Technopedia Center
PMB University Brochure
Faculty of Engineering and Computer Science
S1 Informatics S1 Information Systems S1 Information Technology S1 Computer Engineering S1 Electrical Engineering S1 Civil Engineering

faculty of Economics and Business
S1 Management S1 Accountancy

Faculty of Letters and Educational Sciences
S1 English literature S1 English language education S1 Mathematics education S1 Sports Education
teknopedia

teknopedia

teknopedia

teknopedia

teknopedia

teknopedia
teknopedia
teknopedia
teknopedia
teknopedia
teknopedia
  • Registerasi
  • Brosur UTI
  • Kip Scholarship Information
  • Performance
  1. Weltenzyklopädie
  2. Museo del tesoro della basilica di San Francesco - Teknopedia
Museo del tesoro della basilica di San Francesco - Teknopedia
Museo del tesoro della basilica di San Francesco
Interno della Sala Gotica del Museo con in primo piano il Crocifisso Blu
Ubicazione
StatoItalia (bandiera) Italia
LocalitàAssisi
IndirizzoPiazza Inferiore San Francesco 2, 06081 Assisi
Coordinate43°04′28.31″N 12°36′21.11″E43°04′28.31″N, 12°36′21.11″E
Caratteristiche
TipoArte sacra, pinacoteca
Istituzione1926
Visitatori52 160 (2022)
Sito web
Modifica dati su Wikidata · Manuale

Il Museo del tesoro della basilica di San Francesco è una raccolta d'arte sacra esposta in due sale del Palazzo Nord del Sacro Convento di Assisi, con accesso dal primo piano del rinascimentale Chiostro di Sisto IV, a ridosso dell'abside della celebre basilica che custodisce le spoglie del Poverello. Dal 1986 il Museo ospita la collezione F. M. Perkins comprendente le opere donate all'Ordine dei frati minori conventuali dal critico d'arte americano, terziario francescano, morto ad Assisi nell'ottobre 1955.

Il Museo aderisce all'Associazione Musei Ecclesiastici Italiani (AMEI) e alla Rete museale ecclesiastica umbra

Indice

  • 1 Storia del museo
  • 2 Sede
  • 3 Opere
    • 3.1 Prima sala (detta gotica): il Tesoro
      • 3.1.1 I dipinti
      • 3.1.2 Manoscritti
      • 3.1.3 Tessuti
      • 3.1.4 Reliquiari
      • 3.1.5 Calici
      • 3.1.6 Sculture
    • 3.2 Seconda sala: Collezione Perkins
  • 4 Note
  • 5 Bibliografia
  • 6 Voci correlate
  • 7 Altri progetti
  • 8 Collegamenti esterni

Storia del museo

[modifica | modifica wikitesto]

Risale al 1930, tre anni dopo la restituzione ai frati della basilica e del Sacro Convento, la prima esposizione del tesoro nella sala Pio XI del Palazzo Ovest dello stesso complesso conventuale. Si volle così valorizzare ciò che dell'antico patrimonio era sopravvissuto all'usura del tempo, ma specialmente alle spogliazioni napoleoniche (nel 1798 vennero razziati circa 390 chili di suppellettili in argento e altri preziosi) e a quella della soppressione italiana del 1866, quando comunque la Camera del Tesoro, posta alla base del poderoso campanile, si presentava già tristemente dilapidata[1].

Dai documenti d'archivio e soprattutto dagli antichi inventari di sacristia (il primo è del 1338), possiamo conoscere qualcosa dell'evoluzione di questa raccolta. Ma ci sono altri testimoni: le prime biografie del Santo attestano, ad esempio, come nel 1230, in occasione della traslazione del corpo di Francesco nella nuova chiesa a lui dedicata, Gregorio IX inviò in dono «una croce d'oro, scintillante di pietre preziose, con incastonata una reliquia del legno della croce di Cristo. Oltre a ciò, oggetti di decorazione, suppellettile liturgica e altri oggetti utili al servizio dell'altare, molti preziosi e splendidi parati sacri»[2].

