Lloyds Bank plc | |
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25 Gresham Street, Londra | |
Stato | Regno Unito Inghilterra |
Forma societaria | Società per azioni |
Borse valori | LSE: LLOY |
Fondazione | 3 giugno 1765 |
Fondata da | John Taylor Sampson Lloyd |
Sede principale | Londra |
Persone chiave | Robin Budenberg, Presidente Charlie Nunn, direttore esecutivo |
Settore | Bancario |
Prodotti | Assicurazioni, prodotti bancari, investimenti |
Fatturato | £19.6 miliardi GBP (2006) |
Dipendenti | 66 800 (2005) |
Slogan | «For the journey (Per il viaggio)» |
Sito web | lloydsbank.com/ |
Lloyds Bank plc (LSE: LLOY, fra 1999 e 2013 chiamata Lloyds TSB Group plc) è un gruppo bancario e assicurativo del Regno Unito. La sede centrale del gruppo è in Gresham Street 25, Londra.
Lloyds Bank è attualmente il quinto gruppo bancario del Regno Unito, operante in Inghilterra e Galles come Lloyds Bank e in Scozia come Lloyds Bank Scotland. Altre filiali del gruppo sono la banca Cheltenham and Gloucester (mutui), la compagnia Scottish Widows (assicurazione vita) e Blackhorse (finanza per la casa).
Storia
[modifica | modifica wikitesto]Le origini come banca privata
[modifica | modifica wikitesto]Le origini della Lloyds Bank risalgono al 1765, quando il fabbricante di bottoni John Taylor ed il mercante di ferro Sampson Lloyd fondarono una banca privata nel Dale End di Birmingham. La prima filiale fu aperta ad Oldbury nel 1864[1].
La società con la famiglia Taylor finì nel 1852, e nel 1865 la ditta Lloyds & Co. si trasformò nella società per azioni Lloyds Banking Company Ltd.
Due figli dei soci iniziali seguirono le orme dei genitori, entrando a far parte della affermata banca privata Barnett, Hoares & Co., che più tardi divenne Barnetts, Hoares, Hanbury and Lloyd) con sede in Lombard Street. Infine, questa banca fu incorporata nella Lloyds Banking Company, che divenne Lloyds, Barnetts and Bosanquets Bank Ltd. nel 1884[2] e, infine Lloyds Bank Limited 1889.
L'insegna usata da Taylors e Lloyds era un arnia, a simboleggiare l'industriosità. L'insegna del cavallo nero risale al 1677, quando Humphrey Stokes la adottò per il suo negozio: Stokes era un orefice ed un "keeper of the running cashes" (come si diceva allora in inglese per indicare un banchiere) e la sua attività divenne parte della ditta Barnett, Hoares & Co.. Quando questa banca fu incorporata dalla Lloyds Bank, fu mantenuta l'insegna del cavallo nero[3].
La Lloyds Bank Limited
[modifica | modifica wikitesto]Attraverso una serie di fusioni, la più importante delle quali fu quella della Capital and Counties Bank, la Lloyds si affermò come una delle "Big Four" bancarie inglesi. Entro al 1923 la Lloyds Bank aveva rilevato circa 50 banche, fra cui un banco d'emissione, la Fox, Fowler and Company[4].
Nel 1972 la Lloyds Bank fu un membro fondatore della Joint Credit Card Company (insieme alla National Westminster Bank, alla Midland Bank e alla National Commercial Bank of Scotland) che lanciò la carta di credito Access (ora MasterCard). Nello stesso anno introdusse il Cashpoint, il primo bancomat ad utilizzare la tessera di plastica con banda magnetica[5].
Come risposta ai disastrosi prestiti ai paesi sudamericani, negli anni Ottanta l'attività della Banca si focalizzò sull'acquisizione di altri istituti di credito britannici. Nel 1988 la Lloyds Bank fuse alcune sue attività con la Abbey Life Insurance Company, per creare la Lloyds Abbey Life.
La Lloyds TSB
[modifica | modifica wikitesto]La Banca si fuse con la ex mutua edificatrice Cheltenham & Gloucester Building Society, poi con la TSB Group nel 1995[6][7]. L'acquisizione della Cheltenham & Gloucester diede alla Lloyds Bank un'ampia quota del mercato britannico dei mutui ipotecari[8]. La fusione con la TSB, dal canto suo, diede vita la più grande banca britannica per quota di mercato, e la seconda dopo la Midland Bank per capitalizzazione di borsa. L'icona del cavallo nero fu conservata, ma modificata per indicare la fusione con la TSB[9][10].
