Renzo Bossi | |
---|---|
Consigliere regionale della Lombardia | |
Durata mandato | 29 marzo 2010 – 17 aprile 2012 |
Circoscrizione | Brescia |
Dati generali | |
Partito politico | Lega Nord (2009-2012) |
Titolo di studio | Diploma di maturità |
Renzo Bossi, detto il Trota (Varese, 8 settembre 1988), è un ex politico italiano.
Figlio del fondatore della Lega Nord, Umberto Bossi, e della seconda moglie, Manuela Marrone, nel 2010 venne eletto al Consiglio regionale della Lombardia per poi dimettersi, nel 2012, coinvolto nello scandalo per appropriazione indebita di fondi provenienti dal finanziamento pubblico ai partiti.
È anche noto come "Il Trota", da quando suo padre così lo definì nel 2008, in risposta a chi gli chiedeva se fosse il suo "delfino".[1]
Biografia
[modifica | modifica wikitesto]Figlio di Umberto Bossi e della sua seconda moglie, Manuela Marrone (cofondatrice della Lega Lombarda), è riuscito a superare nel 2009 l'esame di maturità dopo essere stato respinto per tre volte.[2][3][4][5] Alcune testate giornalistiche sollevarono comunque dei dubbi sul fatto che Renzo Bossi si fosse effettivamente mai diplomato[6][7].
La sua carriera scolastica divenne in seguito di interesse pubblico quando il padre, in un comizio, denunciò le discriminazioni che "uno dei nostri ragazzi" avrebbe subito da una commissione di maturità, che lo avrebbe bocciato per le sue idee politiche[8][9]. Quell'anno, al secondo tentativo di superare l'esame, Renzo aveva presentato una tesina sulla proposta federalista del patriota Carlo Cattaneo[10].
Carriera politica
[modifica | modifica wikitesto]Sin da adolescente inizia ad appassionarsi alla politica accompagnando il padre Umberto ai vari comizi e alle manifestazioni della Lega, da Pontida, alla Festa dei Popoli Padani, alla cerimonia per la raccolta dell'acqua alla fonte del Po sul Monviso e, in seguito, assumendo il ruolo di direttore sportivo della selezione di calcio della Padania.[11] Soprattutto dopo la malattia che, nel 2004, colpì il padre, Renzo Bossi iniziò a intensificare il suo impegno nel movimento e, nel gennaio 2009, ricevette l'incarico di membro dell'Osservatorio della Lega Nord sulla trasparenza e l'efficacia del sistema fieristico lombardo.[12]
Nell'agosto 2009 fu oggetto di critiche, assieme a Roberto Cota e al padre Umberto, per essersi iscritto al profilo di Facebook della Lega Nord Mirano, in cui compariva un manifesto autoprodotto con lo slogan "legittimo torturare i clandestini".[13][14]
Dopo aver conseguito la tessera come socio ordinario militante della Lega Nord nel 2009, nel 2010 venne candidato dal partito nella circoscrizione della Val Camonica, nel collegio provinciale di Brescia, alle elezioni regionali lombarde.[15] La sua candidatura, che per regolamento interno al partito sarebbe dovuta arrivare solo dopo tre anni di anzianità nel movimento, suscitò diverse critiche di apparente nepotismo.[16]
Eletto al Consiglio Regionale della Lombardia con 12 893 preferenze, entrò a far parte della Commissione Programmazione e Bilancio e della Commissione Affari Istituzionali.[17][18]
Nel 2010, in un'intervista al settimanale Vanity Fair, rispondendo alla domanda "Mai provato droghe?", Renzo ha risposto:
«Nella vita penso si debba provare tutto tranne due cose: i culattoni e la droga.»
