Coordinate: 40°48′N 16°56′E

Gioia del Colle

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Gioia del Colle
comune
Gioia del Colle – Stemma
Gioia del Colle – Bandiera
Gioia del Colle – Veduta
Gioia del Colle – Veduta
Piazza Plebiscito
Localizzazione
StatoItalia (bandiera) Italia
Regione Puglia
Città metropolitana Bari
Amministrazione
SindacoGiovanni Mastrangelo (centro-destra) dal 27-5-2019
Data di istituzione19-1-1863
Territorio
Coordinate40°48′N 16°56′E
Altitudine362 m s.l.m.
Superficie208,94 km²
Abitanti26 619[1] (31-8-2022)
Densità127,4 ab./km²
FrazioniColonia Hanseniana, Corvello, La Torre, Casino Eramo e Marzagaglia, Monte Sannace, Montursi, Santa Candida, Terzi, Villaggio Azzurro
Comuni confinantiAcquaviva delle Fonti, Castellaneta (TA), Laterza (TA), Mottola (TA), Noci, Putignano, Sammichele di Bari, Santeramo in Colle, Turi
Altre informazioni
Cod. postale70023
Prefisso080
Fuso orarioUTC+1
Codice ISTAT072021
Cod. catastaleE038
TargaBA
Cl. sismicazona 3 (sismicità bassa)[2]
Cl. climaticazona D, 1 755 GG[3]
Nome abitantigioiesi
Patronosan Filippo Neri, san Rocco di Montpellier
Giorno festivo26 maggio, 16 agosto
Cartografia
Mappa di localizzazione: Italia
Gioia del Colle
Gioia del Colle
Gioia del Colle – Mappa
Gioia del Colle – Mappa
Posizione del comune di Gioia del Colle all'interno della città metropolitana di Bari
Sito istituzionale

Gioia del Colle (Scioo in dialetto locale[4][5], fino al 1863 chiamata Gioia) è un comune italiano di 26 619 abitanti[1] della città metropolitana di Bari in Puglia. È stata sede della comunità montana della Murgia Barese Sud-Est. La cittadina sorge sull'altopiano delle Murge, a 360 m s.l.m.[6]

Geografia fisica

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Lo stesso argomento in dettaglio: Geografia della Puglia.
Tipico aspetto della Murgia

Gioia del Colle, che sorge sul culmine di una collina a 360 m s.l.m., è situata nella parte meridionale delle Murge, nella "Sella di Gioia del Colle", posta tra le Murge di Nord-Ovest e le Murge di Sud-Est, a metà strada tra il Mare Adriatico e il Mar Ionio. Il territorio comunale, con una superficie di 206,48 km², raggiunge un'altitudine massima di 435 m s.l.m. e minima di 296 m s.l.m. Il territorio comunale confina a nord-ovest con Acquaviva delle Fonti, a nord con Sammichele di Bari, a nord-est con Turi, a est con Putignano e Noci, a sud-est con Mottola, a sud con Castellaneta, a sud-ovest con Laterza, a ovest con Santeramo in Colle.

Orografia di Gioia del Colle

Il paesaggio è caratterizzato da grandi superfici boschive, in cui dominano i fragni, più che la roverella. In particolare, il Bosco Romanazzi e Serra Capece costituiscono la parte più cospicua della superficie boschiva del comune di Gioia del Colle e si estendono dalla zona archeologica di Monte Sannace alla strada provinciale per Noci.

La parte occidentale del territorio comunale rientra a tutti gli effetti tra le Murge di Nord-Ovest, con isoipse che superano i 400 m s.l.m. verso Santeramo e Laterza, mentre quella orientale rientra tra le Murge di Sud-Est, con isoipse oltre i 400 m s.l.m. verso Noci. Nel mezzo, invece, si staglia una depressione (sella) con altitudine media di 340 m s.l.m., interrotta soltanto dal colle di 360 metri su cui poggia la città.

