Peter Stephan Zurbriggen arcivescovo della Chiesa cattolica | |
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Monsignor Zurbiggen nel 2014. | |
Sancta Crux, mihi lux | |
Incarichi ricoperti |
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Nato | 27 agosto 1943 a Briga |
Ordinato presbitero | 10 ottobre 1969 dal cardinale Alfred Bengsch |
Nominato arcivescovo | 13 novembre 1993 da papa Giovanni Paolo II |
Consacrato arcivescovo | 6 gennaio 1994 da papa Giovanni Paolo II |
Deceduto | 28 agosto 2022 (79 anni) a Briga |
Peter Stephan Zurbriggen (Briga, 27 agosto 1943 – Briga, 28 agosto 2022) è stato un arcivescovo cattolico svizzero.
Biografia
[modifica | modifica wikitesto]Peter Stephan Zurbriggen nacque a Briga, nel Canton Vallese, in Svizzera, il 27 agosto 1943.[1]
Formazione e ministero sacerdotale
[modifica | modifica wikitesto]Negli anni cinquanta, frequentò la scuola elementare presso la sua città natale. Successivamente, dopo avere superato l'esame di maturità presso il Collegio Spiritus Sanctus di Briga, nel 1962 passò un anno nel servizio obbligatorio di Ridotto nazionale ad Airolo. Poi decise di seguire la sua vocazione sacerdotale, e dall'anno successivo studiò filosofia e teologia presso di seminario della diocesi di Sion, fino a che monsignor Fraçois-Nestor Adam, vescovo della medesima diocesi, lo mandò a Roma a studiare presso il Collegio Germanico-Ungarico e la Pontificia Università Gregoriana.
Il 10 ottobre 1969 fu ordinato presbitero per la diocesi di Sion nella chiesa di Sant'Ignazio di Loyola in Campo Marzio dal cardinale Alfred Bengsch, arcivescovo di Berlino. Dal 1970 al 1974 studiò presso la Pontificia Accademia Ecclesiastica,[2] dove avviene la formazione di quasi tutti i diplomatici della Santa Sede. Contemporaneamente, dal 1971 al 1974, fu anche insegnante di religione allo Wirtschaftsgymnasium dell'Istituto Svizzero della capitale italiana. Nel 1973 conseguì la licenza in diritto canonico. Nel 1975 ottenne il dottorato nella medesima disciplina presso la Pontificia Università Lateranense con una tesi intitolata "Il principio di buona fede - approcci e modi della sua realizzazione del diritto internazionale".
Servizio diplomatico
[modifica | modifica wikitesto]Il 5 marzo dello stesso anno entrò nel servizio diplomatico della Santa Sede. Il 13 novembre successivo venne nominato segretario della nunziatura apostolica in Bolivia. Il 29 novembre 1976 papa Paolo VI gli concesse il titolo di cappellano di Sua Santità.[3][4] Passò quattro anni in America Latina.
Il 20 gennaio 1979 venne nominato segretario della nunziatura apostolica di Bonn, nella Repubblica Federale Tedesca. Dopo tre anni, il 3 settembre 1982, divenne uditore nella nunziatura apostolica in Uruguay ritornando nell'America del Sud. Il 17 luglio 1985 venne trasferito nella nunziatura in Francia. Nel 1989 papa Giovanni Paolo II gli concesse il titolo onorifico di prelato d'onore di Sua Santità.[5] Il 1º luglio dell'anno medesimo divenne consigliere di nunziatura presso la rappresentanza pontificia nella Repubblica Centrafricana. Allo stesso tempo, fu attivo nella delegazione apostolica dell'Africa meridionale, corrispondente a Sudafrica, Botswana, Swaziland e Namibia, e nella nunziatura apostolica in Lesotho, ruolo svolto fino al 1991. Lo stesso anno, entrò in servizio presso la nunziatura apostolica in India e Nepal con sede a Nuova Delhi.
