6-2009 Pretoria Stati Uniti Stati Uniti (bandiera) 1 – 3 Italia (bandiera) Italia Conf. Cup 2009 - 1º turno - Uscita al 57’ 57’
18-6-2009 Johannesburg Egitto Egitto (bandiera) 1 – 0 Italia (bandiera) Italia Conf. Cup 2009 - 1º turno - Uscita al 58’ 58’
14-10-2009 Parma Italia Italia (bandiera) 3 – 2 Cipro (bandiera) Cipro Qual. Mondiali 2010 - Ammonizione al 44’ 44’
3-3-2010 Monaco Italia Italia (bandiera) 0 – 0 Camerun (bandiera) Camerun Amichevole - Ingresso al 46’ 46’
5-6-2010 Ginevra Svizzera Svizzera (bandiera) 1 – 1 Italia (bandiera) Italia Amichevole - Ammonizione al 78’ 78’ Uscita al 86’ 86’
24-6-2010 Johannesburg Slovacchia Slovacchia (bandiera) 3 – 2 Italia (bandiera) Italia Mondiali 2010 - 1º turno - Uscita al 46’ 46’
Totale Presenze (21º posto) 73 Reti 1

Statistiche da allenatore

[modifica | modifica wikitesto]

Statistiche aggiornate al 30 ottobre 2024.

Stagione Squadra Campionato Coppe nazionali Coppe continentali Altre coppe Totale % Vittorie Piazzamento
Comp G V N P Comp G V N P Comp G V N P Comp G V N P G V N P %
feb.-mag. 2013 Svizzera (bandiera) Sion SL 10 2 4 4 CS 2 1 0 1 - - - - - - - - - - 12 3 4 5 25,00 Eson.
ago.-set. 2013 Italia (bandiera) Palermo B 6 2 1 3 CI 2 1 0 1 - - - - - - - - - - 8 3 1 4 37,50 Eson.
ago.-dic. 2014 Grecia (bandiera) OFI Creta SLE 15 4 2 9 CG 2 1 1 0 - - - - - - - - - - 17 5 3 9 29,41 Dimis.
2015-2016 Italia (bandiera) Pisa LP 34+5[165] 17+3 12+2 5+0 CI+CI-LP 2+2 1+1 0+0 1+1 - - - - - - - - - - 43 22 14 7 51,16 (prom.)
2016-2017 B 42 6 21 15 CI 1 0 0 1 - - - - - - - - - - 43 6 21 16 13,95 22º (retr.)
Totale Pisa 76+5 23+3 33+2 20+0 5 2 0 3 - - - - - - - - 86 28 35 23 32,56
nov. 2017-2018 Italia (bandiera) Milan A 24 12 8 4 CI 5 2 2 1 UEL 5 2 0 3 - - - - - 34 16 10 8 47,06 Sub.
2018-2019 A 38 19 11 8 CI 4 2 1 1 UEL 6 3 1 2 SI 1 0 0 1 49 24 13 12 48,98
Totale Milan 62 31 19 12 9 4 3 2 11 5 1 5 1 0 0 1 83 40 23 20 48,19
dic. 2019-2020 Italia (bandiera) Napoli A 23 13 2 8 CI 5 3 2 0 UCL 2 0 1 1 - - - - - 30 16 5 9 53,33 Sub.
2020-2021 A 38 24 5 9 CI 4 2 1 1 UEL 8 4 2 2 SI 1 0 0 1 51 30 8 13 58,82
Totale Napoli 61 37 7 17 9 5 3 1 10 4 3 3 1 0 0 1 81 46 13 22 56,79
2022-gen. 2023 Spagna (bandiera) Valencia PD 18 5 5 8 CR 3 2 0 1 - - - - - SS 1 0 1 0 22 7 6 9 31,82 Resc. cons.
set. 2023-feb. 2024 Francia (bandiera) Olympique Marsiglia L1 16 5 6 5 CF 2 1 1 0 UEL 6 3 2 1 - - - - - 24 9 9 6 37,50 Sub., eson.
2024-2025 Croazia (bandiera) Hajduk Spalato HNL 11 8 3 0 CC 2 2 0 0 UECL 4[166] 1 2 1 - - - - - 17 11 5 1 64,71 in corso
Totale carriera 280 120 82 78 36 19 8 9 31 13 8 10 3 0 1 2 350 152 99 99 43,43
Medaglia di bronzo al valore atletico - nastrino per uniforme ordinaria
«Campione italiano professionisti (brevetto n. 26003)»
— 2004
  1. ^ Con il ruolo di allenatore-giocatore.
