Joe Lieberman | |
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Ritratto ufficiale, 2005 | |
Senatore degli Stati Uniti per il Connecticut | |
Durata mandato | 3 gennaio 1989 – 3 gennaio 2013 |
Predecessore | Lowell Weicker |
Successore | Chris Murphy |
21º Procuratore generale del Connecticut | |
Durata mandato | 5 gennaio 1983 – 3 gennaio 1989 |
Predecessore | Carl R. Ajello |
Successore | Clarine Nardi Riddle |
Membro del Senato del Connecticut, 10º e 11º distretto | |
Durata mandato | Gennaio 1971 – Gennaio 1981 |
Predecessore | Edward Marcus |
Successore | John Daniels |
Dati generali | |
Partito politico | Indipendente (2006-2024) Democratico (1970-2006) |
Firma |
Joseph Isadore Lieberman, detto Joe (Stamford, 24 febbraio 1942 – New York, 27 marzo 2024), è stato un politico statunitense, senatore per lo stato del Connecticut dal 1989 al 2013.
Storico moderato del Partito Democratico, fu la nomina come vice-presidente per la campagna elettorale di Al Gore nel 2000, poi battuta dal repubblicano George W. Bush. Promotore della sicurezza nazionale, in politica estera fu un forte sostenitore di Israele e della Guerra in Iraq.
Durante l'amministrazione Obama, la sua opposizione all'assicurazione sanitaria pubblica ebbe un ruolo importante nel mantenimento del sistema privato statunitense.[1]
Biografia
[modifica | modifica wikitesto]Joseph Isadore Lieberman nasce nel 1942 a Stamford, nel Connecticut, da Henry, gestore di un negozio di liquori, e da Marcia Lieberman (nata Manger). La famiglia di Lieberman è di origini ebree: i nonni paterni provenivano dal Regno del Congresso Polacco, mentre i nonni materni dall'Austria-Ungheria.
Nel 1964 Lieberman ottiene la laurea in scienze politiche all'Università Yale e ha rappresentato il primo membro della sua famiglia a laurearsi. Nel 1967 Lieberman ottiene la sua seconda laurea, sempre alla Yale Law School, questa volta in giurisprudenza, avviandosi alla carriera di avvocato nello studio Wiggin&Dana LLP di New Haven.
Carriera politica
[modifica | modifica wikitesto]Senatore e procuratore generale del Connecticut (1971-1989)
[modifica | modifica wikitesto]La carriera politica di Lieberman comincia nel 1970, quando decide di candidarsi con il Partito Democratico per un seggio al Senato del Connecticut, vincendo l'elezione e prestando servizio come senatore per 10 anni, dal 1971 al 1981. Nel 1980 Lieberman si ricandida per il seggio senatoriale, ma viene sconfitto dal repubblicano Lawrence J. DeNardis, con cui aveva collaborato per diversi disegni di legge bipartisan.
Durante il mandato senatoriale Lieberman ha assunto diverse posizioni di rilievo, come quella di leader della maggioranza.
La carriera di Lieberman si arresta per 2 anni, dal 1981 al 1983, anno in cui assume le funzioni di Procuratore Generale (affidatario quindi del portafoglio della giustizia) del Connecticut, ricoprendole fino al 1989. Durante l'incarico di procuratore, Lieberman ha insistito molto sui temi ambientali e sulla tutela dei consumatori.
Senatore degli Stati Uniti d'America per il Connecticut (1989-2013)
[modifica | modifica wikitesto]Primi anni da senatore e rapporti con Bill Clinton
[modifica | modifica wikitesto]Lieberman nel 1988 inizia la campagna elettorale per l'elezione ad un seggio al Senato degli Stati Uniti d'America, fino a quel momento occupato dal repubblicano liberale Lowell Weicker.
Nelle elezioni generali, Lieberman vince con un margine di 10.000 voti sull'avversario, soprattutto grazie al supporto di esponenti conservatori, come i fratelli James e William Buckley. Inoltre, Lieberman riceve il sostegno della comunità cubano-statunitense nel Connecticut.
Lieberman, durante il mandato da senatore, ha avviato importanti disegni di legge.
Contrario alla violenza nei videogiochi e preoccupato dalla popolarità di Mortal Kombat, Lieberman ebbe un ruolo importante nella spinta politica per la nascita dei sistemi di classificazione dei videogiochi.[2]
Lieberman viene eletto per 3 mandati al Senato con altissime percentuali di consenso, tra cui nel 1994 con il 67% dei voti.
