Per la Regio VI Umbria[1] le zecche note sono solo tre:
- Ariminium
- Iguvium
- Tuder
Si tratta in gran parte di monete arcaiche, con una forte presenza di monetazione fusa.
Ariminum
[modifica | modifica wikitesto]Ariminum: coniazione al martello | |
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Busto di Vulcano con pileo | Guerriero con scudo e lancia. ARIMN in esergo |
Æ 19 mm; 6,65 g; HN Italy 8 |
Secondo Strabone[2] Ariminum (Rimini) fu una città degli Umbri, in seguito conquistata dai Galli. Ad Ariminum fu dedotta una colonia Romana verso il 268 a.C.[3].
Di questa città sono note una serie di aes grave e una monetazione al martello rappresentata da un'unica moneta.
Serie fusa
[modifica | modifica wikitesto]La serie fusa è molto grezza ed è caratterizzata dal tipo che vede al dritto una testa di guerriero gallico, con capelli lunghi che cadono sul collo, grandi baffi e dal torques, la tipica collana dei guerrieri gallici.
Lenormant[4] assegnava l'aes grave di Ariminum al periodo in cui i Galli Senoni controllavano la città e in cui un'alleanza stretta tra Galli, Etruschi, Sanniti ed Umbri fu battuta dai Romani nella battaglia di Sentino (295 a.C.). Mommsen[5] invece, in base alle caratteristiche stilistiche riteneva che le monete fuse appartenessero ad un periodo successivo, quando la città era già entrata nell'orbita di Roma, ma prima della deduzione della colonia.
Secondo le opinioni di autori recenti[6] le monete appartengono al periodo successivo alla deduzione della colonia da parte di Roma e quindi nel periodo tra il 268 ed il 225 a.C.
La serie è costruita intorno ad un asse di ca. 387 g ed è così costituita:
quincunx | Testa di Gallo dx | scudo ••••• |
---|---|---|
quadruncia | „ | spada e fodero •••• |
teruncia | „ | tridente ••• |
biuncia | „ | delfino •• |
oncia | „ | rostro • |
semioncia | „ | conchiglia |
Head[7] cita anche un asse con la testa di Gallo al dritto ed una testa equina al rovescio ma l'esemplare non è noto.
Moneta battuta
[modifica | modifica wikitesto]La moneta battuta è un bronzo, il cui peso varia dai 3,6 ai 7,25 grammi e il diametro è di 17–19 mm. Il testo della legenda in caratteri latini fa collocare questa moneta nel periodo successivo alla deduzione della colonia romana.
- Testa di Vulcano
- ARIMN Guerriero Gallo armato con scudo ovale e lancia.
- Esemplari della moneta sono diffusamente presenti in molte collezioni; ad esempio: B. M. C., Italy, SNG Morcom: 51,SNG France (Italie) etc.
Iguvium
[modifica | modifica wikitesto]Oncia (Aes grave) | |
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Grappolo d'uva | Disco con segno di valore |
Æ 25 mm, 16,78 g, 12h |
Iguvium (Gubbio) era un centro fortificato sul versante occidentale degli Appennini, che rimase indipendente fino alla guerra sociale.
La monetazione fusa di questa città è sullo stesso standard della monetazione di Tuder ed è considerata anteriore al 268 a.C. L'iscrizione è in caratteri umbri e secondo Conway[8] deve essere interpretata come Ikuvins o Ikufins. In genere è posta sul rovescio.
Rutter[9] riporta tre serie.
- Prima serie, basata su un asse di 196 g:
Triasse | sole | luna | ||| |
---|---|---|---|
Asse | sole | luna e stelle | | |
Semisse | „ | „ | ) |
Triente | ruota | ruota | •••• |
Quadrante | ruota | ruota | ••• |
Sestante | ramo di palma | cornucopiæ | •• |
Oncia | grappolo d'uva su disco | disco con segno di valore | • |
- Seconda serie, basata su un asse di 180 g:
Asse | elmo corinzio | cornucopiæ | | |
---|---|---|---|
Semisse | „ | „ | ) |
Triente | tenaglie | cornucopiæ | •••• |
Quadrante | „ | „ | ••• |
Sestante | ramo di palma | „ | •• |
Oncia | grappolo d'uva | „ | • |
- Terza serie, basata su un asse di 187 g; comprende solo una moneta:
Semisse | chicco di grano (o scudo) e due stelle | luna ed astragalo | ) |
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Esistono altre varianti
Di Iguvium non sono note monete battute.
