La 'ndrina Pino è una cosca malavitosa o 'ndrina della 'ndrangheta calabrese di Cosenza alleata dei Sena, dopo la faida degli anni ottanta sono confluiti nella 'ndrina dei Perna.
Storia
[modifica | modifica wikitesto]Dopo la morte del capobastone Luigi Palermo detto U Zorru avvenuta il 14 dicembre 1977 su ordine di Franco Pino poi diventato capobastone della sua 'ndrina omonima, la 'ndrina si divise in due fazioni: da un lato i Perna-Pranno-Vitelli e dall'altra i Pino-Sena[1][2].
Anni '70 e '80 - La faida di Cosenza e le relazioni criminali nel resto della Calabria
[modifica | modifica wikitesto]Scoppia subito dopo una faida tra le due famiglie. Con i Perna si allearono anche gli Africano di Amantea e i Serpa di Paola con i Pino-Sena invece i Muto di Cetraro, i Basile-Calvano di San Lucido e i Cirillo. Nella faida furono uccise 27 persone. Solo alla fine degli anni ottanta fu fatta pace fra le due fazioni.
Il 6 agosto 1983 a Scalea vengono uccisi taluni Geria e Saffioti come scambio di favori alle 'ndrine del reggino di Pasquale Condello e Giovanni Fontana. Sintomo di contatti e comunicazione con storiche potenti famiglie calabresi[3].
Anni '90 - Il pentimento di Franco Pino, il processo Garden e l'operazione Missing
[modifica | modifica wikitesto]Nel 1995, Franco Pino diventa un pentito rivelando l'arsenale della cosca, la struttura della sua organizzazione e le attività criminali svolte nel cosentino e al di là (l'aggiudicamento della costruzione dell'aeroporto di Bucarest in Romania)[4].
Nel 2006 con l'operazione Missing si è riusciti a costruire le dinamiche di queste due faide durate 30 anni che hanno portato all'arresto di 40 persone[1].
Anni 2000
[modifica | modifica wikitesto]A oggi i Perna dominano l'area e a queste due 'ndrine si sono uniti coloro che erano rimasti dei Perna-Cicero-Pranno e dei Pino-Sena. I capi attuali della locale sarebbero Ettore Lanzino e Domenico Cicero.
Anni 2010
[modifica | modifica wikitesto]Anni 2020
[modifica | modifica wikitesto]Organizzazione
[modifica | modifica wikitesto]- Franco Pino, capobastone con la dote di "diritto e medaglione"[4].
- Francesco Patitucci.
- Ettore Lanzino, presunto capo.
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ a b Città Operazione Missing, in Nuova Cosenza.
- ^ Nicola Gratteri, Fratelli di sangue, Luigi Pellegrini Editore, 2007, p172.
- ^ Nicola Gratteri, Fratelli di sangue, Luigi Pellegrini Editore, 2007, p172-173-174.
- ^ a b Mamma 'ndrangheta di Arcangelo Badolati, Pellegrini Editore, Cosenza, 2014, p.176
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- Arcangelo Badolati, I segreti dei Boss, Cosenza, Klipper Edizioni, 2005.
- Pino Nicotri, Il boss dagli occhi di ghiaccio, Cosenza, 2020, ISBN 978-8892365520.