MAG Museo Alto Garda
MAG Museo Alto Garda | |
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Ingresso della sede principale del MAG, Museo Alto Garda, a Riva del Garda, nella Rocca. | |
Ubicazione | |
Stato | Italia |
Località | Riva del Garda |
Indirizzo | Piazza Cesare Battisti, 3/a (Riva del Garda) |
Coordinate | 45°53′03.71″N 10°50′32.34″E |
Caratteristiche | |
Tipo | Archeologia, storia, arte |
Direttore | Matteo Rapanà[1] |
Visitatori | 62 000 (2022) |
Sito web | |
Il MAG Museo Alto Garda è un museo di Riva del Garda ospitato nella Rocca del comune. Il museo gestisce anche Forte Garda e Torre Apponale.[2]
Il museo è parte della Rete Trentino Grande Guerra.[3]
Storia del museo
[modifica | modifica wikitesto]Il museo è nato nel 1904 come Museo Civico di Riva del Garda, con sede in un ex ospedale della Confraternita della Disciplina, diventato poi di proprietà comunale. La collezione è costituita da materiali di proprietà del municipio e viene arricchita da donazioni private. Successivamente il museo si trasferisce nella Rocca di Riva. Questa nel 1973 diventa di proprietà della provincia autonoma di Trento, che nel 1979 ne avvia una ristrutturazione, sospendendo temporaneamente le attività del museo, che viene riaperto gradualmente negli anni successivi.[4]
Fino al 2021 il MAG ha gestito anche la Galleria civica G. Segantini, passata poi alla gestione diretta del comune di Arco.[5][6]
Rocca di Riva
[modifica | modifica wikitesto]Storia
[modifica | modifica wikitesto]La Rocca è una fortezza che risale al XII secolo, dotata di 4 torri angolari e di un mastio. Venne ampliata, in tempi successivi, dagli Scaligeri, dai Veneziani e dai vescovi di Trento, in particolare da Bernardo Clesio. Venne utilizzata come caserma durante il periodo della dominazione austriaca, e, nel 1852, le torri vennero ridotte di altezza, al livello dei tetti. Nel cortile vi sono riproduzioni degli stemmi delle più importanti città del Trentino e, sotto un portico, si trovano lapidi che risalgono all'epoca romana e medievale. Negli ultimi due decenni del secolo scorso l'Ufficio per i Beni Monumentali ed Architettonici della provincia di Trento ha realizzato un importante restauro della Rocca per poter meglio ospitare prima il Museo Civico ed ora il MAG.[7][8]
Collezioni
[modifica | modifica wikitesto]Il percorso museale si sviluppa sui tre piani della rocca, ciascuno dei quali è allestito con un tema differente: una pinacoteca al primo piano, un museo archeologico al secondo, e un museo storico al terzo.
La pinacoteca include opere di Pietro Ricchi, Vincenzo Vela, Francesco Hayez e del monogrammista "FV", ed è incentrata su vari aspetti della cultura di confine gardesana durante i secoli XIV e XIX. Tra le opere esposte si possono citare L'angelo custode e L'ultima cena (Ricchi), L'Addolorata (Hayez) e La partenza delle truppe del generale Vendôme (ignoto, XVIII secolo)
La sezione di archeologia conserva molti importanti reperti provenienti da specifiche ricerche sul territorio. L'arco cronologico interessato è compreso tra il Paleolitico medio (a iniziare dal 120.000 a.C.) e il tardo altomedievale (sino al VIII secolo d.C.). Importanti sono le statue stele che risalgono all'età del rame, e l'ara dei Magi Magiani, monumento funebre del II-III secolo.
La sezione di storia, alloggiata nella sottotetto della Rocca, illustra la storia del Basso Sarca dalla preistoria alla seconda guerra mondiale. Risulta interessante scoprire il passato di Riva del Garda e di tutto il Basso Sarca, ripercorrere le varie dominazioni che si sono avute sul territorio sino al periodo d'oro che vide Riva del Garda importante meta turistica di ospiti famosi, come Thomas Mann e Franz Kafka.
Forte Garda
[modifica | modifica wikitesto]Forte Garda si trova su monte Brione nei pressi di Riva.
Torre Apponale
[modifica | modifica wikitesto]La Torre Apponale si trova in Piazza Tre Novembre a Riva.
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ Il direttore del Mag tra le giovani eccellenze dei musei italiani, su comune.rivadelgarda.tn.it. URL consultato il 20 gennaio 2022.
- ^ La Torre Apponale, su gardatrentino.it. URL consultato il 23 ottobre 2022.
- ^ I musei della rete, su trentinograndeguerra.it. URL consultato il 25 marzo 2017.
- ^ Marina Botteri, La nascita di una roccaforte culturale, in Matteo Rapanà (a cura di), Museo di Riva del Garda - Guida, MAG Museo Alto Garda, 2020, pp. 21-23.
- ^ Ha riaperto al pubblico la galleria civica «Segantini», su comune.arco.tn.it. URL consultato il 23 ottobre 2022.
- ^ Arco, ha riaperto la galleria civica «Giovanni Segantini», su labusa.info, 17 aprile 2022. URL consultato il 23 ottobre 2022.
- ^ Touring, p.223.
- ^ Gorfer, p.228.
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- Aldo Gorfer, Le valli del Trentino - Trentino occidentale, Calliano (Trento), Manfrini, 1975, ISBN 978-88-7024-118-1.
- Autori vari, Trentino Alto Adige, Milano, Touring Editore, 2005, ISBN 978-88-365-4802-6.
- Matteo Rapanà (a cura di), Museo di Riva del Garda - Guida, MAG Museo Alto Garda, 2020.
Voci correlate
[modifica | modifica wikitesto]Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file sul MAG Museo Alto Garda
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- Sito ufficiale, su museoaltogarda.it.
- MAG - Museo di Riva del Garda gardatrentino.it, su gardatrentino.it.
Controllo di autorità | VIAF (EN) 168409039 · SBN UFIV177403 · LCCN (EN) n90611854 · J9U (EN, HE) 987007427267605171 |
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