Takahiro Iwasaki (岩崎 貴宏?, Iwasaki Takahiro; Hiroshima, 1975) è un artista e scultore giapponese.[1] Le sue opere sono state esposte in musei internazionali fra cui il Museo d'arte moderna di Seul, il Palais de Tokyo a Parigi, il Museo d'arte moderna di Mosca e il Museo d'arte moderna e contemporanea di Trento e Rovereto.[1]
Biografia
[modifica | modifica wikitesto]Takahiro Iwasaki è nato e cresciuto a Hiroshima, dove ha frequentato l'università conseguendo un Bachelor of Arts nel 1998, un Master of Arts nel 2001 e un Doctor of Philosophy nel 2003.[1] Nel 2005 ha ricevuto un Master of Fine Arts dall'Edinburgh College of Art nel Regno Unito.[1] La serie di opere più conosciuta di Iwasaki è Out of Disorder, che riproduce strutture architettoniche utilizzando materiali insoliti come capelli, polvere, fili, asciugamani e spazzolini da denti. Tra le strutture ricostruite troviamo la ruota panoramica di Coney Island, il Cosmoworld di Yokohama e anche aree portuali e raffinerie di petrolio.[2][3] La serie include anche mappe scolpite su rotoli di nastro adesivo, fra cui una riproduzione del Victoria Peak di Hong Kong.[4][5] Le opere sono state esposte in mostra alla galleria Cornerhouse di Manchester nel 2011, alla Biennale di Arte Asiatica presso il National Taiwan Museum of Fine Arts nel 2013 e al Kawasaki City Museum nel 2014.[2][3][6]
Un'altra serie di opere di Iwasaki è composta da templi scolpiti in legno di cipresso giapponese, con una versione speculare del tempio attaccata sotto di esso come se fosse un riflesso sull'acqua, e l'intera scultura sospesa a mezz'aria.[7][8][9] La prima opera di questo tipo, Reflection Model, è stata esposta alla Gallery Natsuka di Tokyo nel 2001.[10] Iwasaki ha completato un modello nuovo e più complesso, che rappresenta fedelmente il Byōdō-in vicino a Kyoto, nel 2012, e lo ha esposto alla Triennale Asia-Pacifico di Arte Contemporanea organizzata dalla Queensland Art Gallery in Australia.[7][8][11] Nel settembre dello stesso anno Iwasaki ha disposto numerose sculture microscopiche, fra cui una Torre Eiffel incompleta, nello spazio espositivo del Palais de Tokyo a Parigi.[12] Le opere erano poi ingrandite tramite l'uso di un telescopio.[12] Nel 2014 Iwasaki ha creato due opere site-specific per la mostra Perduti nel paesaggio del Museo d'arte moderna e contemporanea di Trento e Rovereto. Le due opere, costruite con capelli e polvere, rappresentano la cupola del museo e una torre e sono visibili tramite telescopi.
Mostre personali
[modifica | modifica wikitesto]- Out of Disorder, Kawasaki City Museum, Kanagawa, Giappone (2014)
- Glance, Object, Symbol, Palais de Tokyo, Parigi, Francia (2012)
- Metaphrase Scenery, Arataniurano, Tokyo, Giappone (2012)
- Out of Disorder (White Mountains), 3331 Arts Chiyoda, Tokyo, Giappone (2011)
- Nichtlokalität, Nassauischer Kunstverein, Wiesbaden, Germania (2011)
- Phenotypic Remodeling, Arataniurano, Tokyo, Giappone (2010)
- Structural Phase Transition Model, Art Basel, Basilea, Svizzera (2010)
- Out of Disorder, Cairn Gallery, Fife, Regno Unito (2006)
- Differential / Integral Calculus, Sleeper, Edimburgo, Regno Unito (2005)
- Process to Model, Formative Space Laboratory, Hiroshima, Giappone(2003)
- Reflection Model, Gallery Natsuka, Tokyo, Giappone (2001)
- Mental Picture, Studio Sako, Hiroshima, Giappone (1998)
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ a b c d Takahiro Iwasaki, su arataniurano.com, Arataniurano. URL consultato l'11 luglio 2014 (archiviato dall'url originale il 26 agosto 2016).
- ^ a b Makiko Arima, Takahiro Iwasaki Out of Disorder at Kawasaki City Museum, su azito-art.com, Azito, 8 aprile 2014. URL consultato l'11 luglio 2014.
- ^ a b EDW Lynch, Tiny Architectural Thread Sculptures by Takahiro Iwasaki, su laughingsquid.com, Laughing Squid, 27 febbraio 2013. URL consultato l'11 luglio 2014.
- ^ Christopher Jobson, Out of Disorder: Topographical Maps Carved from Electrical Tape and Intricate Thread Sculptures by Takahiro Iwasaki, su thisiscolossal.com, Colossal, 23 febbraio 2013. URL consultato il 15 luglio 2014.
- ^ Meticulously Constructed Sculptures by Takahiro Iwasaki, su juxtapoz.com, Juxtapoz, 19 dicembre 2013. URL consultato il 15 luglio 2014.
- ^ Takahiro Iwasaki, su asianartbiennial.org, Asian Art Biennial, 2013. URL consultato l'11 luglio 2014 (archiviato dall'url originale il 20 luglio 2014).
- ^ a b Takahiro Iwasaki, su qagoma.qld.gov.au, Queensland Art Gallery, 2012. URL consultato il 25 giugno 2014 (archiviato dall'url originale il 25 giugno 2014).
- ^ a b Lara Mikocki, Floating reflected temples by Takahiro Iwasaki, in Designboom, 1º febbraio 2013. URL consultato l'11 luglio 2014.
- ^ EDW Lynch, Reflected Temple Model by Takahiro Iwasaki, su laughingsquid.com, Laughing Squid, 15 marzo 2013. URL consultato l'11 luglio 2014.
- ^ 10th Biennale de Lyon — Takahiro Iwasaki, su universes-in-universe.org, Universes in Universe, 2009. URL consultato il 15 luglio 2014.
- ^ Takahiro Iwasaki, su iscp-nyc.org, International Studio & Curatorial Program, 2012. URL consultato l'11 luglio 2014 (archiviato dall'url originale il 22 luglio 2014).
- ^ a b Takahiro Iwasaki, su palaisdetokyo.com, Palais de Tokyo, 2012. URL consultato l'11 luglio 2014 (archiviato dall'url originale il 17 luglio 2014).
Voci correlate
[modifica | modifica wikitesto]Controllo di autorità | VIAF (EN) 251316151 · ISNI (EN) 0000 0003 7486 9799 · LCCN (EN) no2017156026 · NDL (EN, JA) 01196928 |
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