Deceduti per l'esplosione della "Caterina Costa" (28 marzo 1943)
[modifica | modifica wikitesto]Cognome | Nome | Padre Madre Coniuge Figli |
Luogo di nascita |
Data di nascita |
anni alla morte |
Residenza | Professione | Note |
---|---|---|---|---|---|---|---|---|
? | ? | ? ? ? ? ? ? |
? | ??.??.1??? | ? anni ? mesi |
? | ? | Morto Liguori n° ?? ?º Elenco |
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? | ??.??.1??? | ? anni ? mesi |
? | ? | Morto Liguori n° ?? ?º Elenco |
? | ? | ? ? ? ? ? ? |
? | ??.??.1??? | ? anni ? mesi |
? | ? | Morto Liguori n° ?? ?º Elenco |
? | ? | ? ? ? ? ? ? |
? | ??.??.1??? | ? anni ? mesi |
? | ? | Morto Liguori n° ?? ?º Elenco |
Ciriello | Domenico | Ciriello Vincenzo (fu) ? ? ? ? |
Aversa (CE) | ??.??.1??? | 73 anni ? mesi |
Aversa (CE) | Calzolaio | Morto Liguori n° 49 2º Elenco |
Cappiello | Vincenzo | Cappiello Giuseppe ? ? - - |
Napoli (NA) | ??.??.1??? | 14 anni ? mesi |
Napoli (NA) | ? | Morto Liguori n° 50 2º Elenco |
Baratto | Giovanni | Baratto Giovanni ? ? - - |
Napoli (NA) | ??.??.1??? | 14 anni ? mesi |
Napoli (NA) | ? | Morto Liguori n° 51 2º Elenco |
Donzelli | Gennaro | Donzelli Vincenzo (fu) ? ? ? ? |
? | ??.??.1??? | ? anni ? mesi |
? | ? | Morto Liguori n° 52 2º Elenco |
D'Arco | Pasquale | D'Arco Antonio ? ? ? ? |
? | ??.??.1??? | ? anni ? mesi |
? | ? | Morto Liguori n° 53 2º Elenco |
De Stefano | Umberto | De Stefano Vincenzo (fu) ? ? ? ? ? figli |
Napoli (NA) | ??.??.1??? | 59 anni ? mesi |
Napoli (NA) | Carpentiere | Morto Liguori n° 54 2º Elenco |
Manfredini | Antonietta | Gennaro Manfredini ? ? - - |
Napoli (NA) | ??.??.1??? | 15 anni ? mesi |
Napoli (NA) | ? | Morto Liguori n° 55 2º Elenco |
Esposito | Giuseppina | Esposito Gennaro Gelano Virginia ? ? |
? | ??.??.1??? | ? anni ? mesi |
? | ? | Morto Liguori n° 56 3º Elenco |
Sorrentino | Bianca | Sorrentino Giorgio (fu) Pirone Concetta - - |
Napoli (NA) | 28.02.1915 | ? anni ? mesi |
Rampe Cavone, 18 Napoli (NA) |
Operaia | Morto Liguori n° 57 3º Elenco |
Bruno | Teresa | Bruno Eugenio Villani Letizia ? ? |
Portici (NA) | 27.04.1912 | ? anni ? mesi |
Via Michelangelo Naldi, 36 Portici (NA) |
Operaia | Morto Liguori n° 58 3º Elenco |
Cozzolino | Salvatore | Cozzolino Ciro (fu) Giarritiello Maria Grazia ? ? |
Portici (NA) | ??.??.1883 | ? anni ? mesi |
Via Francesco Bellucci Sessa, 64 Portici (NA) |
? | Morto Liguori n° 59 3º Elenco |
Raucci | Luca | Raucci Pasquale (fu) ? ? ? ? 6 figli |
Napoli (NA) | ??.??.1??? | 67 anni ? mesi |
Via Giuseppe Maffei, 2 Napoli (NA) |
Operaio | Morto Liguori n° 60 3º Elenco |
ignoto | ignoto | ? ? ? ? ? ? |
? | ??.??.1??? | ? anni ? mesi |
? | ? | Morto Liguori n° 61 3º Elenco |
ignoto | ignoto | ? ? ? ? ? ? |
? | ??.??.1??? | ? anni ? mesi |
? | ? | Morto Liguori n° 62 3º Elenco |
ignoto | ignoto | ? ? ? ? ? ? |
? | ??.??.1??? | ? anni ? mesi |
? | ? | Morto Liguori n° 63 3º Elenco |
Gasparri | Lorenzo | Gasparri Augusto Garampi Zoe Docquier Marcelle 6 figli |
Napoli (NA) | 25.04.1894 | 18 anni 11 mesi |
? | Ammiraglio di Divisione | Morto Liguori n° 64 5º Elenco M.O.V.M. alla Memoria |
Ascione | Pasquale | Ascione ? ? ? Bottiglieri Rosa ? |
? | ??.??.1??? | ? anni ? mesi |
? | Operaio Ditta De Bonis S/A | Morto Liguori n° 65 6º Elenco |
Luxardo | Giacomo detto Federico | Luxardo ? ? ? ? ? |
Bonassola (SP) | ??.??.1??? | ? anni ? mesi |
? | Ufficiale di Macchina | Disperso Liguori n° 66 1ª Testimonianza[1][2] |
Scartoni | Ermenegildo | Scartoni Pasquale Tendi Ermizia ? ? |
Arezzo (AR) | 09.03.1919 | ? anni ? mesi |
? | Marò (Matr. 98322) |
Morto Liguori n° 67 7º Elenco Sepolto Mausoleo Schilizzi (Napoli) |
Bortolami | Riccardo | Bortolami Vittorio Rizzato Maria ? ? |
Padova (PD) | 17.02.1921 | ? anni ? mesi |
? | Cannoniere Puntatore Mitragliere (Matr. 34834) |
Morto Liguori n° 68 7º Elenco Sepolto Mausoleo Schilizzi (Napoli) |
Portoghese | Gaetano | Potoghese Francesco De Tullio Pasqua ? ? |
Bari (BA) | 18.11.1922 | ? anni ? mesi |
? | Cannoniere Puntatore Mitragliere (Matr. 77304) |
Morto Liguori n° 69 7º Elenco Sepolto Mausoleo Schilizzi (Napoli) |
Bosio | Angelo | Bosio ? ? ? ? ? |
Iseo (BS) | 27.03.1922 | ? anni ? mesi |
? | Marò (Matr. ?) |
Disperso Liguori n° 70 7º Elenco |
Biraschi | Giovanni | Biraschi ? ? ? ? ? |
Camerino (MC) | 01.01.1922 | ? anni ? mesi |
? | Radiotelegrafista (Matr. 57560) |
Disperso Liguori n° 71 7º Elenco |
Boyer | Luciano | Boyer ? ? ? ? ? |
Ancona (AN) | 11.01.1917 | ? anni ? mesi |
? | Segnalatore (Matr. 29366) |
Disperso Liguori n° 72 7º Elenco |
