Tranvia Como-Erba-Lecco | |
---|---|
Erba, via Vittorio Emanuele | |
Inizio | Como |
Fine | Lecco |
Inaugurazione | 1912 (Como-Erba) 1928 (Erba-Lecco) |
Chiusura | 1955 |
Gestore | Società Elettrica Comense Alessandro Volta |
Lunghezza | 30,717 km |
Tipo | tranvia interurbana |
Scartamento | 1000 mm |
Elettrificazione | 550 V cc (fino al 1928) 1200 V cc (dal 1928) |
Trasporto pubblico | |
La tranvia Como-Erba-Lecco era una linea tranviaria interurbana a trazione elettrica, che inizialmente collegava la città di Como al popoloso borgo di Erba, prolungata fino alla città di Lecco nel 1928. L'intera relazione fu soppressa nel 1955.
Storia
[modifica | modifica wikitesto]Il 17 ottobre 1907 la Società Anonima Trams Elettrici Comensi (SATEC), che a partire dal 1906 aveva assunto l'esercizio della rete tranviaria di Como, fu incaricata[1] di realizzare una rete di linee extraurbane per collegare il capoluogo con i principali centri limitrofi, fra le quali una relazione Como-Erba che raggiungesse il popoloso centro abitato di Erba, lasciato in disparte dalla ferrovia Como-Lecco corrente alcuni chilometri più a sud, secondo il progetto elaborato già nel 1900 dagli ingegneri Ciceri e Rusconi[2].
Il 16 febbraio 1908 la Società Elettrica Comense Alessandro Volta (SECAV), che assieme alla società di Navigazione Lariana aveva fondato la SATEC, incorporò quest'ultima mantenendo il proprio nome[3] e acquisendo direttamente come SECAV l'esercizio tranviario[4]; quale direttore fu confermato l'ingegner Giuseppe Pagani, progettista fra l'altro della linea in questione.
L'aumento di capitale appositamente sottoscritto consentì di avviare i lavori di costruzione della stessa, che si distaccava dalla rete urbana al capolinea di Borgo San Martino. L'inaugurazione ufficiale avvenne l'8 maggio 1912, con apertura all'esercizio il successivo 11 maggio[5].
Fin dall'attivazione della linea era stato considerato il prolungamento fino a Lecco il quale, a causa di difficoltà economiche della società esercente, poté essere costruito solo dopo la prima guerra mondiale: la relativa convenzione fu firmata il 20 maggio 1926 e approvata il successivo 27 con Regio decreto n. 1255[6].
Dopo l'inaugurazione, avvenuta il 16 maggio 1927[7], l'apertura della nuova tratta avvenne il 1º gennaio 1928[8]. A Lecco la linea interurbana si inseriva per un breve tratto sui binari della tranvia urbana attivata l'anno precedente[8].
Contemporaneamente all'attivazione del prolungamento, la tensione di elettrificazione fu elevata dai 550 V originari[9], comuni al resto della rete urbana e interurbana, a 1200 V, migliorando la regolarità dell'esercizio[10].
Dopo la seconda guerra mondiale, l'obsolescenza degli impianti tranviari e un clima politico non favorevole agli investimenti nei sistemi su rotaia portò la STECAV a sostituire gradualmente le tranvie con nuove linee filoviarie e automobilistiche, considerate più confortevoli e di più economica gestione: il 1º luglio 1955 la tratta Erba-Lecco cessò l'esercizio, sostituita da un'autolinea[11], e il successivo 5 settembre seguì la tratta Como-Erba[12].
Caratteristiche
[modifica | modifica wikitesto]Stazioni e fermate | ||||||||
---|---|---|---|---|---|---|---|---|
|
0 | Como Piazza Cavour | ||||||
|
2 | Como San Martino | ||||||
|
4 | Camnago Volta | ||||||
|
6 | Solzago | ||||||
|
7 | Tavernerio | ||||||
|
7 | Cassano Albese | ||||||
|
8 | Albese | ||||||
|
9 | Albavilla | ||||||
|
11 | Parravicino (Pomerio) | ||||||
|
12 | Buccinigo | ||||||
|
14 | Erba Stazione | ||||||
|
Stazione di Incino-Erba | |||||||
|
fiume Lambro | |||||||
|
16 | Penzano | ||||||
|
18 | Pusiano | ||||||
|
20 | Cesana-Bosisio | ||||||
|
21 | Suello | ||||||
|
22 | Civate Cariolo | ||||||
|
23 | Civate Isella | ||||||
|
25 | Civate La Santa nuova | ||||||
|
per Como | |||||||
|
Stazione di Civate | |||||||
|
27 | Valmadrera Stazione di Valmadrera | ||||||
|
28 | Malgrate (casello ferroviario) | ||||||
|
fiume Adda | |||||||
|
30 | Lecco Piazza Manzoni | ||||||
|
per Milano | |||||||
|
31 | Lecco Ferrovie Stato | ||||||
|
per Sondrio |
La Como-Erba-Lecco era una linea a binario singolo, a scartamento metrico come il resto della rete urbana ed interurbana[13]. Era armata con rotaie da 23 kg/m, eccetto un breve tratto di 1,1 km armato con rotaie Phoenix da 35,2 kg/m[8].
