La monetazione del Latium riguarda le emissioni delle comunità presenti nel Latium adiectum. Le emissioni di Roma, che ricadono nello stesso territorio, sono affrontate nella monetazione romana. Tradizionalmente i numismatici trattano le monete delle comunità del Latium adiectum come parte della monetazione greca, nonostante siano in realtà monete battute da colonie di diritto latino[1][2].
Contesto
[modifica | modifica wikitesto]Esistono numerosi esempi di monetazione fusa, in gran parte riferibili a Roma[3]. Oltre a Roma un altro centro che emette aes grave potrebbe essere Praeneste[4], cui forse appartiene un asse fusa con una testa di leone su un lato e una testa di cavallo nell'altro. Moltissime altre monete, tutte anepigrafi, sono riferibili a quest'area in base ai ritrovamenti, ma la loro provenienza puntuale non è identificabile[3][5].
Le coniazioni (monetazione al martello) sono del III secolo, dopo la deduzione delle varie colonie[2] e sono strettamente legate alla monetazione romano-campana, cioè le prime emissioni romane che sono dello stesso periodo[2]. Sono anche contemporanee alle emissioni delle colonie e dei socii presenti nella Campania settentrionale (Cales, Suessa, Teanum e altre) e nei bacini del Volturno (Aesernia) e del Garigliano.
Secondo Crawford, le coniazioni di Alba Fucens, Norba e Signia, sono datate verso il 280-275 a.C. e da collegare al pagamento delle truppe durante le guerre contro Pirro[6].
Comunità
[modifica | modifica wikitesto]- Alba Fucens
I romani dedussero una colonia di diritto latino nel 304 o 303 a.C., in una posizione strategica, su una collina appena a nord della via Tiburtina Valeria, probabilmente prolungata oltre Tibur in questo stesso periodo.
- Aquinum
Centro sulla via Latina, di cui restano significativi resti nei pressi del centro attuale.
- Cora
Insediamento latino sui monti Lepini. L'attuale Cori insiste sul sito archeologico.
- Norba
Fortezza naturale sui monti Lepini, in vista della via Appia, presso l'attuale Norma. Nel 492 a.C. vi fu stabilita una colonia latina[7].
- Signia
Si trova all'angolo nord-orientale dei monti Lepini, fuori della via Latina. Il centro moderno insiste sul sito archeologico. Nel 495 a.C. Tarquinio il Superbo vi stabilì una colonia latina[8].
Alba Fucens
[modifica | modifica wikitesto]Alba Fucens | |
---|---|
Mercurio a destra con petaso | Grifone in volo |
AR diobolo; 1,18 g |
Alba Fucens conia esclusivamente monete d'argento, frazioni della dracma. L'etnico è in latino. Due tipi, forse emessi in seguito, sono anepigrafi[9][10].
I valori coniati sono un diobolo, un obolo con tre varianti e un emiobolo.
Il diobolo ha al dritto la testa di Mercurio con un petaso alato. Al rovescio c'è un grifone in volo e l'etnico ALBA[11].
L'obolo ha tre varianti di cui una sola ha l'etnico (ALBA). I tipi raffigurati sono la testa di Minerva con l'elmo corinzio al dritto e un'aquila al rovescio[11].
L'emiobolo ha al dritto una testa femminile con berretto frigio e al rovescio un delfino e la legenda ALBA con scrittura retrograda.
La monetazione è legata alle guerre pirriche[6].
Aquinum
[modifica | modifica wikitesto]Aquino | |
---|---|
Minerva con elmo corinzio | Gallo, stella |
Æ |
Di Aquinum è nota un'unica moneta, un bronzo[12].
Al dritto è raffigurata la testa di Minerva e al rovescio un galletto con una stella accanto. L'etnico, AQVINO è a sinistra e con diverse varianti, alcune con scrittura retrograda[13][12].
Questo tipo è simile alle monete coniate nel III secolo in diverse città della Campania settentrionale (Cales, Suessa Aurunca, Caiatia, Telesia, Teanum ecc.), colonie romane o latine[14][12].
Queste coincidenze, la contemporanea presenza di monete di queste città nei tesori che ci sono giunti, accanto a quelle di Neapolis e Roma, le congruità stilistiche e altro, hanno spinto gli studiosi a ipotizzare una qualche forma di circolazione comune e l'esistenza di un'autorità comune per il controllo della monetazione.[15][12][16].
Cora
[modifica | modifica wikitesto]Di Cora ci è nota una moneta d'argento, un didracma.
La moneta presenta al dritto la testa laureata di Apollo volta verso sinistra; dietro un ramo di palma.
Al rovescio c'è un cavaliere con pileo che corre verso destra; tiene la lancia volta in basso; sotto CORANO[17][18][4].
In un testo di metà del XIX secolo, di Gennaro Riccio[19], è citato un bronzo con i tipi di Apollo e il toro androprosopo, che in seguito è invece stato giudicato un errore nella lettura dell'etnico[4].
Norba
[modifica | modifica wikitesto]Di Norba abbiamo un unico esemplare di moneta, un obolo d'argento rinvenuto sull'acropoli di Norba nell'area del tempio di Giunone, durante gli scavi archeologici condotti tra il 1901 e il 1903, assieme ad altre. La moneta pesa 0,67 g.
