Toradar | |
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Toradar | |
Tipo | fucile |
Origine | India |
Produzione | |
Date di produzione | XVI secolo |
Descrizione | |
Lunghezza | 150 - 180 cm |
Lunghezza canna | 100 - 120 cm |
Azionamento | a miccia |
Alimentazione | avancarica |
Enciclopedia ragionata delle armi, a cura di Claude Blair, Milano, Arnoldo Mondadori Editore, 1979. | |
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Il toradar è un'arma da fuoco indiana risalente al XVI secolo.
Descrizione
[modifica | modifica wikitesto]Il toradar è un antico fucile a miccia lungo dai 150 ai 180 cm[1]. La canna ha una lunghezza variabile compresa solitamente tra i 100 e i 120 cm[1] e può essere realizzata in acciaio Damasco. È più larga verso la culatta e si restringe verso la volata ed è fissata alla cassa con strisce di pelle non conciata, con filo metallico o con fascette anch'esse metalliche. Possono essere presenti degli elementi d'argento simili a delle piccole selle posizionate sulla parte alta della canna in corrispondenza delle fascette di fissaggio. In alcuni casi può avere sezione quadrata. La volata può presentare un anello decorativo modellato a forma di uomo o di animale, e in quei casi il mirino anteriore costituisce il naso della figura.[1] Il grilletto è in lamiera mentre la piastra è in acciaio o argento. La miccia veniva arrotolata intorno al calcio. Il serpentino agisce in una fenditura del calcio e il copriscodellino ruota su un perno anche se esistono esempi di morsetti sciolti che aderiscono sopra e sotto lo scodellino, analogamente a quanto avveniva negli archibugi giapponesi[1]. Il calcio può essere curvo e con sezione romboidale oppure dritto, più sottile e a sezione pentagonale. Non mancano esempi di toradar riccamente decorati: esistono infatti esemplari con la canna recante intarsi d'oro o d'argento, scritte in sanscrito, pietre preziose incastonate o altorilievi. Anche il calcio e la cassa, spesso realizzati in legno di mogano o di rosa, presentano elaborate decorazioni: possono essere ricoperti di lacca verde con pitture floreali o avere intarsi d'argento smaltato o avorio[1].
Note
[modifica | modifica wikitesto]Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- Enciclopedia ragionata delle armi, a cura di Claude Blair, Milano, Arnoldo Mondadori Editore, 1979.