A questi doni, tanti altri e molto preziosi fecero seguito tanto che la loro gestione dovette creare non poche difficoltà e forse anche qualche scrupolo ai seguaci del Poverello. A risolvere la questione intervenne nel 1254 Papa Innocenzo IV che con la bolla Dignum existimamus riconosceva ai frati il solo uso dei beni liberandoli così dalla preoccupazione della proprietà che, come per l'intero complesso santuariale, era stata evocata dalla stessa Sede Apostolica. Nel contempo si stabiliva l'assoluto divieto a chiunque di asportare, pignorare o alienare tale patrimonio. Una disposizione successivamente ribadita da papa Clemente X nel 1703[3].

Sede

[modifica | modifica wikitesto]

Non è secondario contestualizzare l'esposizione nel complesso monumentale formato dalla basilica e dal Sacro Convento che costituisce il luogo originario in cui il tesoro si è andato formando e per cui alcune opere sono state addirittura create. Le stanze in cui attualmente il Museo ha sede appartengono alla prima costruzione realizzata, per volere di Gregorio IX, a partire dal 1228 per la comunità dei frati. In tali ambienti ebbe certamente a dimorare per breve tempo anche lo stesso pontefice che aveva posto l'intero complesso sotto la sua immediata giurisdizione.

Nel 1756 il salone sopra l'antico dormitorio (l'attuale sala romanica) subì pesanti rifacimenti in stile neogotico della volta, interventi che oggi gli valgono il nome di "sala gotica". Proprio in tale sala dal 1977 è collocato il Tesoro mentre in quella attigua, verso il cosiddetto salone papale (primitiva sede del Museo stesso), la cosiddetta "sala rossa", venne nel 1986 esposta per la prima volta la collezione F. M. Perkins.

Nella seconda metà del secolo XX sono stati affidati al Museo i 56 dipinti e la scultura della cosiddetta Collezione F. M. Perkins, comprendente opere tra il XIV e XVI secolo tra cui – per citarne solo alcune – un San Francesco del Beato Angelico, la Madonna che adora il Bambino del Garofalo, due tavole di Giovanni di Paolo e tre di Pietro Lorenzetti, il San Sebastiano dell'Ortolano[4] e il San Cristoforo del Sassetta.

L'attuale allestimento delle due raccolte risale all'anno 2000 quando il Museo fu riaperto dopo i danni alla struttura causati dal terremoto del settembre 1997.

Opere

[modifica | modifica wikitesto]

Prima sala (detta gotica): il Tesoro

[modifica | modifica wikitesto]

Nonostante l'impoverimento subito nel corso della sua storia, quello che dell'antico tesoro si può oggi ammirare risulta ancora di notevole interesse lasciando immaginare quella che doveva essere la ricchezza storica e artistica originaria di questa raccolta, mantenutasi grosso modo intatta fino alla fine del secolo XVIII[5].

La raccolta si compone per la maggior parte di opere delle arti cosiddette minori, anche se non mancano alcune pitture e sculture. Tra ciò che si è salvato dell'antico tesoro, troviamo significative testimonianze degli inizi della collezione e del suo carattere internazionale: opere di provenienza e origine francese (come i manoscritti miniati a Parigi verso la metà del Duecento, oreficerie tra cui il bel reliquiario della Veste Inconsutile e quello della Sacra Spina in stile gotico classico parigino della seconda metà dello stesso XIII secolo, una elegante Madonna con Bambino in avorio anch'essa in purissimo stile gotico francese del secolo XIV[6]), fiamminghe (l'arazzo di Sisto IV con l'albero francescano e alcuni avori), tedesche (l'orologio donato nel 1701 dall'imperatore d'Austria Leopoldo I al padre Vincenzo Coronelli e alcune oreficerie austriache-Salisburghesi).

Le oreficerie sono predominanti: reliquiari di varie forme, provenienze, date e stili. Alcuni si distinguono per la loro singolarità come ad esempio quello di sant'Andrea (sec. XIII) e quello di sant'Orsola (sec. XIV), ornato da un bel vetro dorato e graffito. Fra i vasi d'altare spicca un folto numero di calici di varie epoche tra cui il più celebre è sicuramente quello d'argento dorato ornato di smalti di Guccio della Mannaia dono di Niccolò IV, il primo francescano a sedere sulla cattedra di san Pietro dal 1288 al 1292.