  2. ^ Milan, Gattuso è inquieto: l'ombra di Conte sulla testa di Ringhio, su ilgiornale.it. URL consultato il 30 luglio 2018.
  3. ^ a b Gattuso vince il suo primo trofeo da allenatore, su tio.ch, 17 giugno 2020. URL consultato il 18 giugno 2020.
  4. ^ (EN) Going the extra mile for their men, su dailyrecord.co.uk, 22 giugno 2006. URL consultato il 14 novembre 2011.
  5. ^ a b c Gabriele Scamardì, Calciatori: coraggio, altruismo e fantasia. Gennaro Gattuso: nella valigia da migrante un cuore da gladiatore, su opennews.it. URL consultato il 14 novembre 2011 (archiviato dall'url originale il 18 maggio 2015).
  6. ^ Claudio Del Frate, Gattuso professione papà: «Ho preso in braccio Gabriela e così ha smesso di piangere», in Corriere della Sera, 21 giugno 2004, p. 45. URL consultato il 14 novembre 2011 (archiviato dall'url originale il 17 novembre 2015).
  7. ^ Milanello col fiocco azzurro, su acmilan.com, 8 novembre 2007. URL consultato il 14 novembre 2011 (archiviato dall'url originale il 17 dicembre 2013).
  8. ^ (FR) Samuel Zemour, OM : le fils de Gennaro Gattuso, Francesco, a signé, su footmercato.net, 19 gennaio 2024. URL consultato il 20 gennaio 2024.
  9. ^ Antonio Torrisi, Gattuso porta il figlio al Marsiglia: ufficiale l'ingresso di Francesco nelle giovanili, su goal.com, 20 gennaio 2024. URL consultato il 20 gennaio 2024.
  10. ^ Lutto per Gattuso, è morta a soli 37 anni la sorella, in La Gazzetta dello Sport, 2 giugno 2020.
  11. ^ Alessandro Pasini e Monica Colombo, Gattuso-Zanetti, i cuori forti da euroderby, in Corriere della Sera, 31 marzo 2005, p. 47. URL consultato il 14 novembre 2011 (archiviato dall'url originale il 1º gennaio 2016).
  12. ^ Annachiara Sacchi, Gattuso-Zanetti, i cuori forti da euroderby, in Corriere della Sera, 31 marzo 2005, p. 22. URL consultato il 14 novembre 2011 (archiviato dall'url originale il 20 luglio 2012).
  13. ^ Gattuso apre un'azienda ittica. "Per creare sviluppo a Corigliano", in la Repubblica, 18 dicembre 2006. URL consultato il 14 novembre 2011.
  14. ^ In Canada il "Gattuso-Day", su gazzetta.it, 26 giugno 2006. URL consultato il 4 giugno 2008.
  15. ^ Ecco tutti i Telegatti 2008, su tgcom24.mediaset.it, 21 gennaio 2008. URL consultato il 4 gennaio 2012 (archiviato dall'url originale il 17 dicembre 2013).
  16. ^ Paolo Tomaselli, Italia-Spagna vista da Gattuso. «Questa partita è un dono di Dio», su corriere.it, 27 giugno 2016. URL consultato il 7 ottobre 2016.
  17. ^ Gattuso e la miastenia: «La vita è bella e bisogna affrontarla senza paura», su corriere.it, 24 dicembre 2020. URL consultato il 24 dicembre 2020.
  18. ^ a b Alberto Costa, L'evoluzione di Gattuso, il muratore del Milan, in Corriere della Sera, 26 novembre 2003, p. 44. URL consultato il 7 gennaio 2009 (archiviato dall'url originale il 21 novembre 2015).
  19. ^ a b Andrea Sorrentino, Ancelotti perde Gattuso, sei mesi di stop per infortunio, in la Repubblica, 9 dicembre 2008. URL consultato il 7 gennaio 2009.
  20. ^ a b Gianni Perrelli, Rino Gattuso, su laltracalabria.it. URL consultato il 7 gennaio 2009 (archiviato dall'url originale il 21 febbraio 2009).
  21. ^ Palermo, panchina a Rino Gattuso, su sportmediaset.mediaset.it, 29 maggio 2013. URL consultato il 30 maggio 2013 (archiviato dall'url originale il 7 giugno 2013).
  22. ^ a b Palombo, Blasi, Donadel: idee Milan per il centrocampo. Gattuso: "Sì stanno pensando di sostituirmi", su affaritaliani.it. URL consultato il 7 gennaio 2009 (archiviato dall'url originale il 20 dicembre 2008).
  23. ^ a b Gennaro Gattuso, su treccani.it. URL consultato il 20 ottobre 2011.
  24. ^ RAI, 0:00:09.