Il 27 luglio 2011, la Procura di Brescia iscrisse nel registro degli indagati l'Assessore allo Sport della Regione Lombardia, Monica Rizzi, esponente della Lega Nord e molto vicina alla famiglia Bossi e, in special modo, a Renzo. La Rizzi (indagata assieme a un sottufficiale della Guardia di Finanza) fu accusata di aver creato dei dossier illegali per screditare gli avversari politici, dentro e fuori la Lega Nord, di aver raccolto, in maniera abusiva, dei dati personali e sensibili da utilizzare per dissuadere eventuali candidati che avrebbero potuto ostacolare l'elezione di Renzo Bossi alla carica di consigliere regionale e favorirne, in tal modo, la vittoria elettorale.[24] Dopo essersi dimessa dalla carica di assessore, nel dicembre 2012, venne disposta l'archiviazione del procedimento a carico della Rizzi.[25]
Lo scandalo e le dimissioni
[modifica | modifica wikitesto]Il 9 aprile 2012, coinvolto nell'inchiesta giudiziaria sull'appropriazione indebita dei rimborsi elettorali della Lega Nord, Renzo Bossi rassegnò le dimissioni dal Consiglio regionale della Lombardia[26]. Il coordinatore provinciale della Lega Nord a Brescia, Fabio Rolfi, chiese la sua espulsione dal partito.
Il 17 aprile 2012 il Consiglio votò all'unanimità le dimissioni, già peraltro formalizzate, nei giorni precedenti, dallo stesso al capogruppo della Lega Nord in Regione, Stefano Galli.[27]
Attività da agricoltore
[modifica | modifica wikitesto]Dopo l'espulsione inizia, assieme a suo fratello, l'attività di agricoltore, aprendo un'azienda agricola a Brenta[28].
Procedimenti giudiziari
[modifica | modifica wikitesto]Appropriazione indebita
[modifica | modifica wikitesto]Nell'aprile del 2012, nel corso di una maxi-inchiesta sui finanziamenti del partito, le procure di Milano, Napoli e Reggio Calabria aprirono alcune indagini giudiziarie sull'utilizzo dei fondi pubblici destinati alla Lega Nord e gestiti dall'allora tesoriere Francesco Belsito.[24]
Oltre al coinvolgimento di alcuni dirigenti e amministratori del partito, tra cui Rosy Mauro, Roberto Calderoli e Francesco Speroni, emersero anche indizi relativi all'utilizzo illecito di tali fondi da parte della famiglia Bossi.
Intervistato dal settimanale Oggi, Alessandro Marmello, autista e bodyguard personale di Renzo Bossi, denunciò pubblicamente (documentando il tutto con quattro video che aveva registrato con il suo telefono cellulare, e reso pubblici) una serie di comportamenti illegali del consigliere regionale e di appropriazione di denaro pubblico usato da Bossi per acquisti personali. «Non voglio continuare a passare soldi al figlio di Umberto Bossi in questo modo: è denaro contante che ritiro dalle casse della Lega a mio nome, sotto la mia responsabilità. Lui incassa e non fa una piega, se lo mette in tasca come fosse la cosa più naturale del mondo».[29]
A seguito di questo scandalo, Renzo Bossi si dimise da consigliere regionale della Lombardia[30][31], anche su richiesta di alcuni settori del partito, che si attivarono per chiederne l'allontanamento dalla Lega Nord[32].
Nel maggio 2012 venne poi iscritto nel registro degli indagati dalla procura di Milano con l'accusa di appropriazione indebita riguardo ai rimborsi elettorali.[33][34] Tra le spese che gli furono contestate ci sono 145 000 euro per 12 multe, due cartelle esattoriali, l'assicurazione dell'auto e l'acquisto per 77 000 euro del titolo di laurea presso l'Università Kristal di Tirana.[35]
Il 29 novembre 2013 la Procura di Milano ha chiuso formalmente le indagini relative all'inchiesta per la gestione dei fondi della Lega, in vista della richiesta di rinvio a giudizio per Renzo Bossi.[36]
Il 10 luglio 2017 il tribunale di Milano condanna Renzo Bossi a 1 anno e 6 mesi di reclusione.
Il 23 gennaio 2019 dopo 7 anni circa si chiude il processo per i Bossi poiché la IV Corte d’appello di Milano ha disposto il non luogo a procedere in virtù della mancata querela presentata nei loro confronti da parte della vittima ovvero la Lega in base a una norma introdotta dal governo Gentiloni; il Carroccio guidato da Matteo Salvini aveva denunciato solo l'ex tesoriere Francesco Belsito che è così l'unico condannato.
