Dopo la partenza in Danimarca, il percorso prevede di affrontare alcuni settori della Parigi-Roubaix, prima di transitare sui Vosgi, le Alpi (dove l'Alpe d'Huez torna dopo 4 anni), il Massiccio centrale ed infine i Pirenei. Due sono le cronometro, al primo ed al penultimo giorno di corsa.
La prima tappa del Tour 2022 si apre con una cronometro individuale di 13,2 km per le strade di Copenaghen, in un percorso ricco di curve. I favoriti alla vigilia sono Filippo Ganna e Wout Van Aert, i primi due del mondiale a cronometro 2021. La pioggia intensa che scende a inizio gara complica la corsa un po' a tutti (cadono Stefan Bissegger e Christophe Laporte). Il primo tempo interessante lo fa registrare Mathieu van der Poel in 15'30", ma successivamente Van Aert fa un tempone in 15'22". Ganna paga 5" dal belga (successivamente si scopre che ha corso l'ultima parte di crono con una ruota forata), mentre è ottimo il tempo di Pogačar in 15'24". Il risultato sembra già scritto dato che i favoriti hanno già corso (buoni anche i tempi di Roglič e Vingegaard), ma complice il fatto che ha smesso di piovere e la strada si sta asciugando, Yves Lampaert riesce a beffare tutti con il tempo di 15'17", conquistando così la prima maglia gialla di questo Tour.
Prima tappa in linea di questo Tour di 202,2 km adatta alle ruote veloci, anche se il vento durante l'attraversamento del lunghissimo Ponte di Grand Belt nel finale potrebbe creare situazioni di ventaglio. Vanno in fuga 4 corridori, tra cui Magnus Cort Nielsen che si aggiudica la prima maglia a pois avendo vinto tutti e tre i GPM di quarta categoria di questa tappa. Il gruppo lascia ai fuggitivi poco più di 3', ma torna compatto a circa 30km dall'arrivo. All'inizio del ponte cade la maglia gialla di Yves Lampaert, ma poi riesce a rientrare. Non si formano ventagli perché il vento è contrario, perciò si va verso la prima volata a ranghi compatti che se l'aggiudica Fabio Jakobsen davanti a Wout Van Aert, che invece si prende la maglia gialla grazie ai 6" di abbuono. Una caduta ai -2km coinvolge senza conseguenze Pogačar, che viene accreditato con lo stesso tempo del vincitore per la regola dei 3km.
Altra tappa adatta alle ruote veloci con soli due GPM di quarta categoria. Va in fuga solitaria Magnus Cort Nielsen per i punti della maglia a pois. Il gruppo gli lascia circa 6', salvo poi essere ripreso ai -52 km. Una caduta a 10 dall'arrivo coinvolge Jack Haig e Damiano Caruso, che pagheranno dazio al traguardo. La volata a ranghi compatti viene vinta da Dylan Groenewegen davanti a Wout Van Aert (terzo secondo posto di fila per il belga), che mantiene la maglia gialla.
Terza frazione adatta ai velocisti, anche se la Côte du Cap Blanc-Nez (900 metri al 7,5% a poco più di 10 dall'arrivo) potrebbe dar luogo a qualche colpo di mano. La fuga a 2 con Magnus Cort Nielsen viene ripresa proprio all'inizio dello strappetto finale, dove un forcing incredibile della Jumbo-Visma permette l'attacco in solitaria di Wout Van Aert. Il belga grazie alle sue doti a crono riesce a resistere al ritorno del gruppo e a conquistare una tappa in questo Tour dopo tre secondi posti. La volata del gruppo viene invece vinta da Jasper Philipsen.
Note:Nairo Quintana, inizialmente piazzatosi 6º, il 17 agosto 2022 viene squalificato in quanto riscontrata al termine della 7ª e dell'11ª tappa una positività al tramadolo, anti-dolorifico considerato non una sostanza dopante ma vietata a causa dei suoi potenziali effetti pericolosi per la salute dell'atleta in corsa quali sonnolenza, spossatezza e perdita della concentrazione.[3]