Barberini | Armando | Barberini ? ? ? ? ? |
Roma (RM) | 15.10.1922 | ? anni ? mesi |
? | Cannoniere Ordinario (Matr. 88609) |
Disperso Liguori n° 73 7º Elenco |
Baroni | Loris | Baroni ? ? ? ? ? |
Viareggio (LU) | 03.03.1922 | ? anni ? mesi |
? | Cannoniere Ordinario (Matr. 88118) |
Disperso Liguori n° 74 7º Elenco |
Biasio | Mario | Biasio ? ? ? ? ? |
Padova (PD) | 11.04.1912 | ? anni ? mesi |
? | Cannoniere Ordinario (Matr. 63652) |
Disperso Liguori n° 75 7º Elenco |
Maiorca | Emanuele | Maiorca ? ? ? ? ? |
Catania (CT) | 11.02.1921 | ? anni ? mesi |
? | Cannoniere Puntatore Mitragliere (Matr. 36331) |
Disperso Liguori n° 76 7º Elenco |
Oteri | Nicola | Oteri ? ? ? ? ? |
Messina (ME) | 02.11.1918 | ? anni ? mesi |
? | Cannoniere Armaiolo (Matr. 71578) |
Disperso Liguori n° 77 7º Elenco |
Colacino | Antonio | Colacino ? ? ? ? ? |
Marcellinara (CZ) | 19.03.1919 | ? anni ? mesi |
? | Fuochista (Matr. 10169) |
Ferito Liguori n° 78 7º Elenco |
Possibili altri deceduti per l'esplosione della "Caterina Costa" (28 marzo 1943)
[modifica | modifica wikitesto]Decorati per l'esplosione della "Caterina Costa" (28 marzo 1943)
[modifica | modifica wikitesto]Vivaldi
[modifica | modifica wikitesto]28 marzo 1943
Il Vivaldi (capitano di vascello Francesco Camicia), sul quale sono ancora in corso i lavori di riparazione, si trova a Napoli quando esplode nel porto la motonave Caterina Costa.
La Caterina Costa, una delle tante navi impiegate per il trasporto di rifornimenti sulla rotta Napoli-Tunisia, si stava apprestando a partire in convoglio per Biserta ed aveva imbarcato un carico particolarmente pericoloso: ben 790 tonnellate di carburante e 1700 tonnellate di munizioni, oltre a provviste, mezzi corazzati, artiglieria e truppe italiane e tedesche. La mattina del 28 marzo, durante la fase finale delle operazioni di caricamento, è scoppiato a bordo un incendio per cause mai chiarite – incidente o sabotaggio –, incendio che nelle ore successive va estendendosi sempre di più nonostante gli sforzi, invero piuttosto tardivi e mal coordinati, di Vigili del Fuoco e Capitaneria di Porto.
L’ammiraglio Lorenzo Gasparri, comandante del Gruppo Cacciatorpediniere della Squadra Navale e presente per caso a Napoli al momento dell’incendio, prende l’iniziativa di organizzare un gruppo di marinai per allontanare dalla motonave in fiamme alcune bettoline cariche di munizioni, onde evitare che, se la Caterina Costa dovesse esplodere, tali imbarcazioni siano investite dall’esplosione e saltino a loro volta in aria, aggravando ulteriormente i danni; Gasparri dirige personalmente il tentativo. Anche una motobarca del Vivaldi, con a bordo il nocchiere Santo Scarfi, il fuochista Gaetano Eliano ed il timoniere Egidio Giorgetti, viene inviata sottobordo alla Caterina Costa e contribuisce – nonostante il pericolo costituito dal carburante incendiato e dai rottami incandescenti che vengono proiettati in giro dagli scoppi che avvengono sulla motonave – ad allontanare alcune bettoline cariche di munizioni, che rischierebbero essere coinvolte da un’eventuale esplosione, così permettendo di spostare in posizione più lontana un’altra nave, anch’essa con carico pericoloso, ormeggiata vicino alla Caterina Costa. Compiuta quest’operazione, Gaetano Eliano corre a bordo di un altro mercantile, quasi interamente circondato da nafta incendiata, e partecipa allo spegnimento dell’incendio divampato a bordo.
Il comandante della Caterina Costa suggerisce di autoaffondare la nave per evitare che le fiamme possano raggiungere le munizioni e provocare una catastrofe, ma l’acqua sotto il suo scafo è troppo poco profonda; si chiamano allora dei rimorchiatori per tentare di portare la motonave fuori dal porto, ma è troppo tardi. Alle 17:39 le fiamme raggiungono le stive in cui sono sistemate le munizioni, e la Caterina Costa salta in aria: la terrificante esplosione, oltre a disintegrare la nave, distrugge il molo adiacente, danneggia le navi e gli edifici circostanti, investe ed affonda i rimorchiatori Oriente e Cavour che stavano cercando di allontanarla dall’ormeggio, devasta il vicino rione di Sant’Erasmo, lancia in tutta la città rottami infuocati di ogni forma e dimensione (che provocano ulteriori vittime ed appiccano nuovi incendi), distrugge cornicioni e scardina porte e finestre un po’ dappertutto. I morti sono almeno 549, tra cui anche l’ammiraglio Gasparri, investito dall’esplosione mentre ancora dirigeva il tentativo di allontanare le pericolose bettoline; i feriti più di 3000.