  25. ^ a b Gattuso, cuor di leone, su libreriauniversitaria.it. URL consultato il 7 gennaio 2009.
  26. ^ a b (EN) Phil Gordon, 'Second father' eulogises on Gattuso's rise to fame, in The Times, 23 maggio 2005. URL consultato il 7 gennaio 2009.
  27. ^ a b Andrea Schianchi, Gattuso: io che corro per tutti i Palloni d'oro, in La Gazzetta dello Sport, 14 novembre 2008. URL consultato il 7 gennaio 2009.
  28. ^ (EN) Graham Spiers, A strange kind of glory, in The Times, 22 maggio 2007. URL consultato il 7 gennaio 2009.
  29. ^ Gennaro Gattuso, tra il Paron ed il "Cholismo" Archiviato l'8 ottobre 2019 in Internet Archive., Numero Diez, 8 marzo 2019.
  30. ^ Difesa a tre e tridente: ecco come giocherà il nuovo Milan di Gattuso, Panorama, 28 novembre 2017
  31. ^ Gattuso si affida al 4-2-3-1: Zielinski trequartista, Ruiz con Bakayoko, su ilmattino.it. URL consultato il 25 maggio 2021.
  32. ^ Non solo 4-3-3, ecco come Gattuso cambierà il Napoli: più vicino a Sarri, su ilmattino.it. URL consultato il 20 dicembre 2019.
  33. ^ a b c Biografia, su rinogattusofanclub.net. URL consultato il 7 gennaio 2009 (archiviato dall'url originale il 13 febbraio 2009).
  34. ^ a b c d Sono io, su saranet.it, gennarogattuso.com. URL consultato il 2 novembre 2010 (archiviato dall'url originale il 26 dicembre 2004).
  35. ^ RAI, 0:05:42.
  36. ^ RAI, 0:05:51.
  37. ^ Gattuso ha aperto la via di fuga, su archiviostorico.gazzetta.it, La Gazzetta dello Sport, 11 aprile 1997. URL consultato il 1º agosto 2008.
  38. ^ Gattuso e Perugia: la fuga dalla finestra, l'esultanza e i baracconi, su corrieredellumbria.corr.it. URL consultato l'8 agosto 2018 (archiviato dall'url originale l'8 agosto 2018).
  39. ^ Fabio Monti, Doccia scozzese sul sogno di Gattuso. La Federcalcio blocca il trasferimento, su archiviostorico.corriere.it, Corriere della Sera, 12 aprile 1997. URL consultato il 7 gennaio 2009 (archiviato dall'url originale il 1º gennaio 2016).
  40. ^ (EN) Stephen McGowan, How Gattuso the butt of Gazza's jokes has enjoyed the last laugh, su dailymail.co.uk, Daily Mail, 19 novembre 2007. URL consultato il 7 gennaio 2009.
  41. ^ a b c d e Gianluca Gioia, Rino ‘Ringhio’ Gattuso, vocabolario di chi nasce quadrato e non può morire tondo, su fondazioneitaliani.it, 24 maggio 2007 (ultimo aggiornamento 09-11-2007). URL consultato il 15 dicembre 2010 (archiviato dall'url originale il 10 giugno 2008).
  42. ^ (EN) Gennaro Gattuso, su sporting-heroes.net. URL consultato il 9 gennaio 2010.
  43. ^ (EN) Chris Wilson, Top 10: Footballer's nicknames and the stories behind them, su mirrorfootball.co.uk, MirrorFootball, 9 ottobre 2008. URL consultato il 2 novembre 2010.
  44. ^ (EN) Phil Gordon, Gattuso spices up Smith's new plot, su independent.co.uk, The Independent, 20 marzo 2005. URL consultato il 7 gennaio 2009.
  45. ^ Gennaro Gattuso, su eccellenzecalabresi.it. URL consultato il 9 gennaio 2010 (archiviato dall'url originale il 17 dicembre 2013).
  46. ^ a b Altre 400, Rino!, su acmilan.com, 20 settembre 2009. URL consultato il 20 dicembre 2019 (archiviato il 17 dicembre 2013).
  47. ^ Vieri fa l'assist a Ronaldo, su archiviostorico.gazzetta.it, La Gazzetta dello Sport, 26 ottobre 1999. URL consultato l'8 novembre 2008.
  48. ^ Rino e il derby, su acmilan.com, 25 settembre 2008. URL consultato il 2 novembre 2010.
  49. ^ European Footballer of the Year ("Ballon d'Or") 2006, su rsssf.com. URL consultato il 20 dicembre 2019.
  50. ^ Tegola per il Milan: Gattuso out sei mesi, su tuttosport.com, Tuttosport, 9 dicembre 2008. URL consultato il 15 dicembre 2010 (archiviato dall'url originale il 12 dicembre 2008).
