Parco museo ferroviario Roma Porta San Paolo | |
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Ubicazione | |
Stato | Italia |
Località | Roma |
Indirizzo | via Bartolomeo Bossi, 7 |
Coordinate | 41°52′28.97″N 12°28′53.02″E |
Caratteristiche | |
Tipo | ferroviario e tranviario |
Istituzione | 18 settembre 2004 |
Sito web | |
Il Polo museale dei trasporti è un museo di Roma che raccoglie alcuni locomotori e tram storici precedentemente in servizio sulle ferrovie ex concesse Roma-Civita Castellana-Viterbo, Roma-Fiuggi-Alatri-Frosinone e Roma-Lido, oltre che sulle tranvie dei Castelli Romani.[1]
L'ingresso è situato in via Bartolomeo Bossi, 7 nel quartiere Ostiense ed è adiacente alla stazione di Roma Porta San Paolo, capolinea settentrionale della Roma-Lido.
Storia
[modifica | modifica wikitesto]Il Polo museale fu inaugurato da Met.Ro. su idea dell'ingegnere Angelo Curci il 18 settembre 2004 in concomitanza alla seconda notte bianca di Roma.[2] Realizzato nell'ex scalo merci della stazione di Roma Porta San Paolo, esso è organizzato in parte all'aperto, dove sono esposti i rotabili restaurati, e in parte al chiuso, dove sono esposti plastici, tra cui quello della stazione di Osilo, strumentazioni ed oggetti particolari che permettono di ricostruire la storia del trasporto ferrotranviario romano.
A partire dal 2020 il museo è stato chiuso al pubblico, prima a causa delle misure per il contrasto alla pandemia di COVID-19, poi per la necessità di portare avanti lavori di manutenzione non ancora finanziati dalla Regione Lazio, in attesa del passaggio della gestione della ferrovia Roma-Lido dall'azienda municipale ATAC alle regionali COTRAL e ASTRAL,[2] divenuto effettivo dal 1º luglio 2022.
Il museo ha riaperto il 14 ottobre 2022.[3]
Rotabili preservati
[modifica | modifica wikitesto]Il Polo museale conserva esemplari costruiti negli anni 1907-1945.[1] Tra i vari esemplari custoditi si segnalano:
- locomotore Breda-AEG del 1915, matricola n. 01 STEFER della ferrovia Roma-Fiuggi-Alatri-Frosinone;
- locomotore Carminati & Toselli-TIBB, del 1922, matricola n. 05 STEFER della ferrovia Roma-Lido;
- elettromotrice ECD Stanga-TIBB, del 1931, matricola n. 21 SRFN della ferrovia Roma-Civita Castellana-Viterbo;
- tram STFER serie 400, matricola n. 404, Stanga-TIBB, anno 1941, delle tranvie dei Castelli Romani;
- tram STEFER, matricola n. 70, per il servizio extraurbano sulle tranvie dei Castelli Romani;
- vagone di servizio piatto STEFER, ottenuto dalla modifica di un ex rimorchio a due assi extraurbano;
- motocarrello STEFER di servizio per l'ispezione della linea aerea della ferrovia Roma-Fiuggi-Alatri-Frosinone.
Collegamenti
[modifica | modifica wikitesto]È raggiungibile dalla fermata Porta San Paolo | del tram 3 |
È raggiungibile dalla stazione Roma Porta San Paolo. |
È raggiungibile dalla stazione di Roma Ostiense. |
È raggiungibile dalla stazione di Roma Ostiense. |
È raggiungibile dalla stazione di Roma Ostiense. |
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ a b Merisio, pp. 128-133.
- ^ a b Polo museale, su atac.roma.it. URL consultato il 22 agosto 2021.
- ^ Giovanni Crocè, Roma, riapre a Porta San Paolo il Polo Museale dei Trasporti, su canaledieci.it, 15 ottobre 2022. URL consultato il 16 ottobre 2022.
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- Luca Merisio e Antonio Polito, Indice delle illustrazioni, in Italia della nostra gente - Treni ad altra velocità, Roma, Ecra - Edizioni del Credito Cooperativo, 2023.
Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file sul Parco museo ferroviario Roma Porta San Paolo
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- Sito ufficiale, su atac.roma.it.