Viaggio di un naturalista intorno al mondo | |
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Titolo originale | The Voyage of the Beagle |
Altri titoli | Diario di un naturalista giramondo, Il viaggio meraviglioso di Charles Darwin[1] |
Frontespizio dell'opera pubblicata per la prima volta nel 1839 | |
Autore | Charles Darwin |
1ª ed. originale | 1839 |
1ª ed. italiana | 1872[1] |
Genere | Saggio |
Lingua originale | inglese |
Viaggio di un naturalista intorno al mondo (in inglese The Voyage of the Beagle), pubblicato in Italia anche con i titoli Diario di un naturalista giramondo e Il viaggio meraviglioso di Charles Darwin[1], è il primo libro di Charles Darwin, pubblicato nel 1839. Quest'opera racconta il diario delle osservazioni scientifiche di Darwin durante il suo viaggio intorno al mondo a bordo della HMS Beagle, tra il 1831 e il 1836, un'esperienza che Darwin stesso definì come "l'evento più importante della sua vita" e che influenzò profondamente la sua carriera scientifica.[2]
Il Viaggio di un naturalista intorno al mondo è una delle opere più significative di Charles Darwin, fondamentale per comprendere non solo i suoi studi scientifici, ma anche il suo processo di formazione intellettuale e il suo contributo alla scienza moderna. La combinazione di osservazioni scientifiche e narrazione di viaggio rende quest'opera unica, e ancora oggi continua ad essere letta e apprezzata da studiosi, naturalisti e appassionati di storia delle scienze.[2]
Storia
[modifica | modifica wikitesto]La spedizione del Beagle, sotto il comando di Robert FitzRoy, aveva come scopo principale l'esplorazione cartografica e geologica, ma per Darwin fu un'opportunità unica di osservare una straordinaria varietà di ecosistemi, specie animali e piante [2]. Durante il viaggio, Darwin raccolse campioni, annotò osservazioni e iniziò a mettere in discussione il paradigma creazionista dominante dell’epoca, che vedeva le specie come immutabili e create perfettamente per adattarsi ai loro ambienti [3].
Inizialmente, l'opera fu pubblicata come parte della Narrative of the Voyages of H.M. Ships Adventure and Beagle, curata dal capitano Robert Fitzroy, e apparve come il terzo volume della serie nel 1839[4]. La versione originale del diario era intitolata Journal of Researches into the Geology and Natural History of the Various Countries Visited by H.M.S. Beagle[5], ma nel corso degli anni il titolo subì diverse modifiche, fino ad arrivare alla versione definitiva, The Voyage of the Beagle, che è oggi il titolo più conosciuto.[2]
Nel 1845, l'opera venne ristampata con il titolo A Naturalist's Voyage Round the World, contenente una revisione del testo originale. Durante il processo di revisione, Darwin modificò il contenuto, omettendo alcune sezioni e aggiungendo nuove osservazioni. Il libro divenne un successo editoriale e fu pubblicato in diverse edizioni, con numerose ristampe fino all'inizio del Novecento.[2]
Come Darwin ricordò più tardi nella sua autobiografia
«The voyage of the Beagle has been by far the most important event in my life and has determined my whole career.[2]»
«Il viaggio del Beagle è stato di gran lunga l'evento più importante della mia vita e ha determinato tutta la mia carriera.»
proseguì scrivendo
«As far as I can judge of myself I worked to the utmost during the voyage from the mere pleasure of investigation, and from my strong desire to add a few facts to the great mass of facts in natural science. But I was also ambitious to take a fair place among scientific men [...] The success of this my first literary child always tickles my vanity more than that of any of my other books.[2]»
«Per quanto io possa giudicare di me stesso, ho lavorato al massimo durante il viaggio per il semplice piacere dell'indagine e per il mio forte desiderio di aggiungere alcuni fatti alla grande massa di fatti nelle scienze naturali. Ma ero anche ambizioso di occupare un posto di rilievo tra gli scienziati [...] Il successo di questa mia prima opera letteraria mi gratifica sempre più della vanità di qualsiasi altro dei miei libri.»
