Il servizio attivo permanente volontario, che durava per i cittadini arruolati mediamente 6 anni, subiva un importante cambiamento in seguito alla riforma di Gaio Mario, quando lo Stato romano decise di assumersi l'onere di equipaggiare e rifornire le truppe legionarie, permettendo a tutti, compresi i nullatenenti, di arruolarsi, creando così un esercito di professionisti. L'età minima era ora stabilita a 17 anni. I volontari che si arruolavano entravano a far parte di un esercito dotato di una disciplina ferrea, invidiato da molti stati mediterranei. |
Riforma mariana dell'esercito romano
|
|
Truppa in servizio permanente:
sotto-ufficiali: |
ufficiali inferiori: solitamente di origini plebee
ufficiali superiori: di rango equestre, oppure appartenenti all'ordine senatorio ma ancora all'inizio della carriera politica. Tuttavia un plebeo che si dimostrasse coraggioso sul campo e predisposto al comando poteva essere promosso fino al grado di prefetto.
ufficiali generali con comando di una o più legioni: tutti di ordine senatorio
unità alleate: |