Lieberman ha inoltre assunto in diverse occasioni posizioni differenti dal proprio partito durante gli 8 anni dell'amministrazione Clinton: nel 1998, Lieberman si è espresso duramente contro il Presidente Bill Clinton in merito allo Scandalo Lewinsky, episodio ricordato nel 2014:
"Era una cosa molto difficile da fare per me perché mi piaceva, ma sentivo davvero che quello che aveva fatto era terribile e che, a meno che non sentissi dentro di me di dover dire qualcosa, sarei stato un ipocrita. Sentivo anche che se qualcuno che lo sosteneva non avesse detto nulla, non sarebbe stato opportuno. E così ha attirato molta attenzione. Ricevetti una chiamata da Erskine Bowles, che era il Capo dello Staff, circa tre o quattro giorni dopo, dicendo che avrebbe espresso un'opinione che non era universalmente condivisa alla Casa Bianca - pensava che avessi aiutato il presidente facendo scoppiare l'ascesso, quella era la metafora che usò. La domenica mattina seguente, ero a casa e suonò il telefono, era la Casa Bianca. Ed era passata circa una settimana e un paio di giorni da quando avevo fatto il discorso. Era il Presidente, "Voglio solo che tu sappia che non c'è nulla che hai detto in quel discorso con cui non sono d'accordo. E voglio che tu sappia che ci sto lavorando." E abbiamo parlato per circa quarantacinque minuti. È stato incredibile."
Lieberman è stato inoltre presidente del Democratic Leadership Council dal 1995 al 2001 e nel 2000 è stato il primo fondatore del gruppo democratico dei New Democrats Coalition, molto propensi a coniugare il progressismo sociale al liberismo, similmente al Presidente Bill Clinton.
Candidato vicepresidente degli Stati Uniti d'America alle presidenziali 2000
[modifica | modifica wikitesto]Nell'agosto 2000, il candidato presidente degli Stati Uniti d'America del Partito Democratico Al Gore seleziona Lieberman come candidato vicepresidente degli Stati Uniti d'America, con l'intento di evidenziare una certa discontinuità dagli 8 anni precedenti dell'amministrazione Clinton (nella quale Al Gore era vicepresidente), alla luce del fatto che Lieberman aveva espresso diverse critiche a Clinton e che fosse inoltre il primo candidato in un ticket presidenziale a professare l'ebraismo.[3]
Nelle elezioni presidenziali del 2000, dopo una lunghissima disputa elettorale durata mesi per il conteggio di voti in Stati come la Florida, la coppia Gore-Lieberman, pur avendo conquistato la maggioranza nel voto popolare, non ottiene la maggioranza dei grandi elettori ed è costretta a concedere la vittoria alla coppia del Partito Repubblicano Bush-Cheney.
Amministrazione Bush Jr
[modifica | modifica wikitesto]Nel giugno 2001, Lieberman diventa presidente del Comitato Affari Governativi del Senato dopo il controllo dei democratici, e in tale veste Lieberman ha fortemente promosso un rafforzamento delle misure sulla sicurezza nazionale dopo gli attentati dell'11 settembre 2001, promuovendo da presidente di commissione l'accorpamento tra l'Ente federale per la gestione delle emergenze (FEMA), il Servizio Doganale, le Pattuglie di Frontiera e l'United States Coast Guard sotto un nuovo Dipartimento federale: La proposta di Lieberman si realizzerà nel 2002 con la creazione del Dipartimento della Sicurezza Interna.
Nell'ambito della guerra in Iraq del 2003, Lieberman è stato uno dei più strenui promotori del conflitto, approvando molte volte la gestione del conflitto da parte dell'amministrazione Bush, afferente al Partito Repubblicano, mentre Lieberman era un democratico: l'approvazione di moltissime delle istanze di George W. Bush sono valse a Lieberman le aspre critiche di alcuni colleghi progressisti del Partito Democratico.
Nel 2004 tenta di ottenere la nomina democratica per le elezioni presidenziali del 2004, ma gli insuccessi nelle primarie lo portano a ritirare la candidatura.[3]
Rielezione del 2006
[modifica | modifica wikitesto]Nel 2006, Lieberman cerca la rielezione per il consueto seggio al Senato degli Stati Uniti per il Connecticut, perdendo la prima elezione primaria interna ai delegati del Partito Democratico del Connecticut contro il businessman di Greenwich Ned Lamont (il quale diventerà poi governatore del Connecticut), costringendo i 2 candidati a sfidarsi nelle primarie aperte a tutti nel mese di agosto.
Tuttavia, Lieberman dichiara che avrebbe presentato la documentazione per la rielezione anche se avesse perso le consultazioni popolari di agosto, dichiarando: "Sono un democratico leale, ma ho una lealtà che è maggiore di quella verso il mio partito, e questa è la mia lealtà verso il mio Stato e il mio Paese".
A luglio, Lieberman decide di ritirarsi dalle primarie democratiche del mese successivo, concedendo la nomina a Ned Lamont, e contestualmente avvia una raccolta firme (che poi si rivelerà un successo) per la creazione del partito "Connecticut per Lieberman", che raccoglieva esponenti democratici e repubblicani che sostenevano Lieberman e disapprovavano la nomina di un democratico contrario al conflitto in Iraq.
Di fatto Lieberman si candida da indipendente (pur considerandosi per tutta la sua carriera politica un democratico), contrapposto al democratico Ned Lamont e al repubblicano Alan Schlesinger (che annaspava con bassissime percentuali di consenso) e il 7 novembre Lieberman vince le elezioni generali con il 50% dei voti contro il 40% di Lamont e il 10% di Schlesinger.
