La lista delle pietre d'inciampo in Piemonte contiene l'elenco delle pietre d'inciampo (in tedesco Stolpersteine) poste in Piemonte. Esse commemorano le vittime piemontesi della persecuzione del regime nazista nell'ambito di un'iniziativa dell'artista tedesco Gunter Demnig estesa a tutta l'Europa. La prima pietra d'inciampo in Piemonte è stata collocata a Meina il 10 gennaio 2015.
Provincia di Alessandria
[modifica | modifica wikitesto]Acqui Terme
[modifica | modifica wikitesto]La città di Acqui Terme accoglie ufficialmente 11 pietre d'inciampo intitolate a singole persone.
Pietra d'inciampo | Cenni biografici | |||
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Data di posa | Luogo di posa | Stolpersteine | Incisione | |
15 gennaio 2018 | Via Saracco, 11 44°40′31.5″N 8°28′11.9″E |
QUI ABITAVA
ROBERTO ANCONA NATO 1906 ARRESTATO 19.5.1944 DEPORTATO 1944 AUSCHWITZ ASSASSINATO 10.2.1945 DACHAU |
Roberto Ancona - (Acqui Terme, 19 gennaio 1906 - Dachau, 10 febbraio 1945). Figlio di Adolfo e Clotilde Lattes. Coniugato dal 1930 con Nella Gallico. Arrestato a Terzo (AL) il 19.5.1944. Carcerato prima a Torino e poi a Milano. Deportato ad Auschwitz con il convoglio 14 del 2.8.1944. Trasferito a Dachau, matricola 127616, vi muore il 10.2.1945.[1]
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Piazza Orto San Pietro (tra civico 13a e 17) 44°40′32.42″N 8°28′08.37″E |
QUI ABITAVA
ALDO BACHI NATO 1912 ARRESTATO FEB. 1944 DEPORTATO 1944 AUSCHWITZ ASSASSINATO 15.2.1945 MAUTHAUSEN |
Aldo Bachi - (Acqui Terme, 21 ottobre 1912 - Mauthausen, 15 febbraio 1945). Figlio di Michele e Enrica Rignani. Partecipa alla Resistenza militando nella 79ª Brigata Garibaldi[2]. Arrestato a Vesime (AT) nel febbraio 1944. Carcerato a Torino e da qui a Fossoli. Deportato ad Auschwitz con il convoglio 9 del 5.4.1944. Trasferito a Mauthausen, vi muore il 15.2.1945.[1]
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QUI ABITAVA
ARTURO ENRICO BACHI NATO 1910 ARRESTATO 7.12.1943 DEPORTATO 1944 AUSCHWITZ ASSASSINATO 6.2.1944 |
Arturo Enrico Bachi - (Acqui Terme, 4 aprile 1910 - Auschwitz, 6 febbraio 1944). Figlio di Michele e Enrica Rignani. Arrestato ad Acqui Terme il 7.12.1943. Carcerato prima ad Acqui Terme, poi a Genova e poi a Milano. Deportato ad Auschwitz con il convoglio 6 del 30.1.1944, viene ucciso all'arrivo.[1]
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QUI ABITAVA
AVITO BACHI NATO 1920 ARRESTATO 7.12.1943 DEPORTATO 1944 AUSCHWITZ ASSASSINATO OTT. 1944 |
Avito Bachi - (Acqui Terme, 26 aprile 1920 - Auschwitz, ?? ottobre 1944). Figlio di Michele e Enrica Rignani. Partecipa alla Resistenza come partigiano nella 2ª Divisione Autonoma Langhe ed è coinvolto in diversi scontri con le bande fasciste[3]. Arrestato ad Acqui Terme il 7.12.1943. Carcerato prima ad Acqui Terme, poi a Genova e poi a Milano. Deportato ad Auschwitz con il convoglio 6 del 30.1.1944, vi muore nell'ottobre 1944.[1]
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QUI ABITAVA
MICHELE BACHI NATO 1867 ARRESTATO 17.1.1944 DEPORTATO 1944 AUSCHWITZ ASSASSINATO 6.2.1944 |
Michele Bachi - (Acqui Terme, 12 luglio 1867 - Auschwitz, 6 febbraio 1944). Figlio di Salvador ed Ester Luzzatti. Coniugato con Enrica Rignani. Professione: tappezziere. Arrestato ad Acqui Terme il 17.1.1944. Carcerato prima a Genova e poi a Milano. Deportato ad Auschwitz con il convoglio 6 del 30.1.1944, viene ucciso all'arrivo.[1]
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Piazza Duomo, 14 44°40′27.41″N 8°28′12.37″E |
QUI ABITAVA
ELISA DE BENEDETTI NATA 1865 ARRESTATA 17.1.1944 DEPORTATA 1944 AUSCHWITZ ASSASSINATA 6.2.1944 |
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Corso Italia, 53 44°40′31.68″N 8°28′11.05″E |
QUI ABITAVA
ERNESTA DE BENEDETTI NATA 1856 ARRESTATA 17.1.1944 DEPORTATA 1944 AUSCHWITZ ASSASSINATA 6.2.1944 |
Ernesta De Benedetti - (Acqui Terme, 7 aprile 1856 - Auschwitz, 6 febbraio 1944). Figlia di Samuele e Vittoria Sara Camaiori. Coniugata. Arrestata ad Acqui Terme il 17.1.1944. Carcerata prima a Genova e poi a Milano. Deportata ad Auschwitz con il convoglio 6 del 30.1.1944, viene uccisa all'arrivo.[1]
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Via Giosuè Carducci, 19 44°40′30.62″N 8°28′07.47″E |
QUI ABITAVA
SMERALDA DINA NATA 1855 ARRESTATA 17.1.1944 DEPORTATA 1944 AUSCHWITZ ASSASSINATA 6.2.1944 |
Smeralda Dina - (Acqui Terme, 26 luglio 1855 - Auschwitz, 6 febbraio 1944). Figlia di Salomone ed Eleonora De Benedetti. Vedova di Fausto Gallico. Arrestata ad Acqui Terme il 17.1.1944. Carcerata prima a Genova e poi a Milano. Deportata ad Auschwitz con il convoglio 6 del 30.1.1944, viene uccisa all'arrivo.[1]
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Via Monteverde, 34 44°40′22.11″N 8°28′09.35″E |
QUI ABITAVA
ENRICHETTA GHIRON NATO 1863 ARRESTATA 17.1.1944 DEPORTATA 1944 AUSCHWITZ MORTA DURANTE TRASPORTO |
Enrichetta Ghiron - (Casale Monferrato, 9 agosto 1863 - ????, ?? gennaio 1944). Figlia di Sansone e Lea De Benedetti. Coniugata con Israele Ottolenghi. Arrestata ad Acqui Terme il 17.1.1944. Carcerata prima a Genova e poi a Milano. Deportata ad Auschwitz con il convoglio 6 del 30.1.1944, non arriva a destinazione e muore durante il trasporto.[1]
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QUI ABITAVA
DORINA OTTOLENGHI NATA 1886 ARRESTATA 17.1.1944 DEPORTATA 1944 AUSCHWITZ DESTINO IGNOTO |
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Piazza della Bollente, 6 4°40′31.57″N 8°28′12.8″E |
QUI ABITAVA
EDA TESAURA VIGEVANI NATA 1895 ARRESTATA 17.1.1944 DEPORTATA 1944 AUSCHWITZ DESTINO IGNOTO |
Alessandria
[modifica | modifica wikitesto]La città di Alessandria accoglie ufficialmente 7 pietre d'inciampo intitolate a singole persone.
Pietra d'inciampo | Cenni biografici | |||
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Data di posa | Luogo di posa | Stolpersteine | Incisione | |
14 gennaio 2018 | Via G. Migliara, 10 44°54′51.25″N 8°36′53.91″E |
QUI ABITAVA
VITTORINA ARTOM NATA 1868 ARRESTATA 13.4.1944 DEPORTATA AUSCHWITZ ASSASSINATA 23.5.1944 |
Vittorina Artom - (Asti, 10 agosto 1868 - Auschwitz, 23 maggio 1944). Figlia di Giuseppe e Dolce De Benedetti. Coniugata con Federico Pugliese. Arrestata a Casale Monferrato (AL) il 13.4.1944. Carcerata a Torino e da qui a Fossoli. Deportata ad Auschwitz con il convoglio 10 del 16.5.1944, viene uccisa all'arrivo.[1]
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QUI ABITAVA
CESARE SACERDOTE NATO 1891 ARRESTATO 4.2.1943 DEPORTATO AUSCHWITZ ASSASSINATO 19.1.1945 |
Cesare Sacerdote - (La Spezia, 25 settembre 1891 - Auschwitz, 19 gennaio 1945). Figlio di Beniamino e Adele Segré. Coniugato con Emilia Pugliese. Arrestato a Porto Ceresio (VA) il 4.12.1943. Carcerato a Varese, poi ad Alessandria e da qui a Fossoli. Deportato ad Auschwitz con il convoglio 8 del 22.2.1944, matricola 174546. Ucciso in luogo ignoto nel gennaio 1945.[1]
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Via Milano, 5-7 44°54′51.13″N 8°36′50.1″E |
IN ALESSANDRIA ABITAVA
SAUL CAMPAGNANO NATO 1910 ARRESTATO 29.11.1943 FIRENZE DEPORTATO AUSCHWITZ ASSASSINATO 6.3.1944 |
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IN ALESSANDRIA ABITAVA
ERMELINDA COLOMBINA CARMI NATA 1882 ARRESTATA 16.2.1944 DEPORTATA AUSCHWITZ ASSASSINATA 26.2.1944 |
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IN ALESSANDRIA ABITAVA
ERMENE ESTER CARMI NATA 1890 ARRESTATA 16.2.1944 DEPORTATA AUSCHWITZ ASSASSINATA 26.2.1944 |
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IN ALESSANDRIA ABITAVA
IDA DE BENEDETTI NATA 1890 ARRESTATA 16.2.1944 DEPORTATA AUSCHWITZ ASSASSINATA 26.2.1944 |
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IN ALESSANDRIA ABITAVA
EMILIA VITALE NATA 1879 ARRESTATA 3.12.1943 DEPORTATA AUSCHWITZ ASSASSINATA 6.2.1944 |
Casale Monferrato
[modifica | modifica wikitesto]La città di Casale Monferrato accoglie ufficialmente 7 pietre d'inciampo intitolate a singole persone[5].