L’esplosione della motonave provoca danni e feriti anche sul Vivaldi, che è minacciato anche dall’avanzata degli incendi causati dall’esplosione; l’equipaggio del cacciatorpediniere, organizzato in squadre e guidato dal comandante Camicia, dal comandante in seconda Giovanni Peraldo Gianolino, dal guardiamarina Virgilio Tommasini e dall’aspirante sottotenente del Genio Navale Umberto Rosa, scende a terra per affrontare gli incendi e riesce ad arginare le fiamme prima che possano raggiungere il Vivaldi, allontanare dal cacciatorpediniere il materiale esplosivo che potrebbe esplodere, e salvare così la nave. Al contempo due imbarcazioni del Vivaldi, con a bordo i fuochisti Michele Favia, Salvatore Amadei e Giacomo Mich, cooperano nelle operazioni di spegnimento nonostante siano esse stesse quasi completamente circondate dalla nafta incendiata che galleggia sulle acque del porto.
Il comandante Camicia verrà decorato con la Medaglia di Bronzo al Valor Militare, con motivazione: «Comandante di cacciatorpediniere in lavori minacciato da vasti prossimi incendi provocati da violentissima esplosione di nave da trasporto carica di esplosivi che causava alla sua unità danni e feriti, interveniva per circoscrivere i più vicini incendi, guidando i propri dipendenti, nonostante il grave pericolo prodotto dalle continue esplosioni del carico della nave, riuscendo ad evitare la perdita della propria unità»; analoga decorazione sarà conferita al Marinaio Fuochista Meccanico Armaiolo Gaetano Eliano, da San Giuseppe Vesuviano (*02.01.1921 pompei+1995), con motivazione: «Facente parte dell’armamento di imbarcazione a motore, si prodigava nell’allontanare da piroscafo incendiato carico esplosivi, diverse bettoline-munizioni, nonostante le continue proiezioni di materiale incandescente causato dagli scoppi, facilitando in tal modo l’allontanamento di altre unità con carico di munizioni e benzina. In seguito concorreva tra i primi a spegnere un incendio su piroscafo quasi completamente circondato da nafta infiammata e successivamente si prodigava ancora per combattere le fiamme che minacciavano da vicino il cacciatorpediniere su cui era imbarcato. Esempio di entusiastico slancio ed elevata dedizione al dovere». Riceveranno la Croce di Guerra al Valor Militare il comandante in seconda, tenente di vascello Giovanni Peraldo Gianolino da Torino, con motivazione: «Ufficiale in 2a di Unità immobilizzata in cantiere per grandi lavori, nelle immediate vicinanze di grandi incendi, provocati da violenta esplosione che aveva già causato danni e feriti a bordo, si prodigava nelle operazioni di estinzione e nella direzione delle squadre inviate a terra per circoscrivere le fiamme che minacciavano di estendersi alla Nave e per allontanare materiali esplosivi. Esempio di sereno ardimento e dedizione al dovere»;
- il guardiamarina Virgilio Tommasini, da Lussinpiccolo, e l’aspirante sottotenente del Genio Navale Umberto Rosa, da Milano, con motivazione:
«Ufficiale imbarcato su Unità immobilizzata in cantiere per grandi lavori, nelle immediate vicinanze di grandi incendi, provocati da vasta esplosione che aveva già causato danni e feriti a bordo, si prodigava nel circoscrivere le fiamme a terra ed a spostare i materiali esplosivi ed infiammabili più vicini alla Nave. Esempio di generoso slancio e sereno ardimento»;
- il nocchiere Santo Scarfi, da Messina, ed il torpediniere Egidio Giorgetti, da Oggiona Santo Stefano, con motivazione:
«Facente parte dell’armamento di una imbarcazione a motore, si prodigava nell’allontanare da piroscafo incendiato, – carico di materiale esplosivo – alcune bettoline-munizioni nonostante le continue proiezioni di sostanza incandescente causate dagli scoppi che avvenivano sul bastimento, facilitando in tal modo l’allontanamento di altra unità anch’essa con carico pericoloso. Esempio di generoso slancio e dedizione al dovere»
- i fuochisti Michele Favia, da Bari, e Giacomo Mich, da Venezia, con motivazione:
«Imbarcato su motoscafo quasi completamente circondato da nafta infiammata, si prodigava nella estinzione di vasto incendio provocato da violenta esplosione e nella circoscrizione di successivi incendi sviluppatisi nelle immediate vicinanze della propria unità, impossibilitata a muoversi, riuscendo ad evitare danni maggiori»;
- il fuochista Salvatore Amadei, da Rimini, con motivazione:
«Si prodigava nell’estinzione di vasto incendio provocato da violenta esplosione su un motoscafo quasi completamente circondato da nafta infiammata, e nella circoscrizione di successivi incendi sviluppatisi nelle immediate vicinanze della propria Unità, impossibilitata a muoversi, riuscendo ad evitare danni maggiori»;
- il capo cannoniere puntatore scelto di terza classe Francesco D’Arpino da Alatri,
- il secondo capo meccanico Gino Bendini da Tarquinia,
- il sergente cannoniere puntatore scelto Antonio Arfiero da Montagnana,
- il sergente cannoniere armaiolo Giuseppe Corradi da Chiampo,
- il sergente S.D.T. Carlo Fontanella da Venezia,
- il sergente elettricista Giuseppe Fontana da Genova,
- il sergente silurista Luigi De Min da Chies d’Alpago,
- il sergente radiotelegrafista Armando La Cara da Palermo,
- il sergente motorista navale Michele Servidio da Cetrano,
- il sottocapo cannoniere puntatore scelto Angelo Sandrini da Manerba,
- il sottocapo cannoniere puntatore mitragliere Emilio Alciati da Asti,
- il sottocapo elettricista Beniamino Censi da Codevigo,
- il sottocapo meccanico Franco Mortarotti da Tanco,
- il sottocapo meccanico Sebastiano Sarcià da Siracusa,
- il segnalatore Giordano Bianchini da Salò,
- il cannoniere armaiolo Vittorio Clari da Segrate
- il cannoniere armaiolo Mario Rossini da Marnate,
- il marinaio Giuseppe Bassi da Berlingo,
- il fuochista Giovanni Masserdotti da Brescia,
- il fuochista Enzo Romoli da Firenze (FI) il 18.03.1920, morto al largo di Bonifacio (Francia) il 09.09.1943, "sepolto" in mare una cinquantina di miglia ad ovest dell’Asinara
tutti con motivazione: «Imbarcato su Unità immobilizzata in cantiere per grandi lavori nelle immediate vicinanze di vasti incendi provocati da violenta esplosione che aveva già causato danni e feriti a bordo, si prodigava nel circoscrivere le fiamme a terra ed a spostare i materiali esplosivi ed infiammabili più vicini alla Nave. Esempio di generoso slancio e sereno ardimento». tutti gli altri morti DOPO la guerra.
