The Good Shepherd - L'ombra del potere (The Good Shepherd) è un film del 2006 diretto da Robert De Niro[1].
Basato su una sceneggiatura di Eric Roth (autore anche della sceneggiatura di Forrest Gump e di Munich), il film narra la storia della CIA ripercorrendone venticinque anni di storia, dalle origini all'inizio della seconda guerra mondiale come Office of Strategic Services attraverso la trasformazione in CIA nell'immediato dopoguerra sino al fallito sbarco nella baia dei Porci di esuli anticastristi, organizzato dal direttore della CIA Allen Welsh Dulles durante l'amministrazione del Presidente John Fitzgerald Kennedy.
Trama
[modifica | modifica wikitesto]Gli avvenimenti sono raccontati attraverso l'agente Edward Wilson, un giovane e brillante studente di poesia all'Università di Yale, che viene cooptato nell'organizzazione studentesca paramassonica degli Skull and Bones, fucina di leader dalla quale saranno arruolati i futuri quadri dell'intelligence statunitense. Arruolato nell’OSS ed addestrato nella Londra dei primi anni quaranta, egli diverrà un freddo e spietato agente segreto, prima contro i nazisti e poi contro i sovietici.
Tradimenti, ricatti, uccisioni, complotti, tutto sarà da lui freddamente e razionalmente tramato in nome del bene supremo: la sicurezza e la supremazia dell'America dominata dall'aristocrazia WASP, come afferma in una conversazione con un boss mafioso, secondo la quale gli altri gruppi etnici "sono solo in visita". La sua dedizione alla causa è totale e all'America sacrificherà ogni cosa, la moglie e il figlio nonché la donna veramente amata, che lascia per sposare la sorella del migliore amico che aspetta un figlio da lui.
Produzione
[modifica | modifica wikitesto]Il personaggio di Edward Wilson è liberamente ispirato a James Angleton, funzionario OSS e poi alto dirigente CIA negli anni raccontati dal film. De Niro si ritaglia una piccola parte interpretando il generale Sullivan, personaggio ispirato al capo dell'OSS e fondatore della CIA, il generale William Joseph Donovan.
L'impianto narrativo è giocato su continue analessi, o flashback, che richiedono allo spettatore un minimo di conoscenza storica per riuscire a comprendere dove si trova quello che sta vedendo.
Distribuzione
[modifica | modifica wikitesto]Distribuito nelle sale statunitensi a partire dal 22 dicembre 2006, il film ha incassato oltre 100 milioni di dollari, di cui quasi 60 in patria e quasi 40 all'estero.[2]
Accoglienza
[modifica | modifica wikitesto]Incassi
[modifica | modifica wikitesto]Il film ha incassato in tutto il mondo 100 266 865 $.[3]
Critica
[modifica | modifica wikitesto]Su Rotten Tomatoes il film ha un indice di gradimento del 56% basato su 173 recensioni, con un voto medio di 6.20/10. Il commento del sito recita: "Sebbene ambizioso e diretto con sicurezza da Robert De Niro, The Good Shepherd è in fin dei conti un noioso film drammatico che contiene poche sorprese e soccombe per la sua sole serietà"[4]. Su Metacritic il film ha un punteggio medio di 61/100 basato su 33 critiche, con un consenso "generalmente favorevole"[5].
Sequel
[modifica | modifica wikitesto]Il regista Robert De Niro in una intervista ha affermato che gli piacerebbe girare un sequel, continuando la storia della CIA fino al presente.[6] De Niro ha annunciato che sta sviluppando il sequel come serie televisiva, con Eric Roth come produttore/scrittore e lui stesso come regista della prima puntata.[7]
Curiosità
[modifica | modifica wikitesto]Nel film è presente una scena in cui l'agente della CIA Edward Wilson (interpretato da Matt Damon) incontra un mafioso italoamericano dal nome inventato interpretato da Joe Pesci. Il personaggio racconta di come sia arrivato negli Stati Uniti a pochi mesi di vita e di come abbia combattuto contro Castro per la riconquista dei casinò perduti, organizzando anche la famosa invasione della baia dei Porci. Come si evince dalla biografia di Frank Sheeran, questo è un chiaro riferimento alla vita di Russell Bufalino, mafioso italoamericano, interpretato, ad anni di distanza, sempre dall'attore Joe Pesci.