Lo stesso argomento in dettaglio: Stazione meteorologica di Gioia del Colle.

Il clima di Gioia del Colle è mediterraneo (Köppen Csa), ma con punte di continentalità a causa dell'altitudine e della lontananza dal mare. La temperatura in inverno oscilla tra -2 e +12 °C, mentre in estate varia tra +18 e +35 °C con un'elevata percentuale di umidità. Le precipitazioni annuali si attestano attorno ai 600 mm. Non di rado cade la neve, circa una volta all'anno, specialmente in presenza di aria fredda di origine balcanica.

Nella tabella sottostante sono riportati i valori medi che si registrano nelle Murge basse, di cui anche il territorio di Gioia del Colle fa parte.

GIOIA DEL COLLE Mesi Stagioni Anno
Gen Feb Mar Apr Mag Giu Lug Ago Set Ott Nov Dic InvPriEst Aut
T. max. media (°C) 9,810,513,016,721,826,329,529,125,319,614,511,010,417,228,319,818,9
T. min. media (°C) 1,92,13,65,89,613,316,015,813,39,85,83,22,46,315,09,68,4
Precipitazioni (mm) 53,067,566,941,746,339,228,341,649,068,766,567,9188,4154,9109,1184,2636,6
Giorni di pioggia 8886643457782420111974
Umidità relativa media (%) 78767269676259626673797977,769,36172,770,2
Lo stesso argomento in dettaglio: Storia di Gioia del Colle.
La sala del trono nel castello normanno-svevo

L'attuale abitato di Gioia del Colle nasce intorno a un castello di origini bizantine.

Il suo nome deriva da Joha, riduzione del cognome Joannakis, famiglia bizantina presente in questi luoghi in età medioevale,[8] ma sull'origine del toponimo ci sono molte opinioni e perfino leggende. Una delle più famose racconta che una nobildonna in viaggio nella zona perse dei gioielli tra cui una bellissima e preziosissima collana. Al luogo dove la collana venne ritrovata venne dato il nome "Gioia del Colle". La complessa ed originale storia della città di Gioia del Colle è illustrata anche nel suo particolare stemma araldico: una coppa a forma di calice ricolma di gioielli e bordata da motivi agricoli. Diversamente dagli stemmi dei paesi limitrofi, quello di Gioia del Colle, risalente al 1934, non si lega ad alcun simbolo raffigurante casati, marchesati o ducati, ma racconta la presenza di una civiltà eterogenea che va dalla povertà alla ricchezza, dall'artigianato al latifondo. Si ispira ad una scultura eseguita nel 1480 da Joannes de Rocca, su una pietra murata nella sede dell'Università di Gioia, raffigurante tre stemmi: quello di Gioia con la scritta Universitas Joe, quello Aragonese con la corona reale e quello dei conti Acquaviva di Conversano.

L'abitato, dominato nel primo trentennio del XII secolo da un Roberto Britio, conte di Ruggero II; fu ricostruito dal normanno Riccardo Siniscalco, per poi essere distrutto da Guglielmo I di Sicilia detto "il Malo". Fu rifondato nel 1230 da Federico II di Svevia al ritorno dalla Crociata. Sembra che il castello fosse una residenza in cui sostava durante le sue battute di caccia. Fu poi completato dagli Angioini che aprirono delle finestre sulla cortina.

Fra il 1600 e 1800 i successivi proprietari (gli Acquaviva d'Aragona, i De Mari, e Donna Maria Emanuela Caracciolo) hanno tolto al complesso l'aspetto di una residenza fortificata.

La città "nuova" però avrebbe origine da un insediamento ben più antico: Monte Sannace, distante circa 5 km dall'abitato odierno. Scavi archeologici, ancora oggi, portano alla luce vestigia di un villaggio di Peucezi risalente al VII secolo a.C. Gioia nasce durante il dominio bizantino per poi passare sotto il dominio normanno, infeudata al conte Riccardo di Altavilla. A Federico II si deve la ricostruzione del castello. Fu principato di Taranto e feudo dei principi De Mari di Acquaviva delle Fonti fino all'abolizione delle feudalità.