Cacciatorpediniere "Ugolino Vivaldi" XVI Squadriglia Cacciatorpediniere IX Divisione Corazzate I Squadra Comando delle Forze Navali da Battaglia Supermarina
Fonte: http://conlapelleappesaaunchiodo.blogspot.com/2020/03/ugolino-vivaldi-parte-1.html
Altro per l'esplosione della "Caterina Costa" (28 marzo 1943)
[modifica | modifica wikitesto]- P/fo Cavour (rimorchiatore), 1907, 35, Napoli: n. 344, Fevoli Domenico, Napoli. 28 marzo 1943. Napoli (per effetto della scoppio della Motonave Caterina Costa). (35/70)
- P/fo Oriente (rimorchiatore), 1889, 36. Napoli: n. 143, Volpicelli Giuseppe, Napoli. 28 marzo 1943. Napoli (per effetto della scoppio della Motonave Caterina Costa).
Quadro
[modifica | modifica wikitesto]- La "Madonna del fuoco"
Quando, il pomeriggio del 28 marzo 1943, esplose la Caterina Costa (193), uno dei tanti frammenti del suo scafo - una lastra d'acciaio, di forma allungata e concava – piovve sul balcone di casa di Vincenzo Irolli sulla strada per San Martino. Il maestro la raccolse e vi dipinse, nella cavità, la scena più drammaticamente consona a quell'insolito supporto: una Madonna che, emergendo dalle fiamme, protegge col proprio corpo il Bambino che reca in braccio.[25]
La critica complessiva dell'opera dell'I. è rimasta fortemente condizionata dalla sovrabbondanza di tale produzione; e negativa e deteriore è stata giudicata la "formula Irolli" nel passaggio tra Ottocento e Novecento, simbolo di un disimpegno morale e sociale dell'artista (Picone Petrusa; Fusco; Pinto). In queste ricostruzioni l'I. viene descritto come un attardato esponente del bozzettismo di fine Ottocento, dotato di un estro pittorico che lo portava a dar vita a "virtuosismi pseudoromantici", come per esempio nel dipinto Un letto di fiori (Napoli, collezione privata: Pinto; La pittura napoletana dell'Ottocento, fig. 227), artefice di "un'analisi del vero ormai scaduta in folklore", come in Volto di fanciulla (Napoli, collezione privata: Pinto).
Fonte: https://www.treccani.it/enciclopedia/vincenzo-irolli_%28Dizionario-Biografico%29/
"NAPOLI DEL 1943!!!" Olio su tela cm. 43x35 Firmato, datato e iscritto in basso a sinistra: "V. Irolli / Napoli del 1943!!!" Retro: scritta "Tra un allarme e un bombardamento"; cartiglio Studio Irolli, Vico Cagnazzi 3, Napoli; timbro Galleria d'Arte E. Bordin. PROVENIENZA: Vicenza, collezione E. Bordin; collezione privata.
- Vincenzo Irolli, Enzo Savoia, Laura Savoia, "Vincenzo Irolli: il pittore del sole", Editore Bottegantica, Milano, 2002, ISBN 8888820027, ISBN 9788888820026, Pag. 66.
Lot n° 548 | Auction 438
Vincenzo Irolli (Napoli 1860-1949)
"Napoli, 1943"
olio su tela (cm 154x206)
Firmato in basso a sinistra
In cornice
Estimate € 32,000 - 35,000
Auction: 22 November 2018 at 15:00
- https://www.ponteonline.com/en/lot-details/auction/438/lot/548
- https://cdn.ponteonline.com/files/aste/438/0548.jpg
Il Ponte Casa d'Aste - Palazzo Crivelli - Via Pontaccio 12, 20121 Milano
Asta N. 438 - Dipinti e Sculture del XIX e XX secolo Prima Sessione - dal lotto 350 al lotto 549
giovedì 22 novembre 2018 ore 15:00 (UTC +01:00)
Stima 32.000,00 / 35.000,00 €
Vincenzo Irolli (Napoli 1860 - 1949)
"Napoli, 1943"
olio su tela (cm 154x206)
Firmato in basso a sinistra
In cornice
- https://www.arsvalue.com/it/lotti/348054/vincenzo-irolli-napoli-1860-1949-napoli-1943-olio-su-tela-cm
- https://www.arsvalue.com/Upl/Auctions/1500/2967/348054/548-0.jpg
Proprio fra leultime opere che saranno battute c’è un autentico gioiello drammatico di Vincenzo Irolli, “Napoli 1943” (valutazione € 32.000-35.000). “Non un solo rione è stato salvato dalle bombe” si leggeva sui giornali.