Pietra d'inciampo | Cenni biografici | |||
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Data di posa | Luogo di posa | Stolpersteine | Incisione | |
17 gennaio 2016 | Via Balbo, 10 45°08′08.83″N 8°27′00.91″E |
QUI ABITAVA
ERMINIA MORELLO LURIA NATA 1885 ARRESTATA 15.2.1944 DEPORTATA 1944 AUSCHWITZ ASSASSINATA |
Erminia Morello Luria - (Casale Monferrato, 28 febbraio 1885 - Auschwitz, ????). Figlia di Aronne e Eugenia Treves. Coniugata con Raffaele Luria. Arrestata a Casale Monferrato (AL) il 15.2.1944, pochi giorni dopo la morte del marito, avvenuta il 24.1.1944. Carcerata a Casale Monferrato e da qui a Fossoli. Deportata ad Auschwitz con il convoglio 8 del 22.2.1944, uccisa all'arrivo.[1]
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QUI ABITAVA
EUGENIA TREVES MORELLO NATA 1864 ARRESTATA 13.4.1944 DEPORTATA 1944 AUSCHWITZ ASSASSINATA 23.5.1944 |
Eugenia Treves Morello - (Casale Monferrato, 8 novembre 1864 - Auschwitz, 23 maggio 1944). Figlia di Bonaiuto e Linda Treves. Coniugata con Aronne Morello. Arrestata a Casale Monferrato (AL) il 13.4.1944. Carcerata a Torino e da qui a Fossoli. Deportata ad Auschwitz con il convoglio 10 del 16.5.1944: deceduta in luogo ignoto il 30.6.1944.[1]
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16 gennaio 2017 | Via Roma, 134/136 45°08′09.91″N 8°27′01.44″E |
QUI ABITAVA
RICCARDO FIZ NATO 1869 ARRESTATO 13.4.1944 DEPORTATO AUSCHWITZ ASSASSINATO 23.5.1944 |
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QUI ABITAVA
ROBERTO FIZ NATO 1873 ARRESTATO 13.4.1944 DEPORTATO AUSCHWITZ ASSASSINATO 23.5.1944 |
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18 gennaio 2018 | Vicolo Salomone Olper 45°08′07.68″N 8°26′59.3″E |
QUI ABITAVA
MATILDE CARMI FOÀ NATA 1889 ARRESTATA 16.2.1944 DEPORTATA 1944 AUSCHWITZ DESTINO IGNOTO |
Matilde Foà Carmi - (Milano, 20 luglio 1889 - ???, ???). Figlia di Enrico e Giulia Rossi. Coniugata con Isaia Carmi. Arrestata a Casale Monferrato (AL) il 16.2.1944. Carcerata a Casale Monferrato e da qui a Fossoli. Deportata ad Auschwitz con il convoglio 8 del 22.2.1944: destino ignoto.[1] Matilde Foà era sorella di Pio Foà: a lui ed a due suoi figli sono state intitolate tre pietre d'inciampo a Milano in data 15.1.2020.
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QUI ABITAVA
ISAIA CARMI NATO 1885 ARRESTATO 16.2.1944 DEPORTATO 1944 AUSCHWITZ DESTINO IGNOTO |
Isaia Carmi - (Casale Monferrato, 21 febbraio 1885 - ???, ???). Figlio di Giacobbe Carmi e Marietta Levi. Coniugato con Matilde Foà. Arrestato a Casale Monferrato (AL) il 16.2.1944. Carcerato a Casale Monferrato e da qui a Fossoli. Deportato ad Auschwitz con il convoglio 8 del 22.2.1944: destino ignoto.[1]
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Via Pinelli, 3 45°08′14.92″N 8°27′19.88″E |
QUI ABITAVA
FAUSTINA ARTOM BOREGETTI NATA 1870 ARRESTATA 13.4.1944 DEPORTATA AUSCHWITZ ASSASSINATA 23.5.1944 |
Faustina Artom Borgetti - (Asti, 10 luglio 1870 - Auschwitz, 23 maggio 1944). Figlia di Giuseppe e Dolce De Benedetti. Coniugata con Adalberto Edoardo Borgetti. Arrestata a Casale Monferrato (AL) il 13.4.1944. Carcerata a Torino e da qui a Fossoli. Deportata ad Auschwitz con il convoglio 10 del 16.5.1944, uccisa all'arrivo.[1]
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Mornese
[modifica | modifica wikitesto]A Mornese si trovano 13 pietre d'inciampo. Le prime 12 pietre, posate il 2 giugno 2022, sono dedicate ai partigiani mornesini catturati nel rastrellamento della Benedicta.[6]
Pietra d'inciampo | Cenni biografici | |||
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Data di posa | Luogo di posa | Stolpersteine | Incisione | |
2 giugno 2022 | QUI ABITAVA
ALFREDO MAZZARELLO NATO 1922 ARRESTATO APR. 1944 DEPORTATO MAUTHAUSEN ASSASSINATO 3.12.1944 GUSEN |
Alfredo Mazzarello ( | ||
QUI ABITAVA
ANTONIO MAZZARELLO NATO 1925 ARRESTATO APR. 1944 DEPORTATO MAUTHAUSEN ASSASSINATO 4.4.1945 |
Mornese, 16 gennaio 1925 - Mauthausen, 4 aprile 1945)
Antonio Mazzarello ( | |||
QUI ABITAVA
GIUSEPPE MAZZARELLO NATO 1925 ARRESTATO APR. 1944 DEPORTATO MAUTHAUSEN ASSASSINATO 22.3.1945 |
Mornese,27 ottobre 1925 - Mauthausen, 22 marzo 1945)
Giuseppe Mazzarello ( | |||
QUI ABITAVA
LORENZO CARLO MAZZARELLO NATO 1925 ARRESTATO APR. 1944 DEPORTATO MAUTHAUSEN ASSASSINATO 4.2.1945 GUSEN |
Lorenzo Carlo Mazzarello ( | |||
QUI ABITAVA
STEFANO LUIGI MAZZARELLO NATO 1925 ARRESTATO APR. 1944 DEPORTATO MAUTHAUSEN ASSASSINATO 26.2.1945 GUSEN |
Stefano Luigi Mazzarello ( | |||
QUI ABITAVA
FRANCESCO AUGUSTO GASTALDO NATO 1923 ARRESTATO APR. 1944 DEPORTATO MAUTHAUSEN ASSASSINATO 16.3.1945 |
Mornese, 25 luglio 1923 - Mauthausen, 16 marzo 1945)
Francesco Augusto Gastaldo ( | |||
QUI ABITAVA
PIETRO GIACOMO GASTALDO NATO 1925 ARRESTATO APR. 1944 DEPORTATO MAUTHAUSEN MORTO 16.3.1945 |
Mornese, 24 luglio 1925 - Mauthausen, 23 maggio 1945)
Pietro Giacomo Gastaldo ( | |||
QUI ABITAVA
ANGELO CORNELIO PESTARINO NATO 1925 ARRESTATO APR. 1944 DEPORTATO MAUTHAUSEN ASSASSINATO 8.3.1945 |
Mornese, 28 aprile 1925 - Mauthausen, 8 marzo 1945)
Angelo Cornelio Pestarino ( | |||
QUI ABITAVA
ENRICO PESTARINO NATO 1923 ARRESTATO APR. 1944 DEPORTATO MAUTHAUSEN ASSASSINATO 5.12.1944 GUSEN |
Enrico Pestarino ( | |||
QUI ABITAVA
GIOVANNI ANGELO CAMPI NATO 1923 ARRESTATO APR. 1944 DEPORTATO MAUTHAUSEN LIBERATO |
Giovanni Angelo Campi ( | |||
QUI ABITAVA
LUIGI DENEGRI NATO 1925 ARRESTATO APR. 1944 DEPORTATO MAUTHAUSEN ASSASSINATO 17.1.1945 GUSEN |
Luigi Denegri ( | |||
QUI ABITAVA
EUGENIO TORRIGLIA NATO 1922 ARRESTATO APR. 1944 DEPORTATO MAUTHAUSEN ASSASSINATO 5.5.1945 |
Mornese, 17 ottobre 1922 - Mauthausen, 5 maggio 1945),
Eugenio Torriglia ( | |||
4 febbraio 2023 | QUI ABITAVA
GIUSEPPE BARBIERI NATO 1923 ARRESTATO 8.9.1943 DEPORTATO AUGSBURG LIBERATO |
Mornese, 1923 - Mornese, 2002), falegname, arruolato alpino nel 1940, inviato in Jugoslavia, è in Macedonia alla proclamazione dell'armistizio dell'8 settembre 1943. Qui è catturato dai tedeschi e deportato nel Reich con lo stato di IMI.