La targa commemorativa dei fatti di Marzagaglia del 1920.

La strage di Marzagaglia

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Nel 1920, nel difficile clima sociale e politico del primo dopoguerra, avvenne l'episodio passato alla storia come strage di Marzagaglia[9]. Il primo luglio vennero uccisi 6 braccianti e il giorno dopo per ritorsione tre possidenti.

Lo stemma di Gioia del Colle è stato riconosciuto con decreto del capo del governo del 28 agosto 1934.[10]

«D'azzurro, alla coppa d'oro, colma di gemme sulla campagna di verde accostata da due piante di grano nodrite sulla campagna medesima. Ornamenti esteriori da Comune.»

Il gonfalone, concesso con regio decreto del 23 agosto 1934[10], è un drappo di porpora.

Monumenti e luoghi d'interesse

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Castello normanno-svevo

Le fortificazioni ovest del castello

Il castello normanno-svevo di Gioia del Colle è il risultato di almeno tre interventi costruttivi: uno risalente al periodo bizantino, un altro a quello normanno e l'ultimo a quello svevo. Inizialmente era costituito da un recinto fortificato in conci lapidei, fu ingrandito nel XII secolo dal normanno Riccardo Siniscalco, che lo trasformò in una residenza nobiliare.

La sistemazione definitiva del castello si deve a Federico II di Svevia intorno al 1230, epoca in cui si presenta con un cortile quadrangolare, saloni e stanze che si affacciano su di esso, ed è delimitato da quattro torri angolari. Delle quattro torri angolari originarie, di cui si parla nell'apprezzo della Terra di Gioia sia dell'architetto e tabulario Honofrio Tangho del 1640 che di Gennaro Pinto del 1653, oggi ne restano solo due: quella De' Rossi e quella dell'Imperatrice.

Il castello ospita permanentemente il Museo archeologico nazionale di Gioia del Colle.

Chiesa Madre

Chiesa di Santa Maria Maggiore

Eretta verso la fine dell'XI secolo da Riccardo Siniscalco col nome di "Chiesa palatina di S. Pietro", era stata inizialmente dedicata a San Pietro, fu successivamente rinominata "Madonna della Neve". La chiesa venne distrutta nel 1764 da un incendio appiccato nel corso di una sommossa popolare. Nello stesso anno la chiesa venne ricostruita e dedicata alla natività della Beata Vergine. A questa epoca risalgono le due sculture in pietra (S. Filippo Neri e la Madonna con in grembo il Bambino) presenti sulla facciata.

Nel 1857 la chiesa venne nuovamente danneggiata, questa volta da un terremoto; venne quindi chiusa al culto. Il prospetto e il campanile vennero restaurati nel 1893.

Al 1942 risale il crollo del campanile a causa di dissesti strutturali tra la parte edificata nel XII secolo e quella del 1893.

Presso la chiesa vennero istituiti i Libri Battesimali nel 1575 e i Registri dei Morti nel 1584.

Presenta al suo interno numerosi affreschi risalenti a diversi periodi storici e una cripta in cui è sepolto il corpo del principe Carlo III de Mari. Ricostruita nel corso dei secoli, conserva ancora lo stipite originale del portone di ingresso e un sarcofago adibito a lavabo (conservato in sagrestia).