Contenuto
[modifica | modifica wikitesto]Il Viaggio di un naturalista intorno al mondo non si limita a descrivere i luoghi visitati da Darwin, ma offre una ricca panoramica delle sue osservazioni scientifiche, in particolare riguardo alla geologia, alla biologia e alla fauna dei vari luoghi esplorati. Tra le destinazioni principali, Darwin visitò le isole Galápagos, un luogo che in seguito sarebbe diventato fondamentale per lo sviluppo della sua teoria sull'evoluzione per selezione naturale.[2]
L'opera è anche un'importante testimonianza della metodologia scientifica di Darwin, in cui la curiosità e l'osservazione diretta del mondo naturale giocano un ruolo centrale. Sebbene il libro contenga descrizioni geologiche e naturalistiche, è anche un racconto di viaggio, ricco di aneddoti, impressioni personali e riflessioni filosofiche.[2]
Struttura
[modifica | modifica wikitesto]Per rendere il libro più leggibile, i capitoli sono organizzati geograficamente piuttosto che in un'esatta sequenza cronologica dei luoghi visitati o rivisitati da Darwin.[5] I titoli principali (e, in alcuni casi, i sottotitoli) di ciascun capitolo forniscono una buona idea di dove si sia recato, ma non l'ordine esatto.[5]
L'elenco seguente si basa sul Journal and Remarks del 1839.[5]
- Prefazione
- Capitolo I: Porto Praya e Bahia. Esplorazione geologica e zoologica di Porto Praya e Bahia. Analisi degli effetti della lava sulle spiagge calcaree, abitudini di Aplysia e Octopus, e studio della discolazione del mare. Fernando Noronha viene descritto, insieme agli insetti come primi colonizzatori.
- Capitolo II: Rio de Janeiro. Osservazioni sulla schiavitù, fauna locale (Planarie terrestri, Lampyridi), fenomeni atmosferici (pioggia, foschia blu), e interazioni ecologiche, tra cui ragni parassiti e gregari.
- Capitolo III: Montevideo e Maldonado. Indagini geologiche, osservazioni sulla fauna locale (Cervus campestris, Tucutuco) e comportamento predatorio di uccelli come il Molothrus. Viene documentato un caso di fulmini che creano tubi nel terreno.
- Capitolo IV: Rio Negro e Patagonia. Interazione con tribù indigene e analisi geologica dei laghi salati. Studi su specie locali (lepre patagonica, puma) e condizioni climatiche avverse.
- Capitolo V: Bahia Blanca e Paleontologia. Esame di fossili di grandi quadrupedi estinti e riflessioni sulla longevità delle specie. Studio della fauna (struzzi, serpenti velenosi) e adattamenti ecologici.
- Capitolo VI: Buenos Aires e Pampas. Esplorazioni geologiche e osservazioni sull’impatto del bestiame sulla vegetazione. Documentazione delle abitudini di uccelli locali e descrizione della vita rurale nei ranch.
- Capitolo VII: Pampas e St. Fe. Analisi geologiche delle Pampas, cambiamenti paesaggistici e resti di megafauna estinta. Descrizione di eventi climatici estremi, come siccità, e il loro impatto ecologico.
- Capitolo VIII: Montevideo e Rio Negro. Resoconto di escursioni con descrizioni geologiche e comportamenti di Gauchos con il lazo. Studio di fossili, come il Toxodon, e analisi del comportamento animale.
- Capitolo IX: Patagonia e Port Desire. Documentazione di specie locali (guanachi, ragni aeronautici) e geomorfologia della Patagonia, con enfasi sui processi di trasporto dei ciottoli e sulla paleontologia.
- Capitolo X: Santa Cruz. Esplorazione geologica della piattaforma basaltica e descrizione delle abitudini del condor. Riflessioni sui processi di erosione e sulla presenza di manufatti indigeni.
