Girolamo Colonna cardinale di Santa Romana Chiesa | |
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Incarichi ricoperti |
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Nato | 8 maggio 1708 a Roma |
Ordinato diacono | 25 settembre 1746 |
Creato cardinale | 9 settembre 1743 da papa Benedetto XIV |
Deceduto | 18 gennaio 1763 (54 anni) a Roma |
Girolamo Colonna (Roma, 8 maggio 1708 – Roma, 18 gennaio 1763) è stato un cardinale italiano.
Biografia
[modifica | modifica wikitesto]Le informazioni biografiche su Girolamo Colonna sono contraddittorie: alcune fonti affermano che fu figlio di Francesco Colonna di Sciarra e della sua consorte Vittoria Salviati e fratello minore di Prospero; altre fonti meglio documentate sostengono invece che fu figlio di Filippo II Colonna di Paliano e della sua seconda moglie Olimpia Pamphilj (figlia primogenita del principe Giovanni Battista)[1], nipote del cardinale Carlo e zio del cardinale Marcantonio[2].
Da papa Clemente XII fu nominato nel 1732 Prefetto o Maggiordomo dei Sacri Palazzi Apostolici[3], curando tra l'altro la realizzazione del palazzo della Consulta e il completamento della Fontana di Trevi[4]. Fu creato cardinale da papa Benedetto XIV nel concistoro del 9 settembre 1743, della diaconia di Sant'Angelo in Pescheria, e gli fu concessa la dispensa papale per non aver ancora ricevuto, al tempo della sua promozione, gli ordini minori (cosa che avvenne il 18 settembre dello stesso anno). Nello stesso anno fu nominato Gran priore dell'ordine dei cavalieri di San Giovanni di Gerusalemme a Roma dove a sue spese inizia il restauro della villa[5].
Divenne vice-cancelliere di Santa Romana Chiesa e ricevette quindi il titolo di San Lorenzo in Damaso, propria di quella carica, mantenendo però la precedente in commenda, finché non la sostituì con quella di Santi Cosma e Damiano prima (1756) e con quella Sant'Agata alla Suburra poi (1760). Fu camerlengo di Santa Romana Chiesa dal 1756 fino alla sua morte.
Nel 1760 diviene erede universale per parte materna del patrimonio Pamphili a seguito delle disposizioni testamentarie dello zio, il principe Girolamo, che tra l'altro istituiva un lascito per il manentimento del cognome Pamphilj (che verrà assunto dal nipote Pietro Colonna Pamphili), entrando in possesso di numerose proprietà e feudi fra cui il palazzo sul Corso, il palazzo a piazza Navona, la villa fuori Porta San Pancrazio, la villa a Monte Magnanapoli, i palazzi a Viterbo e a San Martino al Cimino oltre alla villa sulla via Nomentana, dove inizia ad edificare il primo nucleo della villa che diverrà successivamente villa Torlonia[6].
Morì a Roma, la salma venne esposta nella basilica dei Santi XII Apostoli e poi tumulata nella cappella di famiglia nella basilica del Laterano. La sua morte prematura gli impedì di portare a termine i suoi progetti anche sul versante del palazzo Colonna sulla via della Pilotta (dove fece realizzare una nuova galleria con la facciata e i due ponti mediani)[7], per i quali si era avvalso nel tempo degli architetti Nicola Michetti, Paolo Posi e Nicola Salvi, e il patrimonio dei Pamphili fu trasferito da papa Clemente XIII alla famiglia Doria.
Ascendenza
[modifica | modifica wikitesto]Genitori | Nonni | Bisnonni | Trisnonni | ||||||||||
Marcantonio V Colonna, VII principe e duca di Paliano | Filippo I Colonna, VI principe e duca di Paliano | ||||||||||||
Lucrezia Tomacelli | |||||||||||||
Lorenzo Onofrio Colonna, VIII principe di Paliano | |||||||||||||
Isabella Gioeni | Lorenzo III Gioeni e Cardona, principe di Castiglione | ||||||||||||
Antonia d'Averna, baronessa di Santa Caterina | |||||||||||||
Filippo II Colonna, IX principe e duca di Paliano | |||||||||||||
Michele Lorenzo Mancini, barone | Paolo Mancini, barone | ||||||||||||
Vittoria Capocci, nobile romana | |||||||||||||
Maria Mancini | |||||||||||||
Girolama Mazzarino | Pietro Mazzarino | ||||||||||||
Ortensia Bufalini | |||||||||||||
Girolamo Colonna | |||||||||||||
Camillo Francesco Maria Pamphili, I principe di San Martino al Cimino e Valmontone | Pamphilio Pamphili | ||||||||||||
Olimpia Maidalchini | |||||||||||||
Giovanni Battista Pamphili, II principe di San Martino al Cimino e Valmontone | |||||||||||||
Olimpia Aldobrandini | Giorgio Aldobrandini, II principe di Meldola e Sarsina | ||||||||||||
Olimpia Aldobrandini | |||||||||||||
Olimpia Pamphili | |||||||||||||
Innocenzo Facchinetti, III marchese di Vianino | Ludovico Facchinetti, II marchese di Vianino | ||||||||||||
Violante da Correggio | |||||||||||||
Violante Facchinetti | |||||||||||||
Ippolita Albergati-Capacelli | Gerolamo Albergati-Capacelli, patrizio di Bologna | ||||||||||||
Anna Maria Malvezzi | |||||||||||||
Onorificenze
[modifica | modifica wikitesto]Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ Coppi, pp. 406-407.
- ^ Moroni, p. 307.
- ^ Gaetano Moroni, Dizionario di erudizione storico ecclesiastica, vol. XLI, p.239, 271
- ^ Spila, p. 149.
- ^ Spila, p. 147.
- ^ Spila, p. 155.
- ^ Ridolfino Venuti, Accurata, e succinta descrizione topografica e istorica di Roma moderna, 1766, Volume 1, p.102; Alessandro Spila, Palazzo Colonna nel Settecento: architettura e potere nella Roma del secolo dei Lumi, 2020.
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- Gaetano Moroni, Dizionario di erudizione storico-ecclesiastica, XIV, Venezia, Tipografia Emiliana, 1842, p. 307.
- Antonio Coppi, Memorie Colonnesi, Roma, Salviucci, 1855.
- Alessandro Spila, Il cardinale Girolamo II Colonna: incarichi pubblici e committenza privata, in Marcello Fagiolo e Marisa Tabarrini (a cura di), Giuseppe Piermarini. Tra Barocco e Neoclassico Roma Napoli Caserta Foligno, Fabrizio Fabbri Editore, 2010, pp. 147-157.
Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Girolamo Colonna di Sciarra
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- (EN) David M. Cheney, Girolamo Colonna, in Catholic Hierarchy.
- (EN) Salvador Miranda, COLONNA DI SCIARRA, Girolamo, su fiu.edu – The Cardinals of the Holy Roman Church, Florida International University. URL consultato il 26 dicembre 2016.
Controllo di autorità | VIAF (EN) 89081392 · ISNI (EN) 0000 0001 1937 3905 · CERL cnp01286403 · GND (DE) 101142049X |
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