Altre chiese

Chiesetta di Santa Maria della Croce (fine 1600, ultima testimonianza delle chiese rurali presenti a Gioia del Colle)
  • Parrocchia Sacro Cuore, retta dal 1984 dalla congregazione "Famiglia dei Discepoli" di Padre Minozzi
  • Parrocchia Santa Lucia
  • Parrocchia San Vito
  • Parrocchia Immacolata di Lourdes
  • Parrocchia Madonna di Loreto (aeroporto militare)
  • Chiesa San Rocco
  • Chiesa Sant'Angelo
  • Chiesa Sant'Andrea
  • Chiesa San Domenico (con annesso convento domenicano, oggi palazzo municipale)
  • Chiesa San Francesco (con annesso convento francescano, oggi sede della caserma dei carabinieri)
  • Chiesa del Crocifisso (con annesso convento)
  • Chiesa della Candelora
  • Chiesa Maria SS.Annunziata (Località Monte Sannace)
  • Chiesa San Giuseppe lavoratore (località Montursi)

Le confraternite e le Pie Associazioni

  1. Immacolata Concezione della Beata Vergine Maria, Arciconfraternita, Chiesa Sant'Andrea
  2. Beata Vergine Maria del Monte Carmelo, Confraternita, Chiesa Matrice
  3. San Filippo Neri, Confraternita, Chiesa Sant'Angelo
  4. Purgatorio, Confraternita, Chiesa San Francesco
  5. Beata Vergine Maria del Santo Rosario, Confraternita, Chiesa San Domenico
  6. San Rocco, Confraternita, Chiesa San Rocco
  7. Santa Lucia V.M., Confraternita, Parrocchia Santa Lucia
  8. San Vito M., Chiesa della Candelora, INATTIVA
  9. Sant'Anna, Pia associazione, Chiesa Sant'Andrea
  10. Santa Rita, Pia Associazione, Chiesa Sant'Angelo
  11. San Pio da Pietrelcina, Gruppo di Preghiera, Parrocchia Santa Lucia
  12. Purificazione della vergine Maria, Chiesa Sant'Angelo, ESTINTA
  13. San Michele Arcangelo, Chiesa Sant'Angelo, ESTINTA
  14. Sant'Antonio e Crocifisso, Chiesa del Crocifisso, ESTINTA
  15. Santissimo Sacramento, Chiesa Matrice, ESTINTA

Archi del centro storico

Lo stesso argomento in dettaglio: Archi del centro storico di Gioia del Colle.

Distilleria Cassano

Il territorio gioiese è stato sempre interessato da un'importante produzione vinicola, che nei secoli scorsi ha trovato mercato soprattutto in Francia. Quando questo canale è stato chiuso come conseguenza delle misure protezionistiche del 1887 tra Italia e Francia, i produttori hanno cominciato a distillare le ingenti quantità di vino invenduto per produrre cognac e bevande alcoliche[11].

Seguendo l'esempio di altri, nel 1891 Paolo Cassano fece allestire una distilleria all'interno della masseria Cassano. L'attività dell'opificio continuò con buona fortuna fino al 1914 (nacque in questo periodo il Fides Cognac italiano, il più conosciuto cognac prodotto a Gioia), quando la società fu messa in liquidazione per una serie di concomitanti fattori negativi che ne avevano ridotto notevolmente la profittabilità: in primo luogo un'epidemia di fillossera che decimò i vigneti dell'intera Puglia; inoltre nel 1912 si registrò un notevole incremento della tassazione unitamente all'abolizione degli abbuoni fiscali destinati ai produttori di cognac[12].

La distilleria passata alla famiglia Taranto e tenuta in stato di abbandono, venne poi ceduta alla USL (oggi Azienda sanitaria locale) nel 1970 per farne un ospedale. La costruzione fu nuovamente ceduta al comune di Gioia del Colle nel 1997 per appianare alcuni debiti.

L'ex distilleria rappresenta un esempio pionieristico dell'industria pugliese, in ragione di queste considerazioni il Ministero dei Beni Culturali e Ambientali ne ha sancito l'importanza storica con l'iscrizione nell'elenco dei beni monumentali e ambientali con decreto di vincolo del 26 settembre 1992.

Ristrutturata a partire dal 2006, la distilleria ospita occasionalmente mostre e sagre.

Aree naturali

I Boschi Romanazzi sono un'oasi in gestione al WWF Italia.

