Nicolò Barabino (San Pier d'Arena, 13 giugno 1832 – Firenze, 19 ottobre 1891) è stato un pittore e scenografo italiano.
Biografia
[modifica | modifica wikitesto]Nato nel comune di San Pier d'Arena (dal 1926 quartiere della città di Genova col nome di Sampierdarena, ma all'epoca comune indipendente), dopo aver iniziato gli studi a Genova all'Accademia Ligustica di Belle Arti (dove fu compagno di studi di Maurizio Dufour, col quale rimase sempre in rapporto) vinse una borsa di studio per studiare all'Accademia di belle arti di Firenze (1857), presso la quale maturò il suo stile pittorico.
Ricevette numerose commissioni in Italia e all'estero: nelle chiese della riviera ligure (Sampierdarena, Santa Margherita, Sestri Levante, Rapallo, Camogli), in Francia, Spagna, Belgio e Paesi Bassi. Dipinse soprattutto affreschi di grandi dimensioni di soggetto storico, secondo la moda dell'epoca, o religioso.
Tornato a Firenze, partecipò alla decorazione della nuova facciata del duomo di Santa Maria del Fiore, disegnando i cartoni per i mosaici delle lunette dei portali.
A Genova
[modifica | modifica wikitesto]Barabino, nonostante si fosse trasferito a Firenze, non dimenticò mai la città natale, per la quale eseguì varie opere.
A lui è dedicata una piazza di Genova-Sampierdarena dove è posto a raffigurarlo un monumento, opera in bronzo dello scultore Augusto Rivalta.[1] Inoltre gli fu dedicata una piazza e il Liceo Artistico Nicolò Barabino, che ha sede a Genova dal 1932.
A Genova-Sampierdarena sono anche altri interventi pittorici di Barabino nelle varie chiese, tra cui San Martino e San Gaetano, nella quale ultima collaborò con Maurizio Dufour (chiesa però ricostruita a seguito dei bombardamenti della seconda guerra mondiale).
Opere pubbliche
[modifica | modifica wikitesto]- 1854-1888, Quasi oliva speciosa in campis (1888), soffitto Battesimo di san Martino (1864), Gonfalone (1854) nella chiesa di chiesa di Santa Maria della Cella a Genova Sampierdarena.
- 1862, affreschi nella chiesa di San Giacomo di Corte a Santa Margherita Ligure.
- 1885-1887, dipinti per i mosaici delle tre lunette della facciata di Santa Maria del Fiore a Firenze.
- 1880-1887, opere fra le quali Colombo a Salamanca, Archimede, Galilei in Arcetri nel palazzo Orsini a Genova.
- 1889-1890, La Munificenza, La Carità, La Pace nel palazzo Tursi (sede del Comune) a Genova.
Opere conservate nei musei
[modifica | modifica wikitesto]- 1890, Galleria degli Uffizi a Firenze, Autoritratto
- 1889, Galleria nazionale d'arte moderna e contemporanea di Roma, bozzetto per l'affresco della Munificenza.
- 1889, Galleria nazionale d'arte moderna e contemporanea di Roma, bozzetto per l'affresco di Genova Vincitrice.
- 1890, Galleria d'arte moderna (Genova), La morte di Carlo Emanuele I.
- Museo dell'Accademia Ligustica di Genova, Testa di bambina.
Note
[modifica | modifica wikitesto]Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Nicolò Barabino
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- Barabino, Niccolò, su Treccani.it – Enciclopedie on line, Istituto dell'Enciclopedia Italiana.
- Orlando Grosso, BARABINO, Nicolò, in Enciclopedia Italiana, Istituto dell'Enciclopedia Italiana, 1930.
- Giorgio Di Genova, BARABINO, Niccolò, in Dizionario biografico degli italiani, vol. 5, Istituto dell'Enciclopedia Italiana, 1963.
- Nicolò Barabino, su BeWeb, Conferenza Episcopale Italiana.
Controllo di autorità | VIAF (EN) 49496265 · ISNI (EN) 0000 0000 6662 5661 · SBN RAVV066410 · Europeana agent/base/56894 · ULAN (EN) 500050764 · LCCN (EN) nr91017972 · GND (DE) 133494519 · BNF (FR) cb149678608 (data) |
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