L'esposizione comprende anche due rari dossali di seta degli inizi del secolo XIII di produzione palermitana, opere dei maestri vetrari veneziani (una croce di cristallo con miniature della prima metà del sec. XIV) e alcune pitture tra cui la Croce a due facce del Maestro dei Crocifissi Blu (seconda metà del sec. XIII) e due pale d'altare di Tiberio d'Assisi[7] e de Lo Spagna[8], entrambi vissuti a cavallo tra il XV e XVI secolo. Tra i tessuti merita una particolare menzione lo splendido paliotto d'altare di manifattura fiorentina su disegno attribuito ad Antonio del Pollaiolo, donato alla Basilica dal papa francescano Sisto IV forse nel 1478, in occasione dei duecentocinquantanni della canonizzazione di san Francesco[9].

I dipinti

[modifica | modifica wikitesto]
  • San Francesco e quattro miracoli (secondo terzo del XIII sec.) del Maestro del Tesoro di San Francesco[10].
  • Crocifisso (secondo terzo del XIII sec.), tempera su tavola del Maestro dei Crocifissi blu o delle Croci azzurre[11].
  • Il profeta Isaia (terzo quarto del XIII sec.), tempera su tavola del Maestro di San Francesco[12].
  • Il Creatore (ultimo quarto del XIII sec.), disegno preparatorio (sinopia), terra rossa su intonaco, attribuito a Jacopo Torriti[13].
  • San Martino taglia il mantello (1317 circa), disegno preparatorio (sinopia), terra rossa su intonaco, di Simone Martini.
  • La Vergine con il Bambino (secondo quarto del XIV sec.), tempera su tavola del Maestro del dittico Sterbini[14].
  • Trittico a sportelli con la Madonna col Bambino, Cristo alla colonna e San Giovanni Battista di Francesco di Gentile con l'intervento di un restauratore ottocentesco.[15]
  • Il Santo Volto (circa 1450), inchiostro e tempera su pergamena montato su tavola, attribuita a Benozzo Gozzoli[16]
  • Stendardo processionale (1427 circa), legno dipinto, di bottega umbra.
  • Croce astile a due facce (prima metà del XVI sec.), olio su tavola di legno sagomata del Maestro umbro[17].
  • Madonna con Bambino e santi Caterina d'Alessandria, Francesco, Elisabetta d'Ungheria, beato [...], Chiara e Luigi IX re di Francia (Foto) (1516) de Lo Spagna[8].
  • Cristo crocifisso tra angeli e i santi Leonardo, Antonio abate, Francesco e Chiara (Foto) (inizi XVI sec.) di Tiberio d'Assisi[18].
  • Crocifisso del Maestro dei crocifissi blu (sec. XIII)
    Crocifisso del Maestro dei crocifissi blu (sec. XIII)
  • Cristo crocifisso tra angeli e i santi Leonardo, Antonio abate, Francesco e Chiara (inizi XVI sec.), dipinto su tavola di Tiberio d'Assisi
    Cristo crocifisso tra angeli e i santi Leonardo, Antonio abate, Francesco e Chiara (inizi XVI sec.), dipinto su tavola di Tiberio d'Assisi
  • San Francesco e quattro miracoli (secondo terzo del XIII sec.), tavola dipinta del Maestro del Tesoro di San Francesco.
    San Francesco e quattro miracoli (secondo terzo del XIII sec.), tavola dipinta del Maestro del Tesoro di San Francesco.
  • Madonna con Bambino, angeli e santi (1516), dipinto su tavola di Giovanni di Pietro, detto Lo Spagna
    Madonna con Bambino, angeli e santi (1516), dipinto su tavola di Giovanni di Pietro, detto Lo Spagna
  • Il profeta Isaia (terzo quarto del XIII sec.)
    Il profeta Isaia (terzo quarto del XIII sec.)
  • Vergine con il Bambino (secondo quarto del XIV sec.)
    Vergine con il Bambino (secondo quarto del XIV sec.)
  • Santo Volto (circa 1450), inchiostro e tempera su pergamena mantato su tavola, attribuito a Benozzo Gozzoli
    Santo Volto (circa 1450), inchiostro e tempera su pergamena mantato su tavola, attribuito a Benozzo Gozzoli

Manoscritti

[modifica | modifica wikitesto]
  • Messale detto di San Ludovico (metà del XIII sec.), membranaceo; scrittura testuale francese[19].
  • Epistolario (terzo quarto del XIII sec.), membranaceo; scrittura testuale francese[20].
  • Evangeliario(metà del XIII sec.), membranaceo; scrittura testuale francese[21].