Evoluzione demografica

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Abitanti censiti[13]

Etnie e minoranze straniere

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Gli stranieri residenti nel comune sono 1 406 persone, pari al 4,73% della popolazione.[14]

Di seguito sono riportati i gruppi più consistenti[15]:

Niente fonti!
Questa voce o sezione sull'argomento centri abitati della Puglia non cita le fonti necessarie o quelle presenti sono insufficienti.
La scuola primaria San Filippo Neri.

A Gioia del Colle hanno sede 5 scuole dell'infanzia, 4 scuole primarie e 2 scuole secondarie di primo grado. Per quanto riguarda le scuole secondarie di secondo grado, in città hanno sede il liceo scientifico "Ricciotto Canudo", il liceo classico "Publio Virgilio Marone" e l'istituto tecnico tecnologico "Galileo Galilei".

Lo stesso argomento in dettaglio: Biblioteca comunale don Vincenzo Angelillo.
Museo archeologico nazionale
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Lo stesso argomento in dettaglio: Museo archeologico nazionale di Gioia del Colle.

Le sale del Museo archeologico sono allestite all'interno del castello normanno-svevo. È presente una sistematica esposizione dei numerosi corredi delle necropoli di Monte Sannace e Santo Mola che coprono un ampio arco cronologico: dall'inizio del VI al II secolo a.C. Vasi geometrici e figurati, armi in bronzo, fibule e statuine fittili definiscono la consueta composizione dei corredi funerari del centro indigeno ma anche delle più ampie comunità peucete.

Parco archeologico di Monte Sannace
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Lo stesso argomento in dettaglio: Parco archeologico di Monte Sannace.

Il sito, distante 5 km dal centro abitato in direzione di Turi, è stato oggetto di scavi archeologici a partire dal 1957 da parte della Soprintendenza alle antichità della Puglia e del Materano. Gli scavi, terminati nel 1961, hanno portato alla luce un insediamento degli antichi Peucezi risalente al IX secolo a.C. e che perdura, con brevi interruzioni, fino al periodo ellenistico-romano (all'incirca fino al I secolo d.C.).

Il parco archeologico comprende alcuni tratti dei circuiti difensivi e la porta nord, oltre a buona parte dell'abitato, numerose tombe e diversi edifici dell'acropoli.

I reperti provenienti dagli scavi sono conservati nel Museo archeologico nazionale situato all'interno del Castello normanno-svevo.

Oltre ad aver dato i natali a Ricciotto Canudo, che durante il soggiorno a Parigi alimentò il dibattito attorno all'arte cinematografica, Gioia del Colle è legata al cinema per aver ospitato il set di tre film, in epoche diverse:

  • La Banda Musicale di Gioia del Colle ha vinto il Concorso Internazionale di Venezia nel 1924 e il Concorso Professionisti a Roma nel 1929[17].
  • Dal 1998 si tiene a Gioia del Colle il concorso internazionale di musica Premio Pietro Argento[18].
  • Nel 2012, dall'iniziativa di numerosi musicisti gioiesi, nasce Rockerella, un progetto di produzione, ricerca storica, censimento e coordinamento della musica alternativa di Gioia del Colle, che diventa un omonimo festival e produce due compilation[19][20] e il documentario "Rockerella, storia della musica di Gioia del Colle dagli anni '50 ai giorni nostri"[21].
  • Festa Patronale di San Filippo Neri, 25 - 26 - 27 maggio;
  • Festa del compatrono San Rocco, 15 - 16 agosto;
  • Processione dei Sacri Misteri della Passione, Venerdì Santo;
  • Festival Internazionale Chièdiscena, aprile - maggio[22];
  • Palio delle Botti, agosto[23].

Gioia del Colle è rinomata per la mozzarella di Gioia del Colle DOP a latte vaccino e il vino Primitivo di Gioia del Colle, inoltre sono presenti importanti produttori di pasta e olio extravergine di oliva. L'agricoltura, le industrie casearie, le cantine, i pastifici e i frantoi assieme alle imprese commerciali rappresentano il motore economico di questo paese.