Sopravvive al Lager, fa ritorno a casa, si sposa e continua nella sua attività di falegname. Nel 1988 racconta la sua esperienza di soldato e di prigioniero pubblicando le sue memorie.[7] Muore a Mornese nel 2002.[8]
Giuseppe Barbieri ( |
Novi Ligure
[modifica | modifica wikitesto]La Città di Novi Ligure accoglie 1 pietra d'inciampo, collocata il 18 gennaio 2022.[9]
Pietra d'inciampo | Cenni biografici | |||
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Data di posa | Luogo di posa | Stolpersteine | Incisione | |
18 gennaio 2018 | Via Cavour, 67 44°45′37.45″N 8°47′21.85″E |
QUI ABITAVA
SILVIO SALOMON OTTOLENGHI NATO 1889 ARRESTATO 29.6.1944 DEPORTATO AUSCHWITZ ASSASSINATO 6.8.1944 |
Silvio Salomon Ottolenghi - (Acqui Terme, 5 maggio 1889 - Auschwitz, 6 agosto 1944). Figlio di Moise Sanson e Giuditta Ottolenghi. Coniugato con Teresa Fassera. Arrestato a Novi Ligure (AL) il 29.6.1944. Carcerato a Novi Ligure, ad Alessandria, a Torino ed infine a Milano. Deportato ad Auschwitz con il convoglio 14 del 2.8.1944, ucciso all'arrivo.[1]
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Serravalle Scrivia
[modifica | modifica wikitesto]A Serravalle Scrivia sono posate tre pietre d'inciampo.[10]
Pietra d'inciampo | Cenni biografici | |||
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Data di posa | Luogo di posa | Stolpersteine | Incisione | |
11 gennaio 2024 | Piazza Risorgimento davanti Municipio 44°43′10.5″N 8°51′32.3″E |
A SERRAVALLE SCRIVIA
ABITAVA MARCO GUARESCHI NATO 1922 ARRESTATO 6.4.1944 DEPORTATO 1944 MAUTHAUSEN-PEGGAU ASSASSINATO 12.4.1945 |
Genova, 21 marzo 1922 - Peggau,[11] 12 aprile 1945), partigiano, figlio di Giacinto e Gemma Venezian, residente a Serravalle Scrivia, celibe, studente universitario di fisica, allievo ufficiale del Genio militare. Dopo l'armistizio dell'8 settembre 1943 entra nella Resistenza tra le fila della IIIa Brigata "Liguria" assumendo il nome "Massimo". Tra i partigiani vittime della rappresaglia nazifascista alla Benedicta, scampa all'eccidio ma è deportato nel Reich con destinazione Mauthausen, dove giunge il 16 aprile 1944 insieme al compagno di formazione Angelo Daffunchio. Muore nel sottocamppo di Peggau[11] il 12 aprile 1945.[12][13][10]
Marco Guareschi ( | |
Piazza Carducci ingresso parco comunale 44°43′20.3″N 8°51′24.3″E |
A SERRAVALLE SCRIVIA
ABITAVA ANGELO DAFFUNCHIO NATO 1923 ARRESTATO 6.4.1944 DEPORTATO MAUTHAUSEN-GUSEN ASSASSINATO 3.7.1944 GUSEN |
Serravalle Scrivia, 17 ottobre 1923 - Gusen, 3 luglio 1944), partigiano, figlio di Giovanni e Narcisa Reballo, celibe, operaio. Sfugge alla cattura dei tedeschi successivamante all'armistizio dell'8 settembre 1943 entra nella Resistenza tra le fila della IIIa Brigata "Liguria" assumendo il nome "Ciccio". Tra i partigiani vittime della rappresaglia nazifascista alla Benedicta, scampa all'eccidio ma è deportato nel Reich con destinazione Mauthausen, dove giunge il 16 aprile 1944 insieme al compagno di formazione Marco Guareschi. Muore a Gusen, il 3 luglio 1944.[14][13][10]
Angelo Daffunchio ( | ||
Piazza Forze Armate | A SERRAVALLE SCRIVIA
ABITAVA NICOLÒ GIANI NATO 1878 ARRESTATO DEPORTATO MAUTHAUSEN ASSASSINATO 28.6.1944 HARTHEIM |
Serravalle Scrivia, 12 luglio 1878 - castello di Hartheim[15], 28 giugno 1944), partigiano, figlio di Carlo ed Anna Cambiaggi, percorre tutta la carriera di ufficiale dei Carabinieri fino a ricoprire il grado di Generale. Dopo l'armistizio dell'8 settembre 1943 entra nelle fila della Resitenza. Componente del CLN è catturato e arrestato in circostanze imprecisate e deportato nel Reich con destinazione Mauthausen, matricola 53404. Muore al castello di Hartheim[15] il 28 giugno 1944.[16][13][10]
Nicolò Giani ( |
Provincia di Asti
[modifica | modifica wikitesto]Calamandrana
[modifica | modifica wikitesto]Pietra d'inciampo | Cenni biografici | |||
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Data di posa | Luogo di posa | Stolpersteine | Incisione | |
28 gennaio 2024 | Via Roma, 26 44°44′15.11″N 8°20′19.64″E |
QUI ABITAVA
LUIGI THERISOD NATO 1925 ARRESTATO 24.12.1943 DEPORTATO MAUTHAUSEN ASSASSINATO 14.9.1944 GUSEN |
Calamandrana 4 febbraio 1925 - Gusen, 14 settembre 1944), figlio di Carlo e Teresa Lovisolo, secondo di tre fratelli, antifascista, partigiano. Dopo l'armistizio dell'8 settembre 1943 per Luigi e tanti altri giovani si impone la scelta di prendere la via delle Langhe per combattere in armi i nazifascisti. Il 1º dicembre 1943 entra tra le fila del distaccamento partigiano della "Stella Rossa".[17], ma è catturato a breve, la vigilia del natale del '43, a San Giacomo di Roburent. Incarcerato a Cuneo, quindi alle "Nuove"[18] di Torinol a cui segue la deportazione nel Reich con destinazione Mauthausen dove giunge il 20 marzo 1944. Muore nell'infermeria del campo il 14 settembre 1944.[19]
Luigi Therisod ( |
Moncalvo
[modifica | modifica wikitesto]Il comune di Moncalvo accoglie ufficialmente 4 pietre d'inciampo intitolate a singole persone.
Pietra d'inciampo | Cenni biografici | |||
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Data di posa | Luogo di posa | Stolpersteine | Incisione | |
26 gennaio 2020 | Via XX Settembre, angolo Vicolo 27 gennaio 1945 45°03′03.41″N 8°15′57.29″E |
A MONCALVO ABITAVA
CLELIA VITALE NATA 1878 ARRESTATA 24.5.1944 DEPORTATA AUSCHWITZ ASSASSINATA 15.7.1944 |
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A MONCALVO ABITAVA
ADUA NUNES NATA 1902 ARRESTATA 21.3.1944 DEPORTATA AUSCHWITZ ASSASSINATA 31.12.1944 |
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A MONCALVO ABITAVA
ALBERTO COLOMBO NATO 1875 ARRESTATO 19.5.1944 DEPORTATO AUSCHWITZ ASSASSINATO 1.9.1944 AUSCHWITZ |
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A MONCALVO ABITAVA
AMERIGO COLOMBO NATO 1913 ARRESTATO 19.5.1944 DEPORTATO AUSCHWITZ ASSASSINATO 1.9.1944 |
Provincia di Cuneo
[modifica | modifica wikitesto]Cuneo
[modifica | modifica wikitesto]A Cuneo si trova una pietra d'inciampo, posta il 28 gennaio 2022.[20]
Pietra d'inciampo | Cenni biografici | |||
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Data di posa | Luogo di posa | Stolpersteine | Incisione | |
28 gennaio 2022 | Via Madonna della Riva, 102 località Madonna dell'Orto 44°24′37.09″N 7°33′10.57″E |
QUI ABITAVA
ALESSANDRO SCHIFFER NATO 1897 ARRESTATO 6.2.1944 DEPORTATO AUSCHWITZ ASSASSINATO 10.1.1945 |
Okany, 29 novembre 1897 - Auschwitz, 10 gennaio 1945), figlio di Davide e Carolina Schlesinger è nato in Ungheria a Okany, coniugato con Firmina Boero. Arrestato a Cuneo nel febbraio 1944 è internato nel campo di Borgo San Dalmazzo, quindi dopo il trasferimento a Bolzano il 24 ottobre 1944 è deportato nel Reich con destinazione Auschwitz. Muore al campo il 10 gennaio 1945.[21]
Alessandro Schiffer ( |
Dronero
[modifica | modifica wikitesto]Il comune di Dronero accoglie ufficialmente n. 5 pietre d'inciampo intitolate a singole persone.
A seguito dell'uccisione, eseguita da partigiani saluzzesi, del farmacista e commissario del fascio Oreste Millone e della compagna Anna Albenga, il 2 gennaio 1944 la rappresaglia delle SS è feroce: diversi edifici vengono incendiati e quattro partigiani e sei civili, scelti a caso, vengono immediatamente fucilati. Pietro Allemandi, Cristoforo Coalova, Giovanni Lantermino, Giuseppe Lugliengo, Magno Marchiò vengono arrestati e deportati.
Pietra d'inciampo | Cenni biografici | |||
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Data di posa | Luogo di posa | Stolpersteine | Incisione | |
13 gennaio 2020 | Via C. Colombo, 2 44°27′51.6″N 7°21′51.91″E |
QUI ABITAVA
PIETRO ALLEMANDI NATO 1886 ARRESTATO 2.1.1944 DEPORTATO MAUTHAUSEN ASSASSINATO 23.4.1944 GUSEN |
Pietro Allemandi - (Dronero, 5 novembre 1886 - Gusen, 23 aprile 1944). Professione: avvocato. Già Sindaco di Dronero sino al 1926. Di principi liberali, aderì al Partito d'Azione e diede il suo apporto alla Resistenza. Arrestato per rappresaglia il 2.1.1944. Deportato a Mauthausen il 20.3.1944, matr. 58662, e pochi giorni dopo a Gusen.[22]
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Via G. Giolitti, 73 44°28′02.17″N 7°21′49.19″E |
QUI ABITAVA
CRISTOFORO COALOVA NATO 1901 ARRESTATO 2.1.1944 DEPORTATO MAUTHAUSEN ASSASSINATO 13.4.1944 GUSEN |
Cristoforo Coalova - (Saluzzo, 14 maggio 1901 - Gusen, 13 aprile 1944). Coniugato con Bianca Mechelli, hanno due figli. Professione: tipografo, collaboratore di Giovanni Lantermino. Noto antifascista, dopo l’8 settembre, fa parte del locale C. L. N. Arrestato per rappresaglia il 2.1.1944. Deportato a Mauthausen il 20.3.1944, matr. 58802, e pochi giorni dopo a Gusen.[22]
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QUI ABITAVA
GIOVANNI LANTERMINO NATO 1882 ARRESTATO 2.1.1944 DEPORTATO MAUTHAUSEN ASSASSINATO 23.11.1944 HARTHEIM |
Giovanni Lantermino - (Saluzzo, 14 ottobre 1882 - Hartheim, 23 novembre 1944). Già vice-Sindaco di Dronero, con Pietro Allemandi. Professione: tipografo e giornalista; direttore del settimanale giolittiano 'Il Progresso di Valle Maira'. Arrestato per rappresaglia il 2.1.1944. Deportato a Mauthausen il 20.3.1944, pochi giorni dopo a Gusen ed infine al Castello di Hartheim.
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Viale Stazione, 10 44°27′45.71″N 7°22′06.12″E |
QUI ABITAVA
GIUSEPPE LUGLIENGO NATO 1901 ARRESTATO 2.1.1944 DEPORTATO MAUTHAUSEN ASSASSINATO 27.7.1944 |
Giuseppe Lugliengo - (Ceva, 2 marzo 1901 - Mauthausen, 27 luglio 1944). Coniugato con Anna Maria Prato. Professione: geometra. Arrestato per rappresaglia il 2.1.1944. Deportato a Mauthausen il 20.3.1944, matr. 58947. Ricoverato al Sanitätslager, vi muore il 24.7.1944.[22]
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Via XXIV Maggio, 128 44°27′48.86″N 0°21′57.34″E |
QUI ABITAVA
MAGNO MARCHIO' NATO 1882 ARRESTATO 2.1.1944 DEPORTATO MAUTHAUSEN ASSASSINATO 23.4.1945 GUSEN |
Piasco
[modifica | modifica wikitesto]Il comune di Piasco accoglie ufficialmente n. 1 pietra d'inciampo intitolata a singole persone.