Vincenzo Irolli esegue questo quadro di cruda realtà riuscendo a far vivere a chi l’osserva tutta quell’atmosfera che il 1943 simboleggia per la città partenopea e faceva gridare ai napoletani “Napoli nun po’ muri”.
Dipinto fortemente realistico e incredibilmente onirico che raffigura un mondo di anime in attesa dell’evento in un ambiente che si spoglia e che mette in luce l’immenso ed inesplorato “continente” napoletano.
L’Irolli in quest’opera propone una scena di vita che rappresenta un ambiente diverso da quello che fino ad allora aveva eseguito con quadri pieni di colori e felicità che riempivano di spensieratezza.
PROVENIENZA: Bologna, collezione L. Montanari.
BIBLIOGRAFIA: Archivio L. Montanari, Bologna, n. 10.
Foto del dipinto in data 1943 con dedica autografa di V. Irolli sul retro: "Al mio amico del cuore Cav. Leopoldo Montanari perchè questa Sacra Immagine vegli sempre su Lui e l'amata famiglia tutta. Con il più grande affetto V. Irolli 25-2-943".
- Vincenzo Irolli, Enzo Savoia, Laura Savoia, "Vincenzo Irolli: il pittore del sole", Editore Bottegantica, Milano, 2002, ISBN 8888820027, ISBN 9788888820026, Pag. 166.
Targa
[modifica | modifica wikitesto]Il 28.03.2018 sulla facciata principale della palazzina del Distaccamento Portuale "Marco Giaccio" del Comando Provinciale di Napoli del Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco fu inaugurata una targa commemorativa[26], che recita:
SI RICORDI OGGI E PER SEMPRE L'IMMENSO DOLORE DELLA CITTÀ DI NAPOLI PER LE VITTIME CIVILI E MILITARI DELL'ESPLOSIONE DELLA M/N CATERINA COSTA 28 MARZO 1943 28 MARZO 2018
Note
[modifica | modifica wikitesto]Esplicative
[modifica | modifica wikitesto]- ^ 28 marzo 1943 esplosione Caterina Costa a Napoli.
- ^ La morte di Giacomo Luxardo (mio Nonno) a Napoli il 28 marzo 1943 imbarcato sulla motonave Caterina Costa.
- ^ Link 2
Ammiraglio di Divisione Comandante del Gruppo Cacciatorpediniere di Squadra, Gasparri Lorenzo, nato a Napoli (NA) il 25.04.1894, di Gasparri Augusto & Garampi Zoe, Medaglia d'Oro al Valor Militare alla memoria:
"Comandante di un gruppo di siluranti, si dedicava con appassionata costanza, con giovanile entusiasmo e con alta competenza, allo addestramento ed al miglioramento dell’efficienza delle unità a lui affidate. Esempio a tutti per la sua fervida attività, per lo spirito combattivo, per l'amore della responsabilità e del rischio, prendeva di sua iniziativa imbarco sulle unità designate alle missioni più pericolose. in uno dei cicli operativi più duri per il nostro naviglio silurante, moltiplicando la sua attività e superando se stesso, riusciva con la sua onnipresente opera di capo a mantenere altissimo lo spirito di tutti i suoi dipendenti e a dare loro la forza morale necessaria a compiere silenziosamente più del loro dovere. Manifestatosi, in una nostra base navale, un pericoloso incendio di un deposito di alto esplosivo e ravvisando in esso una minaccia per alcune unità da lui dipendenti, si recava sul posto per tentare di limitare gli effetti di un'eventuale esplosione. Quando la situazione gli diede la certezza che le sue navi non correvano pericolo, si recava sul luogo del sinistro per dare l'apporto della sua opera direttiva agli uomini che combattevano l'indomabile incendio. Saliva personalmente su alcune bettoline di munizioni per disimpegnarle dagli ormeggi e allontanarle. Investito dallo scoppio del deposito delle munizioni durante l'assolvimento di un compito, che, estraneo ai suoi doveri di comandante, si era imposto per seguire il suo temperamento generoso ed eroico, cadeva da prode soldato, concludendo in un alone di gloria un'esistenza dedicata alla Patria."
(Napoli, 28.03.1943)
(Regio Decreto del 18.05.1943, pubblicato su: Gazzetta Ufficiale del Regno d'Italia n° 80 del 05.04.1946, Pag. 710) - ^ Capitano di Vascello, Guido Mengoni, nato ad Ancona (AN) il 01.02.1891, di Mengoni Vitaliano (fu) & Salucci Leda, Medaglia di Bronzo al Valor Militare sul campo:
"Comandante di base navale metropolitana nelle cui acque portuali si era verificato un violento incendio su piriscafo carico di carburante ed esplosivi, si recava sul posto via mare ed avviato lo sgombero di altro piroscafo e bettoline dalla darsena e l'attuazione di altre misure atte a contenere il propagarsi del fuoco alle altre zone portuali, incitava i dipendenti all'opera finchè tornato nella zona del sinistro dopo aver inviato nuovi mezzi veniva sorpreso dall'esplosione del relitto."
(Napoli, 28.03.1943)
(Determinazione del 09.09.1945 (Maridipart Napoli), pubblicata su: Ministero della Marina - Gabinetto, "Decorazioni al Valor Militare - D.V.M. n° 95 del 01.10.1945, Pag. 11; Gazzetta Ufficiale del Regno d'Italia n° 131 del 07.06.1946, Pag. 1266; R.L. del 19.10.1945) - ^ Finanziere Scelto di Terra della X Legione di Napoli della Corpo della Regia Guardia di Finanza, Francesco Parisi, nato ad Modica (RG) il ??.??.1907, di Parisi Rosario & Sammito Maria, Medaglia di Bronzo al Valor Militare:
"In servizio di difesa costiera ad una postazione di fucile mitragliatore su una banchina, a malgrado del pericolo evidente cui si esponeva, determinato da una vicina nave in fiamme carica di munizioni, rimaneva al suo posto di dovere, Sbalzato lontano dalla violenta deflagrazione di proiettili e rimasto incolume, si prodigava per soccorrere compagni di postazione feriti e quindi riprendeva il suo posto di vigilanza benché il pericolo di nuovi scoppi non fosse cessato."