  51. ^ Tommaso Veneri, Milan, intervento riuscito per Gattuso. Sei mesi di stop, su tuttomercatoweb.com, 15 dicembre 2008. URL consultato il 15 dicembre 2010.
  52. ^ Gattuso, crac al ginocchio. Ora la stagione è a rischio, su gazzetta.it, La Gazzetta dello Sport, 9 dicembre 2008. URL consultato il 9 dicembre 2008.
  53. ^ Ancelotti a muso duro, per la Juve convoca Gattuso, su gazzetta.it, La Gazzetta dello Sport, 9 maggio 2009. URL consultato il 13 maggio 2009.
  54. ^ Bentornato Rino!, su acmilan.com, 15 maggio 2009. URL consultato il 2 novembre 2010.
  55. ^ Champions e leggenda, su acmilan.com, 8 giugno 2009. URL consultato il 2 novembre 2010.
  56. ^ 400 volte e ancora di più, su acmilan.com, 23 agosto 2009. URL consultato il 2 novembre 2010.
  57. ^ "Gattuso resta con noi. Huntelaar, avete visto?", su repubblica.it, la Repubblica, 1º dicembre 2009. URL consultato il 21 febbraio 2011.
  58. ^ a b Gattuso: "Leonardo all'Inter? Il dio denaro fa miracoli", su sport.virgilio.it, Virgilio Sport, 31 dicembre 2010. URL consultato il 21 febbraio 2011 (archiviato dall'url originale il 25 febbraio 2011).
  59. ^ Più un'altra da scontare nella gara di ritorno degli ottavi della Champions League 2010-2011 in quanto diffidato e ammonito nel corso della partita di andata contro il Tottenham.
  60. ^ Milan: quattro giornate a Gattuso, su it.uefa.com, uefa.com, 21 febbraio 2011. URL consultato il 20 dicembre 2019 (archiviato dall'url originale il 24 febbraio 2011).
  61. ^ Testata a Jordan, Gattuso si scusa. Stampa inglese: "Vergogna, mafiosi", su adnkronos.com, Adnkronos, 16 febbraio 2011. URL consultato il 21 febbraio 2011.
  62. ^ Champions, 5 giornate a Gattuso, su ansa.it, ANSA, 21 febbraio 2011. URL consultato il 21 febbraio 2011.
  63. ^ Milan: quattro giornate a Gattuso, su corriere.it, Corriere della Sera, 21 febbraio 2011. URL consultato il 21 febbraio 2011.
  64. ^ Riccardo Pratesi, Gattuso spegne la Juve. Il Milan vola a 61 punti, su gazzetta.it, La Gazzetta dello Sport, 5 marzo 2011. URL consultato il 6 marzo 2011.
  65. ^ Gattuso segna, il Milan allunga. Juve sempre più in crisi, su sport.virgilio.it, Virgilio Sport, 5 marzo 2011. URL consultato il 6 marzo 2011 (archiviato dall'url originale il 7 marzo 2011).
  66. ^ Pietro Mazzara, Il paradiso all'improvviso, su milannews.it, 6 marzo 2011. URL consultato il 6 marzo 2011.
  67. ^ Gaetano De Stefano, Milan campione d'Italia. A Roma basta lo 0-0, su gazzetta.it, La Gazzetta dello Sport, 7 maggio 2011. URL consultato il 7 maggio 2011.
  68. ^ Gaetano De Stefano, Ibra-Boateng: Inter a terra. Festa Milan in Supercoppa, su gazzetta.it, La Gazzetta dello Sport, 6 agosto 2011. URL consultato il 6 agosto 2011.
  69. ^ Prima partita effettiva a causa dello sciopero indetto dall'Associazione Italiana Calciatori per la mancata sottoscrizione dell'Accordo Collettivo La Lega dice no all'Aic. Sciopero, la serie A non parte, su gazzetta.it, 26 agosto 2011. URL consultato il 12 gennaio 2020.
  70. ^ Alessandro Pediconi, Problemi alla vista, Gattuso in ospedale per accertamenti, su sport.it, 10 settembre 2011. URL consultato il 25 ottobre 2011 (archiviato dall'url originale il 1º ottobre 2013).
  71. ^ Io non mollo, su acmilan.com, 25 ottobre 2011. URL consultato il 25 ottobre 2011.
  72. ^ Gattuso: Vedo doppio ma non mollo, su sportmediaset.mediaset.it, Sport Mediaset, 24 ottobre 2011. URL consultato il 25 ottobre 2011 (archiviato dall'url originale il 25 ottobre 2011).
