A Teknopedia ci rivolgiamo quando vogliamo sapere qualcosa. È famosa, è gratuita, è facilmente consultabile da chiunque ed è (o dovrebbe) essere scritta in un modo comprensibile anche ai non addetti ai lavori. Nella maggior parte dei casi è pure affidabile, seppur entro i limiti che per forza sussistono nel caso di un'enciclopedia scritta da volontari non necessariamente esperti o accademicamente competenti su quello che scrivono. Quando cerchiamo qualcosa e lo troviamo su Teknopedia si può dire che impariamo, il che ci permette in qualche modo di crescere. Quanti di noi imparerebbero le stesse cose senza Teknopedia? Non sto dicendo che sia una risorsa indispensabile perché non aggiunge niente al sapere umano, si limita a raccogliere quello che già c'è riassumendolo e rendendolo comprensibile a tutti, di fatto compiendo un'opera di divulgazione, ma quello che ha determinato il suo successo è stato sicuramente il fatto che tutta questa conoscenza è disponibile subito, usufruibile con pochi clic. Quanti, desiderosi di apprendere qualcosa su un argomento di nicchia e magari pure ostico, sarebbero disposti ad acquistare costosi libri magari di reperibilità non facile o ad uscire di casa per andare in qualche biblioteca, o addirittura intraprendere un apposito percorso di studi universitari? Alcuni sicuramente, specie per quanto riguarda il fare ricerche sui libri; ma viviamo in un periodo in cui la gente è assuefatta alla comodità, non ha pazienza, vuole tutto e subito. Siamo abituati a trovare le cose già fatte, ed è vero che i libri cartacei lo sono, ma vuoi mettere il doversene leggere (e magari addirittura comprarli! Eresia!) 4 o 5 volumi per approfondire un determinato argomento quando in 4 o 5 secondi si può accedere a dei riassunti relativamente ben curati e soprattutto già pronti, gratis? Teknopedia non sostituisce lo studio o la lettura delle fonti, ma è un buon "catalizzatore" che ne riunisce i contenuti, per questo è diventata e diventerà sempre di più uno strumento di apprendimento usato da una crescente moltitudine di persone, arrivando ad affiancare e forse (nei casi di interesse più superficiale) anche a sostituire i mezzi di apprendimento tradizionali come la lettura di testi cartacei o la visione di programmi televisivi divulgativi. Niente male, per un progetto portato avanti da volontari. E proprio sul lavoro di questi volontari vale la pena di spendere due parole. Come dicevo, siamo abituati a dare per scontate le comodità e vogliamo trovare tutto pronto ad uno schiocco di dita quando abbiamo bisogno di qualcosa. A volte questo atteggiamento ci spinge a pretendere che le cose vadano esattamente come vogliamo noi, e Teknopedia non è esente da pretese di questo tipo. C'è sempre chi viene qui e si lamenta perché non ha trovato una certa cosa, perché una voce dice così quando invece secondo lui dovrebbe dire cosà, perché chi ha scritto una certa pagina ha sbagliato questo e quello, perché la qualità di una voce è scadente o perché gli argomenti non sono trattati in maniera abbastanza ampia o perché i controlli contro le bufale e gli inserimenti inappropriati non sono abbastanza accurati e tutta un'interminabile serie di fregnacce evitabilissime di cui faremmo volentieri a meno se i piagnucoloni di turno si rendessero conto che non siamo qui per loro e il tempo che passiamo qui non è in funzione delle loro esigenze. Saranno anche lamentele e polemiche fatte in totale buona fede, a differenza dei problemi causati da vandali, troll e disturbatori vari, ma nascono dalla ben nota abitudine a trovare tutto pronto e senza fare fatica. Ma perché la conoscenza si possa trovare pronta qualcuno la "fatica" deve pur farla, e quel qualcuno è la comunità di utenti che costruiscono quest'enciclopedia pezzo dopo pezzo. Io penso che pretendere serietà sia giusto, anche se non so fino a che punto si possa pretendere qualcosa in un contesto di volontariato in cui la gente contribuisce solo a tempo perso senza ricevere un centesimo in cambio; pretendere è giusto, ma anche ringraziare e spendere due parole di apprezzamento per l'enorme lavoro che c'è dietro a Teknopedia (lavoro che difficilmente è comprensibile dall'esterno, perché non si tratta "solo" di scrivere pagine) sarebbe bello, almeno una volta ogni tanto. E visto che non succede spesso, lo faccio io anche per chi viene qui solo a lamentarsi vedendo il bicchiere mezzo vuoto senza rendersi conto di quanta fatica è costato renderlo mezzo pieno. Grazie, wikipediani, e grazie Teknopedia!

Io Ruthven (msg) ti assegno questa barnstar per l'indefesso lavoro di revisione di immagini di un noto troll, collaborando all'azione di Patrolling.

Premio Utente non amministratore dell'anno ai Wikioscar 2017

Io Parma1983 ti assegno questa barnstar per l'infinita pazienza nell'aiutare un nuovo utente particolarmente entusiasta :D