Pietra d'inciampo | Cenni biografici | |||
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Data di posa | Luogo di posa | Stolpersteine | Incisione | |
16 gennaio 2018 | Via Rossana, 5, fraz. S.Antonio 44°33′34.88″N 7°26′42.17″E |
QUI ABITAVA
GIUSEPPE GALLINA NATO 1926 ARRESTATO AGOSTO 1944 DEPORTATO KIRCHMÖSER LIBERATO |
Giuseppe Gallina - Castellanza (Va), 6 febbraio 1926 - Piasco (Cn), 28 gennaio 2014. Appena diciottenne, nell'agosto '44, è stato arrestato dai tedeschi ed inviato come lavoratore coatto in Germania a Kirchmöser un Havel in Brandeburgo. Riesce a fuggire dal campo di internamento ed a rientrare a Piasco. Dopo la Liberazione si sposa con Maria Teresa Bertero ed hanno una figlia, Paola. Lavora presso il Cotonificio Wild & C. di Piasco sino alla sua chiusura nel 1977. È assessore all'istruzione del Comune di Piasco per 15 anni. Muore nel gennaio 2014.[23][24]
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Provincia di Novara
[modifica | modifica wikitesto]Arona
[modifica | modifica wikitesto]Ad Arona si trovano nove pietre d'inciampo, le prime due posate il 15 settembre 2022.[25][26]Nel 2024 posate ulteriori sette pietre.[27][28]
Pietra d'inciampo | Cenni biografici | |||
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Data di posa | Luogo di posa | Stolpersteine | Incisione | |
15 settembre 2022 | Piazza Gorizia 16 45°45′51.39″N 8°33′27.91″E |
QUI ABITAVA
IRMA FINZI IN CANTONI MAMIANI NATA 1873 ARRESTATA 15.9.1943 DEPORTATA ASSASSINATA |
Irma Finzi ( | |
QUI ABITAVA
VICTOR CANTONI MAMIANI DELLA ROVERE NATO 1899 ARRESTATO 15.9.1943 DEPORTATO ASSASSINATO |
Milano, 19 dicembre 1899 - ???, 15 settembre 1943), Vittorio Angelo Cantoni Mamiani Della Rovere, nobile, figlio di Tullio e Irma Finzi, coniugato con Rosy Gattico. Arrestato con la mdre a Arona (Novara). Non è sopravvissuto alla Shoah. Quel 15 settembre il conte Cantoni Mamiani e sua madre furono prelevati da Villa Cantoni dal comando della Panzer-Division Waffen SS – LSSAH "Leibstandarte Adolf Hitler" - Guardia del Corpo Adolf Hitler -, era in casa anche la moglie, mentre la figlia Camilla, quattro anni, era a casa dei nonni a Maggiora. La moglie e la figla, non essendo ebree, furono risparmiate, mentre Victor e la madre furono probabilmente trucidati nei giorni seguenti, come è accaduto alle vittime dell'Hotel Meina di Meina[30] e a molte altre vittime di paesi sul Lago. La tomba di famiglia ad Arona porta i loro nomi ma è vuota.[31]
Victor Cantoni Mamiani ( | |||
16 settembre 2024 | Via San Carlo, 2 ingresso Municipio |
IN ARONA ERA RIFUGIATO
GIACOMO ELIA MODIANO NATO 1908 ARRESTATO 15.9.1943 DEPORTATO ASSASSINATO |
Bruxelles, 28 novembre 1908 - Lago Maggiore, 16 settembre 1943), figlio di Elia e Rebecca Pessah, fratello di Carlo Elia e Grazia Modiano, coniugato con Mary Bardavid. Non è sopravvissuto alla Shoah.[32]
Giacomo Elia Modiano ( | |
IN ARONA ERA RIFUGIATA
MARY BARDAVID MODIANO NATA 1921 ARRESTATA 15.9.1943 DEPORTATA ASSASSINATA |
Smirne, 15 maggio 1921 - Lago Maggiore, 16 settembre 1943), figlia di Alessandro Behor e Violetta Pontremoli, coniugata con Giacomo Elia Modiano. Non è sopravvissuta alla Shoah.[33]
Mary Bardavid Modiano ( | |||
IN ARONA ERA RIFUGIATO
CARLO ELIA MODIANO NATO 1911 ARRESTATO 15.9.1943 DEPORTATO ASSASSINATO |
Torino, 19 giugno 1911 - Lago Maggiore, 16 settembre 1943), figlio di Elia e Rebecca Pessah, fratello di Giacomo Elia e Grazia Modiano. Non è sopravvissuto alla Shoah.[34]
Carlo Elia Modiano ( | |||
IN ARONA ERA RIFUGIATA
GRAZIA MODIANO NATA 1917 ARRESTATA 15.9.1943 DEPORTATA ASSASSINATA |
Milano, 26 gennaio 1917 - Lago Maggiore, 16 settembre 1943), figlia di Elia e Rebecca Pessah, sorella di Giacomo Elia e Carlo Elia Modiano. Non è sopravvissuta alla Shoah.[35]
Grazia Modiano ( | |||
IN ARONA ABITAVA
MARGHERITA COEN PENCO NATA 1908 ARRESTATA 15.9.1943 DEPORTATA ASSASSINATA |
Ferrara, 20 novembre 1886 - Lago Maggiore, 16 settembre 1943), figlia di Eugenio e Linda Jesi, coniugata con Adolfo Penco. Non è sopravvissuta alla Shoah.[36]
Margherita Coen Penco ( | |||
IN ARONA ERA RIFUGIATA
CLARA KLEINBERGER RAKOSI MODIANO NATA 1908 ARRESTATA 15.9.1943 DEPORTATA ASSASSINATA |
Ungheria, ??? 1908 - Lago Maggiore, 16 settembre 1943), coniugata con Roberto Rakosi, genitore di Tiberio Alexander Rakosi. Non è sopravvissuta alla Shoah.[37]
Clara Kleinberger Rakosi ( | |||
IN ARONA ERA RIFUGIATO
TIBERIO ALEXANDER RAKOSI NATO 1921 ARRESTATO 15.9.1943 DEPORTATO ASSASSINATO |
Ungheria, ??? 1921 - Lago Maggiore, 16 settembre 1943), figlio di Roberto e Clara Kleinberger . Non è sopravvissuto alla Shoah.[38]
Tiberio Alexander Rakosi ( |
Meina
[modifica | modifica wikitesto]Il comune di Meina accoglie ufficialmente n. 16 pietre d'inciampo intitolate a singole persone, oltre ad 1 pietra d'inciampo a ricordo dell'eccidio del Lago Maggiore.[39]
Pietra d'inciampo | Cenni biografici | |||
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Data di posa | Luogo di posa | Stolpersteine | Incisione | |
30 agosto 2015 | Imbarcadero di Meina, Via Sempione,47 45°47′20.86″N 8°32′27.38″E |
HOTEL MEINA
QUI ERANO RIFUGIATI 22 EBREI SEGNALATI AI SOLDATI TEDESCHI DELLE SS ARRESTATI 15.9.1943 IL 22-23 SETTEMBRE 1943 16 FURONO ASSASSINATI |
La strage del Lago Maggiore si svolse tra il 15 settembre e l'11 ottobre 1943 per mano dei soldati del Primo Battaglione SS del secondo Reggimento della Divisione Corazzata Leinbstandarte Adolf Hitler, proveniente da Verona. In quell'azione vennero uccisi 54 ebrei: 16 a Meina, 14 a Baveno, 9 ad Arona, 4 a Stresa, 3 a Mergozzo, 2 a Orta San Giulio, 2 a Pian Nava, 4 a Intra. Il 15 settembre 1943 le SS irruppero all'Hotel Meina dove presero prigionieri un gruppo di ebrei greci, in tutto 15 persone, insieme a questi, il barista ebreo dell'hotel, Vitale Cori. La notte del 22 settembre furono uccisi ad uno ad uno con un colpo alla nuca. I corpi furono gettati nella notte stessa nelle acque del Lago Maggiore.[40]
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ESTER BOTTON
NATA 1891 SALONICCO – GREECE |
Marco Mosseri - (Salonicco, 16 luglio 1888 - Meina, 22 settembre 1943), la moglie Ester Botton - (Salonicco, 23 marzo 1891 - Meina, 22 settembre 1943), il figlio Giacomo Renato Mosseri - (Salonicco, 2 ottobre 1920 - Meina, 22 settembre 1943) e la nuora Odette Uziel - (Salonicco, 1 luglio 1924 - Meina, 22 settembre 1943), sono arrestati il 15.9.1943 ed assassinati la settimana successiva.[41]
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MARCO MOSSERI
NATO 1888 SALONICCO – GREECE rowspan=""| | ||||
GIACOMO RENATO
MOSSERI NATO 1920 SALONICCO – GREECE rowspan=""| | ||||
ODETTE UZIEL
NATA 1924 SALONICCO – GREECE rowspan=""| | ||||
DINO
FERNANDEZ DIAZ NATO 1867 SALONICCO – GREECE |
Dino Fernandez Diaz - (Salonicco, 9 agosto 1867 - Meina, 22 settembre 1943), il figlio Pierre Fernandez Diaz - (Salonicco, 14 settembre 1897 - Meina, 22 settembre 1943), la nuora Liliana Scialom - (Salonicco, 26 giugno 1907 - Meina, 22 settembre 1943), ed i tre nipoti Blanchette Fernandez Diaz - (Salonicco, 5 luglio 1931 - Meina, 22 settembre 1943), Robert Fernandez Diaz - (Salonicco, 8 gennaio 1930 - Meina, 22 settembre 1943), Jean Fernandez Diaz - (Salonicco, 20 febbraio 1926 - Meina, 22 settembre 1943), sono arrestati il 15.9.1943 ed assassinati la settimana successiva.[42]
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PIERRE
FERNANDEZ DIAZ NATO 1897 SALONICCO – GREECE rowspan=""| | ||||
LILIANA SCIALOM
NATA 1907 SALONICCO – GREECE rowspan=""| | ||||
BLANCHETTE
FERNANDEZ DIAZ NATA 1931 SALONICCO – GREECE rowspan=""| | ||||
ROBERT
FERNANDEZ DIAZ NATO 1930 SALONICCO – GREECE rowspan=""| | ||||
JEAN
FERNANDEZ DIAZ NATO 1926 SALONICCO – GREECE rowspan=""| | ||||
RAOUL TORRES
NATO 1895 SALONICCO – GREECE |
Raoul Torres - (Salonicco, 2 marzo 1895 - Meina, 22 settembre 1943) e la moglie Valerie Nahoum - (Salonicco, 27 marzo 1894 - Meina, 22 settembre 1943), sono arrestati il 15.9.1943 ed assassinati la settimana successiva.[43]
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VALERIE NAHOUM
NATA 1894 SALONICCO – GREECE rowspan=""| | ||||
DANIELE MODIANO
NATO 1892 SALONICCO – GREECE |
Daniele Modiano - (Salonicco, 25 aprile 1892 - Meina, 22 settembre 1943), è arrestato il 15.9.1943 ed assassinato la settimana successiva.