Nel 2020 la mozzarella di Gioia del Colle è diventata una DOP [24].

Infrastrutture e trasporti

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Lo stesso argomento in dettaglio: Strade provinciali della città metropolitana di Bari.

Le principali direttrici stradali di Gioia del Colle sono:[25]

La stazione ferroviaria di Gioia del Colle.
Lo stesso argomento in dettaglio: Stazione di Gioia del Colle.

La stazione ferroviaria è posta sulla ferrovia Bari-Taranto, ed è capolinea della linea Gioia del Colle-Rocchetta Sant'Antonio.

Lo stesso argomento in dettaglio: Aeroporto di Gioia del Colle.

Presso l'aeroporto militare di Gioia del Colle "Antonio Ramirez" ha sede il 36º Stormo dell'Aeronautica Militare.

Mobilità urbana

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Il trasporto pubblico urbano è un servizio gratuito messo a disposizione dall'amministrazione comunale e gestito dalla società Sabato Viaggi. La rete consiste di due linee circolari, due linee che servono la zona Termosud, due linee per la zona industriale e due linee che collegano i principali siti scolastici del comune di Gioia del Colle[26].[Da chiarire la gratuità, Fonte non funzionante.]

Amministrazione

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Il palazzo San Domenico, sede del municipio.
Periodo Primo cittadino Partito Carica Note
15 novembre 1986 18 giugno 1991 Angelo Longo DC Sindaco
18 giugno 1991 21 dicembre 1991 Giuseppe Gallo DC Sindaco
21 dicembre 1991 11 agosto 1992 Vincenzo Martinelli DC Sindaco
11 agosto 1992 28 gennaio 1993 Antonio Domenico Ludovico DC Sindaco
28 gennaio 1993 10 settembre 1993 Pasquale De Leonardis DC Sindaco
10 settembre 1993 8 maggio 1995 Luciana Perrotta
Ubaldo Basta
Luciano Marzano
Commissione
straordinaria
[27]
8 maggio 1995 14 giugno 2004 Sergio Povia PDS / DS Sindaco
14 giugno 2004 23 ottobre 2007 Vito Mastrovito DS Sindaco
23 ottobre 2007 29 aprile 2008 Claudio Palomba Commissario
29 aprile 2008 7 novembre 2011 Piero Longo PdL Sindaco
7 novembre 2011 22 maggio 2012 Maria Filomena Dabbicco Commissario
22 maggio 2012 9 marzo 2015 Sergio Povia PD Sindaco [28]
9 marzo 2015 23 giugno 2016 Rossana Riflesso Commissario
23 giugno 2016 18 maggio 2018 Donato Lucilla lista civica Sindaco
18 maggio 2018 27 maggio 2019 Umberto Postiglione Commissario
27 maggio 2019 in carica Giovanni Mastrangelo centro-destra[29] Sindaco

Altre informazioni amministrative

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Il comune di Gioia del Colle è capoluogo della Comunità montana della Murgia Barese Sud-Est, che raggruppa complessivamente 6 comuni.

Il PalaCapurso, sede delle partite interne del Gioia del Volley.

La principale squadra di calcio della città è stata l'A.S.D. Pro Gioia, che vanta una partecipazione storica al campionato di Serie C stagione 1945/46 e che si è sciolta nel 2011. Attualmente esiste il Partizan Gioia che milita in Seconda Categoria.

La squadra locale di pallavolo è il New Real Volley Gioia che milita in Serie B di pallavolo maschile. I colori sociali sono bianco-rosso. La squadra eredita i fasti dell'ASPC Volley Gioia e del Gioia del Volley società che hanno vantato 4 stagioni nella massima serie: 1994-95, 1995-96, 2003-04 e 2004-05 nonché una finale di Coppa Italia di Serie A2. Attualmente la struttura che ospita le partite interne della New Real Volley Gioia è il PalaCapurso, palazzetto dello sport di Gioia del Colle.

