Kaïs Saïed | |
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Kaïs Saïed nel 2023 | |
7º[1] Presidente della Tunisia | |
In carica | |
Inizio mandato | 23 ottobre 2019 |
Capo del governo | Yūssef al-Shāhed Elyes Fakhfakh Hichem Mechichi Najla Bouden Romdhane Ahmed Hachani Kamel Madouri |
Predecessore | Mohamed Ennaceur (ad interim) |
Dati generali | |
Partito politico | Indipendente |
Professione | Docente universitario, giurista |
Firma |
Kaïs Saïed (in arabo Qaīs Sa'īd, قيس سعيد?; Tunisi, 29 agosto 1958) è un politico e giurista tunisino, professore di diritto costituzionale e dall'ottobre 2019 presidente della Repubblica Tunisina[2].
Candidato indipendente alle presidenziali del 2019 e godendo di un'immagine di probità, è stato eletto al secondo turno con il 72,7% dei voti espressi, contro l'imprenditore Nabil Karoui.
Nel 2021, mentre gode ancora di una notevole popolarità, in un contesto di blocchi politici e di difficoltà dovuta alla pandemia di COVID-19, si attribuisce unilateralmente pieni poteri costituzionali, revocando i membri del governo e congelando le attività del parlamento, quindi lo scioglie. Ciò, per oppositori ed analisti, costituì un colpo di stato[3][4].
Nel 2022 ha fatto adottare, tramite un contestato referendum, una nuova Costituzione caratterizzata da un forte potere esecutivo e che fa riferimento all'Islam come “obiettivo dello Stato” e “fonte del diritto”.
Biografia
[modifica | modifica wikitesto]Figlio di Moncef Saïed, originario di Béni Khiar (Capo Bon), e di Zakia Bellagha. Suo zio paterno Hicham Saïed fu il primo chirurgo pediatrico in Tunisia, noto in tutto il mondo per aver separato dei gemelli siamesi negli anni '70. Saïed è professore all'Università di Tunisi. È stato segretario generale dell'Associazione tunisina di diritto costituzionale tra il 1990 e il 1995 e ne è vicepresidente dal 1995. Saïed è stato anche decano del dipartimento di legge dell'Università di Sousse, come esperto legale per la Lega araba e l'Istituto arabo per i diritti umani. Era anche membro del comitato di esperti che era stato invitato a offrire commenti al progetto di Costituzione della Tunisia nel 2014.
Professore invitato in diverse università arabe, ha rifiutato nel 2013 di far parte della commissione di esperti la cui missione era quella di trovare una soluzione legale al problema dell'autorità superiore indipendente per le elezioni. Si è ritirato nel 2018.
Candidato alle elezioni presidenziali del 2019, supera il primo turno di votazioni, in base ai risultati preliminari. Affiliato senza formazione politica, guida una campagna con mezzi molto limitati, ha una voce timbrata, un ritmo ascetico e si esprime in un arabo letterario (mentre i suoi avversari parlano spesso in dialetto); presenta un programma anticorruzione e denuncia il mancato rispetto delle leggi costituzionali. Il nucleo del suo elettorato sono i giovani laureati. Appassionato di arabo letterario, è soprannominato "Robocop" per le sue caratteristiche fisiche e il suo discorrere monotono, legato ai suoi temi preferiti di campagna elettorale su diritto e giustizia. Parla anche in lingua francese, rilasciando anche diverse interviste in questa lingua durante la campagna.
Al primo turno risulta essere il più votato tra i candidati con il 18,40%, davanti a Nabil Karoui (15,58%), uomo d'affari incarcerato. Nel mezzo tra i due round, Saïed riceve i supporti dei candidati Abdelfattah Mourou, Hechmi Hamdi, Moncef Marzouki, Lotfi Mraïhi, Seifeddine Makhlouf e Mohamed Abbou. Il 5 ottobre, ha annunciato che avrebbe smesso di fare una campagna per il secondo turno per rispettare le pari opportunità con il suo avversario Nabil Karoui, che era in prigione dalla fine di agosto, e quindi aveva fatto campagna attraverso sua moglie. Ha partecipato l'11 ottobre a un dibattito televisivo contro il suo avversario rilasciato pochi giorni prima del secondo turno.
Vince con un ampio margine anche il secondo turno di votazioni, ottenendo infatti il 72,71% dei voti contro il 27,29% del suo avversario.
