TT29 Tomba di Amenemipet (detto anche Pairy) | |
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Planimetria schematica della tomba TT29 | |
Civiltà | Antico Egitto |
Utilizzo | tomba |
Epoca | XVIII dinastia |
Localizzazione | |
Stato | Egitto |
Località | Luxor |
Amministrazione | |
Patrimonio | Necropoli di Sheikh Abd el-Qurna |
Ente | Ministero delle Antichità |
Visitabile | sì |
Mappa di localizzazione | |
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Amenemopet (detto anche) Pairy in geroglifici |
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TT29 (Theban Tomb 29) è la sigla che identifica una delle Tombe dei Nobili[N 1][2] ubicate nell’area della cosiddetta Necropoli Tebana, sulla sponda occidentale[N 2] del Nilo dinanzi alla città di Luxor[N 3][3], in Egitto. Destinata a sepolture di nobili e funzionari connessi alle case regnanti, specie del Nuovo Regno, l'area venne sfruttata, come necropoli, fin dall'Antico Regno e, successivamente, sino al periodo Saitico (con la XXVI dinastia) e Tolemaico.
Titolare
[modifica | modifica wikitesto]TT29 Era la tomba di:
Titolare | Titolo | Necropoli[N 4] | Dinastia/Periodo | Note[N 5] |
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Amenemipet, detto Pairy | Governatore della città e visir | Sheish Abd el-Qurna[4] | XVIII dinastia (Amenhotep II) | lato est; sul lato a sud della collina, sotto la TT95 |
Biografia
[modifica | modifica wikitesto]Amenemipet Pairy fu figlio di Ahmose, detto Humay (TT224), e Nub; fratello di Sennufer (TT96) la cui moglie si chiamava Sentnay. Sua moglie si chiamava Weretmaatef e aveva un figlio di nome Paser.[5]. A lui è inoltre assegnata anche la tomba KV48 della Valle dei Re[N 6].
Descrizione
[modifica | modifica wikitesto]Un breve corridoio, sulle cui pareti sono rappresentati il defunto e la moglie in atto di offrire incenso e unguenti al dio Ra, consente l'accesso a una camera trasversale, non ultimata, con quattro pilastri. Nell'ingresso della tomba sono rappresentate sei scene:
- Amenemipet e Weretmaatef in offertorio dinanzi a Ra;
- il defunto in offertorio dinanzi al kha del re Amenhotep II;
- testi recanti gli incarichi del visir;
- Amenemipet che amministra la giustizia come visir;
- altre due scene contenenti principalmente testi.
Un corridoio, in cui sono riportati specialmente testi, dà accesso ad un secondo e più lungo corridoio in cui Amenemipet è rappresentato con suo fratello Sennufer e con suo figlio Paser. In altre scene, il defunto amministra la giustizia, o assiste a un concerto di arpisti e liutisti. Su una parete il corteo funebre cui prendono parte, tra gli altri, preti e macellai che recano animali sacrificali tra cui tori e oche. Sul fondo della camera/corridoio, la decorazione è in parte distrutta, ma si può intuire il defunto in atto di adorazione e di offertorio a Osiride.
Note
[modifica | modifica wikitesto]Annotazioni
[modifica | modifica wikitesto]- ^ La prima numerazione delle tombe, dalla numero 1 alla 253, risale al 1913 con l’edizione del "Topographical Catalogue of the Private Tombs of Thebes" di Alan Gardiner e Arthur Weigall. Le tombe erano numerate in ordine di scoperta e non geografico; ugualmente in ordine cronologico di scoperta sono le tombe dalla 253 in poi.
- ^ I campi della Duat, ovvero l'aldilà egizio, si trovavano, secondo le credenze, proprio sulla riva occidentale del grande fiume.
- ^ Nella sua epoca di utilizzo, l'area era nota come "Quella di fronte al suo Signore" (con riferimento alla riva orientale, dove si trovavano le strutture dei Palazzi di residenza dei re e i templi dei principali dei) o, più semplicemente, "Occidente di Tebe".
- ^ le Tombe dei Nobili, benché raggruppate in un'unica area, sono di fatto distribuite su più necropoli distinte.
- ^ Le note, sovente di inquadramento topografico della tomba, sono tratte dal "Topographical Catalogue" di Gardiner e Weigall, ed. 1913 e fanno perciò riferimento alla situazione dell'epoca.
- ^ Le ridotte dimensioni della KV48, e il fatto che sia del tutto priva di decorazioni, ha fatto supporre che quest'ultima, di cui si erano perse le tracce e ritrovata solo negli anni '80 del '900, fosse solo un cenotafio.
Fonti
[modifica | modifica wikitesto]- ^ Porter e Moss 1927, pp.45-46.
- ^ Gardiner e Weigall 1913.
- ^ Donadoni 1999, p. 115.
- ^ Gardiner e Weigall 1913, pp. 18-19.
- ^ Porter e Moss 1927, p. 43.
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- Sergio Donadoni, Tebe, Milano, Electa, 1999, ISBN 88-435-6209-6.
- Mario Tosi, Dizionario enciclopedico delle divinità dell'antico Egitto - 2 voll.-, Torino, Ananke, 2005, ISBN 88-7325-115-3.
- (EN) Alexander Henry Rhind, Thebes, its Tombs and their tenants, Londra, Longman, Green, Longman & Roberts, 1862.
- (EN) Nicholas Reeves e Araldo De Luca, Valley of the Kings, Friedman/Fairfax, 2001, ISBN 978-1-58663-295-3.
- (EN) Nicholas Reeves e Richard Wilkinson, The complete Valley of the Kings, New York, Thames & Hudson, 2000, ISBN 0-500-05080-5.
- (EN) Alan Gardiner e Arthur E.P. Weigall, Topographical Catalogue of the Private Tombs of Thebes, Londra, Bernard Quaritch, 1913.
- (EN) Donald Redford, The Oxford Encyclopedia of Ancient Egypt, Oxford, Oxford University Press, 2001, ISBN 978-0-19-513823-8.
- (EN) John Gardner Wilkinson, Manners and Customs of the Ancient Egyptians, Londra, John Murray, 1837.
- (EN) Bertha Porter e Rosalind L.B. Moss, Topographical Bibliography of Ancient Egyptian hierogliphic texts, reliefs, and paintings. Vol. 1, Oxford, Oxford at the Clarendon Press, 1927.
- (EN) David O'Connor e Eric H. Cline, Thutmose III: A New Biography, University of Michigan Press, 2006, ISBN 978-0472114672.
- (EN) Ernest Mackay, Proportion Squares on Tomb Walls in the Theban Necropolis in Journal of Egyptian Archaeology, vol. 4, n.ro 2/3, Egypt Exploration Society, 1917.
Voci correlate
[modifica | modifica wikitesto]Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su TT29
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- Disegni dai lavori di Norman e Nina de Garis Davies: tracings from Theban Tomb 29
- Elenco delle tombe dei nobili visitabili:, su egittopercaso.net. URL consultato il 20.12.2017.