Tessuti

[modifica | modifica wikitesto]
  • L'Albero francescano (1471-1482), arazzo in lana e seta di manifattura fiamminga[22].
  • Paliotto di Sisto IV (XV sec.) di manifattura fiorentina su disegno attribuito ad Antonio del Pollaiolo[9][23].
  • Mitra (fine del XVI sec.), seta, fili di seta policromi, gemme, perle e anellini d'argento di manifattura toscana[24].

Reliquiari

[modifica | modifica wikitesto]
  • Reliquiario della veste inconsutile (fine del XIII - inizio del XIV sec.), argento fuso e dorato, sbalzato e cesellato, di manifattura parigina[25].
  • Reliquiario del dito di sant'Andrea (circa 1278-1281), argento dorato, bulinato e graffito, cristallo di rocca, pietre rosse (granati?), di manifattura romana[26].
  • Reliquiario di sant'Orsola, già della tunica di san Francesco (circa metà del XIII e metà del XIV sec.), rame dorato e sbalzato, vetro dorato e graffito, cristallo di rocca e altre pietre, smalti champlevé, di manifattura umbra e limosina[27].
  • Reliquiario della Sacra Spina (circa 1260-1270), argento, in parte dorato, sbalzato, cesellato e bulinato, cristallo di rocca, di manifattura parigina[28].
  • Reliquiario dei capelli di santa Caterina (metà del XIV sec.), argento fuso, cesellato e inciso, avorio e perle, oreficeria francese[29].
  • Reliquiario della pietra del Santo Sepolcro (XIII sec.) di bottega umbro-veneziana.

Calici

[modifica | modifica wikitesto]
  • Calice di Niccolò IV (XIII sec.), argento dorato, fuso a cera persa, sbalzato, cesellato e bulinato, smalti traslucidi, di Guccio di Mannaia (documentato dal 1291 al 1318)[30].

Sculture

[modifica | modifica wikitesto]
  • Croce processionale (circa metà del XIII sec.), rame dorato sbalzato e cesellato, su anima di legno, di manifattura umbra o laziale[31].
  • Madonna con Bambino (XIII sec.), legno, di maestro umbro[32].
  • Madonna con Bambino (XIV sec.), avorio dipinto, di scuola francese[6].
  • Croce manuale (XV sec.), legno d'ulivo intagliato, di manifattura bizantina[33].
  • Croce benedizionale (XIV sec.), legno filigranato, oro e argento, smalti, coralli e perle, pietre dure, di manifattura bizantina (Monte Athos?)[34].
  • L'Albero francescano (1471-1482), arazzo in lana e seta di manifattura fiamminga
    L'Albero francescano (1471-1482), arazzo in lana e seta di manifattura fiamminga
  • calice ornato di smalti di Guccio della Mannaia dono di Niccolò IV
    calice ornato di smalti di Guccio della Mannaia dono di Niccolò IV
  • Il Creatore (ultimo quarto del XIII sec.), disegno preparatorio (sinopia), terra rossa su intonaco, attribuito a Jacopo Torriti
    Il Creatore (ultimo quarto del XIII sec.), disegno preparatorio (sinopia), terra rossa su intonaco, attribuito a Jacopo Torriti
  • Paliotto di Sisto IV (XV secolo) attribuito ad Antonio del Pollaiolo
    Paliotto di Sisto IV (XV secolo) attribuito ad Antonio del Pollaiolo
  • Messale
    Messale
  • Madonna con Bambino (XIV sec.), avorio dipinto, di scuola francese
    Madonna con Bambino (XIV sec.), avorio dipinto, di scuola francese
  • Calici in argento del '700
    Calici in argento del '700