La laurea in Albania
[modifica | modifica wikitesto]Nel maggio 2012, durante un controllo della Guardia di Finanza a Roma nella cassaforte dell'ex tesoriere della Lega Francesco Belsito, venne rinvenuto un diploma di laurea triennale in Gestione Aziendale conferito a Renzo Bossi il 29 settembre 2010 dalla Facoltà di Economia dell'università privata Kristal di Tirana, in Albania.[37][38][39] Secondo l'amministrazione della facoltà, Bossi si sarebbe iscritto ai corsi in direzione aziendale in lingua albanese a partire dall'anno 2007-2008, prima quindi di aver ottenuto il diploma di maturità.[40][41]
Nel luglio 2011 vennero presentate delle domande di riconoscimento della laurea albanese in Italia, in seguito ritirate all'indomani delle perquisizioni disposte dalle procure di Milano, Napoli e Reggio Calabria e dello scandalo sulle appropriazioni indebite dell'ex tesoriere Belsito.[42][43][44][45]
Agli inizi del mese di dicembre 2013, assieme ad altre nove persone di nazionalità italiana, Renzo Bossi è stato indagato per corruzione e abuso d'ufficio per aver conseguito, come riferito da Saimir Tahiri, ministro dell'Interno albanese "la laurea in scienze sociali senza essere venuto un solo giorno in ateneo e [...] senza aver mai seguito le lezioni nelle università private albanesi".[46]
Vita privata
[modifica | modifica wikitesto]Il 20 gennaio 2024 a Gemonio ha sposato con cerimonia civile l'imprenditrice romena Izabela Corina Juncu[47].
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ «Renzo "delfino"? Per ora è una trota», su corriere.it, Corriere della Sera, 12 settembre 2008. URL consultato il 5 dicembre 2017 (archiviato il 6 dicembre 2017).
- ^ Claudio Del Frate, Bossi jr, tesina su Cattaneo. Ma viene bocciato di nuovo, in Corriere della Sera, 11 luglio 2008. URL consultato il 10 aprile 2012 (archiviato il 12 aprile 2012).
- ^ Bossi junior non ce la fa: bocciato per la terza volta all'esame di maturità, in Corriere della Sera, 29 novembre 2008. URL consultato il 10 aprile 2012 (archiviato il 12 aprile 2012).
- ^ Renzo Bossi, terzo stop alla maturità. Bocciato all'esame anche dopo il ricorso, in la Repubblica, 29 novembre 2008. URL consultato il 10 aprile 2012 (archiviato il 13 aprile 2012).
- ^ Renzo Bossi ha superato la maturità, in TGcom24, 12 luglio 2009. URL consultato il 10 aprile 2012 (archiviato dall'url originale il 29 ottobre 2013).
- ^ Chi l'ha visto? Il diploma di Renzo Bossi, in L'Indipendenza, 21 gennaio 2012. URL consultato il 14 maggio 2012 (archiviato dall'url originale il 9 maggio 2012).
- ^ Anche il diploma di Bossi Jr è un falso, in Libero, 9 maggio 2012. URL consultato il 14 maggio 2012 (archiviato il 12 maggio 2012).
- ^ Bufera su Bossi, lui insiste: mai più schiavi di Roma e basta con i professori che non vengono dal nord, in Il Messaggero, 20 luglio 2008. URL consultato il 4 maggio 2012 (archiviato dall'url originale il 3 dicembre 2013).
- ^ Bossi: un gestaccio sull'inno e guerra ai professori del sud, in La Stampa, 21 luglio 2008. URL consultato il 4 maggio 2012 (archiviato dall'url originale il 31 luglio 2008).
- ^ Renzo Bossi bocciato per la terza volta, in La Stampa, 29 novembre 2008. URL consultato il 13 aprile 2012 (archiviato il 1º agosto 2014).
- ^ PadaniaCalcio - Staff organizzativo[collegamento interrotto]
- ^ Giuseppina Piano e Rodolfo Sala, La Lega va alla conquista della Fiera. Bossi manda in campo il figlio Renzo, in la Repubblica, 22 gennaio 2009. URL consultato il 10 aprile 2012 (archiviato il 14 novembre 2011).