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LOTTE FROELICH
NATA 1904 OPPELN – GERMANIA |
Lotte Froehlich Mazzucchelli - (Oppeln, 1 ottobre 1904 - Meina, 22 settembre 1943), moglie dell'avvocato milanese Mario Mazzucchelli, sembra fosse casualmente quel giorno in visita dal proprietario dell'hotel Meina. È arrestata, perché ebrea, il 15.9.1943 ed assassinata la settimana successiva.
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VITALE CORI
NATO 1917 MILANO – ITALIA |
Vitale Cori - (Milano, 21 giugno 1917 - Meina, 22 settembre 1943). Barista all'hotel Meina. Ebreo, è arrestato il 15.9.1943 ed assassinato la settimana successiva.
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VITTORIO HAIM
POMPAS NATO 1912 SMIRNE – TURCHIA |
Vittorio Haim Pompas - (Smirne, 12 aprile 1912 - Meina, 22 settembre 1943). Dipendente di Alberto Behar, proprietario dell'hotel Meina, è arrestato il 15.9.1943 ed assassinato la settimana successiva.
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Novara
[modifica | modifica wikitesto]A Novara si trovano due pietre d'inciampo, entrambe poste il 23 gennaio 2022.[44]
Pietra d'inciampo | Cenni biografici | |||
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Data di posa | Luogo di posa | Stolpersteine | Incisione | |
23 gennaio 2022 | Piazza Santa Caterina da Siena, 1 45°26′54.5″N 8°37′03.5″E |
QUI ABITAVA
GIACOMO DIENA NATO 1887 ARRESTATO 19.9.1943 DEPORTATO AUSCHWITZ ASSASSINATO 1943 |
Torino, 5 agosto 1887- Auschwitz, ???), ebreo, ragioniere, impiegato di banca, figlio di Saul e Marietta Jona , nipote di Amadio Jona. In quanto volontario nella Grande Guerra con onorificenza al valore e per tale condizione rientrato nel provvedimento di "discriminazione" che mitigava in parte le restrizioni a carico degli ebrei previste dalle leggi razziali fasciste del 1938, ritenendosi tutelato, ignora gli avvertimenti sui rastrellamenti in atto ad opera delle SS occupanti alla proclamazione dell'armistizio dell'8 settembre 1943. Confuse le notizie successive all'arresto riguardanti Giacomo e lo zio: in alcuni documenti dati entrambi per fucilati il giorno stesso dell'arresto a Novare, altri forse più attendibili li danno entrambi presumibilmente deportati nel Reich, ma nulla è definitivo.[45][46]
Giacomo Diena ( | |
QUI ABITAVA
AMADIO JONA NATO 1864 ARRESTATO 19.9.1943 DEPORTATO AUSCHWITZ ASSASSINATO 1943 |
Asti, 3 ottobre 1864- Auschwitz, ???), ebreo, figlio di Gabriele Jona, con il nipote Giacomo Diena è vittima del rastrellamento tedesco che interessa la provincia di Novara nel settembre 1943. Confuse le notizie successive all'arresto riguardanti Amadio ed il nipote Giacomo: in alcuni documenti dati entrambi per fucilati il giorno stesso dell'arresto a Novare, altri forse più attendibili li danno entrambi presumibilmente deportati nel Reich, ma nulla è definitivo.[47]
Amadio Jona ( |
Orta San Giulio
[modifica | modifica wikitesto]A Orta San Giulio sono presenti due pietre d'inciampo.[48]
Pietra d'inciampo | Cenni biografici | |||
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Data di posa | Luogo di posa | Stolpersteine | Incisione | |
15 settembre 2023 | Via Olina, 50 45°47′58.15″N 8°24′20.57″E |
QUI ABITAVA
DR. MARIO LEVI NATO 1881 ARRESTATO 15.9.1943 DEPORTATO DESTINO SCONOSCIUTO |
Bene Vagienna, 8 gennaio 1881 - ???, ???), di famiglia ebrea, figlio di Michele e Adele Sinigallia, coniugato con Emma Coen, genitore di Roberto Levi, zio di Primo Levi. Sfollato da Torino con la moglie, il figlio Roberto e la nuora, si rifugiano nella casa che affittavano da tempo per le vacanze ad Orta San Giulio. Nei giorni immediatamente seguenti l'armistizio dell'8 settembre 1943 le SS danno luogo a feroci rastrellamenti nella zona del Lago Maggiore con numerose vittime in quello che è noto come l'eccidio del Lago Maggiore. Nel pomeriggio del 15 settembre il Dr. Mario Levi ed il figlio Roberto sono arrestati dai tedeschi, nonostante gli avvisi dell'imminente, probalile arresto e il vivo suggerimento, non raccolto, di darsi alla fuga. Di loro non si saprà più nulla, probabilmente fucilati il giorno stesso dell'arresto come indicato da alcuni documenti, ma non vi sono certezze.[49]
Mario Levi ( | |
QUI ABITAVA
ROBERTO LEVI NATO 1920 ARRESTATO 15.9.1943 DEPORTATO DESTINO SCONOSCIUTO |
Torino, 17 aprile 1920 - ???, ???), figlio di Mario Levi e Emma Coen, coniugato con Elena Bachi, cugino di Primo Levi. Condivide il tragico destino del padre Mario. Benchè avvisato dell'imminente arrivo delle SS e l'invito dello stesso Podestà a darsi alla fuga, rimane vittima del rastrellamento.[49]
Roberto Levi ( |
Città metropolitana di Torino
[modifica | modifica wikitesto]Avigliana
[modifica | modifica wikitesto]Il comune di Avigliana accoglie ufficialmente 3 pietre d'inciampo intitolate a singole persone.
Pietra d'inciampo | Cenni biografici | |||
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Data di posa | Luogo di posa | Stolpersteine | Incisione | |
17 gennaio 2017 | Corso Dora, 45 45°05′18.57″N 7°24′07.75″E |
QUI ABITAVA
MAURILIO BORELLO NATO 1925 ARRESTATO 26.6.1944 DEPORTATO GAGGENAU LIBERATO |
Maurilio Borello - (Torino, 6 dicembre 1925 - Avigliana, 11 luglio 2016). Figlio di Achille e Carmelina Carnino. Operaio alla Fiat, come il padre, era esonerato dal servizio militare. Ciononostante, il 26.6.1944, con il padre, venne prelevato da militari tedeschi ed inviato in Germania comwe lavoratore coatto. È internato prima a Rotenfels, poi a Karlsruhe, lavorando alla Daimler-Benz. A fine 1944 è trasferito ea Tauberbischofsheim, dove venne liberato dagli alleati il 1.4.1945. Rientrato in Italia, morì ad Avigliana il 11.7.2016.
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Via Moncenisio, 53 45°05′41.1″N 7°25′18.2″E |
QUI ABITAVA
GIUSEPPE BRUNO NATO 1923 ARRESTATO 9.9.1943 DEPORTATO MITTELBAU-DORA LIBERATO |
Giuseppe Bruno - (Drubiaglio di Avigliana, 1 gennaio 1923 - Avigliana, 6 giugno 2006). Figlio di Gioacchino e Fiorina Magliana. Nel settembre del 1942 è arruolato come soldato di leva: il 4.3.1943 è inviato in Montenegro. Dopo l'8 settembre è catturato dai tedeschi ed inviato come I.M.I. in Germania. È internato a Buchenwald e successivamente a Dora-Mittelbau. Liberato nel marzo 1945, riuscì a rientrare ad Avigliana a settembre 1945. Operaio alla Fiat di Ferriera. Morì il 6.6.2006
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Via San Pietro, 26 45°04′34.31″N 7°23′48.41″E |
QUI ABITAVA
RENZO SURIANI NATO 1923 ARRESTATO 26.11.1943 DEPORTATO MAUTHAUSEN ASSASSINATO 30.4.1945 GUSEN |
Renzo Suriani - (Avigliana, 26 marzo 1923 - Gusen, 30 aprile 1945). Figlio di Felice e Carlotta Norese. Partecipa alla Resistenza in val Sangone fin dall'autunno del 1943, aderendo alla banda capeggiata da Eugenio Fassino e poi alla 41ª brigata Garibaldi “Carlo Carli”[50]. Arrestato a fine novembre 1944 durante un rastrellamento nazifascista in val Sangone. Carcerato a Torino, è deportato a Bolzano e quindi l'11.1.1945 a Mauthausen, matr. 115732. Trasferito a Gusen, vi muore a fine aprile 1945.
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Castellamonte
[modifica | modifica wikitesto]A Castellamonte sono presenti tre pietre d'inciampo, tutte posate il 25 aprile 2022.[51]
Chivasso
[modifica | modifica wikitesto]A Chivasso sono presenti due pietre d'inciampo, posate tra il 2021 e il 2022.[52][53]
Coazze
[modifica | modifica wikitesto]Il comune di Coazze accoglie ufficialmente 1 pietra d'inciampo intitolata a singole persone.
Pietra d'inciampo | Cenni biografici | |||
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Data di posa | Luogo di posa | Stolpersteine | Incisione | |
17 gennaio 2018 | Piazza della Vittoria 45°03′05.86″N 7°18′12.65″E |
QUI ABITAVA
ENRICO VALOBRA NATO 1894 ARRESTATO 23.10.1943 DEPORTATO MAUTHAUSEN ASSASSINATO 22.3.1945 |
Enrico Valobra - (Torino, 4 dicembre 1894 - Mauthausen, 22 marzo 1945). Figlio di Cesare e Maddalena Cartier. Famiglia era di religione ebraica; nel 1923 sposa Germana Ostorero, da cui ebbe tre figli: Sergio (1923), Marco (1927) e Piero (1933). Imprenditore, dopo le leggi razziali deve abbandonare l'attività e si trasferisce a Coazze. Dopo l'8 settembre è tra i primi finanziatori della Resistenza Partigiana in Val Sangone. Arrestato il 23.10.1943 a seguito di delazione. Carcerato a Torino, deportato a Bolzano e da qui il 5.8.1944 a Mauthausen.[54][55]
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Collegno
[modifica | modifica wikitesto]Il comune di Collegno accoglie ufficialmente 2 pietre d'inciampo intitolate a singole persone.