Presidente della Tunisia
[modifica | modifica wikitesto]Investitura e primi provvedimenti
[modifica | modifica wikitesto]I risultati delle elezioni presidenziali sono annunciati il 17 ottobre.[5] Lo stesso giorno, Kaïs Saïed sceglie suo fratello Naoufel, anch'egli professore di diritto costituzionale, per nominare i consiglieri e i membri del gabinetto presidenziale.[6] L'Ufficio di Presidenza dell'Assemblea dei Rappresentanti del Popolo si riunisce il 18 ottobre fissando la data del giuramento per il 23 ottobre.[7][8]
Quel giorno Saïed entra in carica come nuovo presidente.[9] Si impegna, nel palazzo presidenziale di Cartagine, a combattere il terrorismo e le sue cause, nonché a garantire le conquiste delle donne tunisine, rafforzandone i diritti economici e sociali. E rifiuta di soggiornare nel palazzo presidenziale di Cartagine, preferendo la sua villa a Mnihla, situata nel governatorato di Ariana.[10]
Il 30 ottobre nomina il diplomatico Tarek Bettaïeb a capo del gabinetto presidenziale, il generale Mohamed Salah Hamdi a consigliere per la sicurezza nazionale, mentre Tarek Hannachi è a capo del protocollo. Abderraouf Bettaïeb è ministro-consigliere del Presidente della Repubblica, Rachida Ennaifer è responsabile della comunicazione, mentre Nadia Akacha è responsabile degli affari legali.[11]
Il 25 luglio 2021, dopo forti proteste della popolazione contro il governo, ha esautorato il Primo Ministro ad interim Hichem Mechichi, licenziato i ministri della Difesa e della Giustizia,[12] e sospeso i lavori del Parlamento invocando l'art. 80 della Costituzione tunisina.[13][14]
A metà dicembre 2021 ha annunciato un referendum sulla riforma costituzionale e ha sospeso il Parlamento sino alla fine del 2022.[15]
Vita privata
[modifica | modifica wikitesto]Kais Saied è sposato con la giudice Ichraf Chebil, che ha conosciuto quando lei era una studentessa di giurisprudenza a Sousse. La coppia ha tre figli (due femmine e un maschio: Sarah, Mouna e Amrou).[16]
Onorificenze
[modifica | modifica wikitesto]Onorificenze tunisine
[modifica | modifica wikitesto]Onorificenze straniere
[modifica | modifica wikitesto]Onorificenze accademiche
[modifica | modifica wikitesto]— Università degli Studi di Roma "La Sapienza"
— 16 giugno 2021[19]
Altre onorificenze
[modifica | modifica wikitesto]Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ Il sito web ufficiale del Presidente della Tunisia considera Saïed il settimo a ricoprire la carica. Non ci sono distinzioni tra presidenti eletti e ad interim.
- ^ (FR) aroua, Tunisie : Kais Saïd, candidat à la présidentielle de 2019, su Directinfo. URL consultato il 7 ottobre 2019.
- ^ (EN) T. Amara e A. Mcdowall, Tunisian president ousts government in move critics call a coup, in Reuters, 26 luglio 2021. URL consultato il 14 agosto 2024.
- ^ (EN) Tunisian crisis escalates as president dissolves parliament, in The Guardian, 31 marzo 2022. URL consultato il 14 agosto 2024.
- ^ (FR) Présidentielle 2019: l'ISIE confirme la victoire écrasante de Kaïs Saïed au second tour, su webmanagercenter.com, 17 ottobre 2019. URL consultato il 17 ottobre 2019.
- ^ (FR) Tunisie: Naoufel Saïed est chargé de nommer les conseillers du président, su directinfo.webmanagercenter.com, 17 ottobre 2019. URL consultato il 17 ottobre 2019.
- ^ (FR) Kais Saïed prêtera serment mercredi prochain, su realites.com.tn, 18 ottobre 2019. URL consultato il 18 ottobre 2019.
- ^ (FR) Le nouveau président de la République Kais Saïed prêtera serment le 23 octobre prochain [collegamento interrotto], in Huff Post Maghreb, 18 ottobre 2019. URL consultato il 18 ottobre 2019.
- ^ (EN) Political outsider Kaïs Saïed swarn in as Tunisia's New President, in Reuters.
- ^ (FR) Kaïs Saïed refuse toujours de s'installer au palais de Carthage, in Business News.com, 24 ottobre 2019. URL consultato il 27 ottobre 2019.
- ^ (FR) Frida Dahmani, Tunisie: Kaïs Saïed dévoile les premiers noms de ses conseillers, in Jeune Afrique, 31 ottobre 2019. URL consultato il 1º novembre 2019.
- ^ Tunisia, Saied silura anche i ministri della Difesa e della Giustizia, in ANSA, 2 luglio 2021. URL consultato il 27 luglio 2021.
- ^ Il presidente tunisino ha licenziato il premier e congelato il Parlamento, in AGI. URL consultato il 25 luglio 2021.
- ^ (FR) Tunisie: le président Saïed suspend le Parlement, démet le chef du gouvernement, in Le Figaro. URL consultato il 25 luglio 2021.
- ^ Tunisia, Saied: "Parlamento sospeso sino a fine 2022", in ANSA, 13 dicembre 2021. URL consultato il 13 dicembre 2021.
- ^ (FR) Présidentielle 2019: Biographie de Kais Saied, vainqueur du premier tour, su Webdo, 16 settembre 2019. URL consultato il 17 settembre 2019.
- ^ L’Algérie décerne la médaille de l’ordre du mérite national à Kais Saied, su webdo.tn.
- ^ Mahmoud Abbas décore Kaïs Saïed de la plus haute distinction palestinienne, su businessnews.com.tn.
- ^ 'Conferimento Dottorato di ricerca honoris causa al Presidente della Repubblica Tunisina Kaïs Saïed', su uniroma1.it. URL consultato il 19 giugno 2021 (archiviato dall'url originale il 24 giugno 2021).
- ^ Kaïs Saïed reçoit le secrétaire général de la Ligue arabe, su leconomistemaghrebin.com, L'Economiste Maghrebin, 5/04/2021.
- ^ رئيس الجمهورية يتسلم الدرع التذكاري لمجلس وزراء الداخلية العرب, su shemsfm.net, Shems FM, 2/03/2022. URL consultato il 2 marzo 2022 (archiviato dall'url originale l'8 marzo 2022).
- ^ Kaïs Saïed reçoit le président de l'Organisation arabe du tourisme, su businessnews.com.tn, 1/02/2023.
Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Kaïs Saïed
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- Saïed, Kaïs, su Treccani.it – Enciclopedie on line, Istituto dell'Enciclopedia Italiana.
Controllo di autorità | VIAF (EN) 4199157162078378980006 · ISNI (EN) 0000 0000 2986 2174 · LCCN (EN) n88248216 · GND (DE) 1197047263 · CONOR.SI (SL) 216418147 |
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