(Porto di Napoli, 28.03.1943)
(Decreto del 05.03.1949, pubblicato su: Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana n° 276 del 01.12.1949 su Supplemento Ordinario, Pag. 15) - ^ Finanziere di Terra della X Legione di Napoli della Corpo della Regia Guardia di Finanza, Tommaso Mattioli, nato a Cupra Marittima (AP) il ??.??.1923, di Mattioli Domenico & Giostro Lucia, Medaglia di Bronzo al Valor Militare:
"In servizio di difesa costiera ad una postazione di fucile mitragliatore su una banchina, esortato più volte da un ufficiale di porto ad allontanarsi perché una nave portamunizioni colà attraccata era in fiamme, pur cosciente del rischio mortale cui andava incontro, rispondeva di non voler abbandonare il suo posto, rimanendovi finché ne veniva sbalzato lontano e ferito dalla violenta deflagrazione."
(Porto di Napoli, 28.03.1943)
(Decreto Presidenziale del 27.05.1952, pubblicato su: Bollettino Ufficiale del Ministero della Difesa - Esercito n° 30 del 15.09.1952 Pag. 3362; Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana n° 120 del 27.05.1953 su Supplemento Ordinario, Pag. 31) - ^ Finanziere di Terra della X Legione di Napoli della Corpo della Regia Guardia di Finanza, Giuseppe D'Orso, nato a Santa Maria Capua Vetere (CE) il ??.??.1908, di D'Orso Vincenzo (fu) & Falardo Maria Angela, Medaglia di Bronzo al Valor Militare:
"In servizio di difesa costiera ad una postazione di fucile mitragliatore su una banchina, esortato più volte da un ufficiale di porto ad allontanarsi perché una nave porta munizioni colà attraccata era in fiamme, pur cosciente del rischio mortale cui andava incontro, rispondeva di non voler abbandonare il suo posto, rimanendovi finchè ne veniva sbalzato lontano e ferito dalla violenta deflagrazione."
(Porto di Napoli, 28.03.1943)
(Decreto Presidenziale del 27.05.1952, pubblicato su: Bollettino Ufficiale del Ministero della Difesa - Esercito n° 30 del 15.09.1952 Pag. 3362; Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana n° 120 del 27.05.1953 su Supplemento Ordinario, Pag. 31) - ^ Capomanipolo della 2ª Legione Portuaria di Napoli della Milizia Portuaria della MVSN - Milizia Volontaria per la Sicurezza Nazionale, Ernesto Manzelli, nato a Sarno (SA) il ??.??.1913, di Manzelli Antonio & Monteleone Lucia, Medaglia di Bronzo al Valor Militare:
"Sviluppatosi un fortissimo incendio a bordo si una motonave carica di munizioni e di carburanti, con sereno ardimento, provvedeva allo spegnimento di focolai d'incendio propagatisi a maone cariche di materiali vari, affiancate alla motonave. Consapevole della gravità del momento, saliva a bordo della motonave in preda alle fiamme riuscendo a gettare a mare alcune casse di munizioni. Affrontava l'ardita prova con fede ed entusiasmo che trasfondeva nei dipendenti."
(Napoli, 28.03.1943)
(Decreto Presidenziale del 27.05.1952, pubblicato su: Bollettino Ufficiale del Ministero della Difesa - Esercito n° 30 del 15.09.1952 Pag. 3363; Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana n° 120 del 27.05.1953 su Supplemento Ordinario, Pag. 31) - ^ Camicia Nera della 27ª Legione Artiglieria Contraerea di Napoli della MACA - Milizia Artiglieria Contraerei della MVSN - Milizia Volontaria per la Sicurezza Nazionale, Alfredo Maio, nato a Benevento (BN) il ??.??.1903, di Maio Giovanni (fu) & Dello Iacono Mariantonia, Medaglia di Bronzo al Valor Militare:
"Porta ordini di batteria, ferito da scheggie a seguito dello scoppio di un deposito di munizioni, impossibilitato a servirsi della bicicletta, proseguiva a piedi attraverso la zona pericolosa, rifiutando ogni soccorso e, conscio dell'importanza dei documenti a lui in consegna, portava a termine il compito affidatogli riuscendo a rimettere nelle mani del comandante un plico segreto ritirato presso il comando di gruppo."
(Napoli, 28.03.1943)
(Decreto Presidenziale del 27.05.1952, pubblicato su: Bollettino Ufficiale del Ministero della Difesa - Esercito n° 30 del 15.09.1952 Pag. 3363; Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana n° 120 del 27.05.1953 su Supplemento Ordinario, Pag. 31) - ^ ?, ?, nato a ? (?) il ??.??.19??, di ? & ?, Medaglia di ? al Valor Militare:
"... di successivi incendi sviluppatisi nelle immediate vicinanze della propria unità, impossibilitata a muoversi, riuscendo ad evitare danni maggiori."
(Napoli, 28.03.1943)
(Decreto del ?, pubblicato su: Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana n° 243 del 18.10.1952 su Supplemento Ordinario, Pag. 19) - ^ Capitano di Vascello Comandante del Cacciatorpediniere "Vivaldi", Francesco Camicia, nato a Monopoli (BA) il 19.12.1899, di Camicia ? & ? ?, Croce al Valor Militare sul campo:
"Comandante di cacciatorpediniere in lavori minacciato da vasti prossimi incendi provocati da violentissima esplosione di nave trasporto carica di esplosivi che causava alla sua unità danni e feriti, interveniva per circoscrivere i più vicini incendi, guidando i propri dipendenti, nonostante il grave pericolo prodotto dalle continue esplosioni del carico della nave, riuscendo ad evitare la perdita della propria unità."