La moneta presenta al dritto la testa di Cerere volta a destra che indossa una corona di spighe.
Al rovescio è rappresentata una corona di spighe e la legenda NOVR[20][4].
La monetazione è legata alle guerre pirriche[6].
Signia
[modifica | modifica wikitesto]Signia: obolo | |
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AR; 11 mm; 0,64 g |
Mercurio con petaso alato (a volte caduceo e delfino) | Maschera gianiforme: a sinistra Sileno e a destra cinghiale |
AR; 0,52 g |
Da Signia abbiamo una moneta d'argento, un obolo[21].
Al dritto è raffigurata la testa di Mercurio, che indossa un petaso alato. In una variante dietro la nuca nuota un delfino e sotto il mento c'è un caduceo.
Al rovescio c'è una figura composta da una maschera di Sileno a sinistra e dalla testa di cinghiale a destra.[21] Il significato di questo tipo non è chiaro[18]. Sotto c'è l'etnico, SEIC. La scrittura con il dittongo e la lettera "g" scritta con "c" è tipica del periodo.
Gli esemplari hanno un peso che varia tra i 0,5 e i 0,7 grammi.[21]
La monetazione è legata alle guerre pirriche[6].
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ Eckhel: Doctrina numorum veterum.
- ^ a b c Sambon, pp. 96-98.
- ^ a b Vecchi, passim.
- ^ a b c d HN Italy, p. 44.
- ^ HN Italy, pp. 51-54.
- ^ a b c d Crawford, p. 47.
- ^ Livio, II, 34
- ^ Livio, I, 56
- ^ Rutter.
- ^ HN Italy, p. 43.
- ^ a b Sambon, pp. 99-100.
- ^ a b c d HN Italy, p. 58.
- ^ Sambon, p. 101.
- ^
Bronzo caleno. - ^ Rutter, pp. 89-90.
- ^ Sambon, p. 343.
- ^ Ettore Gabrici: Corolla Numismatica, p. 99 e tav. IV, 8
- ^ a b Head, p. 26.
- ^ G. Riccio, Repertorio..., 1852
- ^ Panvini Rosati.
- ^ a b c HN Italy, p. 50.
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- Generale
- Alberto Campana: CNAI (Corpus Nummorum Antiquæ Italiæ) pubblicato in varie riprese sulla rivista Panorama Numismatico
- Fiorenzo Catalli, Monete dell'Italia antica, Roma, IPZS, 1995, ISBN 88-240-3977-4.
- Michael Hewson Crawford, Coinage and Money under the Roman Republic (CMRR), Londra, Methuen, 1985, ISBN 978-0-520-05506-3.
- (EN) Barclay Vincent Head, Latium, in Historia Numorum: a Manual of Greek Numismatics, 2ª ed., Londra, Oxford, 1911 [1887], pp.24-26.
- (EN) Keith N. Rutter, Greek coinages of Southern Italy and Sicily, Londra, Spink, 1997, ISBN 0-907605-82-6.
- N. K. Rutter, et al, Historia Nummorum - Italy, Londra, British Museum Press, 2001, ISBN 0-7141-1801-X.
- (FR) Arthur Sambon, Les Monnaies antiques d'Italie, Parigi, 1903, pp. 95-96; 99-100, ristampa Forni: ISBN 978-88-271-0107-0.
- David R. Sear, Greek coins and their values, vol. 1, 3ª ed., Londra, 1980, ISBN 978-0-900652-46-2.
- (EN) Margaret Thompson, Otto Mørkholm e Colin M. Kraay (a cura di), An Inventory of Greek Coin Hoards, comunemente citato come IGCH, New York, ANS, 1973, ISBN 978-0-89722-068-2.
- (EN) Italo Vecchi, Bradbury K. Thurlow, Italian Cast Coinage. Italian Aes Grave & Italian Aes Rude, Signatum and the Aes Grave of Sicily, Londra, Vecchi & Sons, 1979, ISBN 0-9506836-0-4.
- Alba Fucens
- Attilio Stazio, La monetazione argentea di Alba Fucens, in AIIN, vol. 3, Roma, Istituto italiano di numismatica, 1956, pp. 43-64.
- Norba
- Francesco Panvini Rosati, Moneta unica di Norba, in Archeologia Classica, II, Roma, Università La Sapienza, Istituto di archeologia, 1959, pp. 102-107.
Collezioni
[modifica | modifica wikitesto]- (EN) Joan E. Fisher (a cura di), SNG American Numismatic Society Part 1: Etruria-Calabria, New York, American Numismatic Society, 1969.
- (EN) Willy Schwabacher - Niels Breitenstin (a cura di), SNG Copenhagen, Vol. One: Italy, Sicily, Copenhagen, Danish National Museum, 1981.
- (FR) Anna Rita Parente (a cura di), SNG France, Vol. 6, Part 1: Italie (Étrurie-Calabre), Parigi, Bibliotèque Nationale de France / Numismatica Ars Classica, 2003, ISBN 2-7177-2232-7.
Voci correlate
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