Data l'ottima tradizione pallavolistica avviata dalla squadra principale fin dal 1975, altre realtà si sono messe in luce nel panorama pallavolistico nazionale. La A.S.D. New Volley Gioia di pallavolo femminile milita nella stagione 2012-2013 nella Serie C femminile[30].

La squadra di rugby locale Federiciana Rugby A.S.D. fondata nel 2010, milita nella serie C pugliese della Federazione Italiana Rugby. Nel 2013 la squadra è stata rifondata prendendo il nome di Rugby Club Granata A.S.D., affidandosi ad una nuova guida tecnica, mentre nel 2017 la squadra si tinge di rosa, diventando una squadra femminile di rugby a 7.

Il basket è praticato a livello giovanile. L'A.S.D. Gioia Running, fondata nel 2012, partecipa alle competizioni podistiche a livello regionale.

Militanti nell'A.S.D. Arcieri della Murgia, gli atleti Paolo Cantore, Patrizia Castellaneta e Vito Acito più volte hanno conquistato il titolo regionale FITARCO nella disciplina del tiro con l'arco. Patrizia Castellaneta nel 2011 ha conquistato il titolo di Campionessa italiana assoluta mentre Paolo Cantore nel 2014 il titolo di Campione italiano a squadre.

Impianti sportivi

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Lo stadio locale è intitolato a "P. Martucci", è impiegato dalla locale squadra di calcio. La F.I.G.C.-L.N.D. ha mosso opposizione per l'impiego dell'impianto per le partite di rugby. Il Palasport Gioia del Colle, impiegato per la pallavolo e il basket, è detto PalaCapurso. Infine il PalaKoutnetsov, detto 'Palestrone' dove vengono ospitate le partite del settore giovanile della Team Volley Joya (l'Academy), della New Volley Gioia (Serie C Femminile) nonché partite dei campionati giovanili di altre compagini pallavolistiche gioiesi.