Pietra d'inciampo | Cenni biografici | |||
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Data di posa | Luogo di posa | Stolpersteine | Incisione | |
16 gennaio 2018[56] | Via Martiri XXX Aprile, 30 45°04′59.35″N 7°34′30.62″E |
QUI ABITAVA
MASSIMO DE BENEDETTI NATO 1911 ARRESTATO 11.6.1944 DEPORTATO AUSCHWITZ ASSASSINATO 31.10.1944 |
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22 gennaio 2019 | Corso Francia, ang. Via Fabio Filzi 45°04′21.06″N 7°34′25.12″E |
QUI ABITAVA
MICHELE ATTILIO DE LEON NATO 1890 ARRESTATO 24.3.1944 VENEZIA DEPORTATO AUSCHWITZ ASSASSINATO |
Condove
[modifica | modifica wikitesto]Il comune di Condove accoglie ufficialmente 1 pietra d'inciampo intitolata a singole persone.
Pietra d'inciampo | Cenni biografici | |||
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Data di posa | Luogo di posa | Stolpersteine | Incisione | |
17 gennaio 2018 | Vicolo Isonzo 45°04′59.35″N 7°34′30.62″E |
QUI ABITAVA
MARIO BOCCO NATO 1919 ARRESTATO 22.12.1943 DEPORTATO 21.3.1944 MAUTHAUSEN MORTO 24.6.1945 REICHENAU |
Mario Bocco - (Condove, 17 gennaio 1919 - Reichenau, 24 giugno 1945). Figlio di Oreste Bocco. Diplomato geometra. Subito dopo l'8 settembre entra nella Resistenza: dal 15.9.1943 è comandante di distretto nella 17ª Brigata Garibaldi “F. Cima”, operante in bassa Val Susa. Arrestato a Torino. Deportato a Mauthausen il 21.2.1944, matr. 53365. Trasferito a Gusen il 19.3.1955 e ricoverato al Revier il 3.1.1945. Liberato a maggio 1945, è ricoverato a Reichenau dove muore il 24.6.1945. È sepolto nella fossa 4 della parte nord-occidentale del cimitero di Reichenau.[60]
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Ivrea
[modifica | modifica wikitesto]La città di Ivrea accoglie ufficialmente 3 pietre d'inciampo intitolate a singole persone.[61]
Pietra d'inciampo | Cenni biografici | |||
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Data di posa | Luogo di posa | Stolpersteine | Incisione | |
17 gennaio 2018 | Via Quattro Martiri, 24 45°28′01.61″N 7°52′27.86″E |
QUI ABITAVA
DAVIDE FOÀ NATO 1869 ARRESTATO 31.3.1944 DEPORTATO AUSCHWITZ ASSASSINATO 23.5.1944 |
Davide Foà - (Ivrea, 13 marzo 1869 - Auschwitz, 23 maggio 1944), Giuseppe Foà - (Savigliano (CN), 29 dicembre 1866 - Auschwitz, 23 maggio 1944), Perla Foà - (Ivrea (TO), 16 novembre 1872 - Auschwitz, 23 maggio 1944). Figli di Moise e Bella Giuditta Jona. Arrestati a Ivrea il 31.3.1944 e carcerati a Torino, poi deportati a Fossoli. Con il convoglio 14 da Fossoli, il 16 maggio 1944 sono deportati ad Auschwitz. Nessuno di loro supera la selezione e vengono assassinati lo stesso giorno dell'arrivo.[62]
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QUI ABITAVA
GIUSEPPE FOÀ NATO 1866 ARRESTATO 31.3.1944 DEPORTATO AUSCHWITZ ASSASSINATO 23.5.1944 rowspan=""| | ||||
QUI ABITAVA
PERLA FOÀ NATA 1873 ARRESTATA 31.3.1944 DEPORTATA AUSCHWITZ ASSASSINATA 23.5.1944 rowspan=""| |
Lanzo Torinese
[modifica | modifica wikitesto]Il comune di Lanzo Torinese accoglie ufficialmente 1 pietra d'inciampo intitolata a singole persone
Pietra d'inciampo | Cenni biografici | |||
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Data di posa | Luogo di posa | Stolpersteine | Incisione | |
17 gennaio 2018 | via Umberto I, 56 45°16′27.07″N 7°28′26.79″E |
IN VIA UMBERTO I 56
ABITAVA MOISE POGGETTO NATO 1875 ARRESTATO 28.4.1944 DEPORTATO AUSCHWITZ ASSASSINATO 6.8.1944 |
Moise Poggetto - (Olten, 24 maggio 1875 - Auschwitz, 26 agosto 1944). Figlio di Emilio e Enrichetta Rebecca Foà. Coniugato con Natalina Margherita Rolando, hanno due figlie, Angiolina ed Ines. Moise Poggetto è venditore ambulante a Lanzo Torinese. Dopo l'8 settembre partecipa alla Resistenza nella 19ª Brig. Garibaldi.[55] Arrestato il 28.4.1944, è carcerato a Torino, poi deportato a Fossoli. A fine luglio 1944 il campo di Fossoli è smantellato: Moise Poggetto con il convoglio 14 è deportato ad Auschwitz, dove arriva il 6 agosto. Non supera la selezione e viene assassinato lo stesso giorno dell'arrivo.[63]
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Moncalieri
[modifica | modifica wikitesto]Il comune di Moncalieri accoglie ufficialmente 2 pietre d'inciampo intitolate a singole persone.[64]
Pietra d'inciampo | Cenni biografici | |||
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Data di posa | Luogo di posa | Stolpersteine | Incisione | |
18 gennaio 2017 | Via Mirafiori, 15 45°00′29.06″N 7°39′21.66″E |
QUI ABITAVA
RINALDO SATTANINO NATO 1926 ARRESTATO NOV. 1944 DEPORTATO MAUTHAUSEN ASSASSINATO 19.4.1945 GUSEN |
Rinaldo Sattanino -(Moncalieri, 6 febbraio 1926 - Mauthausen, 19 aprile 1945). Figlio di Giuseppe. Appena diciottenne, nel giugno del 1944 entra nella IX Divisione di Giustizia e Libertà, Brigata "Tamietti". È arrestato alla fine dell'estate e carcerato a Torino. Trasferito al campo di transito di Bolzano da lì il 8.1.1945 è deportato a Mauthausen, matr. 115713. Pochi giorni dopo è trasferito a Gusen, dove muore il 19.4.1945.[65]
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16 gennaio 2018 | Via Mazzini, 12 45°00′28.68″N 7°39′34.28″E |
QUI ABITAVA
PIETRO BERTOGLIO NATO 1894 ARRESTATO 1944 DEPORTATO MAUTHAUSEN-GUSEN ASSASSINATO 12.3.1945 GUSEN |
Pietro Bertoglio - (Savigliano, 29 giugno 1894 - Gusen, 12 marzo 1945). Coniugato con Maria Rivola, hanno due figli, Nina e Maggiorino. Medaglia di bronzo nella 1ª Guerra Mondiale: soldato matr. 1896, batteria 136, 61º gruppo artiglieria di montagna[66]. Operaio alla Fiat Lingotto. Da sempre antifascista, il 4.3.1944 è arrestato: il successivo 11.3.1944 è già deportato a Mauthausen, matr. 56955. Dal 25.3.1944 al 6.6.1944 è ad Ebensee e poi dal 17.2.1945 a Gusen.[67]
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Nole
[modifica | modifica wikitesto]A Nole si trovano 3 pietre d'inciampo, tutte collocate il 21 maggio 2022.[68]
Orbassano
[modifica | modifica wikitesto]Pietra d'inciampo | Cenni biografici | |||
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Data di posa | Luogo di posa | Stolpersteine | Incisione | |
27 gennaio 2023 | Via Monti, 19 angolo via Puccini 45°00′22.04″N 7°31′41.5″E |
QUI ABITAVA
GIUSEPPE BERRUTO NATO 1927 ARRESTATO 21.10.1944 DEPORTATO REICHENAU LIBERATO DACHAU |
Torino, 1927 - Orbassano, marzo 2004), diciassettenne è arrestato sul posto di lavoro a causa della sua attività antifascista e trasferito a Bolzano prima della deportazione nel Reich con destinazione campo di Reichenau. Fugge ma è subito ripreso e trasferito in un campo di punizione nei pressi di Dusseldorf, quindi al lavoro coatto in Turingia a cui segue la fortezza di Ingolstadt ed infine il 19 aprile del 1945 Dachau, dove è liberato dalle truppe americane. Rientrato in patria il 1º giugno 1945 è testimone attivo della sua esperienza. Sarà consigliere comunale e assessore, per un decennio, dal '75 all'85 a Orbassano e Bruino.[69][70]
Giuseppe Berruto ( |
Pinerolo
[modifica | modifica wikitesto]Il comune di Pinerolo accoglie 1 pietra d'inciampo collocata il 16 gennaio 2018.