  73. ^ A.C. Milan comunicato ufficiale, su acmilan.com, 13 gennaio 2012. URL consultato il 20 dicembre 2019 (archiviato dall'url originale il 12 marzo 2012).
  74. ^ Gattuso, nuovi problemi all'occhio. Il centrocampista si ferma per le cure, su corriere.it, Corriere della Sera, 13 gennaio 2012. URL consultato il 14 gennaio 2012.
  75. ^ Gaetano De Stefano, Il Milan non si ferma più. Ibra-Urby: 2-0 al Parma, su gazzetta.it, La Gazzetta dello Sport, 17 marzo 2012. URL consultato il 17 marzo 2012.
  76. ^ Gattuso: "Il calvario è finito", su sportmediaset.mediaset.it, Sport Mediaset, 18 marzo 2012. URL consultato il 18 marzo 2012.
  77. ^ Inzaghi e Gattuso: "Addio Milan", su sportmediaset.mediaset.it, Sport Mediaset, 11 maggio 2012. URL consultato l'11 maggio 2012.
  78. ^ Pietro Mazzara, Summit Galliani-Gattuso: i dettagli, su milannews.it, 11 maggio 2012. URL consultato l'11 maggio 2012.
  79. ^ Gaetano De Stefano, Anche Gattuso lascia. Inzaghi: "Milan, amore mio", su gazzetta.it, La Gazzetta dello Sport, 11 maggio 2012. URL consultato l'11 maggio 2012.
  80. ^ (FR) Gennaro Gattuso s'est engagé avec le FC Sion, su fc-sion.ch, 15 giugno 2012. URL consultato il 15 giugno 2012 (archiviato dall'url originale il 17 giugno 2012).
  81. ^ Antonio Vitiello, Ufficiale: Sion, biennale per Gattuso, su tuttomercatoweb.com, 15 giugno 2012. URL consultato il 15 giugno 2012.
  82. ^ Rino Gattuso: debutto con vittoria nel Sion, su acmilan.com, 15 luglio 2012. URL consultato il 15 luglio 2012.
  83. ^ Gattuso al Sion: esordio con vittoria, ammonizione e infortunio, su ilmessaggero.it, Il Messaggero, 15 luglio 2012. URL consultato il 15 luglio 2012 (archiviato dall'url originale il 17 dicembre 2013).
  84. ^ Sion: Gattuso subito infortunato, su sportmediaset.mediaset.it, Sport Mediaset, 15 luglio 2012. URL consultato il 15 luglio 2012.
  85. ^ Basilea 4-1 Sion, su it.eurosport.yahoo.com, Eurosport, 26 settembre 2012. URL consultato il 14 novembre 2012.
  86. ^ (FR) Le groupe placé devant ses responsabilités, su fc-sion.ch, 25 febbraio 2013. URL consultato il 25 febbraio 2013 (archiviato dall'url originale il 28 febbraio 2013).
  87. ^ Il Sion si affida a Gattuso, su sportmediaset.mediaset.it, Sport Mediaset, 25 febbraio 2013. URL consultato il 4 marzo 2013.
  88. ^ Pier Luigi Giganti, Gattuso allenatore-giocatore: debutto vincente, Losanna-Sion 0-2, su gazzetta.it, La Gazzetta dello Sport, 27 febbraio 2013. URL consultato il 3 aprile 2013.
  89. ^ Salvatore Trovato, LIVE MN - Milan-Sion (6-0) - Goleada rossonera: ma il protagonista è Rino, su milannews.it, 22 marzo 2013. URL consultato il 29 marzo 2013.
  90. ^ (FR) Arno Rossini intègre le staff sédunois, su fc-sion.ch, 25 marzo 2013. URL consultato il 3 aprile 2013 (archiviato dall'url originale il 27 settembre 2013).
  91. ^ Arno Rossini affiancherà Gattuso a Sion, su tio.ch, 25 marzo 2013. URL consultato il 3 aprile 2013.
  92. ^ (FR) Place aux jeunes !, su fc-sion.ch, 13 maggio 2013. URL consultato il 13 maggio 2013 (archiviato dall'url originale il 14 agosto 2013).
  93. ^ Svizzera, Sion: Gattuso esonerato, torna solo giocatore, su repubblica.it.
  94. ^ Alessandro Bisconti, Zamparini, l'ennesimo azzardo: ma il 2-4-4 di Gattuso non convince, su palermotoday.it, 29 maggio 2013. URL consultato il 30 maggio 2013.
  95. ^ Giancarlo Padovan, Fabio Monti e Alberto Costa, Gattuso fa il Beckham per battere gli inglesi, su archiviostorico.corriere.it, Corriere della Sera, 16 novembre 2000. URL consultato il 14 giugno 2010 (archiviato dall'url originale il 1º gennaio 2016).