Seconda sala: Collezione Perkins

[modifica | modifica wikitesto]
  • Madonna con Gesù Bambino (1340 circa) di Pietro Lorenzetti.
  • Madonna con Gesù Bambino (XIV sec.).
  • Madonna con Gesù Bambino e santi (XIV sec.) di scuola veneziana.
  • Madonna dell'Umiltà (XIV sec.) di Giovanni di Nicola da Pisa.
  • San Lorenzo (XIV-XV sec.) del Maestro del Bambino Vispo.
  • Santa Margherita d'Antiochia (XIV sec.) di Pietro Lorenzetti.
  • San Paolo di Tarso (XIV sec.XIV sec.) di scuola di Pietro Lorenzetti.
  • Gesù Bambino (seconda metà XV sec.) dello Pseudo Pier Francesco Fiorentino.
  • Madonna con Gesù Bambino e adoratori (XV sec.).
  • Trittico (seconda metà XV sec.) di Gentile da Fabriano.
  • Madonna con Gesù Bambino e due angeli (1423 circa) di Lorenzo Monaco.
  • San Cristoforo (1440 circa) del Sassetta.
  • San Sebastiano (metà del primo decennio del XVI sec.) dell'Ortolano[4].
  • San Bernardino (1460 circa) di Sano di Pietro.
  • Madonna con Bambino (primo decennio XVI sec.) del Garofalo.
  • Ritratto di Federico e Irene Perkins (prima metà del XX sec.), dipinto di Nicola D'Asnasch (1872-1960).
  • Madonna dell'Umiltà (1400), Lorenzo Monaco
    Madonna dell'Umiltà (1400), Lorenzo Monaco
  • San Rocco, Niccolò Alunno (1430-1502)
    San Rocco, Niccolò Alunno (1430-1502)
  • Ricostruzione della pala d'altare del Sassetta (1437-1444) con il San Cristoforo (fig. 13)
    Ricostruzione della pala d'altare del Sassetta (1437-1444) con il San Cristoforo (fig. 13)
  • Ritratto dei coniugi Perkins (c.1955), Nicola D'Asnasch
    Ritratto dei coniugi Perkins (c.1955), Nicola D'Asnasch
  • San Sebastiano (c.1505), Giovanni Battista Benvenuti (L'Ortolano)
    San Sebastiano (c.1505), Giovanni Battista Benvenuti (L'Ortolano)