- Capitolo XI: Tierra del Fuego. Interazioni con i Fuegini e osservazioni sul loro stile di vita. Studio dei ghiacciai e della morfologia costiera nella regione del Canale di Beagle.
- Capitolo XII: Isole Falkland. Indagine sulla fauna locale (pinguini, volpi) e sulle caratteristiche geologiche, come fossili e fenomeni di violenza ambientale.
- Capitolo XIII: Stretto di Magellano. Studio di banchi erratici e confronto climatico tra emisfero australe e boreale. Esplorazione della flora antartica e analisi dei processi glaciali.
- Capitolo XIV: Valparaiso e Ande. Analisi della struttura geologica delle Ande e delle abitudini locali di fauna, come il puma e il tapacolo. Descrizione dei processi minerari.
- Capitolo XV: Chiloe e Chonos. Osservazioni etnografiche sugli Indiani e analisi della biodiversità, con particolare attenzione alla flora e alla formazione della torba.
- Capitolo XVI: Concepcion ed effetti del terremoto. Descrizione degli effetti del grande terremoto e delle onde sismiche. Analisi della connessione tra vulcanismo e sollevamento della crosta terrestre.
- Capitolo XVII: Attraversamento delle Ande. Studio geologico dei fossili e del clima. Riflessioni sull’erosione e sui cambiamenti climatici registrati nella regione.
- Capitolo XVIII: Coquimbo e Cordigliera. Esplorazione di deserti e valli, descrizione di fenomeni meteorologici e geologici, tra cui depositi di nitrato di sodio e terremoti.
- Capitolo XIX: Isole Galapagos. Analisi della biodiversità unica dell’arcipelago, con attenzione alle tartarughe giganti, lucertole marine e insetti, e alla teoria della subsidenza.
- Capitolo XX: Tahiti e Nuova Zelanda. Riflessioni sull’adattamento culturale e vegetale, osservazioni sulle missioni in Nuova Zelanda e analisi del declino delle popolazioni indigene.
- Capitolo XXI: Australia e Tasmania. Descrizione dell'estinzione degli aborigeni in Tasmania, osservazioni sulla fauna australiana, e esplorazioni geologiche delle montagne.
- Capitolo XXII: Keeling Island e teoria della subsidenza. Studio dei coralli e delle barriere coralline. Formulazione della teoria delle isole lagunari dovute alla subsidenza del terreno.
- Capitolo XXIII: Mauritius e ritorno. Analisi dei cambiamenti vegetativi e della geologia delle isole visitate. Conclusione del viaggio con osservazioni sulle bellezze naturali del Brasile e riflessioni finali.
Nella seconda edizione, il Journal of Researches del 1845[6], i capitoli VIII e IX furono uniti in un nuovo capitolo VIII intitolato "Banda Orientale e Patagonia", e il capitolo IX incluse "Santa Cruz, Patagonia e le Isole Falkland".[6][7] Dopo il capitolo X sulla Terra del Fuoco, il capitolo XI ricevette il titolo rivisto "Stretto di Magellano–Clima delle coste meridionali".[6][7] I capitoli seguenti furono rinumerati di conseguenza.[6][7] Il capitolo XIV fu intitolato "Chiloe e Concepcion: Grande terremoto", mentre il capitolo XX ricevette il titolo "Isola di Keeling:–Formazioni coralline", con il capitolo conclusivo XXI che mantenne il titolo "Da Mauritius all'Inghilterra".[6][7]
Impatto scientifico
[modifica | modifica wikitesto]Il viaggio segnò l’inizio del cambiamento intellettuale di Darwin, preparandolo a sviluppare la teoria dell'evoluzione[2]. Le sue osservazioni lo portarono a comprendere che le specie non sono immutabili, ma si adattano e si diversificano nel tempo attraverso processi naturali come l’isolamento geografico e la selezione [3].
