Pasitea (Giove XXXVIII) | |
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Immagini di scoperta di Pasitea riprese nel dicembre 2001 dal Canada-France-Hawaii Telescope. | |
Satellite di | Giove |
Scoperta | 11 dicembre 2001 |
Scopritore | Scott Sheppard, David Jewitt, Jan Kleyna |
Parametri orbitali | |
Semiasse maggiore | 23 004 000km |
Periodo orbitale | 719,44 giorni |
Inclinazione rispetto all'equat. di Giove | 165,138° |
Eccentricità | 0,2675 |
Dati fisici | |
Diametro medio | ~2 km |
Massa | ~1,5 × 1013 kg
|
Densità media | ~2,6? × 103 kg/m³ |
Acceleraz. di gravità in superficie | ~0,00081 m/s² |
Albedo | ~0,04 |
Dati osservativi | |
Magnitudine app. | 23,2 |
Pasitea, (dal greco Πασιθέη), o Giove XXXVIII, è un satellite naturale irregolare del pianeta Giove.
Scoperta
[modifica | modifica wikitesto]L'annuncio della scoperta del satellite è stato dato nel dicembre 2001 da una squadra di astronomi dell'Università delle Hawaii guidata da Scott S. Sheppard. Al momento della scoperta gli fu assegnata la designazione provvisoria S/2001 J 6.[1][2]
Denominazione
[modifica | modifica wikitesto]Nel 2003 l'Unione Astronomica Internazionale (IAU) gli ha assegnato il nome ufficiale che fa riferimento a Pasitea, che nella mitologia greca, è una delle Grazie, sposa di Ipno e che per questo presiede alle allucinazioni; alcuni autori ne attribuiscono la paternità a Zeus.[3] Secondo altri autori è da identificare con Aglaia, la prima delle Grazie, andata in sposa a Ipno (il Sonno) e per questo presiede alle allucinazioni.
Parametri orbitali
[modifica | modifica wikitesto]Pasitea ha un diametro di 2 km e orbita attorno a Giove in 711,12 giorni ad una distanza media di 23,307 milioni di km, con un'inclinazione di 165,1° rispetto all'eclittica (164° rispetto all'equatore di Giove), in moto retrogrado, con un'eccentricità di 0,267.[4]
Pasitea è caratterizzata da un movimento retrogrado ed appartiene al gruppo di Carme, composto da satelliti retrogradi ed irregolari che orbitano attorno a Giove ad una distanza compresa fra 23 e 24 milioni di chilometri, con una inclinazione orbitale pari a circa 165°.
Caratteristiche fisiche
[modifica | modifica wikitesto]Pasitea ha una densità stimata in 2,6 g/cm³. Probabilmente è composto principalmente da roccia silicea. La sua superficie è molto scura con un'albedo di 0,04, cioè cioè viene riflesso solo il 4% della luce solare incidente. La sua magnitudine apparente è di 23,2.
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ IAUC 7900: Satellites of Jupiter. May 16, 2002 (discovery)
- ^ MPEC 2002-J54: Eleven New Satellites of Jupiter. May 15, 2002 (discovery and ephemeris)
- ^ IAUC 8177: Satellites of Jupiter, Saturn, Uranus (archiviato dall'url originale il 9 luglio 2008). 2003 August (naming the moon)
- ^ Scott Sheppard, Scott S. Sheppard - Jupiter Moons, in Department of Terrestrial Magnetism, Carnegie Institution for Science. URL consultato il 17 dicembre 2020.
Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Pasitea
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- Planetary Satellite Physical Parameters, su ssd.jpl.nasa.gov, Jet Propulsion Laboratory, 19 febbraio 2015. URL consultato il 26 novembre 2020.
- M.P.C. 127088 (PDF), in Minor Planet Circular, Minor Planet Center, 17 novembre 2020.