Nella religione egizia Upuaut (detto anche Wepwawet od Ophois), il cui nome significa "Colui che apre le strade", figlio di Iside, è il dio dal corpo di lupo della morte e della guerra, venerato in particolar modo ad Abido.
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Upuaut in geroglifici |
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Upuaut è originario dell'Alto Egitto, come dio patrono del XIII nomo (Licopoli), ma simboleggia l'unione dell'Alto e del Basso Egitto, presenziando i rituali di unificazione reale.
Come Anubi, con il quale viene spesso identificato ed alla fine assorbito, è una divinità funeraria e uno dei più antichi dèi venerati. Il suo culto aumentò d'importanza a partire dalla I dinastia fino alla XII dinastia, per lasciare il posto ad Osiride, e scomparve del tutto dopo la XVIII dinastia.
Fu identificato con Khentamenti, l'equivalente dell'Ade greco ed è presente in alcuni miti come nocchiero della barca solare. Viene raffigurato come un uomo vestito da soldato con la testa di lupo o sciacallo, con pelliccia grigia, bianca o marrone, solitamente con mazza ed arco nelle mani. In qualità di dio guerriero, alcuni studiosi hanno ipotizzato che uno stendardo che lo raffigurava fosse portato alla testa degli eserciti in guerra e si trova raffigurato nella Tavoletta di Narmer. Un'iscrizione dal Sinai dichiara che Upuaut "apre la via" alla vittoria del re Sekhemkhet.[1]
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Statuetta di Upuaut, Museo del Louvre.
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Stendardo con immagine del dio Upuaut, tra il 722 e il 332 a.C. Periodo tardo dell'Egitto. Museo Egizio, Torino.
Nella cultura di massa
[modifica | modifica wikitesto]In Crusader Kings III, il dio Wepwawet è la divinità suprema della fede di Kordofan, equivalente alla stessa religione dell'antico Egitto.
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ Remler, p.170
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- Mario Tosi, Dizionario enciclopedico delle Divinità dell'Antico Egitto, Torino, Ananke, 2004, ISBN 88-7325-064-5.
Voci correlate
[modifica | modifica wikitesto]Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Upuaut
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- Wepwawet, su touregypt.net.