Omni Air International | |
---|---|
Stato | Stati Uniti |
Fondazione | 1993 |
Sede principale | Tulsa |
Gruppo | Air Transport Services Group |
Persone chiave | Jeff Crippen (CEO) |
Settore | Trasporto |
Prodotti | compagnia aerea |
Sito web | www.oai.aero/ |
Compagnia aerea charter | |
Codice IATA | OY |
Codice ICAO | OAE |
Indicativo di chiamata | OMNI |
COA | CNMA334B |
Primo volo | marzo 1993 |
Hub | Tulsa |
Flotta | 14 (nel 2022) |
Voci di compagnie aeree presenti su Teknopedia | |
Omni Air International, LLC è una compagnia aerea charter statunitense con sede nell'Hangar 19 dell'aeroporto Internazionale di Tulsa, a Tulsa, Oklahoma.[1] È specializzata in voli charter passeggeri e nel wet leasing di tipo Aircraft Crew Maintenance Insurance (ACMI), nel quale la compagnia fornisce aereo, equipaggio, manutenzione e assicurazione. Omni è una compagnia aerea certificata FAA Part 121 con registrazione IATA Operational Safety Audit (IOSA).[2]
Omni Air International è una delle poche compagnie aeree disposte a collaborare con l'Immigration and Customs Enforcement (ICE) in espulsioni controverse (a volte definite "ad alto rischio").[3] Per il suo ruolo nell'espulsione di 163 persone il 18 novembre 2019, Omni Air ha addebitato ai contribuenti statunitensi 1,8 milioni di dollari.[3] Nel 2020, Omni Air ha ottenuto 67 milioni di dollari in aiuti umanitari contro il coronavirus, oltre a un contratto di 77,65 milioni di dollari con il Dipartimento della Difesa dell'amministrazione Donald Trump per "servizi di trasporto aereo charter internazionale".[4]
Storia
[modifica | modifica wikitesto]La compagnia venne fondata con il nome di Omni Air Express e iniziò le operazioni nel marzo 1993 con un Boeing 727 versione cargo. I clienti includevano molte delle più grandi compagnie di spedizioni del settore come BAX Global, DHL, Emery Worldwide e UPS.
Nel 1997 la compagnia cambiò nome in Omni Air International e lanciò le operazioni di trasporto passeggeri con un McDonnell Douglas DC-10-10.
Nel 1998, la società vendette la sua flotta di Boeing 727F per concentrarsi esclusivamente sulla sua crescente attività passeggeri. Dal 1998 al 2000 la società acquisì tre McDonnell Douglas DC-10-30 di seconda mano a lungo raggio e iniziò a fornire servizi charter internazionali a compagnie di commercio all'ingrosso, compagnie di crociera, noleggio di aeromobili, equipaggio, manutenzione e assicurazione (ACMI) per altre compagnie aeree e il Dipartimento della Difesa degli Stati Uniti.
Nell'aprile 2003 vennero introdotti nella flotta i primi Boeing 757-200, approvati per le operazioni secondo le regole ETOPS. I Boeing 767-300ER sono stati aggiunti a partire dall'agosto 2009 e i Boeing 777-200ER nell'aprile 2011. Nello stesso anno sono entrati anche il Boeing 767-200ER.
Nel 2011, Omni ha ritirato i McDonnell Douglas DC-10 dalla flotta e ha ricevuto la registrazione IATA Operational Safety Audit (IOSA).[2] Nel 2012 anche i 757 sono stati dismessi.
Nel marzo del 2018 Omni ha stabilito un nuovo massimo nelle retribuzioni dei primi ufficiali che li ha resi i più pagati del settore. L'accordo ha anche fornito maggiori vantaggi ai piloti, compresi i viaggi in prima classe.[5] Il 2 ottobre 2018, Air Transport Services Group (ATSG) ha annunciato che avrebbe acquisito Omni previa approvazione normativa.[6] Il 9 novembre 2018 Air Transport Services Group (ATSG) ha completato l'acquisizione di Omni per 845 milioni di dollari.[6]
Nel settembre 2019, Omni si è unita al più grande rimpatrio di cittadini britannici in tempo di pace dopo il catastrofico crollo della Thomas Cook Airlines del Regno Unito. La compagnia aerea è stata incaricata dall'Autorità dell'Aviazione Civile su istruzione del governo britannico di operare voli di rimpatrio per riportare nel Regno Unito i passeggeri rimasti a terra.[7]
Nell'agosto 2021, il presidente degli Stati Uniti Biden ha attivato la flotta aerea della riserva civile, utilizzando 18 aerei di sei compagnie aeree commerciali per evacuare gli sfollati dell'Afghanistan in tutto il Medio Oriente e in Europa. Secondo il Pentagono, l'attivazione ha coinvolto tre aeromobili ciascuno di American Airlines, Atlas Air, Delta Air Lines e Omni Air; due della Hawaiian Airlines; e quattro dalla United Airlines.[8]
Flotta
[modifica | modifica wikitesto]Flotta attuale
[modifica | modifica wikitesto]A dicembre 2022 la flotta di Omni Air International è così composta[9]:
Aereo | In flotta | Ordini | Passeggeri | Note | ||
---|---|---|---|---|---|---|
J | Y | Totale | ||||
Boeing 767-200ER | 3 | — | 18 | 194 | 212 | [10] |
Boeing 767-300ER | 8 | — | 22 | 224 | 246 | |
Boeing 777-200ER | 3 | — | — | 381 | 381 | [11] |
Totale | 14 | — |
Flotta storica
[modifica | modifica wikitesto]Omni Air International ha operato in precedenza con[9]:
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ (EN) Contact | Omni Air International, su oai.aero. URL consultato il 20 giugno 2021.
- ^ a b (EN) Omni Air International, Omni Air International Receives IOSA Registration, su prnewswire.com. URL consultato il 20 giugno 2021.
- ^ a b (EN) Justin Rohrlich, The sole airline willing to fly "high-risk" deportations is price-gouging ICE, su Quartz. URL consultato il 20 giugno 2021.
- ^ (EN) Deportation airline secures $67 million in coronavirus bailout, su news.yahoo.com. URL consultato il 20 giugno 2021.
- ^ (EN) Jon Hemmerdinger, Omni Air to set new high for first officer pay: union, su Flight Global. URL consultato il 20 giugno 2021.
- ^ a b (EN) ATSG Completes Omni Air Acquisition, su ATSG. URL consultato il 20 giugno 2021.
- ^ (EN) Thomas Cook has ceased trading | UK Civil Aviation Authority, su caa.co.uk. URL consultato il 20 giugno 2021.
- ^ (EN) Robert Burns • •, Commercial Airlines to Aid Afghanistan Evacuation, su NBC Boston. URL consultato il 13 ottobre 2022.
- ^ a b (EN) Omni Air International Fleet Details and History, su planespotters.net. URL consultato il 20 giugno 2021.
- ^ Marche N207AX, N225AX e N234AX.
- ^ Marche N819AX, N828AX e N846AX.
Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Omni Air International
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- (EN) Sito ufficiale, su oai.aero.
- Omni Air International (canale), su YouTube.