Pietra d'inciampo | Cenni biografici | |||
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Data di posa | Luogo di posa | Stolpersteine | Incisione | |
16 gennaio 2018 | Via Palestro 8 44°52′59.7″N 7°19′56.44″E |
QUI ABITAVA
LUIGI CESARE GROSSO-CAMPANA NATO 1888 ARRESTATO 20.9.1943 INTERNATO DEBLIN-IRENA ASSASSINATO 11.2.1944 |
Luigi Cesare Grosso-Campana- (Frossasco, 1888 - Deblin Irena, 11 febbraio 1944). Nasce in una famiglia di antiche tradizioni locali. Avvocato, dal 1933 ha lo studio a Pinerolo in V. Palestro 8. Nel 1941 viene inviato come Giudice al Tribunale Militare di Corfù, ove rimane fino all’8 settembre. Rifiuta di collaborare con i tedeschi: fatto prigioniero, è deportato come I.M.I nel campo di internamento di Deblin-Weichsel Irena, in Polonia, dove muore il 11.2.1944.[71]
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Settimo Torinese
[modifica | modifica wikitesto]A Settimo Torinese si trovano due pietre d'inciampo, posate il 27 gennaio 2022.[72]
Pietra d'inciampo | Cenni biografici | |||
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Data di posa | Luogo di posa | Stolpersteine | Incisione | |
27 gennaio 2022 | Via Schiapparelli, 2 marciapiede a sinistra ingresso Olon 45°08′25.6″N 7°46′09.8″E |
QUI LAVORAVA
CARLO MAZZI NATO 1899 DEPORTATO 1944 MAUTHAUSEN ASSASSINATO 1.12.1944 GUSEN |
Trieste, 20 aprile 1899 - Gusen, 1 dicembre 1944), origine triestina, cognome originario Strauss italianizzato Mazzi per le disposizioni fasciste dell'epoca, coniugato con Lucia Lenarduzzi, due figlie. Chimico di professione, lavora alla "Farmaceutici Italia" di via Schiapparelli, oggi "OLON s.p.a.", dove è membro attivo della cellula antifascista della fabbrica. Per tale attività e in conseguenza della sua partecipazione agli scioperi del marzo 1944 è arrestato insieme a Domenico Rossato e altri tre lavoratori, che riuscirono poi a fuggire salvandosi dalla deportazione nel Reich che toccò invece a Carlo e Domenico. Destinati entrambi a Mauthausen, classificati "Pol" – (Politisch)[73]. Carlo Muore a Gusen, il 1º dicembre 1944.[72][74]
Carlo Mazzi ( | |
Via Cesare Battisti, 2 45°08′15.2″N 7°46′15.4″E |
QUI ABITAVA
DOMENICO ROSSATO NATO 1905 DEPORTATO 1944 MAUTHAUSEN ASSASSINATO 16.5.1944 GUSEN |
Nervesa, 20 gennaio 1905 - Gusen, 16 maggio 1944), trasferitosi a Settimo Torinese, è operaio presso le acciaierie Cravetto, coniugato, quattro figli. Componente della cellula antifascista costituitosi presso la Farmaceutici Italia, è catturato da militi della RSI nella trattoria «Corona d’Italia», insieme a Carlo Mazzi e altri tre compagni che riussciranno poi a fuggire salvandosi dalla deportazione nel Reich che toccò invece a Domenico e Carlo. Destinati entrambi a Mauthausen, classificati "Pol" – (Politisch).[73] Domenico muore a Gusen, il 16 maggio 1944.[72][74]
Domenico Rossato ( |
Torino
[modifica | modifica wikitesto]La città di Torino accoglie ufficialmente 153 pietre d'inciampo.
Torre Pelice
[modifica | modifica wikitesto]Pietra d'inciampo | Cenni biografici | |||
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Data di posa | Luogo di posa | Stolpersteine | Incisione | |
21 aprile 2023 | via Beckwith, 3 di fronte ex convitto valdese 44°49′13.73″N 7°13′07.43″E |
QUI ABITAVA
JACOPO LOMBARDINI NATO 1892 ARRESTATO 24.3.1944 DEPORTATO 1944 MAUTHAUSEN ASSASSINATO 26.4.1945 |
Gragnana, 13 dicembre 1892 - Mauthausen, 26 aprile 1945), figlio di Francesco e Assunta Mussetti, famiglia di cavatori di marmo. Metodista, antifascista, maestro presso il Convitto Valdese, partigiano con il nome di battaglia “Professore”, figura di alta statura morale, educatore ed evangelizzatore instancabile, interprete coerente di fede evangelica ed impegno sociale fino all'estremo sacrificio. [75][76][77]
Jacopo Lombardini ( |
Venaria Reale
[modifica | modifica wikitesto]A Venaria Reale sono posate cinque pietre d'inciampo.[78][79][80]
Pietra d'inciampo | Cenni biografici | |||
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Data di posa | Luogo di posa | Stolpersteine | Incisione | |
22 gennaio 2022 | Piazza dell'Annunziata, 6 45°08′02.92″N 7°37′42.64″E |
QUI ABITAVA
CAMILLO GIRELLI NATO 1908 ARRESTATO 15.10.1943 DEPORTATO 1944 BUCHENWALD ASSASSINATO |
Predore, 7 agosto 1908 - Buchenwald, 2 marzo 1945), impiegato come lavoratore coatto presso lo stabilimento Friddrich Krupp presso Essen. Muore il 2 marzo 1945 come certificato dal Kapo (4829) Naftil Keanchenaus.
Camillo Girelli ( | |
Via Lamarmora, 5 45°08′00.64″N 7°37′37.85″E |
QUI ABITAVA
ANTONIO GILIBERTI NATO 1917 ARRESTATO 19.10.1943 DEPORTATO 1944 MAUTHAUSEN ASSASSINATO |
Galatina, 1 marzo 1917 - Mauthausen, 26 aprile 1945)
Antonio Giliberti ( | ||
Viale Buridani, 26 45°08′00.64″N 7°37′37.93″E |
QUI ABITAVA
LEONARDO BECCARO NATO 1921 ARRESTATO 7.7.1944 DEPORTATO 1945 BUCHENWALD ASSASSINATO |
Buchenwald, 13 febbraio 1945)
Leonardo Beccaro (???, 27 aprile 1921 - | ||
Via Pavesio, 27 45°07′58.21″N 7°37′38.79″E |
QUI ABITAVA
OSCAR BELLUCO NATO 1904 ARRESTATO 15.9.1944 DEPORTATO 1944 MAUTHAUSEN ASSASSINATO |
Pernumia, 14 febbraio 1904 - Mauthausen, 23 marzo 1945), comunista, operaio nello stabilimento Fiat Ferriere.[81]
Oscar Belluco ( | ||
27 gennaio 2022 | Via Rolle, 14 45°07′57.58″N 7°37′48.28″E |
QUI ABITAVA
MARIO MACRÌ NATO 1917 ARRESTATO 19.10.1943 DEPORTATO 1944 DACHAU ASSASSINATO |
Mario Macrì ( |
Vinovo
[modifica | modifica wikitesto]Pietra d'inciampo | Cenni biografici | |||
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Data di posa | Luogo di posa | Stolpersteine | Incisione | |
28 gennaio 2022 | Via Altina, 20 44°57′03.52″N 7°38′16.29″E |
QUI ABITAVA
GIOVANNI SIBONA NATO 1925 ARRESTATO 8.12.1943 DEPORTATO MAUTHAUSEN ASSASSINATO 30.9.1944 SCHLOSS HARTHEIM |
Vinovo, 21 settembre 1925 - Castello di Hartheim, 30 settembre 1944), arrestato a Torino, insieme al compagno Alessio Carrè, in un bar di via Saluzzo, per probabile delazione, con l'accusa di operare per arruolare patrioti per le formazioni partigiane di montagna, sono entrambi deportati nel Reich il 12 gennaio 1944. Giovanni è internato a Mauthausen, matricola 42304, classificato "Pol" – (Politisch)[82]. Trasferito nel sottocampo di Schlier Redl-Zipf[84], quindi Ebensee ed infine nel Castello di Hartheim, dove muore il30 settembre 1944.[85]
Giovanni Sibona ([86] Il compagno di lotta e deportazione Alessio Carrè sopravvive al Lager e fa rientro a Vinovo nell'aprile del 1945. |
Provincia del Verbano-Cusio-Ossola
[modifica | modifica wikitesto]Baveno
[modifica | modifica wikitesto]Il comune di Baveno ospita 14 pietre d'inciampo in memoria delle vittime della razzia del settembre 1943.[87]
Pietra d'inciampo | Cenni biografici | |||
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Data di posa | Luogo di posa | Stolpersteine | Incisione | |
2 febbraio 2024 | Viale della Vittoria, 56 presso la Rosa dei Venti 45°54′16.14″N 8°30′24.89″E |
EMIL SERMAN
NATO 1881 ARRESTATO 14.9.1943 ASSASSINATO 15.9.1943 |
Vienna, 29 aprile 1881 - Lago Maggiore, 15 settembre 1943), coniuge di Maria Mueller. Non è sopravvissuto alla Shoah[88]
Emil Serman ( | |
MARIA MULLER
NATA 1901 ARRESTATA 14.9.1943 ASSASSINATA 22.9.1943 |
Varsavia, ??? 1901 - Lago Maggiore, 22 settembre 1943), figlia di Giulia Werner, sorella di Stefania Mueller, coniuge di Emil Serman. Non è sopravvissuta alla Shoah[88]
Maria Mueller ( | |||
STEFANIA MULLER
NATA 1902 ARRESTATA 14.9.1943 ASSASSINATA 22.9.1943 |
Varsavia, ??? 1902 - Lago Maggiore, 22 settembre 1943), figlia di Giulia Werner, sorella di Maria Mueller. Non è sopravvissuta alla Shoah[88]
Stefania Mueller ( | |||
GIULIA WERNER
NATA 1866 ARRESTATA 14.9.1943 ASSASSINATA 22.9.1943 |
Varsavia, ??? 1866 - Lago Maggiore, 22 settembre 1943), genitore di Maria e Stefania Mueller.Non è sopravvissuta alla Shoah[88]
Giulia Werner ( | |||
SOFIA CZOLOSINSKA
NATA 1904 ARRESTATA 14.9.1943 ASSASSINATA 22.9.1943 |
Sofia Czolosinska ( | |||
MARIO LUZZATTO
NATO 1890 ARRESTATO 15.9.1943 ASSASSINATO 21.9.1943 |
Milano, 01 giugno 1890 - Lago Maggiore, 21 settembre 1943), figlio di Silvio Samuele e Elisa Morpurgo, coniugato con Bice Ginesi, genitore di Maria Grazia e Silvia Luzzatto. Non è sopravvissuto alla Shoah[88]
Mario Luzzatto ( | |||
BICE GINESI
NATA 1898 ARRESTATA 15.9.1943 ASSASSINATA 21.9.1943 |
Lugo di Romagna, 14 luglio 1898 - Lago Maggiore, 21 settembre 1943), figlia di Ferdinando e Ebe Castelfranchi, coniuge di Mario Luzzatto, genitore di Maria Grazia e Silvia Luzzatto. Non è sopravvissuta alla Shoah[88]
Bice Ginesi ( | |||
MARIA GRAZIA
LUZZATTO NATA 1925 ARRESTATA 15.9.1943 ASSASSINATA 21.9.1943 |
Milano, 01 agosto 1925 - Lago Maggiore, 21 settembre 1943), figlia di Mario e Bice Ginesi, sorella di Silvia Luzzatto. Non è sopravvissuta alla Shoah[88]
Maria Grazia Luzzatto ( | |||
SILVIA LUZZATTO
NATA 1923 ARRESTATA 15.9.1943 ASSASSINATA 21.9.1943 |
Milano, 30 gennaio 1923 - Lago Maggiore, 21 settembre 1943), figlia di Mario e Bice Ginesi, sorella di Silvia Luzzatto. Non è sopravvissuta alla Shoah[88]
Silvia Luzzatto ( | |||
OLGA GINESI
NATA 1894 ARRESTATA 15.9.1943 ASSASSINATA 21.9.1943 |
Lugo di Romagna, 15 dicembre 1894 - Lago Maggiore, 21 settembre 1943), figlia di Ferdinando e Ebe Castelfranchi, coniugata con Gino Bonfiglioli, sorella di Bice Ginesi. Non è sopravvissuta alla Shoah[88]
Olga Ginesi ( | |||
FANNY JETTE
ENGEL NATA 1872 ARRESTATA 14.9.1943 ASSASSINATA 15.9.1943 |
Katowice, 30 dicembre 1872 - Lago Maggiore, 15 settembre 1943), figlia di Gehiel e Esther Goldfinger, coniugata con Isacco Berger. Non è sopravvissuta alla Shoah[88]
Fanny Jette Engel ( | |||
EMMA BARON
NATA 1882 ARRESTATA E ASSASSINATA 22.9.1943 |
Daugavpils, 22 agosto 1882 - Lago Maggiore, 22 settembre 1943), figlia di Alberto e Berta Bach, coniugata con Joseph Wofsi. Non è sopravvissuta alla Shoah[88]
Emma Baron ( | |||
JOSEPH WOFSI
NATO 1872 ARRESTATO 15.9.1943 ASSASSINATO 17.9.1943 |
Daugavpils, 17 novembre 1872 - Lago Maggiore, 17 settembre 1943), Non è sopravvissuto alla Shoah[88]
Joseph Wofsi ( | |||
CARLA CAROGLIO
NATA 1918 ARRESTATA E ASSASSINATA 15.9.1943 |
Carla Caroglio ( |
Stresa
[modifica | modifica wikitesto]Il comune di Stresa accoglie ufficialmente una sola pietra d'inciampo.[89]
Pietra d'inciampo | Cenni biografici | |||
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Data di posa | Luogo di posa | Stolpersteine | Incisione | |
17 gennaio 2016 | Piazza Felice Possi - via privata 45°52′57.96″N 8°32′20.53″E |
QUI ABITAVA
GIULIANO NICOLINI NATO 1913 I.M.I. CATTURATO 15.9.1943 WIETZENDORF ASSASSINATO 6.4.1945 UNTERLÜSS |
Giuliano Nicolini - (Stresa, 25 marzo 1913 - Deblin Irena, 6 aprile 1945). Figlio di Giuseppe e Ida Angiola Mighetto. Perito agrario, lavora nell'azienda di famiglia. Tenente di fanteria di complemento, dislocato nei Balcani, dopo l'8 settembre rifiuta di cedere le armi ai tedeschi e di aderire alla R.S.I.: viene internato in Germania come I.M.I. a Deblin-Irena (fortezza di Ivangored), Wsuwe, Oberlangen, Sandbostel, Wietzendorf ed infine a Unterlüss,campo di concentramento per la «rieducazione al lavoro». È uno dei 44 eroi di Unterlüss e alla sua memoria è stata conferita la medaglia d'argento al Valor Militare.