Ministero episcopale
[modifica | modifica wikitesto]Il 13 novembre 1993 papa Giovanni Paolo II lo nominò arcivescovo titolare di Glastonia e delegato apostolico in Mozambico.[6] Ricevette l'ordinazione episcopale il 6 gennaio successivo nella basilica di San Pietro in Vaticano per mano dello stesso pontefice, co-consacranti gli arcivescovi Giovanni Battista Re, sostituto per gli affari generali della Segreteria di Stato della Santa Sede, e Josip Uhač, segretario della Congregazione per l'evangelizzazione dei popoli. Il 22 febbraio del 1996, la delegazione apostolica fu promossa a nunziatura apostolica.[7]
Dopo cinque anni passati in Mozambico, il 13 giugno 1998 venne nominato nunzio apostolico in Armenia, Georgia e Azerbaigian con sede a Tbilisi.[8]
Dopo tre anni, il 15 ottobre 2001, venne trasferito all'ufficio di nunzio apostolico in Estonia, Lettonia e Lituania, con sede a Vilnius.[9] Poco dopo, il 15 novembre, venne anche nominato amministratore apostolico di Estonia,[10] come i suoi due immediati predecessori Justo Mullor García ed Erwin Josef Ender, ruolo per cui si fece promotore di una campagna per l'istruzione della Chiesa cattolica. Il 23 marzo 2005, poco prima della propria morte, papa Giovanni Paolo II nominò amministratore apostolico monsignor Philippe Jean-Charles Jourdan, consacrato vescovo dallo stesso monsignor Zurbriggen,[11] limitando alla nunziatura il mandato di quest'ultimo.
Il 14 gennaio 2009 papa Benedetto XVI lo nominò nunzio apostolico in Austria, succedendo a monsignor Edmond Y. Farhat, dimessosi per raggiunti limiti di età.[12] Fece il suo ingresso ufficiale nella sede della nunziatura a Vienna il 2 aprile successivo e il 17 dello stesso mese incontrò il presidente della Repubblica d'Austria Heinz Fischer. Fu inoltre decano del corpo diplomatico in Austria.
Il 30 novembre 2018 papa Francesco accettò la sua rinuncia all'incarico per raggiunti limiti di età. In seguito prese residenza nella su cittadina natale.[13]
Fece parte dell'Assemblea Generale Brigensise e della AV Helvetia Romana nell'Associazione Studentesca Svizzera. Dal 5 giugno 2010 fu anche membro onorario della K.Ö.H.V. Leopoldina di Innsbruck in ÖCV.[14][15]
Sapeva parlare correttamente il tedesco, il francese, l'italiano, l'inglese, lo spagnolo e il portoghese.
Morì improvvisamente nella sua abitazione di Briga il 28 agosto 2022 all'età di 79 anni.[16][17][18] Le esequie si tennero il 5 agosto alle ore 10:15 nella chiesa parrocchiale del Sacro Cuore a Briga e furono presiedute da monsignor Jean-Marie Lovey, vescovo di Sion.[19][20][21] L'omelia venne pronunciata da don Paul Martone, portavoce di lingua tedesca della diocesi.[22][23][24] Al termine del rito la salma fu sepolta nel cimitero cittadino.[25]
Genealogia episcopale e successione apostolica
[modifica | modifica wikitesto]La genealogia episcopale è:
- Cardinale Scipione Rebiba
- Cardinale Giulio Antonio Santori
- Cardinale Girolamo Bernerio, O.P.
- Arcivescovo Galeazzo Sanvitale
- Cardinale Ludovico Ludovisi
- Cardinale Luigi Caetani
- Cardinale Ulderico Carpegna
- Cardinale Paluzzo Paluzzi Altieri degli Albertoni
- Papa Benedetto XIII
- Papa Benedetto XIV
- Papa Clemente XIII
- Cardinale Enrico Benedetto Stuart
- Papa Leone XII
- Cardinale Chiarissimo Falconieri Mellini
- Cardinale Camillo Di Pietro
- Cardinale Mieczysław Halka Ledóchowski
- Cardinale Jan Maurycy Paweł Puzyna de Kosielsko
- Arcivescovo Józef Bilczewski
- Arcivescovo Bolesław Twardowski
- Arcivescovo Eugeniusz Baziak
- Papa Giovanni Paolo II
- Arcivescovo Peter Stephan Zurbriggen
La successione apostolica è:
- Vescovo Philippe Jean-Charles Jourdan (2005)
- Vescovo Werner Freistetter (2015)
Onorificenze
[modifica | modifica wikitesto]Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ (DE) Curriculum vitae di monsignor Peter Zurbriggen, su nuntiatur.at. URL consultato il 12 settembre 2022.
- ^ Ex-alunni 1950-1999, Pontificia Accademia Ecclesiastica, su vatican.va. URL consultato il 12 settembre 2022.
- ^ Acta Apostolicae Sedis (PDF), LXIX, Tipografia poliglotta vaticana, 1977, p. 63. URL consultato il 12 settembre 2022.
- ^ Annuario Pontificio per l'anno 1982, 1982, p. 2014.