  96. ^ Gattuso lancia l'Italia contro l'Inghilterra, su repubblica.it, la Repubblica, 15 novembre 2000. URL consultato il 14 giugno 2010.
  97. ^ Giorgio Coluccia, In Grecia l'Italia di Lippi fa 31, su realsports.it, 19 novembre 2008. URL consultato il 23 aprile 2009 (archiviato dall'url originale il 27 settembre 2013).
  98. ^ Che bella l'Italia 2, su gazzetta.it, 6 giugno 2009. URL consultato l'8 gennaio 2021.
  99. ^ Santon in Sud Africa. Pazzini resta fuori, su gazzetta.it, La Gazzetta dello Sport, 4 giugno 2009. URL consultato il 6 giugno 2010.
  100. ^ Gattuso chiede spazio al Milan, anche per non arrivare scarico all'obiettivo..., su goal.com, 9 aprile 2010. URL consultato il 6 giugno 2010.
  101. ^ Gattuso: "Ora ci faranno cavalieri della vergogna", in La Gazzetta dello Sport, 24 giugno 2010. URL consultato il 24 giugno 2010.
  102. ^ a b È Gattuso il nuovo allenatore. Venerdì la presentazione, su palermocalcio.it, 19 giugno 2013. URL consultato il 19 giugno 2013 (archiviato dall'url originale il 22 dicembre 2015).
  103. ^ Zamparini: "Gattuso è il nostro nuovo allenatore, Ilicic verso la Germania" Palermo24.net
  104. ^ Gattuso liberato dal Sion: attesa per l'annuncio Archiviato il 22 giugno 2013 in Internet Archive. Palermonews.it
  105. ^ Gattuso: «Palermo? Non sarà certo più dura di Sion» corrieredelmezzogiorno.corriere.it
  106. ^ Palermo, Andorlini nello staff tecnico. Ex Chelsea e personal trainer di Batigol corrieredelmezzogiorno.corriere.it
  107. ^ Il Palermo di ringhio Gattuso parte con il piede giusto: battuta la Cremonese, su palermo.meridionews.it.
  108. ^ Coppa Italia: Palermo-Verona 0-1 raisport.rai.it
  109. ^ Comunicato del Presidente, su Palermocalcio.it, 25 settembre 2013. URL consultato il 25 settembre 2013 (archiviato dall'url originale il 26 settembre 2013).
  110. ^ (EL) Νέος προπονητής του ΟΦΗ ο Τζενάρο Γκατούζο, su ofifc.gr, 5 giugno 2014. URL consultato il 5 giugno 2014 (archiviato dall'url originale il 7 giugno 2014).
  111. ^ Gattuso va all'Ofi Creta. Ringhio torna in panchina, su gazzetta.it, La Gazzetta dello Sport, 5 giugno 2014. URL consultato il 5 giugno 2014.
  112. ^ Esclusiva TMW - Gattuso-Ofi Creta, in ritiro dal 5 luglio. E piacciono Lores e Malele Tuttomercatoweb.com
  113. ^ Gattuso si dimette: l'avventura con l'Ofi Creta finisce dopo 7 gare, Gazzetta dello Sport, 26 ottobre 2014
  114. ^ I tifosi lo implorano e Gattuso ci ripensa: niente dimissioni dall'Ofi Creta, in La Gazzetta dello Sport, 27 ottobre 2014. URL consultato il 27 ottobre 2014.
  115. ^ Grecia, Gattuso, è finita sul serio: "Non si può andare avanti"
  116. ^ Gattuso è il tecnico del Pisa: esonerato Favarin, ha firmato un biennale
  117. ^ Redazione ANSA, Play off Lega Pro: Pisa-Foggia 4-2, Gattuso prenota la B, su ANSA, 5 giugno 2016. URL consultato il 13 giugno 2016.
  118. ^ Emanuele Losapio, Lega Pro, Foggia-Pisa 1-1: Gattuso conquista la promozione in Serie B, su La Gazzetta dello Sport, 12 giugno 2016. URL consultato il 13 giugno 2016.
  119. ^ Gattuso colpito da una bottiglia: caos nella finale Foggia-Pisa, su Leggo, 12 giugno 2016. URL consultato il 13 giugno 2016.
  120. ^ Pisa, Gattuso si è dimesso: non è più l'allenatore. "Decisione irrevocabile", su gazzetta.it, 31 luglio 2016. URL consultato il 31 luglio 2016.