(Porto di Napoli, 28.03.1943)
(Decreto del Capo Provvisorio Stato del 25.07.1947, pubblicato su: Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana n° ? del ??.??.19?? su Supplemento Ordinario, Pag. ??; Ministero della Difesa - Gabinetto, "Decorazioni al Valor Militare" - D.V.M. n° 112 del ??.??.1947, Pag. ??) - ^ Tenente di Vascello Ufficiale in 2ª del Cacciatorpediniere "Vivaldi", Giovanni Peraldo Gianolino, nato a Torino (TO) il 29.03.1914, di Peraldo Gianolino Paolo & Ghiotti Adele, Croce al Valor Militare:
"Ufficiale in 2ª di Unità immobilizzata in cantiere per grandi lavori, nelle immediate vicinanze di grandi incendi, provocati da violenta esplosione che aveva già causato danni e feriti a bordo, si prodigava nelle operazioni di estinzione e nella direzione delle squadre inviate a terra per circoscrivere le fiamme che minacciavano di estendersi alla Nave e per allontanare materiali esplosivi. Esempio di sereno ardimento e dedizione al dovere."
(Napoli, 28.03.1943)
(Decreto Presidenziale del 18.04.1951, pubblicato su: Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana n° ? del ??.??.19?? su Supplemento Ordinario, Pag. ??) - ^ Guardiamarina del Cacciatorpediniere "Vivaldi", Virgilio Tommasini, nato a Lussinpiccolo (PL) il 13.04.1913, di Tommasini Francesco & Babilich Anna, Croce al Valor Militare:
"Ufficiale imbarcato su Unità immobilizzata in cantiere per grandi lavori, nelle immediate vicinanze di grandi incendi, provocati da violenta esplosione che aveva già causato danni e feriti a bordo, si prodigava nel circoscrivere le fiamme a terra ed a spostare i materiali esplosivi ed infiammabili più vicini. Esempio di generoso slancio e sereno ardimento."
(Napoli, 28.03.1943)
(Decreto Presidenziale del 18.04.1951, pubblicato su: Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana n° ? del ??.??.19?? su Supplemento Ordinario, Pag. ??) - ^ Aspirante Sottotenente del Genio Navale del Cacciatorpediniere "Vivaldi", Umberto Rosa, nato a Milano (MI) il 10.03.1922, di Rosa Guido & Braschi Rina, Croce al Valor Militare:
"Ufficiale imbarcato su Unità immobilizzata in cantiere per grandi lavori, nelle immediate vicinanze di grandi incendi, provocati da violenta esplosione che aveva già causato danni e feriti a bordo, si prodigava nel circoscrivere le fiamme a terra ed a spostare i materiali esplosivi ed infiammabili più vicini. Esempio di generoso slancio e sereno ardimento."
(Napoli, 28.03.1943)
(Decreto Presidenziale del 18.04.1951, pubblicato su: Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana n° ? del ??.??.19?? su Supplemento Ordinario, Pag. ??) - ^ Comune di 1ª Classe Nocchiere del Cacciatorpediniere "Vivaldi" (Matr. 3389/Messina), Santo Scarfi, nato a Torre Faro (ME) il 20.02.1920, di Scarfi Filippo & Donato Maria, Croce al Valor Militare:
"Facente parte dell'armamento di una imbarcazione a motore, si prodigava nell'allontanare da piroscafo incendiato, - carico di materiale esplosivo - alcune bettoline-munizioni nonostante le continue proiezioni di sostanza incandescente causate dagli scoppi che avvenivano sul bastimento, facilitando in tal modo l'allontanamento di altra Unità anch'essa con carico pericoloso. Esempio di generoso slancio e dedizione al dovere."
(Napoli, 28.03.1943)
(Decreto Presidenziale del 18.04.1951, pubblicato su: Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana n° ? del ??.??.19?? su Supplemento Ordinario, Pag. ??) - ^ Comune di 1ª Classe Torpediniere del Cacciatorpediniere "Vivaldi" (Matr. 54636/Genova), Egidio Giorgetti, nato a Oggiona Santo Stefano (VA) il 01.05.1921, di Giovanni Giorgetti & Antonia Galfrascoli, Croce al Valor Militare:
"Facente parte dell'armamento di una imbarcazione a motore, si prodigava nell'allontanare da piroscafo incendiato, - carico di materiale esplosivo - alcune bettoline-munizioni nonostante le continue proiezioni di sostanza incandescente causate dagli scoppi che avvenivano sul bastimento, facilitando in tal modo l'allontanamento di altra Unità anch'essa con carico pericoloso. Esempio di generoso slancio e dedizione al dovere."
(Napoli, 28.03.1943)
(Decreto Presidenziale del 18.04.1951, pubblicato su: Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana n° ? del ??.??.19?? su Supplemento Ordinario, Pag. ??) - ^ Comune di 1ª Classe Fuochista Ordinario del Cacciatorpediniere "Vivaldi" (Matr. 1494/Bari), Michele Favia, nato a Carbonara (BA) il 18.01.1920, di Favia Vito & Kardito Rosa, Croce al Valor Militare:
"Imbarcato su motoscafo quasi completamente circondato da nafta infiammata, si prodigava nella estinzione di vasto incendio provocato da violenta esplosione e nella circoscrizione di successivi incendi sviluppatisi nelle immediate vicinanze della propria Unità, impossibioitata a muoversi, riuscendo ad evitare danni maggiori."