Note

[modifica | modifica wikitesto]
  1. ^ Nessi,  pp. 22-23.
  2. ^ Leggenda dei tre compagni, 72: Fonti francescane 1486
  3. ^ Nella bolla Cum sicut dilecti filii del 13 dicembre 1703 viene vietato asportare o alienare la suppellettile sacra e non sacra sia dalla chiesa che dal convento.
  4. ^ a b Michele Danieli, Scheda 48 in: Natura e maniera. Le ceneri violette di Giorgione tra Tiziano e Caravaggio, a cura di Vittorio Sgarbi, con la collaborazione di Mauro Lucco, Milano, Skira, 2004, pp. 190-191.
  5. ^ Nessi, p.23.
  6. ^ a b Scheda Gotich Ivoires, su gothicivories.courtauld.ac.uk. URL consultato il 25 dicembre 2011.
  7. ^ La pala raffigura il Crocifisso tra santi e angeli. Fu commissionata dalla confraternita dei Disciplinati nel primo decennio del seicento per la cappella di Sant'Antonio abate della basilica inferiore. Oltre al titolare della cappella vi è raffigurato san Leonardo di Noblac, protettore degli imprigionati o carcerati la cui assistenza era tra le opere della confraternita (cfr. Sapori, p. 247); cfr. Francesco Ortenzi, Scheda n. 83 in: Pintoricchio, a cura di Vittoria garibaldi, Francesco Federico Mancini, Milano, Silvana editoriale, 2008, pp. 326-327.
  8. ^ a b La pala fu commissionata nel 1516 dal Terz'Ordine per la cappella di Santa Caterina della basilica inferiore. Fu poi spostata in quella di San Ludovico e, probabilmente dopo esser stata esposta nella mostra realizzata a Spoleto per il centenario della morte dell'artista, trasferita nel Museo (cfr. Sapori, p. 248).
  9. ^ a b Bargioli, pp. 244-245.
  10. ^ Laurence B. Kanter, Pia Palladino, Scheda n. 1, in Morello,  pp. 56-61.
  11. ^ Laurence B. Kanter, Pia Palladino, Scheda n. 2, in Morello,  pp. 62-65.
  12. ^ Laurence B. Kanter, Pia Palladino, Scheda n. 3, in Morello,  pp. 66-67.
  13. ^ Alessandro Tonei, Scheda n. 4, in Morello,  pp. 68-69.
  14. ^ Laurence B. Kanter, Pia Palladino, Scheda n. 5, in Morello,  pp. 70-71.
  15. ^ Alessandro Delpriori, Un profilo per Luca di Paolo da Matelica, in Luca di Paolo e il Rinascimento nelle Marche, catalogo della mostra a cura di Alessandro Delpriori, Perugia, 2015, pag. 16.
  16. ^ Laurence B. Kanter, Pia Palladino, Scheda n. 17, in Morello,  pp. 92-93.; altra attribuzione: Yuri Primarosa, Scheda 4.13, in Gesù: il corpo, il volto nell'arte, a cura di Timoty Verdon, Milano, Silvana editoriale, 2010, pp. 234-235.
  17. ^ Patricia Lurati, Scheda n. 23, in Morello,  pp. 104-105.
  18. ^ Sapori,  p. 247; Francesco Ortenzi, Scheda n. 83 in: Pintoricchio, a cura di Vittoria garibaldi, Francesco Federico Mancini, Milano, Silvana editoriale, 2008, pp. 326-327.
  19. ^ Alessandro Tomei, Scheda n. 28, in Morello, pp. 114-115.
  20. ^ Alessandro Tomei, Scheda n. 29, in Morello, p. 116.
  21. ^ Alessandro Tomei, Scheda n. 30, in Morello, p. 117.
  22. ^ Patricia Lurati, Scheda n. 34, in Morello, pp. 124-125.
  23. ^ Patricia Lurati, Scheda n. 35, in Morello, pp. 126-128.
  24. ^ Patricia Lurati, Scheda n. 35, in Morello, p. 129.
  25. ^ Patricia Lurati, Scheda n. 37, in Morello, pp. 132-135.
  26. ^ Alessandro Tomei, Scheda n. 38, in Morello, pp. 136-137.
  27. ^ Umberto Utro, Scheda n. 39, in Morello, pp. 138-141.
  28. ^ Umberto Utro, Scheda n. 40, in Morello, p. 142.
  29. ^ Patricia Lurati, Scheda n. 41, in Morello, p. 143.
  30. ^ Alessandro Tomei, Scheda n. 49, in Morello, pp. 154-155.
  31. ^ Umberto Utro, Scheda n. 53, in Morello, pp. 162-163.
  32. ^ Patricia Lurati, Scheda n. 54, in Morello, p. 164.
  33. ^ Umberto Utro, Scheda n. 58, in Morello, pp. 168-169.
  34. ^ Umberto Utro, Scheda n. 59, in Morello, pp. 170-171.

Bibliografia

[modifica | modifica wikitesto]
  • C. Bargioli, Paliotto di Sisto IV, in D. Benati, M. Natale e A. Paolucci (a cura di), Melozzo da Forlì. L'umana bellezza tra Piero della Francesca e Raffaello, Milano, Silvana Editore, 2011.
  • Pasquale Magro, Museo del Tesoro, Collezione F. M. Perkins, Basilica di san Francesco in Assisi. Origine e sviluppo, itinerario artistico, Assisi, Casa Editrice Francescana, [2002?].
  • Giovanni Morello (a cura di), Assisi non più Assisi. Il tesoro della Basilica di San Francesco, Milano, Electa, 1999, ISBN 88-435-6672-5.
  • Silvestro Nessi, Il Tesoro di S. Francesco in Assisi: formazione e dispersione, in Il Tesoro della Basilica di San Francesco ad Assisi, saggi e catalogo di R. Bonito Fanelli et al., coordinamento di M. G. Ciardi Dupré dal Poggetto, introduzione di Ulrich Middeldorf, Assisi, Casa Editrice Francescana, 1980.
  • Federico Zeri, La Collezione Federico Mason Perkins (Sala Alitalia, Museo-Tesoro della Basilica di S. Francesco), Assisi, Casa Editrice Francescana, 1988.