La tratta Como-Erba aveva una lunghezza di 11,865 km[8], cui si aggiungevano i 1,780 km percorsi sulla rete urbana (dal capolinea di piazza Cavour alla località di Borgo San Martino)[14]; il prolungamento Erba-Lecco aveva una lunghezza di 17,072 km[8]. La pendenza massima era del 78‰ e il raggio minimo delle curve di 20 m[8].
Il servizio era espletato da treni composti da un'elettromotrice e da una rimorchiata[10]. La velocità massima ammessa era di 25 km/h[15].
Percorso
[modifica | modifica wikitesto]In accordo con l'articolo 17 della convenzione stipulata dalla STECAV[16], dal bivio di San Martino il binario impegnava la strada comunale detta della Rienza fino a superare Camnago Volta, lungo la viabilità poi denominata strada provinciale 37; con un tratto in sede propria erano dunque serviti gli abitati di Solzago e Tavernerio.
A partire da quest'ultimo veniva seguita la strada provinciale per Lecco servendo Albese, Albavilla (già Vill'Albese, come tale località era indicata nei primi orari della linea), Pomerio e Buccinigo; la tratta inaugurata nel 1912 giungeva infine davanti alla stazione di Incino-Erba[17], la primitiva stazione cittadina che sorgeva a ovest di quella moderna nell'area poi trasformata in corso XXV Aprile.
Superato il fiume Lambro la tranvia seguiva la viabilità provinciale servendo, nell'ordine, le località di Penzano e Pusiano, poste lungo il lago di Pusiano, Cesana Brianza, Bosisio Parini, Suello e Civate raggiungendo la ferrovia Milano-Lecco, che veniva affiancata fino a Malgrate. Superato l'Adda mediante il ponte Azzone Visconti si raggiungeva infine la città di Lecco servita dalla centrale fermata di piazza Manzoni e dal capolinea terminale posto in prossimità della stazione ferroviaria.
Materiale rotabile
[modifica | modifica wikitesto]Il materiale impiegato sulla linea era comune rispetto alla rete STECAV; contraddistinto inizialmente da una livrea bianco avorio con filettature dorate, a seguito della riforma del codice della strada attuata fra il 1927 e il 1928 i tram assunsero la livrea standard in due toni di verde[18].
Nel dettaglio, le prime motrici utilizzate furono quelle delle forniture 1906-1913 e 1920-1922, realizzate dalla MAN con equipaggiamenti elettrici Siemens-Schuckert, lunghe 8 metri[18]. Ad esse, in occasione del prolungamento su Lecco, si aggiunsero nel 1927 dieci unità fornite dal TIBB numerate 71-80[19], in seguito modificate nel rodiggio con la collaborazione della UITE (Unione Italiana Tramways Elettrici) di Genova[20].
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ F. Ogliari, Como nella scienza e nei trasporti, op. cit., p. 79.
- ^ Stefano Ripamonti, Cento anni fa... La tranvia Como-Erba, op. cit., p. 26.
- ^ F. Ogliari, Como nella scienza e nei trasporti, op. cit., p. 78.
- ^ Betti Carboncini, op. cit., p. 136
- ^ Betti Carboncini, op. cit., p. 139
- ^ F. Ogliari, Como nella scienza e nei trasporti, op. cit., p. 115.
- ^ F. Ogliari, Como nella scienza e nei trasporti, op. cit., p. 117.
- ^ a b c d e f Betti Carboncini, op. cit., p. 141
- ^ Secondo Ogliari, in Como nella scienza e nei trasporti, op. cit., il valore nominale della tensione era di 550 V, mentre il Betti Carboncini riporta 600 V.
- ^ a b Betti Carboncini, op. cit., p. 147
- ^ Betti Carboncini, op. cit., p. 144
- ^ Betti Carboncini, op. cit., p. 145
- ^ Betti Carboncini, op. cit., p. 138
- ^ Betti Carboncini, op. cit., p. 137
- ^ Betti Carboncini, op. cit., p. 148
- ^ F. Ogliari, Como nella scienza e nei trasporti, op. cit., p. 105.
- ^ F. Ogliari, Como nella scienza e nei trasporti, op. cit., p. 106.
- ^ a b Stefano Ripamonti, Cento anni fa... La tranvia Como-Erba, op. cit., p. 77.
- ^ Stefano Ripamonti, Cento anni fa... La tranvia Como-Erba, op. cit., p. 78.
- ^ Stefano Ripamonti, Cento anni fa... La tranvia Como-Erba, op. cit., p. 80.
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- Adriano Betti Carboncini, Binari ai laghi, Salò, Editrice Trasporti su Rotaie, 1992, ISBN 88-85068-16-2.
- Stefano Ripamonti, Cento anni fa... La tranvia Como-Erba, Tricase, Youcanprint, 2011, ISBN 978-88-6618-380-8.
- Francesco Ogliari, Como nella scienza e nei trasporti, TIBB, Edizione speciale fuori commercio, Milano, novembre 1987.
Voci correlate
[modifica | modifica wikitesto]- Como
- Lecco
- Rete tranviaria di Como
- Tranvia Como-Appiano Gentile-Mozzate
- Tranvia Como-Cantù-Asnago
- Tranvia Como-Cernobbio-Maslianico-Ponte Chiasso
- Tranvia di Lecco
Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su tranvia Como-Erba-Lecco
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- Storia e immagini della linea, da altabrianza.org, su altabrianza.org.