  121. ^ Pisa, Gattuso: 'I giocatori non mi seguono senza stipendio, Petroni sistemi tutto'. Sul rischio scommesse..., su calciomercato.com, 21 settembre 2016. URL consultato il 21 settembre 2016.
  122. ^ Gattuso, lettera d'addio al Pisa: "Mi sono sentito amato. Emozione unica", in la Gazzetta dello Sport, 20 maggio 2017. URL consultato il 26 maggio 2017.
  123. ^ Enrico Currò, Milan, il ritorno di Gattuso: allenerà la Primavera, su repubblica.it, 24 maggio 2017.
  124. ^ Milan, Montella esonerato: Gattuso nuovo allenatore, su gazzetta.it, 27 novembre 2017.
  125. ^ Luca Bianchin, Benevento-Milan 2-2: il portiere Brignoli segna al 95', primo punto in A, su gazzetta.it, 3 dicembre 2017.
  126. ^ Luca Bianchin, Europa League, Rijeka-Milan 2-0: Gattuso k.o. all'esordio in coppa, su gazzetta.it, 7 dicembre 2017.
  127. ^ Enrico Currò, La nuova identità del Milan nel segno del leader Gattuso, in la Repubblica, 12 dicembre 2017, p. 40.
  128. ^ Enrico Currò, Milan, la certezza è Cutrone ora Gattuso vede un futuro, in la Repubblica, 11 febbraio 2018, p. 28.
  129. ^ Enrico Currò, Milan, serviva il Var l'arbitro sbaglia tutto, in la Repubblica, 16 marzo 2018, p. 54.
  130. ^ Enrico Currò, Che la festa cominci, anche Donnarumma stregato dalla Juve, in la Repubblica, 10 maggio 2018, p. 42.
  131. ^ Enrico Currò, Gattuso salva il Milan, media da Champions per l'Europa League, in la Repubblica, 21 maggio 2018, p. 37.
  132. ^ Il Milan riammesso in Europa League, il Tas ribalta il verdetto della UEFA, su it.eurosport.com, 20 luglio 2018.
  133. ^ Enrico Currò, Al Milan è indispensabile Cutrone per superare le incertezze in greco, in la Repubblica, 5 ottobre 2018, p. 44.
  134. ^ Marco Guidi, Olympiacos-Milan 3-1: rossoneri fuori dall'Europa League, su gazzetta.it, 13 dicembre 2018.
  135. ^ Coppa Italia, Milan-Lazio 0-1: Correa manda i biancocelesti in finale, su gazzetta.it. URL consultato il 20 dicembre 2019.
  136. ^ Juventus-Milan 1-0: Supercoppa Italiana alla squadra di Allegri per l’8ª volta. Gol di Cristiano Ronaldo, su sport.sky.it. URL consultato il 20 dicembre 2019.
  137. ^ AC Milan - Piazzamenti, su transfermarkt.it. URL consultato il 20 dicembre 2019.
  138. ^ Serie A, Spal-Milan 2-3: highlights e gol della 38ª giornata, su tg24.sky.it. URL consultato il 20 dicembre 2019.
  139. ^ Un nuovo allenatore per la prossima stagione sportiva, su acmilan.com, 28 maggio 2019. URL consultato il 28 maggio 2019.
  140. ^ De Laurentiis: Benvenuto Ringhio. Ad Ancelotti mi legherà sempre una vera amicizia, su sscnapoli.it, 11 dicembre 2019. URL consultato l'11 dicembre 2019 (archiviato il 12 dicembre 2019).
  141. ^ Napoli-Parma 1-2: gol e highlights. Gattuso perde all'esordio: decide Gervinho al 93', su sport.sky.it, 14 dicembre 2019. URL consultato il 24 dicembre 2019.
  142. ^ Antonio Farinola, Sassuolo-Napoli 1-2: autogol di Obiang al 94', prima gioia per Gattuso, su repubblica.it, 22 dicembre 2019. URL consultato il 24 dicembre 2019.
  143. ^ Napoli-Inter 1-1, gli azzurri raggiungono la Juve in finale di Coppa Italia. Decisivo Ospina: prima l'errore, poi l'assist e i miracoli, su Il Fatto Quotidiano, 13 giugno 2020. URL consultato il 17 giugno 2020.
  144. ^ Alessandro Bocci, Napoli-Juventus, Coppa Italia 2020: Gattuso e la voglia del primo trofeo, su Corriere della Sera, 16 giugno 2020. URL consultato il 18 giugno 2020.
  145. ^ Trionfa il Napoli, sconfitta la Juventus ai rigori 4-2, Gattuso batte Sarri, su Eurosport, 17 giugno 2020. URL consultato il 18 giugno 2020.