- ^ "Torturate i clandestini": bufera sulla Lega, ma è un falso [collegamento interrotto], in il Velino, 27 agosto 2009.
- ^ Su Facebook: "Legittimo torturare i clandestini". Tra gli amici Bossi, suo figlio e Roberto Cota, in la Repubblica, 27 agosto 2009. URL consultato il 10 aprile 2012 (archiviato il 20 aprile 2012).
- ^ Vittorio Zucconi, 'a famigghia padana, in la Repubblica, 24 agosto 2009. URL consultato il 10 aprile 2012 (archiviato dall'url originale il 14 novembre 2011).
- ^ Storia di Renzo Bossi, detto il "Trota", in Panorama, 5 aprile 2012. URL consultato il 4 dicembre 2013 (archiviato dall'url originale il 24 novembre 2013).
- ^ Il rampollo di casa Bossi ha collezionato 51 presenze su 58 sedute, e le assenze erano tutte giustificate da impegni istituzionali, su archiviostorico.corriere.it. URL consultato il 25 gennaio 2013 (archiviato il 10 dicembre 2013).
- ^ Fosca Bincher, Ecco il colmo di Renzo Bossi: insegnava legalità al Pirellone, in Libero, 7 aprile 2012. URL consultato il 10 aprile 2012 (archiviato dall'url originale l'11 dicembre 2013).
- ^ Bossi jr: "Nella vita si deve provare tutto, tranne culattoni e droga", su liberoquotidiano.it. URL consultato il 18 febbraio 2014 (archiviato dall'url originale il 4 marzo 2016).
- ^ RENZO BOSSI: “NELLA VITA PROVATE TUTTO MA NON I CULATTONI”, su gay.tv. URL consultato il 18 febbraio 2014 (archiviato il 22 febbraio 2014).
- ^ Renzo Bossi: «Nella vita va provato tutto, tranne droga e culattoni», su gayburg.com. URL consultato il 4 maggio 2019 (archiviato il 9 giugno 2020).
- ^ A Renzo Bossi non piacciono i culattoni, su queerblog.it. URL consultato il 18 febbraio 2014 (archiviato il 22 febbraio 2014).
- ^ Renzo Bossi contro droga e omosessuali, su gaywave.it. URL consultato il 12 marzo 2014 (archiviato dall'url originale il 12 marzo 2014).
- ^ a b Terremoto nella Lega Nord: le tappe, in Panorama. URL consultato il 6 dicembre 2013 (archiviato dall'url originale il 12 dicembre 2013).
- ^ Lega, ex assessore Rizzi assolta dal reato di abuso di titolo, in Il Fatto Quotidiano. URL consultato il 6 dicembre 2013 (archiviato il 9 aprile 2014).
- ^ Il Trota si è dimesso: "Faccio un passo indietro, do l'esempio", in Le Novae, 9 aprile 2012. URL consultato il 10 aprile 2012 (archiviato dall'url originale il 13 aprile 2012).
- ^ A Bergamo la serata dell'orgoglio leghista ma si torna a parlare di elezioni per la regione Lombardia | Cremonaoggi, su cremonaoggi.it. URL consultato il 17 aprile 2012 (archiviato il 13 agosto 2014).
- ^ Nuova vita in campagna per Renzo Bossi, su corriere.it, 13 aprile 2013.
- ^ La Lega licenzia Alessandro Marmello, l'ex autista e bodyguard di Renzo Bossi, in Tgcom24. URL consultato il 6 dicembre 2013 (archiviato dall'url originale il 12 dicembre 2013).
- ^ L'autista di Renzo Bossi a Oggi: "Ritiravo contanti per le sue spese personali", in Oggi, 9 aprile 2012. URL consultato il 10 aprile 2012 (archiviato l'11 aprile 2012).
- ^ Renzo Bossi: «Do l'esempio, mi dimetto». Calderoli: «Lasci anche Rosi Mauro», in Corriere della Sera, 9 aprile 2012. URL consultato il 10 aprile 2012 (archiviato il 10 aprile 2012).
