La formula del campionato, per quanto riguarda la stagione regolare, fu la stessa della stagione precedente; la manifestazione fu organizzata con un girone all'italiana, con gare di andata e ritorno per un totale di 26 giornate. Erano assegnati 2 punti per l'incontro vinto e un punto a testa per l'incontro pareggiato, mentre non ne era attribuito alcuno per la sconfitta. Al termine del campionato la dodicesima, la tredicesima e la quattordicesima classificata retrocedettero in serie B. Come novità furono introdotti i play-off scudetto a cui parteciparono le prime otto squadre classificate al termine della prima fase. Tali play-off furono disputati con la formula dell'eliminazione diretta con gare di andata e ritorno; in caso di parità veniva disputata una gara di spareggio. La squadra vincitrice dei play-off veniva proclamata campione d'Italia.
La stagione regolare del campionato iniziò Il 2 ottobre 1982 e si concluse Il 26 marzo 1983. La prima parte della stagione fu caratterizzata dalla fuga in testa alla classifica della Reggiana campione in carica che terminò in testa alla classifica la prima parte del torneo seguita dal Vercelli e dal Lodi. Era anche in ripresa il Novara, quinto in graduatoria, mentre il Giovinazzo era in piena crisi all'ultimo posto con soli quattro punti. La seconda parte del torneo arrise ai vercellesi, che, complici una serie di risultati utili consecutivi, staccarono i rivali chiudendo al primo posto la stagione regolare qualificando per i play-off. Alla post-season si qualificarono anche il Lodi, la Reggiana, il Forte dei Marmi, il Novara, il Follonica e il Trissino neopromosse e il Monza. Nei quarti di finale Amatori Vercelli e Amatori Lodi rispettarono i pronostici eliminando in due gare il Monza e il Trissino accedendo alle semifinali. Il Forte dei Marmi, quarto in campionato, si fece eliminare dal Novara e la Reggiana venne sconfitta dal Follonica cedendo così lo scudetto vinto l'anno prima. Le semifinali videro da un lato l'Amatori Vercelli eliminare con una vittoria e un pareggio il Novara e dall'altro l'Amatori Lodi avere ragione della sorprendente Follonica sempre in due gare. La prima finale scudetto dell'era dei play-off fu quindi Amatori Vercelli contro l'Amatori Lodi. Le due squadre si ritrovarono nella finale scudetto al meglio delle tre partite: la gara decisiva vide i lombardi condurre per 2-1 sino a trenta secondi dalla fine, quando una rete di Daniel Martinazzo riportò la contesa in parità. Come prescritto dal regolamento dell'epoca, il titolo fu assegnato con un incontro in campo neutro, disputato a Viareggio e vinto nettamente dai vercellesi con il punteggio di 6-1, laureandosi così campioni d'Italia per la prima volta nella loro storia. I gialloverdi vercellesi conquistarono anche la Coppa Italia e la prestigiosa Coppa CERS. L'Amatori Vercelli grazie alla vittoria in campionato si qualificò per la Coppa dei Campioni; l'AFP Giovinazzo, finalista della Coppa Italia si qualificò per la Coppa delle Coppe mentre i l'Amatori Lodi, finalista dei play-off, il Follonica e il Novara, eliminati in semifinale, si qualificarono per la Coppa CERS. Retrocedettero in serie B il CGC Viareggio, l'AFP Giovinazzo e il Marzotto Valdagno.
^Il Cittadino, ha scritto nelle proprie cronache del giovedì che il Monza giocò il primo derby col Roller Monza alla palestra della Scuola Media di via Ardigò, mentre il ritorno fu disputato fuori da Monza al Palazzetto Paolo VI di Brugherio.
Paolo Virdi, 50 minuti di gloria. Gli anni moderni dell'hockey pista. Volume 1, Lodi, Lodinotizie, 2012, ISBN978-88-908803-0-8.
Gianfranco Capra e Mario Scendrate, Hockey su pista in Italia e nel mondo, Novara, Casa Editrice S.E.N., settembre 1984, pp. 132-135.
Consorzio Etruria Hockey Follonica, Benvenuti a Hockey City, 1936-2007 - Follonica in vetta al mondo, Empoli (FI), Geo Edizioni S.r.l., 2008, pp. 122-124 e 189.
Hockey Breganze su progetto grafico di Sergio Carrara, Hockey Breganze 40º 1961 2001, Carraradv, stampa Artigrafiche Urbani Sandrigo, luglio 2001, p. 23.