Il gruppo acquisì il controllo totale della Lloyds Abbey Life nel 1996. Nel 2007 la compagnia assicuratrice fu ceduta alla Deutsche Bank[11].
Nel 1999 il gruppo ha preso il controllo della Scottish Widows Fund and Life Assurance Society[12]. La Scottish Widows era stata trasformata in società di capitali da mutua assicuratrice nel 2000, poco prima del completamento dell'operazione[13].
Il ritorno al Lloyds Banking Group
[modifica | modifica wikitesto]Nel 2008, dopo il salvataggio della Bank of Scotland[14], il gruppo Lloyds TSB Group è tornato a chiamarsi Lloyds Banking Group[15].
Nel 2009, in seguito alla crisi del 2008, il Governo britannico ha assunto una partecipazione del 43,4% nel Lloyds Banking Group. La Commissione europea stabilì che il gruppo dovesse cedere una porzione delle proprie attività in quanto l'acquisto della quota era ritenuto un aiuto di stato[16].
Nel 2013 le filiali scozzesi insieme ad alcune filiali inglesi e gallesi sono state separate per formare la TSB Bank plc., controllata del Lloyds Banking Group. La nuova banca è stata successivamente comprata dal Banco Sabadell[17].
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ Tamlyn Jones, Nine treasured West Midlands buildings at risk of being lost forever, in Birmingham Post, 29 giugno 2016. URL consultato il 10 luglio 2016.
- ^ Bosanquet, Salt & Company Records, su archiveshub.ac.uk. URL consultato il 3 febbraio 2016.
- ^ Timeline 1851 - 1900, su lloydsbankinggroup.com, Lloyds Banking Group, 2013. URL consultato il 22 settembre 2013 (archiviato dall'url originale il 28 settembre 2013).
- ^ A brief history of banknotes Bank of England (consultato l'11 ottobre 2008)
- ^ History of Plastic Cards (PDF), su apacs.org.uk, The Association for Payment Clearing Services. URL consultato il 26 aprile 2014 (archiviato dall'url originale il 28 gennaio 2006).
- ^ Obituary: Sir Brian Pitman, su The Telegraph, 12 marzo 2010. URL consultato il 29 marzo 2012.
- ^ Roger Cowe, Obituary: Sir Brian Pitman, su The Guardian, 11 marzo 2010. URL consultato il 29 marzo 2012.
- ^ About C&G Archiviato il 23 settembre 2015 in Internet Archive. Cheltenham and Gloucester (consultato l'11 ottobre 2008)
- ^ The Black Horse Lloyds Banking Group (consultato il 13 giugno 2016)
- ^ Banks turn to branding BBC News, 28 giugno 1999
- ^ Richard Blackden, Lloyds sells Abbey Life for £977m, in The Telegraph, 31 luglio 2007. URL consultato il 22 settembre 2013.
- ^ Lloyds TSB buys Scottish Widows, BBC News, 23 giugno 1999. URL consultato il 22 settembre 2013.
- ^ Q&A: Standard Life demutualisation, BBC News, 31 marzo 2004. URL consultato il 22 settembre 2013.
- ^ Anticipated acquisition by Lloyds TSB Group Plc of HBOS Plc Archiviato il 27 settembre 2013 in Internet Archive. Office of Fair Trading, 24 ottobre 2008
- ^ Change of Company Name Archiviato il 9 agosto 2011 in Internet Archive. RNS Announcements, Lloyds TSB Group, 16 gennaio 2009
- ^ Tim Sharp, Co-op Bank pulls out of Lloyds Verde deal, in The Herald, Glasgow, 25 aprile 2013. URL consultato il 22 settembre 2013.
- ^ Oscar Williams-Grut, TSB is now officially Spanish, su Business Insider UK, 30 giugno 2015. URL consultato il 9 ottobre 2015 (archiviato dall'url originale il 19 settembre 2015).
Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Lloyds TSB
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- (EN) Sito ufficiale, su lloydsbank.com.
- Lloyds Bank (canale), su YouTube.
- (EN) Lloyds Bank, su MusicBrainz, MetaBrainz Foundation.
Controllo di autorità | VIAF (EN) 604145857930923020007 · LCCN (EN) nb2014017269 |
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