- ^ Andrea Senesi, La Lega pronta a «processare» Renzo Bossi, in Corriere della Sera, 8 aprile 2012. URL consultato il 10 aprile 2012 (archiviato il 10 aprile 2012).
- ^ Giuseppe Guastella, Umberto Bossi e i figli indagati a Milano, in Corriere della Sera, 16 maggio 2012. URL consultato il 16 maggio 2012 (archiviato il 17 maggio 2012).
- ^ Bossi e i figli indagati a Milano, in LeNovae, 16 maggio 2012. URL consultato il 16 maggio 2012 (archiviato dall'url originale l'11 dicembre 2012).
- ^ Lega, truffa e appropriazione indebita. Bossi e «la family» verso il processo, in Corriere della Sera. URL consultato il 29 novembre 2013 (archiviato il 29 novembre 2013).
- ^ Giornalettismo - Renzo Bossi indagato per peculato Archiviato il 18 dicembre 2012 in Internet Archive.
- ^ Renzo Bossi, ecco il diploma della laurea presa in Albania, in La Repubblica, 3 maggio 2012. URL consultato il 4 maggio 2012 (archiviato il 4 maggio 2012).
- ^ Redazione Milano online, Renzo Bossi, dalla cassaforte di Belsito spunta la laurea in Albania: tre anni in uno, in Corriere della Sera, 3 maggio 2012. URL consultato il 4 maggio 2012 (archiviato il 4 maggio 2012).
- ^ Lega, nella cartella 'The Family' c'è la laurea di Bossi jr in Albania, in La Repubblica, 3 maggio 2012. URL consultato il 4 maggio 2012 (archiviato il 4 maggio 2012).
- ^ Eda Merepeza, La laurea del Trota a Tirana crea scandalo anche in Albania: "Vicenda vergognosa", in Il Fatto Quotidiano, 4 maggio 2012. URL consultato il 5 maggio 2012 (archiviato il 7 maggio 2012).
- ^ Leonard Berberi, Albania contro Bossi jr, studenti in rivolta e si muove la Procura, in Corriere della Sera, 5 maggio 2012. URL consultato il 5 maggio 2012 (archiviato il 6 maggio 2012).
- ^ Redazione Milano online, Lega, Renzo Bossi tentò di far riconoscere la laurea albanese in Italia, in Corriere della Sera, 8 maggio 2012. URL consultato il 9 maggio 2012 (archiviato l'11 maggio 2012).
- ^ La Repubblica Milano, Bossi jr universitario, ma senza maturità "E qui a Tirana non ha mai messo piede", in La Repubblica, 8 maggio 2012. URL consultato il 9 maggio 2012 (archiviato l'11 maggio 2012).
- ^ Corriere della Sera, Lo sfogo di Renzo Bossi: «Laurea in Albania? Io non ne sapevo niente», in Corriere della Sera, 10 maggio 2012. URL consultato il 10 maggio 2012 (archiviato il 12 maggio 2012).
- ^ Leonard Berberi, Renzo Bossi inguaia l'università di Tirana «Laurea comprata». Ritirata la licenza, in Corriere della Sera, 24 maggio 2012. URL consultato il 24 maggio 2012 (archiviato il 26 maggio 2012).
- ^ Lauree in Albania, c'è anche Bossi junior fra i dieci italiani sotto inchiesta a Tirana, in la Repubblica, 2 dicembre 2013. URL consultato il 2 dicembre 2013 (archiviato il 4 dicembre 2013).
- ^ Marco Nepi, Renzo Bossi sposa l’imprenditrice romena dei profumi Izabela Corina: le nozze blindate del ‘Trota’, in The Post Internazionale, 20 gennaio 2024. URL consultato il 21 gennaio 2024.
Voci correlate
[modifica | modifica wikitesto]Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikiquote contiene citazioni di o su Renzo Bossi
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- Sito ufficiale, su renzobossi.com. URL consultato il 15 maggio 2012 (archiviato dall'url originale il 2 maggio 2012).