Premi e riconoscimenti
[modifica | modifica wikitesto]- 2007 Premio Oscar
- Nomination Migliore scenografia a Jeannine Oppewall, Gretchen Rau e Leslie E. Rollins
- 2007 Festival internazionale del cinema di Berlino
- Nomination Orso d'oro
- Orso d'argento per il miglior contributo artistico a tutto il cast
- 2006 St. Louis Gateway Film Critics Association Award
- Nomination Miglior film
- Nomination Miglior regista a Robert De Niro
- Nomination Miglior attore a Matt Damon
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ Emanuele Rauco, "The Good Shepherd": incontro con Robert De Niro, su CineFile, 14 aprile 2007. URL consultato il 28 novembre 2021.
- ^ (EN) The Good Shepherd, su boxofficemojo.com. URL consultato il 16 dicembre 2017.
- ^ The Good Shepherd, su Box Office Mojo. URL consultato il 27 giugno 2021.
- ^ (EN) Rotten Tomatoes, The Good Shepherd (2006). URL consultato il 2 gennaio 2024.
- ^ Metacritic, The Good Shepherd. URL consultato il 27 giugno 2021.
- ^ (EN) Robert De Niro: 'You talkin' to me?. Independent. 25 July 2008.
- ^ (EN) Tribeca Sets Up ‘The Good Shepherd’ Series Adaptation At Showtime With Robert De Niro Directing & Eric Roth Writing, Drama At CBS, su deadline.com, Deadline, 5 settembre 2012. URL consultato il 16 dicembre 2017.
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- Arthur M. Schlesinger Jr., I mille giorni di John F. Kennedy alla Casa Bianca, traduzione di Giancarlo Carabelli, Rizzoli, 1966, p. 1056, ASIN B005ELY9UW.
- (EN) The Bay of Pigs Invasion, su Latin American Studies.
- (EN) Invasion at Bay of Pigs, su History of Cuba.
- (EN) The Bay of Pigs Invasion, su Studyworld. URL consultato il 18 dicembre 2013 (archiviato dall'url originale il 19 settembre 2008).
- (EN) David M. Barrett, Ph. D., su Villanova edu..
- (EN) FOREIGN RELATIONS OF THE UNITED STATES 1961-1963 Volume X Cuba, 1961-1962, su FAS (archiviato dall'url originale l'8 novembre 2012).
- (EN) Bay of Pigs Chronology, su gwu.edu.
- (EN) The Bay of Pigs: A Struggle For Freedom, su Global Security.
- (EN) Jacob G. Hornberger, JFK, the CIA, and Conspiracies, su Freedom Daily, settembre 1992 (archiviato dall'url originale il 14 novembre 2012).
Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikiquote contiene citazioni di o su The Good Shepherd
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- (EN) Sito ufficiale, su thegoodshepherdmovie.com (archiviato dall'url originale il 1º febbraio 2010).
- (EN) The Good Shepherd, su Enciclopedia Britannica, Encyclopædia Britannica, Inc.
- (EN) The Good Shepherd - L'ombra del potere, su MusicBrainz, MetaBrainz Foundation.
- The Good Shepherd - L'ombra del potere, su Il mondo dei doppiatori, AntonioGenna.net.
- (EN) The Good Shepherd - L'ombra del potere, su IMDb, IMDb.com.
- (EN) The Good Shepherd - L'ombra del potere, su AllMovie, All Media Network.
- (EN) The Good Shepherd - L'ombra del potere, su Rotten Tomatoes, Fandango Media, LLC.
- (EN, ES) The Good Shepherd - L'ombra del potere, su FilmAffinity.
- (EN) The Good Shepherd - L'ombra del potere, su Metacritic, Red Ventures.
- (EN) The Good Shepherd - L'ombra del potere, su Box Office Mojo, IMDb.com.
- (EN) The Good Shepherd - L'ombra del potere, su TV.com, Red Ventures (archiviato dall'url originale il 1º gennaio 2012).
- (EN) The Good Shepherd - L'ombra del potere, su AFI Catalog of Feature Films, American Film Institute.