Sud America
[modifica | modifica wikitesto]Darwin studiò la geologia delle Ande, osservando fossili marini a grandi altitudini, che dimostravano il sollevamento della crosta terrestre [3]. Notò anche differenze tra la flora e la fauna dei due versanti della catena montuosa, collegandole a cambiamenti ambientali e geografici [3]. In Patagonia e nelle Pampas, scoprì fossili di grandi mammiferi estinti, simili ma non identici a specie viventi, suggerendo una continuità tra forme di vita passate e presenti [2].
Isole Galápagos
[modifica | modifica wikitesto]L’arcipelago fu cruciale per le sue osservazioni [2]. Darwin notò che le specie di fringuelli e mimidi variavano da un’isola all’altra, pur mostrando somiglianze con quelle del continente sudamericano [3]. Questo suggeriva che le specie si fossero diversificate dopo essersi isolate geograficamente [3]. Anche la flora e la fauna dell’arcipelago mostravano una chiara affinità con il Sud America, rafforzando l’idea di una discendenza comune [3].
Barriere coralline
[modifica | modifica wikitesto]Studiando i coralli nell’Oceano Pacifico e a Keeling Atoll, Darwin formulò una teoria sull’evoluzione delle barriere coralline, spiegando come si formino attraverso il graduale sprofondamento di isole tropicali [3]. Questa intuizione rappresentò un modello per la sua futura teoria sull’evoluzione biologica [3].
Uccelli in Cile
[modifica | modifica wikitesto]Specie come i tapacoli e i turcos, osservati in ambienti diversi ma con forti somiglianze, suggerivano una discendenza comune nonostante le differenze ambientali [3]. Queste osservazioni, insieme a quelle dei fringuelli delle Galápagos, lo portarono a dubitare dell’immutabilità delle specie [3].
Influenza e ricezione
[modifica | modifica wikitesto]Nel paragrafo finale dell'opera, Darwin scrive:
«But I have too deeply enjoyed the voyage, not to recommend any naturalist, although he must not expect to be so fortunate in his companions as I have been, to take all chances, and to start, on travels by land if possible, if otherwise on a long voyage. He may feel assured, he will meet with no difficulties or dangers, excepting in rare cases, nearly so bad as he beforehand anticipates. In a moral point of view, the effect ought to be, to teach him good-humoured patience, freedom from selfishness, the habit of acting for himself, and of making the best of every occurrence. In short, he ought to partake of the characteristic qualities of most sailors. Travelling ought also to teach him distrust; but at the same time he will discover, how many truly kind-hearted people there are, with whom he never before had, or ever again will have any further communication, who yet are ready to offer him the most disinterested assistance.»
«Ma ho goduto talmente tanto di questo viaggio, che non posso fare a meno di raccomandare a ogni naturalista, anche se non deve aspettarsi di essere così fortunato nei compagni come lo sono stato io, di prendere tutte le opportunità e di partire, se possibile via terra, altrimenti per un lungo viaggio via mare. Può essere certo che non incontrerà difficoltà o pericoli, tranne che in rari casi, così gravi come li aveva anticipati. Da un punto di vista morale, l'effetto dovrebbe essere quello di insegnargli una pazienza di buon umore, libertà dall'egoismo, l'abitudine di agire per conto proprio e di trarre il meglio da ogni avvenimento. In breve, dovrebbe condividere le qualità caratteristiche della maggior parte dei marinai. Viaggiare dovrebbe anche insegnargli a diffidare; ma allo stesso tempo scoprirà quante persone veramente di buon cuore ci sono, con le quali non aveva mai avuto né mai avrà ulteriori comunicazioni, che tuttavia sono pronte a offrirgli il più disinteressato aiuto.»
