Osilo stazione ferroviaria | |
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Localizzazione | |
Stato | Italia |
Località | Osilo |
Coordinate | 40°44′56.79″N 8°40′54.75″E |
Altitudine | 438 m s.l.m. |
Linee | ferrovia Sassari–Palau |
Storia | |
Stato attuale | attiva per usi turistici |
Attivazione | 1931 |
Caratteristiche | |
Tipo | Stazione ferroviaria passante in superficie |
Binari | 3 |
Interscambi | Autobus interurbani |
La stazione di Osilo è una stazione ferroviaria situata nel comune di Osilo, lungo la ferrovia Sassari-Tempio-Palau, utilizzata esclusivamente per i servizi turistici legati al Trenino Verde.
Storia
[modifica | modifica wikitesto]Le origini della stazione coincidono con quelle della ferrovia lungo la quale venne realizzata, la Sassari-Tempio-Palau, costruita ad opera delle Ferrovie Settentrionali Sarde tra la fine degli anni venti e l'inizio dei trenta del Novecento. Le FSS inaugurarono l'impianto insieme al tratto tra Sassari e Tempio Pausania della linea il 16 novembre 1931[1], cedendo poi la gestione alle Strade Ferrate Sarde nel 1933; alle SFS subentrarono nella titolarità dell'impianto le Ferrovie della Sardegna nel 1989 e in seguito l'ARST nel 2010.
Sotto questa gestione la stazione venne chiusa al servizio di trasporto pubblico ordinario il 1º febbraio 2015[2], restando attiva per le sole relazioni del Trenino Verde che già interessavano occasionalmente la stazione da alcuni decenni, oltre che con una programmazione a calendario nel periodo estivo dal giugno 1997[3].
Un plastico della stazione è presente nel Polo museale ATAC di Roma Porta San Paolo.
Strutture e impianti
[modifica | modifica wikitesto]La stazione è di tipo passante ed è dotata complessivamente di tre binari[4][5] a scartamento ridotto (950 mm), di cui l'uno (di corsa) e il due (passante) attrezzati per la ricezione dei treni viaggiatori e dotati di banchine. Il terzo binario della stazione è un tronchino che serviva il dismesso scalo merci dell'impianto, dotato anche di un piano caricatore e di un magazzino merci.
Seguendo uno schema frequente nelle stazioni di seconda classe delle linee a scartamento ridotto sarde, quest'ultima costruzione è adiacente al fabbricato viaggiatori, una costruzione a pianta rettangolare con sviluppo su due piani e tetto a falde, dotato di tre luci sui lati maggiori. A pochi metri dall'edificio è posto il fabbricato delle ritirate; da segnalare inoltre la presenza di una torre dell'acqua[4], collegata con un rifornitore idrico posto tra i due binari principali dello scalo[5].
Movimento
[modifica | modifica wikitesto]L'impianto dal febbraio 2015 è utilizzato esclusivamente per le relazioni turistiche del Trenino Verde, effettuate a cura dell'ARST.
Servizi
[modifica | modifica wikitesto]La stazione è dotata di sala d'attesa e servizi igienici, che tuttavia non sono di norma a disposizione dell'utenza.
Interscambi
[modifica | modifica wikitesto]All'altezza del bivio di accesso alla stazione è presente una fermata delle autolinee interurbane dell'ARST, colleganti lo scalo con l'abitato osilese e con altri comuni del territorio, tra cui Sorso e Porto Torres.
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ Altara, p. 301.
- ^ Soppressione collegamenti ferroviari Sassari - Nulvi, su arst.sardegna.it. URL consultato il 4 dicembre 2015.
- ^ Ferrovie "puntuali" per i tagli alle linee, in L'Unione Sarda, 18 giugno 1997.
- ^ a b Altara, p. 302.
- ^ a b Luigi Prato, La stazione di Osilo, su Lestradeferrate.it. URL consultato il 5 dicembre 2015.
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- Edoardo Altara, Binari a Golfo Aranci - Ferrovie e treni in Sardegna dal 1874 ad oggi, Ermanno Albertelli Editore, 1992, ISBN 88-85909-31-0.
- Elettrio Corda, Le contrastate vaporiere - 1864/1984: 120 anni di vicende delle strade ferrate sarde: dalle reali alle secondarie, dalle complementari alle statali, Chiarella, 1984.
- Francesco Ogliari, La sospirata rete, Milano, Cavallotti Editori, 1978.
Voci correlate
[modifica | modifica wikitesto]Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file sulla stazione di Osilo