Movimento Nazionale per la Stabilità e il Progresso | |
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(BG) Национално движение за стабилност и възход | |
Leader | Stanimir Ilchev |
Stato | ![]() |
Sede | Sofia |
Abbreviazione | NDSV |
Fondazione | aprile 2001 |
Ideologia | Liberalismo[1][2] Populismo[3][4][5] |
Collocazione | Centro[6] |
Gruppo parl. europeo | ALDE |
Affiliazione internazionale | Internazionale Liberale |
Seggi Assemblea nazionale | |
Seggi Europarlamento | |
Sito web | www.ndsv.bg/ |
Il Movimento Nazionale per la Stabilità e il Progresso (in bulgaro Национално Движение за Стабилност и Възход?, Nacionalno Dviženie za Stabilnost i Vǎzhod - NDSV) è un partito politico bulgaro di orientamento liberale, populista e centrista fondato nel 2001; inizialmente designato come Movimento Nazionale Simeone Secondo (in bulgaro Национално Движение Симеон Втори?, Nacionalno Dviženie Simeon Vtori - NDSV), ha assunto l'attuale denominazione nel 2007.
Aderisce all'Internazionale Liberale e, all'interno del Parlamento europeo, al Gruppo dell'Alleanza dei Democratici e dei Liberali per l'Europa; è guidato da Hristina Hristova.
Storia
[modifica | modifica wikitesto]Le origini
[modifica | modifica wikitesto]Il partito fu fondato da Simeone di Sassonia-Coburgo-Gotha (in bulgaro Simeon Borisov Sakskoburggotski), già re di Bulgaria come Simeone II dal 1943 al 1946. Nel 1944, a seguito di un colpo di Stato sostenuto dall'URSS, i tre reggenti che affiancavano Simeone, salito al trono a soli sei anni, furono sostituiti con esponenti vicini al Partito Comunista Bulgaro; due anni dopo un referendum sancì, con il 95% dei voti favorevoli, l'abolizione della monarchia, esautorando Simeone e costringendolo all'esilio. I comunisti presero così il definitivo controllo del Paese, mentre Simeone tornò in patria solo nel 1996, sette anni dopo la fine del regime comunista.
Dalla fondazione al governo
[modifica | modifica wikitesto]Nel 2001, Simeone annunciò la nascita di NDSV con lo scopo di avviare una politica di riforme economiche e sociali, oltre che promettendo una maggiore integrità nella gestione della cosa pubblica. Gli scandali finanziari e le difficoltà incontrate dal governo moderato, formato dall'Unione delle Forze Democratiche e l'Unione Nazionale Agraria Bulgara, per rientrare nei parametri per l'ingresso nell'Unione europea, favorirono NDSV. Alle elezioni politiche, infatti, il partito ottenne il 42,75 dei consensi e la metà dei seggi, 120 su 240[7]. A Simeone fu sufficiente, pertanto, per diventare primo ministro, allearsi con il Movimento per i Diritti e le Libertà (MDL), centristi turcofoni. Non mancarono le difficoltà, dovute, soprattutto, alla volontà di Simeone di mantenere gli impegni assunti con la UE. Nel 2005, infatti, a pochi mesi dalle elezioni il NDSV dovette subire la scissione del movimento Tempi Nuovi (Novoto Vreme, NV), i cui undici deputati[8] continuarono a sostenere il governo anche se si distinsero giungendo a chiedere le dimissioni di alcuni ministri a pochi mesi dalle elezioni.
La crisi di governo a pochi mesi dal voto politico, raffreddò il consenso popolare verso NDSV. Alle elezioni del 2005, infatti, il NDSV ha più che dimezzato consensi e seggi, calando al 19,9% dei voti e a 53 deputati[9]. Ciò nonostante, siccome nessun partito e nessuna coalizione aveva raccolto la metà dei seggi, il NDSV è stato coinvolto, insieme al MDL, nel sostegno al nuovo governo, guidato da Sergej Stanišev del Partito Socialista Bulgaro[10][11].