Tuder
[modifica | modifica wikitesto]Bronzo | |
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Testa di Sileno, corona di uva. | Aquila, ali aperte, †V†EDE (Tutere) retrogrado. |
Æ, 22mm (4.66 g), circa 280-240 a.C. |
Aes grave: Semisse | |
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Cane dormente; †V†EDE | Lira |
Æ Aes Grave Semis (30mm, 31.25 g). |
Tuder (Todi) era certamente una città importante, sulla riva sinistra del Tevere, al confini con l'Etruria.
Sulle monete l'etnico è in alfabeto umbro[10], †V†EDE (Tutere), per lo più retrogrado, cioè .
Rutter[11] riporta tre serie di Aes grave e una di monete battute.
Prima serie basata su un asse di 204 g circa:
Oncia | rospo | tartaruga; † V | • |
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Seconda serie, basata su un asse di 248 g circa:
Asse | aquila; †V†EDE | cornucopiæ con grappolo d'uva e spiga di grano | | |
---|---|---|---|
Semisse | cane dormente; †V†EDE | lira | ) |
Triente | due clave; in mezzo †V†EDE | mano destra che indossa un caestus | •••• |
Quadrante | ancora | rospo; †V | ••• |
Sestante | cicala | tridente; †V | ••• |
Oncia | kantharos | punta di lancia; †V | • |
Terza serie, basata su un asse di 82,5 g circa:
Semisse | cane dormente | lira | ) |
---|---|---|---|
Triente | due clave; in mezzo †V†EDE | mano destra che indossa un caestus | •••• |
Quadrante | ancora | rospo | ••• |
Sestante | tridente | cicala | ••• |
Oncia | punta di lancia | vaso | • |
Le monete battute sono:
- Testa giovanile con pileo/Scrofa e maialini; sopra †V†EDE (Tutere). (B. M. C., Italy, p. 397) ca. 22 mm
- Testa di Sileno, corona di uva/Aquila, ali aperte, †V†EDE (Berl. Cat., III. i. Pl. I. 11). (Ib., p. 39). ca. 18 mm
- Testa di Pan / cornucopiæ con grappolo d'uva e spiga di grano; †V†EDE ca. 13 mm
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ Plinio: Naturalis Historia #112
- ^ Strabone, V, I, II
- ^ Liv. XV 8 (epitome); Vell. Pat., I, 14; Strabone V
- ^ François Lenormant: La Monnaie dans l'Antiquité, 1863, p. 113
- ^ T. Mommsen: Histoire de la monnaie romaine.
- ^ N. K. Rutter et al.: Historia Nummorum - Italy
- ^ Head: Historia Nummorum
- ^ Conway, Ital. dial., p. 435
- ^ Rutter et al.:cit.
- ^ alfabeto umbro, su omniglot.com.
- ^ Rutter et al.: cit.
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- Generale
- Alberto Campana: CNAI (Corpus Nummorum Antiquæ Italiæ) pubblicato in varie riprese sulla rivista Panorama Numismatico
- Robert Seymour Conway (1864-1933), The Italic Dialects - 2 vol., 1897, ristampa 1967
- (EN) Barclay Vincent Head, Historia Numorum: a Manual of Greek Numismatics, 2ª ed., Londra, Oxford, 1911 [1887].
- (EN) Keith N. Rutter, Greek coinages of Southern Italy and Sicily, Londra, Spink, 1997, ISBN 0-907605-82-6.
- N. K. Rutter, et al, Historia Nummorum - Italy, Londra, British Museum Press, 2001, ISBN 0-7141-1801-X.
- David R. Sear, Greek coins and their values, vol. 1, 3ª ed., Londra, 1980, ISBN 978-0-900652-46-2.
- Italo Vecchi, Italian Cast Coinage, A descriptive catalogue of the cast coinage of Rome and Italy, London 2013. ISBN 978-0-9575784-0-1
- Ariminum
- Stefano Balbi De Caro: Aes grave italico con testa di Gallo - Ariminum III secolo a.C., Roma, Medagliere del Museo Nazionale Romano, in I Galli e l'Italia. Roma, 1978, pp. 259-260
Francesco Panvini Rosati: La monetazione di Ariminum, Studi Romagnoli, XIII, 1962, pp. 159–173 - Iguvium
- Alberto Campana: CNAI - Umbria - Iguvium, in Panorama Numismatico, 1993
- Tuder
- Fiorenzo Catalli: La monetazione di Todi in un manoscritto del XVIII secolo, Bollettino di Numismatica, suppl. 4, 1987
Alberto Campana: CNAI - Umbria - Tuder, in Panorama Numismatico, 1993
Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Monetazione umbra
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- Le monete della Regio Umbria su Wildwinds
- Monete di Ariminium
- SNG UK Archiviato il 20 febbraio 2007 in Internet Archive.
- Monete di Iguvium
- Coin Archives
- Iguvium su Wildwinds
- Monete di Tuder