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Provincia di Vercelli
[modifica | modifica wikitesto]Vercelli
[modifica | modifica wikitesto]A Vercelli sono posate sette pietre d'inciampo.[90][91]
Pietra d'inciampo | Cenni biografici | |||
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Data di posa | Luogo di posa | Stolpersteine | Incisione | |
27 gennaio 2023 | Via Emanuele Foà. 58 a lato della Sinagoga 45°19′33.11″N 8°25′32.09″E |
QUI ABITAVA
FELICE JONA NATO 1878 ARRESTATO 11.5.1944 DEPORTATO AUSCHWITZ ASSASSINATO 30.6.1944 |
Vercelli, 20 aprile 1878 - Auschwitz, 30 giugno 1944), marito di Regina Segre, padre di Enrichetta Jona. Famiglia ebrea, sono arrestati l'11 maggio 1944 a Varallo. Internati dapprima nel campo allestito alla cascina Aravecchia[92] di Vercelli, a cui segue la prigionia a Fossoli
ed infine la deportazione nel Reich con destinazione Auschwitz giungendovi il 30 giugno 1944. A questa data viene fatta risalire la morte.[93]
Felice Jona ( | |
QUI ABITAVA
REGINA JONA SEGRE NATA 1889 ARRESTATA 11.5.1944 DEPORTATA AUSCHWITZ ASSASSINATA |
Casale Monferrato, 13 luglio 1889 - Auschwitz, ???), ebrea, moglie di Felice Jona, madre di Enrichetta Jona, condivide il tragico destino dei famigliari: arrestati l'11 maggio 1944 a Varallo. Internati dapprima nel campo allestito alla cascina Aravecchia[92] di Vercelli, a cui segue la prigionia a Fossoli
ed infine la deportazione nel Reich con destinazione Auschwitz giungendovi il 30 giugno 1944. Ignota la data della sua morte.[94]
Regina Jona Segre ( | |||
QUI ABITAVA
ENRICHETTA JONA NATA 1919 ARRESTATA 11.5.1944 DEPORTATA AUSCHWITZ MORTA 9.5.1945 TEREZIN |
Vercelli, 9 ottobre 1919 - Terezin, 9 maggio 1945), ebrea, figlia di Felice Jona e Regina Segre, condivide il tragico destino dei famigliari: arrestati l'11 maggio 1944 a Varallo. Internati dapprima nel campo allestito alla cascina Aravecchia[92] di Vercelli, a cui segue la prigionia a Fossoli
ed infine la deportazione nel Reich con destinazione Auschwitz giungendovi il 30 giugno 1944. Muore nel campo di Terezin il 9 maggio 1945.[95]
Enrichetta Jona ( | |||
Via Monte di Pietà 45°19′40.42″N 8°25′18.65″E |
QUI ABITAVA
GIUSEPPE LEBLIS NATO 1873 ARRESTATO 20.12.1943 DEPORTATO AUSCHWITZ ASSASSINATO 6.2.1944 |
Vercelli, 25 luglio 1873 - Auschwitz, 30 giugno 1944), figlio di Abramo e Fortunata Levi, ingegnere, insegnante, presidente della Comunità israelitica di Vercelli. Dopo l'armistizio dell'8 settembre 1943 si rifugia a Condove frazione di Mocchie. È arrestato il 20 dicembre 1943 e condotto in car,cere a prima a Torino, poi a San Vittore[96] a Milano, infine deportato ad Auschwitz col convoglio n° 06 partito il 30 gennaio 1944 dal Binario 21 della Stazione Centrale[97] di Milano, per giungervi il 6 febbraio 1944. Assassinato il giorno stesso dell'arrivo.[98][99]
Giuseppe Leblis ( | ||
9 novembre 2023 | Piazzza Massimo D'Azeglio 45°19′33.93″N 8°25′29.81″E |
QUI ABITAVA
ANNETTA JONA NATA 1881 ARRESTATA 29.7.1944 DEPORTATA AUSCHWITZ ASSASSINATA 28.10.1944 |
Annetta Jona ( | |
Via Morosone, 19 45°19′31.46″N 8°25′28.15″E |
QUI ABITAVA
DELIA SEGRE MARONI NATA 1891 ARRESTATA 27.9.1943 DEPORTATA 1943 AUSCHWITZ ASSASSINATA |
Genova, 10 dicembre 1891 - Auschwitz, 29 febbraio 1944), figlia di Giuseppe e Sofia Bella Giuditta Amar, è arrestata nel settembre del 1943 a Vercelli, ospite dei parenti Segre al piano superiore dell’ex Asilo Levi in via Morosone. Condotta in carcere a Torino, quindi San Vittore a Milano da dove, il 6 dicembre è deportata nel Reich col primo dei tanti, che seguiranno, Treni della morte con destinazione Auschwitz. Assassinata il 29 febbraio 1944.[101]
Delia Segre Maroni ( | ||
QUI ABITAVA
ADELE CARMI NATA 1877 ARRESTATA 1943 DEPORTATA AUSCHWITZ ASSASSINATA 6.2.1944 |
Vercelli, 29 settembre 1877 - Auschwitz, 6 febbraio 1944), figlia di Giuseppe e Guidina Foà, è arrestata nel dicembre 1943 a Vercelli. Rinchiusa prima nel campo di concentramento dell’Aravecchia[102] a Vercelli ed in seguito a Milano, dal cui Binario 21 della Stazione Centrale è deportata ad Auschwitz. Assassinata il giorno stesso dell'arrivo al campo, 6 febbraio 1944.[103]
Adele Carmi ( |
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ a b c d e f g h i j k l m n o p q r s t u v w x y z aa ab ac ad L. Picciotto Fargion, Il libro della memoria - Gli Ebrei deportati dall'Italia (1943-1945), Mursia Ed., Milano, 1991
- ^ CDEC Digital Library, su digital-library.cdec.it. URL consultato il 17 aprile 2020.
- ^ CDEC Digital Library, su digital-library.cdec.it. URL consultato il 17 aprile 2020.
- ^ sia il "Libro della memoria" di L. Picciotto che la Digital Library del CDEC indicano come anno di nascita il 1875. Si deve quindi ritenere errato l'anno di nascita riportato sulla pietra d'inciampo.
- ^ Sulla deportazione della Comunità Ebraica di Casale Monferrato cfr. G. Pansa - Eia eia alalà. La nascita del fascismo. Controstoria d'Italia - BUR Biblioteca Univ. Rizzoli, Milano, 2015, capitoli 30 & 31.
- ^ Dodici pietre d’inciampo: così Mornese ricorda i suoi deportati, su ilpiccolo.net.
- ^ Giuseppe Barbieri, Io, la guerra e la prigionia (PDF), in alpinimilanocentro.it, 2023. URL consultato il 18 luglio 2024.
- ^ Giampiero Carbone, Dedicata al falegname “Pipino” Barbieri la tredicesima Pietra d’Inciampo a Mornese, in giornale7.it, 10 febbraio 2023. URL consultato il 18 luglio 2024.
- ^ Gunter Demnig installerà una Pietra d'Inciampo - :: SITO UFFICIALE DELLA CITTA' DI NOVI LIGURE (AL) ::, su comunenoviligure.gov.it. URL consultato il 12 gennaio 2018 (archiviato dall'url originale il 12 gennaio 2018).
- ^ a b c d A Serravalle le “Pietre d’Inciampo” di Gunter Demnig., in giornale7.it, 27 dicembre 2023. URL consultato il 27 luglio 2024.
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Voci correlate
[modifica | modifica wikitesto]Altri progetti
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Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- (DE) Sito ufficiale dell'iniziativa, su stolpersteine.com. URL consultato il 2 marzo 2020 (archiviato dall'url originale il 27 dicembre 2014).