Il declino elettorale
[modifica | modifica wikitesto]Alle elezioni europee del 2007, NDSV raccolse solo il 6,27% dei consensi, con un crollo del 15% rispetto alle precedenti politiche. Alle successive politiche del 2009 il partito calò ulteriormente al 3% e non ottenne seggi. Simeon Borisov Sakskoburggotski, dopo l'insuccesso elettorale, si dimise da leader del partito. Alle europee dello stesso anno, però il Movimento raccolse il 7,2% dei voti ed elesse due euro-deputati. Alle elezioni presidenziali del 2011 la candidata del Movimento, Meglena Kuneva, già Commissaria Europa, si posizionò terza con il 14% dei consensi. La Kuneva, nel giugno del 2012, abbandonò NDSV e diede vita al movimento Bulgaria per i Cittadini (BG)[12].
Alle elezioni parlamentari del 2013 NDSV raccolse appena l'1,63% dei consensi, senza eleggere deputati. Il BG della Kuneva si fermò al 3,3% a pochi decimi percentuali dallo sbarramento del 4%[13][14].
Alle elezioni parlamentari del 2014 NDSV ottenne solo lo 0,24% dei voti.
Risultati elettorali
[modifica | modifica wikitesto]Elezione | Voti | % | Seggi | |
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Parlamentari 2001 | 1.952.513 | 42,74 | 120 / 240
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Maggioranza |
Parlamentari 2005 | 725.314 | 19,95 | 53 / 240
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Maggioranza |
Parlamentari 2009 | 127.470 | 3,02 | 0 / 240
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Extraparlamentare |
Parlamentari 2013[N 1] | 57.611 | 1,63 | 0 / 240
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Parlamentari 2014 | 7.917 | 0,24 | 0 / 240
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Parlamentari 2017 | Non partecipante | |||
Apr. 2021 | Non partecipante | |||
Lug. 2021 | Non partecipante | |||
Nov. 2021 | Non partecipante | |||
2022 | Non partecipante | |||
2023 | Non partecipante | |||
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Elezione | Candidato | Voti | % | Esito | |
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Presidenziali 2011 | I turno | Meglena Kuneva | 470.808 | 14,00 | ❌ Non eletta/o (3º) |
Presidenziali 2016 | I turno | Tatyana Doncheva | 69.372 | 1,81 | ❌ Non eletta/o (8º) |
Elezione | Voti | % | Seggi |
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Europee 2007 | 121.398 | 6,27 | 1 / 18
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Europee 2009 | 205.146 | 7,96 | 2 / 17
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Europee 2014[N 1] | 20.487 | 0,91 | 0 / 17
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Europee 2019[N 2] | 21.315 | 1,06 | 0 / 17
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Note
[modifica | modifica wikitesto]Annotazioni
[modifica | modifica wikitesto]Fonti
[modifica | modifica wikitesto]- ^ Elisabeth Bakke, Central and East European party systems since 1989, in Sabrina P. Ramet (a cura di), Central and Southeast European Politics since 1989, Cambridge University Press, 2010, pp. 78-79, ISBN 978-1-139-48750-4.
- ^ Alfio Cerami, Social Policy in Central and Eastern Europe: The Emergence of a New European Welfare Regime, LIT Verlag Münster, 2006, p. 26, ISBN 978-3-8258-9699-7.
- ^ Smilov, Daniel (2013). Bulgaria: Perception and Reality. Dangerous Liaisons. The Brookings Institution. p. 186.
- ^ Smilov, Daniel; Jileva, Elena (2009). The politics of Bulgarian citizenship: National identity, democracy and other uses. Citizenship Policies in the New Europe (2nd ed.). Amsterdam University Press. p. 226.
- ^ Crampton, R.J. (2007). Bulgaria. The Oxford History of Modern Europe. Oxford University Press. p. 414.
- ^ Frederick B. Chary, The History of Bulgaria, Greenwood, 2011, p. 173.
- ^ La Bulgaria porta in trionfo Simeone II.
- ^ National Assembly of the Republic of Bulgaria - Parliamentary groups Archiviato il 4 marzo 2016 in Internet Archive..
- ^ La Bulgaria boccia il re premier Simeone.
- ^ Il nuovo governo ha continuato le politiche liberiste e filo occidentali del governo precedente.
- ^ Bulgaria: parlamento approva nuovo governo social-liberale.
- ^ Former Bulgarian Commissioner to form own political party — EUbusiness.
- ^ Bulgaria 2013 | World Elections.
- ^ Copia archiviata, su todayszaman.com. URL consultato il 7 agosto 2013 (archiviato dall'url originale il 7 agosto 2013)..
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- Sito ufficiale, su ndsv.bg.
Controllo di autorità | VIAF (EN) 305167373 · GND (DE) 104142048X |
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