Voci correlate

[modifica | modifica wikitesto]
  • Basilica di San Francesco
  • Ordine francescano
  • Ordine dei Frati Minori Conventuali
  • San Francesco d'Assisi

Altri progetti

[modifica | modifica wikitesto]

Altri progetti

  • Wikimedia Commons
  • Collabora a Wikimedia Commons Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Museo del Tesoro della basilica di San Francesco

Collegamenti esterni

[modifica | modifica wikitesto]
  • Sito ufficiale della Basilica di San Francesco in Assisi, su sanfrancescoassisi.org.
  • Sito ufficiale dell'Associazione Musei Ecclesiastici Italiani, su museiamei.it.
  • Sito ufficiale della Rete Musei Ecclesiastici Umbri, su museiecclesiastici.it. URL consultato il 5 agosto 2008 (archiviato dall'url originale il 24 settembre 2008).
  • Anagrafe Istituti culturali ecclesiastici. Scheda sul Museo aggiornata con orari e servizi (per la ricerca selezionare: "musei"; regione ecclesiastica "Umbria"; Diocesi Assisi-Nocera Umbra-Gualdo Tadino.
V · D · M
Basilica di San Francesco – Assisi
Basilica superiore
Cimabue e scuolaVolta dei quattro Evangelisti, Annuncio a Gioacchino e sua offerta, Natività e sposalizio della Vergine, Trapasso della Vergine, Dormitio Virginis, Assunzione della Vergine, Cristo e la Vergine in gloria, Crocifissione del transetto sinistro, Cristo in gloria, Visione del trono e libro dei sette sigilli, Visione degli angeli ai quattro angoli della terra, Cristo apocalittico, Caduta di Babilonia, San Giovanni e l'angelo, San Michele e il drago, Crocifissione del transetto destro, San Pietro guarisce lo storpio, San Pietro guarisce gli infermi e libera gli indemoniati, Caduta di Simon Mago, Crocifissione di san Pietro, Decapitazione di san Paolo
Maestro OltremontanoDue profeti, Loggetta sinistra, San Luca inginocchiato accanto a un trono, Trasfigurazione
Jacopo Torriti e i romaniLoggetta destra, Separazione della luce dalle tenebre, Creazione di Adamo, Creazione di Eva, Peccato originale, Costruzione dell'arca, Diluvio universale, Sacrificio di Isacco, Abramo visitato dagli angeli, Annunciazione, Visitazione, Nozze di Cana, Resurrezione di Lazzaro, Volta degli Intercessori
Maestro della CatturaNatività, Adorazione dei Magi, Cattura di Cristo, Cristo deriso
Maestro dell'Andata al CalvarioPresentazione di Gesù al tempio, Fuga in Egitto, Andata al Calvario, Crocifissione
Maestro d'Isacco?Cacciata dal Paradiso terrestre, Lavoro dei progenitori (perduta), Sacrificio di caino e Abele (perduta), Uccisione di Abele, Benedizione di Isacco a Giacobbe, Esaù respinto da Isacco, Giuseppe calato nel pozzo, Ritrovamento della coppa nel sacco di Beniamino, Volta dei Dottori della Chiesa
Giotto (?) e scuolaDisputa con i dottori, Battesimo di Cristo, Deposizione dalla croce, Resurrezione, Madonna col Bambino ridente, Pentecoste, Ascensione, San Paolo, San Pietro,

