Lo stucco è un impasto a base di gesso, calce o cemento usato in edilizia e nell'arte per il rivestimento e la decorazione di mura e soffitti.
Descrizione ed utilizzo
[modifica | modifica wikitesto]Generalmente viene realizzato con un impasto a base di calce spenta (idrossido di calcio) stagionata e talvolta con polvere di marmo che, una volta terminata la presa, si trasforma in carbonato di calcio. La composizione può essere molto variabile, facendo del termine stucco una categoria di materiali più che un prodotto specifico. Successivamente sono stati introdotti additivi acrilici o fibre di vetro per aumentarne le caratteristiche di resistenza e lavorabilità.
Nell'edilizia, viene impiegato per dare un aspetto più gradevole a superfici grezze quali calcestruzzo, legno o metallo. Lo "stucco lucido" o "stucco romano" viene impiegato con pigmenti vari per imitare le superfici marmoree. Lo stucco mescolato con resine e colle viene utilizzato anche come elemento di giuntura tra due elementi architettonici o come elemento per la rasatura di pareti in cartongesso o gesso rivestito. Alcune miscele (prevalentemente a base di gesso) sono adatte per uso interno, non tollerando l'umidità, mentre altre sono impiegate per decorazioni esposte alle intemperie.
Lo stucco permette anche di realizzare figure tridimensionali e statue. L'architettura barocca e rococò ha fatto largo uso di stucchi in palazzi e chiese, per realizzare sovrapporte, cornici tra pareti e soffitti e per contornare aree. Permette inoltre di creare una estensione tridimensionale alle pitture (bassorilievi) e ai trompe l'oeil.
Nell'uso moderno le decorazioni in stucco sono spesso prefabbricate su lastre che vengono successivamente applicate in sede.
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- A. Forcellino, La diffusione dei rivestimenti a stucco nel corso del XVI secolo, in Ricerche di Storia dell’Arte, n. 41-42, Roma, 1991, pp. 23-51.
- L. Pasquini, La decorazione a stucco in Italia fra tardo antico e alto medioevo, Ravenna, Longo Editore, 2002, ISBN 88-8063-365-1.
- A. Segani Malacart, Stucco, in Enciclopedia dell’Arte Medievale, n. 9, Roma, 2000, pp. 1-18.
Voci correlate
[modifica | modifica wikitesto]Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikiquote contiene citazioni sullo stucco
- Wikizionario contiene il lemma di dizionario «stucco»
- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file sullo stucco
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- Stucco, su Treccani.it – Enciclopedie on line, Istituto dell'Enciclopedia Italiana.
- Goffredo Bendinelli e A. Jahn Rusconi, STUCCO, in Enciclopedia Italiana, Istituto dell'Enciclopedia Italiana, 1936.
- Stucco², su Vocabolario Treccani, Istituto dell'Enciclopedia Italiana.
- stùcco (sostantivo), su sapere.it, De Agostini.
- R. J. Ling e C. Lo Muzio, STUCCO e M. Spagnoli, in Enciclopedia dell'Arte Antica, Istituto dell'Enciclopedia Italiana, 1997.
- N. Bonacasa, S. De Marinis e M. Spagnoli Mariottini, STUCCO, in Enciclopedia dell'Arte Antica, Istituto dell'Enciclopedia Italiana, 1966.
- J. Gierlichs, STUCCO, in Enciclopedia dell'Arte Medievale, Istituto dell'Enciclopedia Italiana, 1991-2000.
- (EN) Opere riguardanti Stucco, su Open Library, Internet Archive.
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