- ^ Acta Apostolicae Sedis (PDF), LXXXI, Tipografia poliglotta vaticana, 1989, p. 1276. URL consultato il 12 settembre 2022.
- ^ Acta Apostolicae Sedis (PDF), LXXXV, Tipografia vaticana, 1993, p. 1290. URL consultato il 12 settembre 2022.
- ^ Acta Apostolicae Sedis (PDF), LXXXVIII, Tipografia vaticana, 1996, p. 302. URL consultato il 12 settembre 2022.
- ^ Acta Apostolicae Sedis (PDF), XC, Tipografia vaticana, 1998, p. 558. URL consultato il 12 settembre 2022.
- ^ Nomina del Nunzio Apostolico in Lituania, Estonia e Lettonia, in bollettino della Sala stampa della Santa Sede, 14 settembre 2007. URL consultato il 12 settembre 2022.
- ^ Nomina dell'Amministratore Apostolico "ad nutum Sanctae Sedis" di Estonia, in bollettino della Sala stampa della Santa Sede, 15 novembre 2001. URL consultato il 12 settembre 2022.
- ^ Ordinazione episcopale a Tallinn: consacrato Vescovo l'Amministratore Apostolico dell'Estonia, su fides.org, 23 settembre 2005. URL consultato il 12 settembre 2022.
- ^ Rinuncia del Nunzio Apostolico in Austria e nomina del successore, in bollettino della Sala stampa della Santa Sede, 14 gennaio 2009. URL consultato il 12 settembre 2022.
- ^ (DE) Andere bischöfe, su cath-vs.ch. URL consultato il 12 settembre 2022.
- ^ (DE) Solo Christo Duce - Hochfest des hl. Ordensvaters Norbert - Apostolischer Nuntius Erzbischof Dr. Peter Stephan Zurbriggen, su stift-wilten.at, 6 giugno 2010. URL consultato il 12 settembre 2022 (archiviato dall'url originale il 9 ottobre 2017).
- ^ (DE) Festrede beim 109. Stiftungsfest e.v. K.Ö.H.V. Leopoldina (Innsbruck, 5. Juni 2010), su nuntiatur.at, 5 giugno 2010. URL consultato il 12 settembre 2022.
- ^ (DE) NW, Zum hinschied von erzbischof dr. Peter Stephan Zurbriggen (1943-2022), su cath-vs.ch, 29 agosto 2022. URL consultato il 12 settembre 2022.
- ^ (DE) Zum Hinschied von Erzbischof Dr. Peter Stephan Zurbriggen (1943-2022), su kath.ch, 29 agosto 2022. URL consultato il 12 settembre 2022.
- ^ (DE) Schweiz/Österreich/Vatikan: Trauer um Nuntius em. Zurbriggen, su vaticannews.va, 30 agosto 2022. URL consultato il 12 settembre 2022.
- ^ (DE) Zum Hinschied von Erzbischof Dr. Peter Stephan Zurbriggen (1943-2022), su kath.ch, 30 agosto 2022. URL consultato il 12 settembre 2022.
- ^ La morte del nunzio apostolico Peter Stephan Zurbriggen, in L'Osservatore Romano, 30 agosto 2022, p. 8. URL consultato il 12 settembre 2022.
- ^ (DE) Raphael Rauch, Peter Zurbriggen, Monika Schmid, #Friedensmission: Was diese Woche wichtig wird, su kath.ch, 5 settembre 2022. URL consultato il 12 settembre 2022.
- ^ (DE) Radio Team Kirche, Registrazione delle esequie di monsignor Peter Stephan Zurbriggen, su youtube.com, 5 settembre 2022. URL consultato il 12 settembre 2022.
- ^ (DE) Paul Martone: «Der Erzbischof wurde Herzbischof», su kath.ch, 5 settembre 2022. URL consultato il 12 settembre 2022.
- ^ (DE) Schweiz/Österreich: Nuntius Zurbriggen zu Grabe getragen, su vaticannews.va, 6 settembre 2022. URL consultato il 12 settembre 2022.
- ^ (DE) Eva Meienberg, «Arrivederci, Peter!»: Das Wallis und die Weltkirche verabschieden sich von Erzbischof Zurbriggen, su kath.ch, 5 settembre 2022. URL consultato il 12 settembre 2022.
- ^ (PL) M.P. 2009 nr 32 poz. 450, su isap.sejm.gov.pl, 12 febbraio 2009. URL consultato il 12 settembre 2022.
- ^ (DE) Land Steiermark ehrt Nuntius Zurbriggen, su kathpress.at, 9 ottobre 2017. URL consultato il 12 settembre 2022.