Storie di san Francesco

Omaggio dell'uomo semplice, Dono del mantello, Sogno del castello con le armi, Preghiera in San Damiano, Rinuncia ai beni, Sogno di Innocenzo III, Conferma della Regola, Apparizione sul carro di fuoco, Visione dei troni, Cacciata dei diavoli, Prova del fuoco, Estasi di san Francesco, Presepe di Greccio, Miracolo della sorgente, Predica agli uccelli, Morte del cavaliere, Predica a Onorio III, Apparizione al Capitolo di Arles, San Francesco riceve le stimmate, Morte di san Francesco, Visioni, Verifica delle stimmate, Saluto di santa Chiara, Canonizzazione, Apparizione a Gregorio IX
Maestro della Santa CeciliaGuarigione dell'uomo di Lleida, Confessione della donna resuscitata, Liberazione dell'eretico
AltroRestauro della basilica superiore di Assisi, Crocifisso di Frate Elia
Basilica inferiore
Maestro di San FrancescoStorie della Passione di Cristo, Madonna col Bambino e un angelo, Storie della vita di san Francesco
CimabueMaestà di Assisi
Giotto e scuolaCappella della Maddalena, Transetto destro, Crocifissione con cinque francescani, Allegorie francescane, Cappella di San Nicola
Simone MartiniCappella di San Martino
Pietro LorenzettiTransetto sinistro, Entrata di Cristo a Gerusalemme, Lavanda dei piedi, Ultima Cena, Cattura di Cristo, Giuda impiccato, Flagellazione davanti a Pilato, Andata al Calvario, Crocifissione, Deposizione dalla croce, Seppellimento di Cristo, Discesa agli Inferi, Resurrezione, San Francesco riceve le stimmate, Madonna col Bambino tra i santi Francesco e Giovanni Evangelista, Panca vuota, Madonna col Bambino tra i santi Giovanni Battista e Francesco
Puccio CapannaIncoronazione di Maria, Miracolo di san Stanislao, Martirio di san Stanislao, Crocifissione con santi
AltroCappella Orsini
AltroSacro Convento, Museo del tesoro della basilica di San Francesco
V · D · M
Musei dell'Umbria
Provincia di PerugiaCastello Bufalini · Cappella di San Severo · Casa Menotti · Chiesa-museo di Santa Croce · Collegio del Cambio · Complesso museale di San Francesco (Trevi) · Complesso museale di San Francesco (Montefalco) · Complesso museale di San Francesco (Montone) · Fuseum · Galleria d'arte contemporanea (Assisi) · Galleria nazionale dell'Umbria · Ipogeo dei Volumni · Laboratorio di scienze della terra · Museo archeologico nazionale dell'Umbria · Museo archeologico nazionale di Spoleto · Museo arti e mestieri dell'Umbria · Museo capitolare diocesano di Foligno · Museo Carandente, Palazzo Collicola - Arti visive · Museo civico e Foro romano di Assisi · Museo civico di Bevagna · Museo civico di Cascia · Museo civico (Gubbio) · Museo civico di Todi · Museo dell'olivo e dell'olio · Museo del tessile e del costume · Museo del tesoro della basilica di San Francesco · Museo dinamico del laterizio e delle terrecotte · Museo diocesano e cripta di San Rufino · Museo diocesano (Spoleto) · Museo dell'Opera del Duomo (Perugia) · Orto botanico di Perugia · POST · Museo missionario multimediale d'Europa · Museo nazionale del Ducato di Spoleto (Rocca Albornoziana) · Museo regionale della Ceramica · Museo di Santa Maria degli Angeli · Museo del vino (Torgiano) · Fondazione Burri · Pinacoteca comunale di Città di Castello · Museo del capitolo del duomo di Città di Castello · Palazzo Ducale di Gubbio · Pinacoteca comunale (Deruta) · Pinacoteca civica di Foligno · Pinacoteca civica (Spello) · Villa del Colle del Cardinale · Museo Opificio Rubboli
Provincia di TerniMuseo archeologico nazionale di Orvieto · Museo archeologico di Terni · Museo civico di Amelia · Museo dell'Opera del Duomo (Orvieto) · Museo Emilio Greco (Orvieto) · Museo Eroli · Museo Faina · Museo delle mummie di Ferentillo · Museo diocesano e capitolare di Terni
Controllo di autoritàVIAF (EN) 227754670 · ULAN (EN) 500306058 · LCCN (EN) no2012000653 · GND (DE) 1086916808
  Portale Musei: accedi alle voci di Teknopedia che trattano di musei
Estratto da "https://it.wikipedia.org/w/index.php?title=Museo_del_tesoro_della_basilica_di_San_Francesco&oldid=138433868"

  • Indonesia
  • English
  • Français
  • 日本語
  • Deutsch
  • Italiano
  • Español
  • Русский
  • فارسی
  • Polski
  • 中文
  • Nederlands
  • Português
  • العربية
Pusat Layanan

UNIVERSITAS TEKNOKRAT INDONESIA | ASEAN's Best Private University
Jl. ZA. Pagar Alam No.9 -11, Labuhan Ratu, Kec. Kedaton, Kota Bandar Lampung, Lampung 35132
Phone: (0721) 702022