  146. ^ Insigne prova a superarsi: miglior marcatore italiano del 2021, su goal.com. URL consultato il 25 maggio 2021.
  147. ^ Napoli in piena emergenza infortuni: si ferma anche Petagna, su napoli.repubblica.it, 16 febbraio 2021. URL consultato il 25 maggio 2021.
  148. ^ Napoli, Osimhen guarito dal Covid, su repubblica.it, 22 gennaio 2021. URL consultato il 25 maggio 2021.
  149. ^ Napoli-Verona 1-1: non basta Rrhamani, Faraoni butta gli azzurri fuori dalla Champions. E De Laurentiis saluta Gattuso, su repubblica.it, 23 maggio 2021. URL consultato il 25 maggio 2021.
  150. ^ Aurelio De Laurentiis [@ADeLaurentiis], Caro Rino, sono felice di aver trascorso quasi due stagioni con te (Tweet), su Twitter, X, 23 maggio 2021.
  151. ^ GENNARO GATTUSO SARÀ IL NUOVO ALLENATORE DELLA FIORENTINA, su acffiorentina.com, 25 maggio 2021. URL consultato il 25 maggio 2021.
  152. ^ GATTUSO È VIOLA, COMMISSO: "CI AIUTERÀ NELLA NOSTRA CRESCITA", su acffiorentina.com, 25 maggio 2021. URL consultato il 25 maggio 2021 (archiviato dall'url originale il 25 maggio 2021).
  153. ^ NOTA ACF FIORENTINA, su acffiorentina.com, 17 giugno 2021. URL consultato il 17 giugno 2021.
  154. ^ Gattuso non allenerà la Fiorentina: è ufficiale, su sport.sky.it. URL consultato il 17 giugno 2021.
  155. ^ (ES) Comunicado oficial | Gennaro Gattuso, su valenciacf.com, 9 giugno 2022. URL consultato il 9 giugno 2022.
  156. ^ (ES) Comunicado oficial, su valenciacf.com, 30 gennaio 2023. URL consultato il 30 gennaio 2023.
  157. ^ (FR) Gennaro Gattuso nouvel entraîneur de l'OM, su om.fr, 27 settembre 2023. URL consultato il 27 settembre 2023.
  158. ^ a b Leonardo Gualano, Gattuso in Ligue 1, è ufficiale: riparte dal Marsiglia, su goal.com, 27 settembre 2023. URL consultato il 27 settembre 2023.
  159. ^ (FR) Communiqué officiel de l’OM, su om.fr, 20 febbraio 2024. URL consultato il 20 febbraio 2024.
  160. ^ (HR) Gennaro Gattuso novi je trener Hajduka! [Gennaro Gattuso è il nuovo allenatore dell'Hajduk!], su hajduk.hr, 12 giugno 2024. URL consultato il 12 giugno 2024.
  161. ^ (HR) Mister Gattuso: Rasti ćemo iz utakmice u utakmicu [Mister Gattuso: Crescere di partita in partita], su hajduk.hr, 26 luglio 2024. URL consultato il 26 luglio 2024.
  162. ^ (HR) Mister Gattuso: Osvojili smo tri boda, mislim da smo na dobrom putu [Mister Gattuso: Abbiamo conquistato tre punti, penso che siamo sulla giusta strada], su hajduk.hr, 5 agosto 2024. URL consultato il 5 agosto 2024.
  163. ^ (HR) Mister Gattuso nakon prolaska u osminu finala SuperSport Hrvatskog nogometnog kupa [Mister Gattuso dopo il passaggio del turno all'ottavo di finale della SuperSport Coppa di Croazia], su hajduk.hr, 18 settembre 2024. URL consultato il 25 settembre 2024.
  164. ^ 4º titolo mondiale
  165. ^ Play-off.
  166. ^ preliminari
  167. ^ A Gattuso il Premio Scirea 2012, su tuttomercatoweb.com, 20 luglio 2012. URL consultato l'8 settembre 2014.
  168. ^ In Rino Veritas, su gazzetta.it, La Gazzetta dello Sport. URL consultato il 23 settembre 2008 (archiviato dall'url originale il 24 febbraio 2010).
  169. ^ Coni: Consegnati i Collari d’oro e diplomi d’onore ai campionissimi, su coni.it, 23 ottobre 2006. URL consultato il 7 maggio 2011 (archiviato dall'url originale il 24 febbraio 2007).
  170. ^ Gattuso Sig. Gennaro Ivan - Ufficiale Ordine al Merito della Repubblica Italiana, su quirinale.it, 12 dicembre 2006. URL consultato il 9 settembre 2010.

Altri progetti

[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni

[modifica | modifica wikitesto]