  1. ^ a b Bilancio demografico mensile anno 2022 (dati provvisori), su demo.istat.it, ISTAT.
  2. ^ Classificazione sismica (XLS), su rischi.protezionecivile.gov.it.
  3. ^ Tabella dei gradi/giorno dei Comuni italiani raggruppati per Regione e Provincia (PDF), in Legge 26 agosto 1993, n. 412, allegato A, Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l'energia e lo sviluppo economico sostenibile, 1º marzo 2011, p. 151. URL consultato il 25 aprile 2012 (archiviato dall'url originale il 1º gennaio 2017).
  4. ^ (EN) Gioia del Colle, su In Italia. URL consultato il 26 dicembre 2020 (archiviato dall'url originale il 18 gennaio 2021).
  5. ^ AA. VV., Dizionario di toponomastica. Storia e significato dei nomi geografici italiani, Milano, GARZANTI, 1996.
  6. ^ Gioia del Colle, su tuttitalia.it. URL consultato il 15 dicembre 2018 (archiviato il 16 dicembre 2018).
  7. ^ Pagina con le classificazioni climatiche dei vari comuni italiani, su confedilizia.it. URL consultato il 9 giugno 2011 (archiviato dall'url originale il 27 gennaio 2010).
  8. ^ Roberto Berloco, PERLE DI STORIA PUGLIESE / Gioia del Colle, origini bizantine per una storia di tutto rispetto (3ª puntata), su Giornale di Puglia, 16 novembre 2013. URL consultato il 25 giugno 2020 (archiviato il 22 giugno 2017).
  9. ^ Storia e futuro, su storiaefuturo.com. URL consultato il 20 gennaio 2011 (archiviato il 9 giugno 2013).
  10. ^ a b Gioia del Colle, su Archivio Centrale dello Stato. URL consultato il 30 maggio 2022.
  11. ^ Paradiso.
  12. ^ Dentico e Ponte.
  13. ^ Statistiche I.Stat - ISTAT;  URL consultato in data 29-04-2022.
  14. ^ demo.istat.it, https://demo.istat.it/app/?i=P03&l=it.
  15. ^ Bilancio Demografico e popolazione residente straniera al 31 dicembre 2013 per sesso e cittadinanza, su demo.istat.it, ISTAT. URL consultato il 12 agosto 2015 (archiviato il 30 luglio 2015).
  16. ^ Alfonso Marrese. Apulia Film Commission
  17. ^ Francesco Giannini, La Banda Musicale di Gioia del Colle, su gioiadelcolle.info, 10 Marzo 2007.
  18. ^ Sito ufficiale Premio Argento, su concorsoargento.it. URL consultato il 25 maggio 2020 (archiviato il 25 novembre 2019).
  19. ^ Giulia Sabia, Rockerella Festival, oltre ogni previsione, su gioianet.it, 25 Luglio 2012.
  20. ^ Rockerella (compilation 2016)
  21. ^ Redazione PugliaMusica, Rockerella, il documentario sulla storia della musica gioiese, dagli anni '50 ai giorni nostri, su pugliamusic.it, 20 Luglio 2017.
  22. ^ Redazione ANSA, Festival Teatro Lab 2.0 Gioia del Colle, su ansa.it, 23 Aprile 2019. URL consultato il 5 maggio 2020 (archiviato il 9 maggio 2019).
  23. ^ Sito ufficiale Palio delle Botti, su paliodellebottigioiadelcolle.it. URL consultato il 25 giugno 2020 (archiviato il 7 settembre 2019).
  24. ^ Mozzarella di Gioia del Colle DOP
  25. ^ MapQuest Maps - Driving Directions - Map, su mapquest.com. URL consultato l'8 giugno 2011 (archiviato il 7 aprile 2014).
  26. ^ Orari bus urbani (PDF) [collegamento interrotto], su comune.gioiadelcolle.ba.it.
  27. ^ Consiglio comunale sciolto per infiltrazioni mafiose con Decreto del Presidente della Repubblica 10 settembre 1993 Archiviato il 9 ottobre 2018 in Internet Archive..
  28. ^ Sospeso dalla carica del 5 febbraio al 9 marzo 2015.
  29. ^ Lega, FI, FdI e 3 civiche
  30. ^ Sito ufficiale della ASD New Volley Gioia, su newvolleygioia.it (archiviato dall'url originale il 16 marzo 2012).
  • Gioia - Una città nella storia e civiltà di Puglia. Fasano, Schena Editore, 1986. ISBN 88-7514-139-8.
  • Gioia - Una città nella storia e civiltà di Puglia. Vol. 2. Fasano, Schena Editore, 1988. ISBN 88-7514-252-1.
  • Gioia - Una città nella storia e civiltà di Puglia. Vol. 3. Fasano, Schena Editore, 1992. ISBN 88-7514-529-6.
  • Nicola Bitetti. Le chiese di Gioia nella storia e nell'arte. Fasano, Schena Editore, 1986.
  • Adolfo Armando Celiberti, Pagine di storia gioiese, in "Archivio Storico Pugliese", anno XIV (1961).
  • Vito Umberto Celiberti, Storia documentaria di Gioia Del Colle, dalle origini a roberto D'Angiò, Bari 2000.
  • Pino Dentico e Nunzio Ponte, Le ciminiere mute – L'avventura di un'impresa pugliese fra Ottocento e Novecento, Fasano, Schena Editore, 1991, ISBN non esistente.
  • Domenico Paradiso, Padroni del vapore – L'industria gioiese da fine '800 a metà '900, Gioia del Colle, Comune di Gioia del Colle – Assessorato alla Cultura, 2002, ISBN non esistente.
  • Vincenzo Tuccillo. La nostra Gioia del Colle. Fasano, Schena Editore, 1998. ISBN 88-8229-080-8.

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