Lieberman ha ottenuto la sua vittoria grazie a un sostegno al 33% democratico, al 54% indipendente e al 70% repubblicano: il 70% dei repubblicani testimonia l'allontanamento di Lieberman da posizioni progressiste del Partito Democratico, ricevendo infatti endorsements da numerosi esponenti repubblicani come Rudolph Giuliani, Michael Bloomberg e Al D'Amato.
Ultimo mandato e opposizione
[modifica | modifica wikitesto]Dopo l'elezione, Lieberman ricopre la carica di presidente della commissione Affari Intergovernativi, ma tuttavia si allontana dalle collaborazioni politiche con il Partito Democratico, sostenendo e comparendo nel 2008 con il candidato presidente degli Stati Uniti d'America del Partito Repubblicano John McCain (elogiando le opinioni di quest'ultimo sulla guerra al terrorismo), salvo poi dichiarare che avrebbe fortemente voluto la Casa Bianca occupata da un democratico.
Nel 2009 Lieberman è tra i protagonisti dell'opposizione alle riforme sanitarie dell'amministrazione Obama. Con la riforma Obamacare, mirata ad espandere la copertura sanitaria di alcuni programmi federali, sarebbe stata aggiunta un'assicurazione sanitaria pubblica opzionale (da non confondere con la sanità pubblica, non presente negli Stati Uniti) in competizione con le assicurazioni private. Lieberman, beneficiario di varie donazioni da aziende sanitarie e voto decisivo per l'approvazione, minacciò ostruzionismo contro la legge, e l'assicurazione sanitaria pubblica fu tagliata. Il disegno di legge senza la scelta pubblica fu in seguito approvato con il suo voto.[1][4][5]
Ancora nel gennaio del 2011 Lieberman "continuava a insistere che Saddam Hussein stava sviluppando armi di distruzione di massa" (anche se nessuno ne aveva mai rinvenuta la minima parte dopo la invasione dell'Iraq) e "disse anche che, malgrado gli enormi costi in sangue, prestigio e denaro da parte degli USA, non rimpiangeva il suo voto a favore della guerra e che lo avrebbe rifatto ancora".[6]
Lieberman non cerca la rielezione nelle elezioni 2012, cosciente del basso consenso che catalizzava e l'impossibilità di una candidatura indipendente vincente come 6 anni prima.
Gli succede come senatore degli Stati Uniti d'America per il Connecticut l'esponente del Partito Democratico Chris Murphy.
Morte
[modifica | modifica wikitesto]Joe Lieberman è deceduto il 27 marzo 2024 all'età di 82 anni al New York-Presbyterian Hospital in seguito alle ferite riportate a causa di una caduta nella sua casa del Bronx.[3]
Vita privata
[modifica | modifica wikitesto]Lieberman si è sposato 2 volte: ha sposato nel 1965 la prima moglie Betty Haas, mentre ancora Lieberman frequentava l'università, e da cui ha avuto 2 figli, Matt e Rebecca.
Il secondo matrimonio è avvenuto nel 1982 con Hadassah Freilich Tucker, anche lei ebrea, da cui Lieberman ha avuto una terza figlia, Hana.
Onorificenze
[modifica | modifica wikitesto]Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ a b (EN) Mike Soraghan, Lieberman: Doing nothing on healthcare better than government-run option, su The Hill, 1º novembre 2009. URL consultato il 21 novembre 2024.
- ^ (EN) Rob Crossley, Mortal Kombat: Violent game that changed video games industry, su BBC, 2 giugno 2014. URL consultato il 21 novembre 2024.
- ^ a b c (EN) Jake Tapper, Stephen Collinson e Jack Forrest, Former Sen. Joe Lieberman dies at 82, su CNN, 27 marzo 2024. URL consultato il 17 novembre 2024.
- ^ (EN) Diane Orson, Lieberman's Health Care Shift Gets Mixed Reviews, su NPR, 17 dicembre 2009. URL consultato il 21 novembre 2024.
- ^ (EN) Patrick O'Connor e Carrie Budoff Brown, Public option tensions linger, su Politico, 21 dicembre 2009. URL consultato il 21 novembre 2024.
- ^ Benen, Steve (20-1-2011) Lieberman Gets Foreign Policy and Feminism Wrong at the Same Time Archiviato il 21 gennaio 2011 in Internet Archive., Washington Monthly
Voci correlate
[modifica | modifica wikitesto]Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikisource contiene una pagina in lingua inglese dedicata a Joe Lieberman
- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Joe Lieberman
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- (EN) Sito ufficiale, su lieberman.senate.gov (archiviato il 3 gennaio 2013).
- (EN) Robert Rauch, Joseph Lieberman, su Enciclopedia Britannica, Encyclopædia Britannica, Inc.
- (EN) Opere di Joe Lieberman, su Open Library, Internet Archive.
- (EN) Joe Lieberman, su Goodreads.
Controllo di autorità | VIAF (EN) 79477216 · ISNI (EN) 0000 0001 1449 3537 · LCCN (EN) n85290003 · GND (DE) 12317970X · J9U (EN, HE) 987007264684505171 |
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