(Napoli, 28.03.1943)
(Decreto Presidenziale del 18.04.1951, pubblicato su: Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana n° ? del ??.??.19?? su Supplemento Ordinario, Pag. ??) - ^ Comune di 1ª Classe Fuochista Ordinario del Cacciatorpediniere "Vivaldi" (Matr. 44770/Venezia), Giacomo Mich, nato a Tesero (TN) il 21.01.1921, di Mich Giorgio & Mandini Lucia, Croce al Valor Militare:
"Imbarcato su motoscafo quasi completamente circondato da nafta infiammata, si prodigava nella estinzione di vasto incendio provocato da violenta esplosione e nella circoscrizione di successivi incendi sviluppatisi nelle immediate vicinanze della propria Unità, impossibioitata a muoversi, riuscendo ad evitare danni maggiori."
(Napoli, 28.03.1943)
(Decreto Presidenziale del 18.04.1951, pubblicato su: Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana n° ? del ??.??.19?? su Supplemento Ordinario, Pag. ??) - ^ Comune di 1ª Classe Fuochista Motorista Abilitato del Cacciatorpediniere "Vivaldi" (Matr. 25055/Rimini), Salvatore Amadei, nato a Rimini (RN) il 28.12.1920, di Amadei Ruggero & Pompili Ersilia, Croce al Valor Militare:
"Si prodigava nell'estinzione di vasto incendio provocato da violenta esplosione su motoscafo quasi completamente circondato da nafta infiammata, e nella circoscrizione di successivi incendi sviluppatisi nelle immediate vicinanze della propria Unità, impossibilitata a muoversi, riuscendo ad evitare danni maggiori."
(Napoli, 28.03.1943)
(Decreto Presidenziale del 18.04.1951, pubblicato su: Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana n° ? del ??.??.19?? su Supplemento Ordinario, Pag. ??) - ^ Capitano di Corvetta, Salvatore Lubrano Lavadera, nato ad Imperia (IM) il 15.03.1901, di Lubrano Lavadera Vincenzo & Mazzella Libera, Croce al Valor Militare sul campo:
"Per necessità di tutela del segreto militare, le motivazioni saranno pubblicate al termine della guerra."
(Maridipart Napoli, ??.??.194?)
(Determinazione del 09.09.1945 (Maridipart Napoli), pubblicata su: Ministero della Marina - Gabinetto, "Decorazioni al Valor Militare" - D.V.M. n° 95 del 01.10.1945, Pag. 12; Gazzetta Ufficiale del Regno d'Italia n° 131 del 07.06.1946, Pag. 1266) - ^ Tenente di Vascello, Vincenzo Gazzano, nato ad Imperia (IM) il 15.03.1901, di Gazzano Filippo & Romano Rosa, Croce al Valor Militare sul campo:
"Per necessità di tutela del segreto militare, le motivazioni saranno pubblicate al termine della guerra."
(Maridipart Napoli, ??.??.194?)
(Determinazione del 09.09.1945 (Maridipart Napoli), pubblicata su: Ministero della Marina - Gabinetto, "Decorazioni al Valor Militare" - D.V.M. n° 95 del 01.10.1945, Pag. 12; Gazzetta Ufficiale del Regno d'Italia n° 131 del 07.06.1946, Pag. 1266) - ^ Tenente Colonnello di Porto, Ettore Sarti, nato a La Spezia (SP) il 10.08.1896, di Sarti Giuseppe & Gallizotti Caterina, Medaglia di Bronzo al Valor Militare sul campo:
"Reggente di Capitaneria di un grande porto, essendosi manifestato un incendio in una motonave carica di benzina in fusti, di munizioni e di bombe, accorreva presso la nave per tentare le operazioni di salvamento. Estese le fiamme anche a chiatte e scafi vicini, riusciva ad allontanare una prossima motonave minacciata gravemente e carica anch'essa di carburante e di esplosivi. Ritornava poi sul posto per allontanare dalle chiatte, già in fiamme, una carica di bombe di aereo e successivamente una seconda carica di munizioni. Quivi veniva sorpreso dall'esplosione dell'intero carico della prima motonave e rimaneva ferito e contuso in varie parti del corpo. Riuscito a disimpegnarsi dalla pericolosa posizione, trasbordava su un motoveliero, attaccato dalle fiamme, adoperandosi per spegnervi i focolai d'incendio. Si allontanava dalla zona sinistrata dopo la cessazione di ogni ulteriore minaccia."
(Napoli, 00.03.1943)
(Determinazione del 09.06.1943 (Compamare Napoli), pubblicata su: Ministero della Marina - Gabinetto, "Decorazioni al Valor Militare" - D.V.M. n° 63 del ??.??.194?, Pag. ??) (Regio Decreto del 16.08.1943) - ^ Colonnello di Porto, Gregorio Tomaselli, nato a Messina (ME) il 12.03.1886, di Tomaselli Antonio & Briguglio Gaetana (fu), Croce al Valor Militare:
"Direttore generale di un Ente portuale, verificatisi degli scoppi di bombe su una motonave che veniva caricata di munizioni, scoppi che producevano vittime fra il personale lavorante, accorreva a bordo per i provvedimenti atti a contenere il pericolo e allontanare danni maggiori, riuscendo a buon risultato."
(Napoli, 00.03.1943)
(Determinazione del 12.05.1943, pubblicata su: Ministero della Marina - Gabinetto, "Decorazioni al Valor Militare" - D.V.M. n° ?? del ??.??.1943, Pag. 2940) - ^ Ufficio Storico dello Stato Maggiore della Marina, "La Marina italiana nella seconda guerra mondiale: Navi perdute", Volumi 1-2, Istituto Poligrafico dello Stato, Roma, 1951, Pag. 70
- ^ Sergio Zazzera, "C'era una volta il Vomero", Collana "Lettere italiane", Guida Editori, Napoli, 1999, Pag. 135
- ^ (IT) AdSP Mar Tirreno Centrale, "In memoria delle vittime della Caterina Costa", su https://www.youtube.com, Autorità di Sistema Portuale del Mar Tirreno Centrale, 28 marzo 2018. URL consultato il 20 gennaio 2024 (archiviato dall'url originale il 20 gennaio 2024 ).
Riferimenti
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