Indice
Lucania (thema)
Lucania | |
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Mappa del thema verso l'anno 1000 | |
Informazioni generali | |
Nome completo | Thema di Lucania |
Dipendente da | Impero bizantino |
Amministrazione | |
Forma amministrativa | Thema |
Evoluzione storica | |
Inizio | 968 circa |
Fine | 1050 circa |
Causa | Conquista normanna |
Lucania è stata una provincia civile-militare (thema) dell'Impero bizantino ubicata nella Lucania. Era una delle tre themata presenti in Italia. Creata nel 968 circa e sopravvisse fino a 1050 circa, quando venne conquistata dai normanni di Altavilla.
Territorio
[modifica | modifica wikitesto]Il thema comprendeva all'incirca tutto il territorio della Lucania antica, infatti ne faceva parte la Calabria tirrenica settentrionale[1] e parte dell'attuale provincia di Salerno. Il suo territorio era delimitato ad oriente dal golfo di Taranto, a nord dal monte Vulture e dalle montagne a meridione di Potenza, a occidente si estendeva fino al Tanagro e al Vallo di Diano mentre a nord-est raggiungeva il Basento[2]. Politicamente era compresa tra i due themi di Calabria e Langobardia e i domini longobardi di Salerno e Benevento[2].
Storia
[modifica | modifica wikitesto]Poche sono le notizie certe su questa entità amministrativa bizantina, la maggior parte degli storici concorda che il thema avrebbe avuto come capoluogo Tursi (Tursikon)[3][4]; il solo Ravegnani indica, Cassano[5]; mentre Panebianco propone Rossano quale capoluogo[6], anche se quest'ultima viene ritenuta un'ipotesi poco convincente dal Bulgarella[7]. In realtà Rossano ha ospitato per un breve periodo lo strategos del thema di Calabria[8]. Di fatto, però, entrambe queste ultime due ipotesi cozzano con gli studi territoriali intrapresi dal Bevilacqua, dal Guillou e dal Bulgarella, poiché entrambe le città sono ubicate fuori dal territorio del thema di Lucania, ma nel vicino thema di Calabria[2].
Anche sulla data di fondazione le ipotesi divergono andando dal 940 al 968-969[9], o nel 975 in concomitanza con la riorganizzazione dell'Italia nel catepanato[10], o ancora al 1031[6].
Lo strategos Eustazio Skepides[8] è attestato in Lucania nell'anno 1042[3]. Venne sottoposto, a partire all'incirca dal 975, a un catapano, e il thema, assieme al thema di Langobardia e al thema di Calabria, venne inquadrato all'interno del Catepanato d'Italia[3]. Il thema di Lucania comprendeva quattro tourmai (unità contenenti fino a 6.000 uomini): quello di Lagonegro, quello del Merkurion, quello di Latinianon e quello di Tursi[11] suddiviso in droungoi (unità contenenti fino a 3.000 uomini) e bande amministrate da drongari e conti[12].
In seguito alla conquista normanna operata dagli Altavilla il thema, intorno al 1050, scomparve[5].
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ P. Bevilacqua, pag. 5.
- ^ a b c A. Guillou, F. Bulgarella, pag. 162.
- ^ a b c A. Cilento, pag. 65-66.
- ^ Incontro di studi bizantini, pag. 116.
Vedi anche:- A. Guillou, F. Bulgarella, pag 131 e pag 166.
- M.Guidetti, pag. 202.
- L. Quilici, S. Quilici Gigli, pag. 152.
- R. Bruno, pag. 24.
- E. Burman, pag. 117.
- K.D. Schmidt, E. Wolf, B. Moeller, pag. 125-126.
- ^ a b G. Ravegnani, pag. 186.
- ^ a b Panebianco, pag. 192.
- ^ Bulgarella, pag. 71.
- ^ a b A. Guillou, F. Bulgarella, pag. 128.
- ^ A. Guillou, F. Bulgarella, pag. 131.
- ^ G.Galasso, R.Romeo, A.Mozzillo, V.Marchi, pag. 485.
- ^ V. Falkenhausen, pag. 29.
- ^ A. Guillou, pp. 25-27.
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- P. Bevilacqua, Storia della Calabria vol. 2 - Dal Tardo Impero Romano al 1350, Bari, Laterza, 2001, ISBN 88-421-0621-6.
- Antonio Vito Pasquale Boccia, La difesa del Synòro tra Kalabrìa e Loukanìa, Cosenza, Pellegrini, 2021, ISBN 978-88-6822-970-2.
- Rocco Bruno, Storia di Tursi, Ginosa, Tip. Miranda, 1977.
- (EN) Edward Burman, Emperor to Emperor:Italy Before the Renaissance, Constable, 1991, ISBN 978-0-09-469490-3.
- Adele Cilento, Bisanzio in Sicilia e nel sud dell'Italia, Udine, Magnus Edizioni SpA, 2005, ISBN 88-7057-196-3.
- Vera von Falkenhausen, La diocesi di Tursi-Anglona in epoca normanno-sveva terra d’incontro tra greci e latini, in Cosimo Damiano Fonseca e Valentino Pace (a cura di), Santa Maria di Anglona, Atti del Convegno internazionale di studio (Potenza-Anglona, 13-15 giugno 1991), Galatina, 1996.
- Giuseppe Galasso, Rosario Romeo, Atanasio Mozzillo, Valerio Marchi, Storia del Mezzogiorno, Volume 2,Parte 2, Editalia, 1994.
- Massimo Guidetti, Storia d'Italia e d'Europa, comunità e popoli, Volume 1, Editoriale Jaca Book, 1978.
- André Guillou, Spiritualità e società religiosa greca nell'Italia Meridionale e la Sicilia, Bari, Istituto Superiore di Teologia Ecumenica "S. Nicola", 1972.
- André Guillou, Filippo Bulgarella, L'Italia Bizantina. Dall'esarcato di Ravenna al tema di Sicilia, Torino, UTET Libreria, 1988, ISBN 88-7750-126-X.
- Lorenzo Quilici, Stefania Quilici Gigli, Carta archeologica della Valle del Sinni, Volume 1, L'erma di Bretschneider, 2003, ISBN 88-8265-231-9.
- Giorgio Ravegnani, I Bizantini in Italia, Bologna, Il Mulino, 2004, ISBN 88-15-09690-6.
- Tito Robertella, Nuove Luci Lucane, Avellino, edizioni Menna, 1984.
- (DE) Kurt Dietrich Schmidt, Ernst Wolf, Bernd Moeller, Die Kirche in ihrer Geschichte: ein Handbuch, Vandenhoeck & Ruprecht, ISBN 978-3-525-52312-4.
- Incontro di studi bizantini, Calabria bizantina, vita religiosa e strutture amministrative, Parallelo '38, 1974.
- Venturino Panebianco, Osservazioni sulla eparchìa monastica del Mercurion e sul Thema bizantino di Lucania, in Rivista storica calabrese, a. I, n. 1-2, gennaio/giugno 1980, pp. 189-93.
- Filippo Burgarella, Aspetti del monachesimo greco nella Calabria bizantina, in Pasquale Falco e Mario De Nobis (a cura di), Atti convegno "Per una idea di Calabria". Immagini e momenti di storia calabrese, Cosenza, pe Edizioni Periferia, 1981, pp. 57-71.
Voci correlate
[modifica | modifica wikitesto]Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- La riconquista Bizantina, su lucanianet.it. URL consultato il 23 settembre 2008 (archiviato dall'url originale il 4 giugno 2006).
- Storia del medioevo in Basilicata (PDF), su old.consiglio.basilicata.it.