Il Viaggio di un naturalista intorno al mondo è stato uno dei libri più letti di Darwin, e ha avuto un impatto significativo sia sul pubblico che sulla comunità scientifica. La sua importanza risiede non solo nei contributi scientifici, ma anche nel modo in cui Darwin racconta il suo viaggio, facendo luce sul suo sviluppo intellettuale e sulla sua crescente comprensione delle teorie evolutive.[2]
L'opera ha avuto numerose edizioni e traduzioni in molte lingue, e ha influenzato anche le generazioni successive di scienziati, tra cui quelli che hanno contribuito alla teoria dell'evoluzione e alla biogeografia.[2]
Edizioni successive
[modifica | modifica wikitesto]L'opera è stata continuamente ristampata e rielaborata. La seconda edizione, pubblicata nel 1845, presenta diverse modifiche e una riduzione del numero di parole. L'edizione del 1890, una versione illustrata, è particolarmente nota per le numerose illustrazioni e mappe che accompagnano il testo. Nel 1860, l'edizione finale aggiunse un postscriptum che riassumeva alcune delle scoperte scientifiche più recenti di Darwin.[2]
L'opera è stata tradotta in numerose lingue e, benché non contenesse idee rivoluzionarie per quanto riguarda la teoria dell'evoluzione, ha giocato un ruolo cruciale nell'introduzione delle idee darwiniane al grande pubblico.[2]
Edizioni
[modifica | modifica wikitesto]- (EN) Charles Darwin, Journal and remarks (1832-1836), in Robert Fitzroy, The narrative of the voyages of H.M. Ships Adventure and Beagle, London, Colburn, 1839.
- (EN) Journal of researches into the geology and natural history of the various countries visited by H.M.S. Beagle, London, Colburn, 1839.
- (EN) Journal of researches into the natural history and geology of the countries visited during the voyage of H.M.S. Beagle round the world, London, Colburn, 1845.
Edizioni in italiano
[modifica | modifica wikitesto]- Viaggio di un naturalista intorno al mondo, traduzione di Michele Lessona, Torino, UTET, 1872.
- Viaggio di un naturalista intorno al mondo, traduzione di Mario Magistretti, Milano, Aldo Martello, 1959. - Giunti-Martello, Firenze, 1982.
- Viaggio di un naturalista intorno al mondo. Autobiografia. Lettere (1831-1836), a cura di Pietro Omodeo, Milano, Feltrinelli, 1967.
- Viaggio di un naturalista intorno al mondo, A cura di Paolo Costa, Collana Universale Economica.I Classici n.2203, Feltrinelli, 2009, ISBN 978-88-07-82203-2.
- Viaggio di un naturalista intorno al mondo, a cura di Maria Vegni Talluri, Firenze, La Nuova Italia, 1972.
- Viaggio di un naturalista intorno al mondo, traduzione di Mario Magistretti, introduzione di Franco Marenco, a cura di Luca Lamberti, Collana i millenni, Torino, Einaudi, 1989, ISBN 978-88-06-11646-0. - Collana ET Saggi, Einaudi, 2004-2017, ISBN 978-88-06-23486-7.
- Viaggio di un naturalista intorno al mondo, traduzione di Antonio Santilli, Introduzione di Pino Cacucci, Roma, Newton Compton, 2008-2017, ISBN 978-88-541-0998-8.
Note
[modifica | modifica wikitesto]Voci correlate
[modifica | modifica wikitesto]Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikiquote contiene citazioni tratte da Viaggio di un naturalista intorno al mondo
- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Viaggio di un naturalista intorno al mondo
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- (EN) eBook di Viaggio di un naturalista intorno al mondo, su Progetto Gutenberg.
- (EN) Viaggio di un naturalista intorno al mondo, su Goodreads.
- (EN) Viaggio di un naturalista intorno al mondo, su MusicBrainz, MetaBrainz Foundation.
- Testo in italiano tradotto da Michele Lessona su liberliber.it (PDF), su liberliber.it.
- (EN) Journal of Researches. An introduction by R. B. Freeman, su darwin-online.org.uk.
- (EN) Darwin's Voyage of the Beagle. An introduction by Gordon Chancellor, su darwin-online.org.uk.
Controllo di autorità | GND (DE) 7677329-2 |
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