- ^ (DE) Arno Cincelli, Großer Tiroler Adlerorden für Erzbischof Peter Stephan Zurbriggen, su meinbezirk.at, 29 ottobre 2018. URL consultato il 12 settembre 2022.
- ^ (DE) 13 Persönlichkeiten mit dem Tiroler Adler-Orden ausgezeichnet [collegamento interrotto], su tirol.gv.at, 25 ottobre 2018. URL consultato il 12 settembre 2022.
Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Peter Zurbriggen
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- (EN) David M. Cheney, Peter Zurbriggen, in Catholic Hierarchy.
- (DE) Curriculum vitae di monsignor Peter Zurbriggen, su nuntiatur.at. URL consultato il 12 settembre 2022.
- (DE) Discorsi di monsignor Peter Zurbriggen, su nuntiatur.at. URL consultato il 12 settembre 2022.
- (DE) Omelie di monsignor Peter Zurbriggen, su nuntiatur.at. URL consultato il 12 settembre 2022.
- (DE) Raphael Rauch, Das Wallis und die Weltkirche trauern um Nuntius Peter Zurbriggen, su kath.ch, 29 agosto 2022. URL consultato il 12 settembre 2022.
- (DE) Bischof Wilhelm Krautwaschl: «Peter Zurbriggen hat mich ermutigt und als Bruder betrachtet», su kath.ch, 29 agosto 2022. URL consultato il 12 settembre 2022.
- (DE) Raphael Rauch, Schönborn trauert um Zurbriggen: «Stephan steht für die Anliegen der Ortskirche, Peter für die Weltkirche», su kath.ch, 29 agosto 2022. URL consultato il 12 settembre 2022.
- (DE) Raphael Rauch, «Peter Zurbriggen hatte eine sehr menschliche und humorvolle Seite», su kath.ch, 29 agosto 2022. URL consultato il 12 settembre 2022.
- (DE) Österreichs Kirche trauert um früheren Nuntius Zurbriggen, su kathpress.at, 29 agosto 2022. URL consultato il 12 settembre 2022.
- (DE) Raphael Rauch, Vom Wallis in die weite Welt, su kath.ch, 30 agosto 2022. URL consultato il 12 settembre 2022.
- (DE) Raphael Rauch, «Das ist eine Schande!»: Wie Nuntius Zurbriggen Kardinal Marx die Leviten las, su kath.ch, 30 agosto 2022. URL consultato il 12 settembre 2022.
- (DE) Früherer österreichischer Nuntius Zurbriggen mit 79 Jahren gestorben, su katholisch.de, 30 agosto 2022. URL consultato il 12 settembre 2022.
- (DE) Van der Bellen tief betroffen vom Tod des früheren Nuntius Zurbriggen, su kath.ch, 30 agosto 2022. URL consultato il 12 settembre 2022.
- (DE) Sarah Stutte, «Peter Zurbriggen hat unser Bienenhaus mit Weihrauch gesegnet», su kath.ch, 31 agosto 2022. URL consultato il 12 settembre 2022.
- (DE) Bischof Glettler: Peter Zurbriggen tanzte in Multi-Kulti-Pfarrei, su kath.ch, 31 agosto 2022. URL consultato il 12 settembre 2022.
- (DE) Mgr. Peter Stephan Zurbriggen ist gestorben, su bischoefe.ch, 1º settembre 2022. URL consultato il 12 settembre 2022.
- (DE) Bischof Gmür: «Erzbischof Zurbriggen war Oberwalliser und Weltbürger zugleich», su kath.ch, 2 settembre 2022. URL consultato il 12 settembre 2022.
- (DE) Raphael Rauch, Martin Werlen: Peter Zurbriggen hat traditionalistische Bischöfe in Österreich verhindert, su kath.ch, 5 settembre 2022. URL consultato il 12 settembre 2022.
- (DE) Raphael Rauch, «Ein selbstloser Helfer und weiser Ratgeber»: Papst Franziskus trauert um Peter Zurbriggen, su kath.ch, 5 settembre 2022. URL consultato il 12 settembre 2022.
- (DE) Schweiz: Früherer Österreich-Nuntius Zurbriggen zu Grabe getragen, su kathpress.at, 5 settembre 2022. URL consultato il 12 settembre 2022.
- (DE) Altabt Werlen: Zurbriggen verhinderte traditionalistische Bischöfe, su kath.ch, 5 settembre 2022. URL consultato il 12 settembre 2022.
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